Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Martedì, 14 Maggio 2024

Le opere di Bach: gli eff…

Mag 02, 2024 Hits:385 Crotone

In città l'ultima tappa d…

Apr 30, 2024 Hits:418 Crotone

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:630 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:1051 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:1050 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:1424 Crotone

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:1693 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:1797 Crotone

La Galleria civica di Modena inaugura sabato 22 febbraio alle 17.30 la mostra "Fotogiornalismo e reportage. Immagini dalla collezione della Galleria civica di Modena", realizzata interamente con materiale proveniente dalle proprie raccolte.

Curata da Silvia Ferrari, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la rassegna propone al pubblico una significativa selezione di opere dalla raccolta di fotografia con un progetto incentrato sul fotogiornalismo e sul reportage.

Dopo lunghi anni di lavoro sulla fotografia artistica questo allestimento consente di compiere una ricerca che dà conto della fotografia considerata dal punto di vista del suo potenziale documentario e di testimonianza ed è l'occasione per mostrare la ricchezza del genere nella collezione che comprende alcuni dei nomi che hanno fatto la storia della fotografia di reportage a livello mondiale come Weegee, Henri Cartier-Bresson, Tim N. Gidal, Robert Capa, Werner Bischof, William Klein, oppure, per stare sul territorio italiano, Caio Mario Garrubba, Mario De Biasi, Gianni Berengo Gardin e Ferdinando Scianna.

Per la prima volta saranno esposte tutte assieme fotografie che illustrano momenti storici diversi di cui sono stati protagonisti fra gli altri Che Guevara, Fidel Castro, Konrad Adenauer, Bill Clinton e Nelson Mandela, oppure che documentano episodi cruciali, conflitti, viaggi, esplorazioni e indagini sociali come le drammatiche vicende del Cile durante la dittatura di Pinochet, la rivoluzione ungherese del '56, la strage dei Watussi in Burundi nel '64, la caduta del muro di Berlino.

Fra le immagini che documentano l'indagine sociale vanno ricordate una selezione dalla serie "Native Americans" di Adam Clark Vroman che racconta la vita quotidiana delle popolazioni indigene della zona di confine fra Messico e Stati Uniti d'America alla fine dell'Ottocento, alcuni scatti di Gianni Berengo Gardin dedicati alle comunità di zingari in Italia e alcuni ritratti di donne algerine costrette a farsi fotografare a volto scoperto per i documenti di identificazione durante la colonizzazione francese degli anni Sessanta. Il ritratto di una anziana donna scattato nelle Filippine nel 1976 porta la firma di Gina Lollobrigida.

Le fotografie ora presentate sono state in gran parte utilizzate in passato per essere pubblicate sulla stampa quotidiana o periodica, come le indicazioni manoscritte sul retro (misure, tagli da operare) testimoniano. Si tratta di oggetti, o se vogliamo, di strumenti, oggi totalmente caduti in disuso, radicalmente soppiantati dalla velocità d’esecuzione e di trasmissione delle immagini digitali e possono anche essere considerati come documento, o come la testimonianza di un tempo e di una pratica professionale oggi scomparsi.

Un'altra categoria di fotografie – tutt’oggi di attualità – nasce per essere esposta, sfugge quindi ai ritmi della comunicazione e si propone come opera a sé stante ed è rappresentata ad esempio da autori come Gianfranco Gorgoni, Melina Mulas, Aldo Soligno.

Tra i fotografi si ricordano: Andrea Annessi Mecci, Gianni Berengo Gardin, Werner Bischof, Édouard Boubat, Romano Cagnoni, Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Mario De Biasi, Mauro Galligani, Marc Garanger, Caio Mario Garrubba, Paolo Gasparini, Tim N. Gidal, Gianfranco Gorgoni, Mark Greenberg, William Klein, Josef Koudelka, Alf Kumalo, Mimmo Jodice, Gina Lollobrigida, Giorgio Lotti, Mary Ellen Mark, Ramon Masats, Melina Mulas, Gregers Nielsen, John Phillips, Roger Pic, Sebastiao Salgado, August Sander, Daniel Schwartz, Ferdinando Scianna, Aldo Soligno, Arthur Tress, Adam Clark Vroman, Weegee.

Il progetto "Al museo con...Patrimoni narrati per musei accoglienti" è nato da un'idea scaturita dalla collaborazione tra il Museo Nazionale Preistorico Etnografico“Luigi Pigorini” e il Museo Nazionale d’Arte Orientale “G. Tucci” di Roma con l'intento di valorizzare il rapporto che i due Istituti intrattengono da tempo con il territorio della città di Roma e con i rispettivi nuovi pubblici di riferimento.

Il progetto, che ha avuto inizio nell’aprile 2013 e terminerà a giugno 2014, si propone di introdurre nel campo della comunicazione museale e delle strategie di educazione al patrimonio una possibilità di fruizione delle collezioni originale e inedita, che sfrutti in modo originale le potenzialità delle nuove tecnologie.

"Al museo con... Patrimoni narrati per musei accoglienti" intende promuovere forme alternative e innovative di visita alle collezioni permanenti ed è animato dalla convinzione che i contenuti scientifici del museo possano essere comunicati anche in modo informale e ludico, in modo da dare un senso attuale e dinamico al patrimonio, concetto che oggi tende ad essere sempre più in relazione con le cosiddette "comunità interpretanti".

Il progetto si avvale della collaborazione di ben 11 partner extraistituzionali e si fonda su un approccio partecipativo e multi-vocale alla conoscenza del patrimonio che coinvolge attivamente alcune categorie di visitatori esemplari (migranti, persone con disabilità, artisti, collezionisti, giovani studenti) nell'osservazione e nella presentazione in forma narrativa degli oggetti esposti.

Il focus sta nella realizzazione di percorsi di visita multimediali, costruiti nell'ambito di di laboratori di narrazione e scrittura su particolari oggetti delle esposizioni permanenti dei due musei nazionali, presentati con la tecnologia della realtà aumentata da guide “speciali”.

Al termine del progetto, i visitatori potranno scegliere di utilizzare un Tablet, disponibile presso le biglietterie dei due musei, grazie al quale fruire dei percorsi realizzati insieme agli studenti dell’Istituto Comprensivo “Daniele Manin”, ad un gruppo di rifugiati afgani dell’associazione FOCUS – “Casa dei diritti sociali”, a cittadini migranti delle associazioni Kel’Lam e Comunidad Peruana di Roma e insieme ai referenti delle associazioni Kiasso e CREI che renderanno fruibile un percorso in LIS.

"Al museo con... Patrimoni narrati per musei accoglienti”, coordinato da Vito Lattanzi del Museo Pigorini, si giova della collaborazione in forma di consulenza del Politecnico di Milano –Dipartimento di Progettazione dell’Architettura (DPA), di Icom Italia -Commissione tematica “Accessibilità museale” e dell’Ente Nazionale per la Protezione e l'Assistenza dei sordi (E.N.S. - ONLUS)

A livello territoriale il partenariato include, inoltre, l’Istituto Comprensivo “Daniele Manin”,l’Istituto Istruzione Superiore Roberto Rossellini, la Scuola Internazionale di Comics S.A.S. di Alfredo Caterini & C., l’Associazione FOCUS - “Casa dei diritti sociali”, l’Associazione Culturale Kel ‘Lam, l’Associazione Comunità Peruviana di Roma, Kiasso - Turismo Internazionale per Sordi ONLUS e CREI -Cooperativa Sociale di Interpretariato Ricerca Formazione LIS.

A settembre 2013 sono partiti i laboratori di narrazione e scrittura ed è stata creata la Commissione nazionale per la realizzazione del Glossario di termini disciplinari paletnologici e antropologici in Lingua del Segni Italiana (LIS). I “percorsi narrati” e le visite multimediali saranno disponibili a partire da giugno 2014.

Il progetto è sostenuto dalla Direzione Generale per le Antichità ed è stato ammesso al finanziamento del MiBACT in seguito alla partecipazione al bando “Promuovere forme innovative di partecipazione culturale”, promosso dalla Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale con Circolare n. 7/2012.

Il Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” e l’Ambasciata della Repubblica dell’Angola in Italia presentano la mostra collettiva di artisti angolani Agenda Angola, a cura di Guido Schlinkert.
Opere di Edson Chagas e artisti della Collezione ENSA-Arte
La collaborazione della Repubblica dell’Angola con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo consente al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” di ospitare la mostra Agenda Angola.
Negli spazi del Palazzo delle Scienze dell’EUR le opere di Found not taken, Luanda, serie fotografica che Edson Chagas ha presentato nel padiglione dell’Angola Luanda, Encyclopedic City alla 55a Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia, aggiudicandosi il Leone d’Oro per la migliore partecipazione nazionale, dialogano con le opere di Angola em Movimento, mostra tenutasi a Palazzo Cini in occasione della stessa Biennale. Protagonisti di Angola em Movimento sono le opere di Masongi Afonso “Afó”, Costa Andrade “Ndunduma”, Zan Andrade, Hildebrando De Melo, António Gonga, Jorge Gumbe, Paulo Jazz, Marco Kabenda, Sozinho Lopes, Sónia Lukene, João Mabuaka “Mayembe”, Guilherme Mampwya, António Ole, Vítor Teixeira “Viteix”, Fineza Teta “Fist”, António Toko, Francisco Van-Dúnem “Van”, Telmo Váz Pereira, Amândio Vemba e Landa Yeto, della collezione ENSA-Arte di ENSA - Seguros de Angola, SA.
Il lavoro di Chagas è incentrato sugli oggetti scartati trovati nelle strade di Luanda: palloni sgonfiati, bottiglie vuote, sedie rotte, tubi di ferro e quant’altro. L’artista li raccoglie, li mette in posa davanti a intonaci colorati e a vecchie porte scrostate, nelle strade di terra battuta della città, come fossero idoli degni di riguardo, idoli che ci invitano a ridefinire il nostro rapporto con le cose e con gli spazi intorno a noi, suggerendoci una nuova relazione tra oggetti e contesto.
Non dissimili dalla capacità di espressione degli objets trouvés di Chagas, ma con maggiore indolenza, quasi ostentata, nei confronti della dimensione estetica, le opere degli artisti della Collezione ENSA, SA, spesso anch’esse costruite con materiali di risulta, si distinguono per una poetica militante e diretta, quasi aspra, che affronta le problematicità dell’impressionante cambiamento sociale e urbano della nuova Angola.
Agenda Angola presenta le fotografie del giovane Edson Chagas insieme alle sculture, ai dipinti e alle installazioni di venti artisti angolani appartenenti a diverse generazioni: un panorama estetico che offrirà all’osservatore l’opportunità di un’incursione nell’arte angolana a partire dall’ultimo decennio del XX secolo fino agli inizi del XXI e di assimilare una visione completa della sua evoluzione storica nel periodo post-indipendenza.
Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI