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Venerdì, 17 Maggio 2024

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Il taglio del nastro

 

Tre giorni, cento aziende, trecento idee. Sono i numeri di “Expo – Isole Iblee”, la prima edizione della kermesse promossa dal parco commerciale che ha aperto i battenti oggi e che andrà avanti sino a domenica 2 giugno. Il taglio del nastro, alla presenza di autorità ed espositori, ieri mattina dopo la benedizione del parroco della Cattedrale San Giovanni Battista, mons. Carmelo Tidona. E’ stato il presidente del parco commerciale “Isole Iblee”, Giovanni Corallo, assieme al vice, Franco Cilia, e ai componenti del CdA, ad illustrare in sintesi le caratteristiche di una iniziativa che non solo vuole essere una vetrina promozionale per le aziende ma intende fornire anche alcuni spunti di carattere ecologico, storico, culturale e soprattutto sociale. Non è un caso che il claim della manifestazione sia “Dal passato germoglia il futuro”. A tagliare il nastro il commissario straordinario della Camera di commercio, on. Sebastiano Gurrieri, accompagnato dal segretario generale dell’ente Carmelo Arezzo, che ha fornito pieno sostegno alla manifestazione. La location dell’Irsap, nella prima fase della zona industriale, ha consentito, tra l’altro, di organizzare l’Expo in maniera articolata prevedendo anche delle fattorie didattiche a cura di Coldiretti, la ricostruzione storica della filiera del pane a cura dell’associazione “Ricordi di Terra Nostra”, le degustazioni di latte d’asina e biscotti a cura dell’azienda agricola Leggio-Tumino. Sul palcoscenico, inoltre, ogni giorno dalle 11 alle 13 e dalle 15,30 alle 17,30 le esibizioni sportive live a cura della scuola Basaki. Quindi, dalle 17,30 alle 20 spettacolo no stop a cura di Mondo di luci. Già questa mattina, intanto, primo appuntamento con il convegno riguardante l’urbanistica moderato dalla giornalista Gianna Bozzali. L’architetto Marcello Di Martino ha illustrato il progetto per la fruizione di un parco a margine del centro storico di Ragusa superiore mentre gli ingegneri Salvatore Palma e Giuseppe Palma si sono occupati di illustrare, con dovizia di particolari, le caratteristiche riguardanti le proposte per una edilizia sostenibile ed accessibile. Di abitazioni ecologiche e reti d’impresa, invece, ha parlato l’architetto Valentino Scaccabarozzi mentre l’ing. Gabriele Occhipinti ha fatto una panoramica sulle applicazioni della termografia. Oggi, pomeriggio, alle 17, un altro convegno sul tema “Opportunità per le imprese” con l’intervento, tra gli altri, di Marco Beretta, responsabile Coexport. Domani mattina, l’apertura, dalle 9, sarà caratterizzata dall’esposizione di auto d’epoca mentre, all’interno del “Salone d’epoca” e del museo dell’antiquariato, si terrà uno speciale amarcord all’insegna del “Come eravamo” curato dall’emittente televisiva “TeleNova”. Alle 11, sempre domani, Giorgio Flaccavento e Giovanni Bellina animeranno un convegno che tratterà i seguenti temi: “Rifondare Ragusa” e “Le misure di tempo negli Iblei”. Domani pomeriggio, alle 18, ci sarà la tavola rotonda dei sei candidati a sindaco di Ragusa moderata dalla giornalista Cinzia Vernuccio mentre alle 20, sul palcoscenico, il Teatro Utopia metterà in scena “Assurdamente” tratto da Achille Campanile con la regia di Giorgio Sparacino. L’iniziativa è stata resa possibile grazie al supporto della Camera di Commercio di Ragusa, Banca Agricola Popolare di Ragusa, Coldiretti, Legambiente, Cna, Confcommercio, Confindustria, Irsap, Cattedrale San Giovanni Battista.

Colonnato - Bicentenario Tornabene - 18 maggio '13 - Orto Botanico Ct


L’evento celebrativo, realizzatosi lo scorso 18 maggio all’Orto Botanico di Catania, ha voluto ricordare il Bicentenario della nascita di Francesco Tornabene Roccaforte, eminente botanico e fondatore dell’Orto universitario catanese. Per l’occasione sono intervenute autorità accademiche, civili e militari. La giornata ha previsto una promenade nell’Orto, mettendo in evidenza le peculiarità degli ambienti mediterranei sapientemente riprodotti nell’Orto Siculo, e le collezioni di piante esotiche dell’Orto generale. A seguire si è svolta una conferenza sulla figura di Francesco Tornabene, tratteggiando le opere e il ruolo di primo direttore del giardino etneo, tenuta dall’attuale direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali prof. Pietro Pavone. E’stata presentata inoltre, nella sala “Colonne doriche”, l’esposizione di un erbario della flora del territorio di San Michele di Ganzaria, con descrizione di usi locali di interesse etno-botanico a cura di Elisa Coppola. Sono interventi alla cerimonia di commemorazione: il capitano di vascello Romuoaldo Capetto Scala, in rappresentanza del CMMA di Marisicilia, contrammiraglio Roberto Camerini; il comandante del 62 Reggimento Fanteria “Sicilia” col. Leonardo Privitera; il ten. col. Mario Pantano, in rappresentanza del comandante provinciale dei Carabinieri di Catania col Giuseppe La Gala. La Provincia regionale di Catania era presente con il suo commissario straordinario Antonella Liotta e il capo di gabinetto Ettore De Salvo; l’Associazione Filatelica e Numismatica acese con il suo presidente Rosario Bottino. Si ricordano altresì fra i presenti il direttore di Etnapolis Alfio Mosca, il presidente del Consorzio Co.De.L. e vice presidente del Kiwanis Club Francesco Vasta, insieme a Maurizio Catania del Rotary Club Duomo 150 – Catania Malta 2110, Enzo Stroscio del Lions Club di Catania Faro Biscari, i componenti dell’Associazione " Waiting for Salgado" e Titetta Savarese Cafici. L’Assessore regionale con delega all’Energia e ai servizi di Pubblica utilità, Nicolò Marino così si è espresso: “ricordare l’anniversario del Bicentenario della nascita di Francesco Tornabene Roccaforte significa rendere omaggio non solo all’impegno, alla tenacia, alla solerzia di personaggi storici, ma anche dare valenza ai luoghi custodi di biodiversità e tempio della conoscenza scientifica”. Durante la manifestazione si è svolto un annullo filatelico in sinergia con Marisicilia, plenipotenziaria della Marina Miliare Italiana ad Augusta e l’Orto Botanico di Catania. L’annullo speciale filatelico è consistito in un sigillo che rappresenta il “vascello della biodiversità”, comprendente il ritratto di Francesco Tornabene, che è stato apposto su cartoline della Marina Miliare italiana e sul francobollo dell’Orto Botanico di Catania, realizzato da Poste Italiane nel 2012. Il capitano di vascello Scala ha portato i saluti del contrammiraglio Camerini e ha dichiarato che l’incontro è stato all’insegna della gradevolezza e dell’acquisizione di nuove conoscenze in ambito botanico. Ha prospettato il proseguo della collaborazione con importanti sviluppi per altri appuntamenti da calendarizzare già a partire dal mese di settembre, con una mostra di modellismo navale.

Per l’occasione anche il 62 Reggimento Fanteria “Sicilia” ha collaborato all’iniziativa fornendo i cartoncini, recanti lo stemma del Comando Militare dell’Esercito. La manifestazione è stata organizzata dall’Associazione “Polena”, presieduta da Luisa Trovato, in collaborazione con la Società Sicula Trasporti e il Centro Etnapolis. L’annullo speciale filatelico, pro appassionati del settore filatelico, è ancora disponibile c/o la Posta Centrale di Catania, sportello “Filatelia” fino al 17 luglio p.v.

conferenza - Bicentenario Tornabene - 18 maggio '13 - Orto Botanico Ct.

 

 

La presentazione del libro Magica Virtus

 

La città di Ragusa raccontata attraverso la storia della sua squadra più rappresentativa. E ricordando le tappe che hanno contrassegnato la crescita del glorioso sodalizio di pallacanestro attraverso la realizzazione, nel capoluogo ibleo, di impianti sportivi di sempre maggiori dimensioni. E’ lo spirito che ha mosso la realizzazione del libro “Magica Virtus” presentato lunedì pomeriggio alla Scuola regionale di sport della Sicilia, alla presenza del vicepresidente nazionale del Coni, Giorgio Scarso. Una pubblicazione fortemente voluta dal delegato provinciale del Coni, Sasà Cintolo, con cui hanno collaborato la docente Concetta Nasello e il giornalista Giovanni Pluchino. Assieme a loro gli appassionati “storici” della squadra iblea, che ha potuto contare su ben 63 anni di attività, vale a dire Enrico Giummarra, Francesco Grande, Giovanni Zago, Franco Cintolo e Filippo Arezzo, che a vario titolo hanno fornito il proprio disinteressato contributo. Il libro è caratterizzato da numerose foto, che fanno rivivere le atmosfere epiche dei primi tempi, negli anni Cinquanta, sino ad arrivare alle affermazioni in campo nazionale (la promozione in Serie B nel 1970) e quindi l’indimenticabile successo ottenuto il 31 maggio del 1998 che regalò alla Virtus l’attesa e agognata promozione in Serie A2. Accanto al libro anche l’allestimento di una mostra, con vere e proprie gigantografie, che sarà possibile visitare nei locali della Scuola dello Sport, in via Magna Grecia a Ragusa. “Siamo finalmente riusciti in questa impresa – dice Cintolo – quella di presentare alla città una pubblicazione che ripercorre le tappe di una vicenda sportiva unica, per molti versi, con riferimento non solo alla città di Ragusa ma anche all’intera area iblea. Non è solo la storia di una squadra di basket. E’ anche la storia di una città che attraverso quel sodalizio sportivo ha avuto modo di scrivere pagine epiche anche per quanto riguarda i propri usi e i propri costumi. E’ stato altresì dato spazio alla storia degli impianti sportivi cittadini in cui si è praticato il basket. Una vera e propria full immersion editoriale sulla Ragusa che tutti assieme abbiamo contribuito a rendere epica sotto il canestro. Era giusto che gli eventi di cui si parla venissero celebrati in questo modo e consegnati, con questa pubblicazione, alla storia”.

L'auditorium della Scuola dello sport ieri pomeriggio

riunione chef fiera contea modica

 

Saranno piatti tipici del territorio e specialità stagionali a sfidarsi in "Mister Chef", il concorso gastronomico al centro della nuova edizione della “Fiera della Contea” di Modica, in programma dall'8 al 16 giugno al Polo Commerciale. Di questo si è discusso stamane nella riunione operativa che si è svolta presso l'hotel Principe d'Aragona. Luigi Galazzo, presidente della Pro Loco di Modica (associazione che organizza l'evento) e i sei chef che affiancheranno gli aspiranti cuochi, hanno stabilito i temi che caratterizzeranno le ricette presentate durante la manifestazione. Infatti ogni sera, da lunedì 10 a venerdì 14 giugno, i concorrenti saranno impegnati nella realizzazione di un piatto, in apposite postazioni realizzate in fiera, in un tempo che non deve superare i 90 minuti. Sei concorrenti al giorno, per un totale di 30 partecipanti complessivi, affiancati da altrettanti bravissimi chef-coach: Luca Giannone del ristorante Al Galù di Scicli, Corrado Parisi della Locanda del Monsù di Ispica, Franco Cassarino del Caravanserraglio di Ragusa, Peppe Lorefice de Il Principino di Marzamemi, Vincenzo Gulino di Pietrenere di Modica, Peppe Barone della Scuola Cucina di Ragusa. Quest'ultimo, in qualità di direttore artistico del concorso, sabato 8 giugno, in occasione dell'inaugurazione della fiera, procederà a una dimostrazione pratica dello svolgimento della gara, affiancato dalla madrina d’onore, la bella e brava attrice Barbara Clara. Il giorno dopo, domenica, verranno fatti gli abbinamenti tra concorrenti e coach e quindi dal 10 giugno partirà la gara vera e propria. Questi i temi stabiliti: lunedì gli antipasti, martedì i primi e mercoledì i secondi. Poi giovedì nuovamente i secondi e venerdì i primi. Ai cinque vincitori verrà affiancato un sesto concorrente, ovvero il migliore tra tutti i partecipanti arrivati secondi nelle gare singole. Sabato si procederà ad un nuovo abbinamento per la finale di domenica, che sarà dedicata agli antipasti. Tema comune a tutto il concorso sarà la stagionalità dei prodotti. I piatti realizzati nelle gare giornaliere saranno giudicati da una giuria popolare, mentre nella finale del 16 giugno ci sarà una giuria tecnica formata dallo chef Peppe Causarano delle Fattorie delle Torri di Modica e dagli stellati Vincenzo Candiano della Locanda don Serafino di Ragusa e Davide Tamburini della Gazza Ladra di Modica. Quindi tanta cucina ed enogastronomia di qualità per la 17esima edizione della kermesse, che naturalmente affiancherà la tradizionale esposizione campionaria e le sue tante iniziative collaterali. Tra queste anche l’appuntamento in programma sabato sera al PalaEventi Meet-In di Modica con l’intervento dell’attore Raffaele Balzo per una lunga serata in musica ed allegria.

San Giorgio 2013 il simulacro dinanzi al Duomo

 

Preghiera e fede, grande emozione e commozione, hanno caratterizzato la festa 2013 in onore del patrono san Giorgio. Non è retorica, ma realtà dei fatti. Oltre ai tradizionali momenti di preghiera e di catechesi nella chiesa Anime Sante del Purgatorio, le processioni svolte nei tre giorni di festa, hanno avuto tanti altri momenti forti, segnati da lacrime di commozione da parte di molti partecipanti.

Nella serata del venerdì, in corso Mazzini si sono avute tre soste per pregare in suffragio dei defunti, per onorare la Vergine Immacolata – alla quale ogni 8 dicembre viene affidata dal sindaco l’intera città di Ragusa – e, davanti alla chiesa di S. Lucia, un’altra sosta per chiedere al Patrono il suo aiuto e la sua protezione. Poi la celebrazione dei Vespri in Cattedrale, gremita da tantissimi fedeli. La serata si è conclusa con la gioiosa e trionfante accoglienza nella chiesa dell’Ecce Homo; è stato il momento principale di quest’anno nonché più commovente e più bello, accompagnato da una comune preghiera, raccolta e silenziosa, rivolta al santo Patrono. “L’accoglienza di san Giorgio nel 2011 in Cattedrale – viene spiegato da un parrocchiano dell’Ecce Homo- è stata un gioioso evento di popolo che non ha risparmiato le lacrime e le emozioni di tanti ragusani della parte alta della città devoti del giovane martire. Anziani, ammalati e negozianti del nostro quartiere, ma anche dell’intera città, non possono raggiungere il Duomo a Ibla per onorare il santo Cavaliere; la chiesa dell’Ecce Homo, grande, spaziosa e senza barriere architettoniche, permette a queste persone la possibilità di onorarlo”.

Tutto ciò si è rivelato in maniera sorprendente. Nella giornata di sabato, infatti, la chiesa degli ‘Acciumari’ è stata protagonista di un continuo pellegrinaggio, di tanta gente fra cui, appunto, i destinatari di tale iniziativa: anziani, malati e portatori di handicap che, fra preghiere e alcune lacrime rivolte al santo, ringraziavano i sacerdoti e gli organizzatori per questa bella permanenza del santo Patrono all’Ecce Homo. Anche i bambini, oltre un centinaio, dell’Istituto Giovanni Pascoli hanno onorato il giovane santo con le loro semplici preghiere, poesie e i loro originali lavoretti; in tale occasione, ad aiutarli a riflettere e pregare, è stato il prof. Paolo Antoci che si è soffermato sul simbolismo dell’iconografia di san Giorgio, facendone una lettura morale e spirituale. Il momento clou è stato poi il pomeriggio: all’ultima celebrazione eucaristica, con una chiesa gremita di fedeli, è seguita la solenne e gioiosa processione per le vie dei territori parrocchiali dell’Ecce Homo e di Maria Ausiliatrice. All’uscita della chiesa dei Padri Salesiani, non è mancato un gesto simbolico da parte dei portatori: alzare con le braccia tese in alto il venerato simulacro rivolto verso lo Stemma della Città di Ragusa e verso la via Maestra (corso Italia); si è trattato forse di un riconoscimento de facto e de jure di san Giorgio a Patrono della città di Ragusa e non solo del quartiere di Ibla; infatti, quest’anno ricorre il 370esimo anniversario di tale proclamazione di san Giorgio, atto ufficiale riconosciuto il 10 maggio 1643 e mai revocato. Durante il percorso della processione, non sono mancati altri momenti di preghiera e di silenzio; brividi di commozione per i presenti quando la statua del santo Patrono è stata fatta fermare davanti a un’abitazione di un infermo, ormai immobile nel letto, una sosta che ha dato conforto all’ammalato e speranza ai familiari che lo assistono. Altra sosta nuovamente in corso Mazzini per un altro momento davanti alla statua della Vergine di Lourdes e una preghiera per i sofferenti della città di Ragusa; orazione recitata dai fedeli che ha creato un coro unanime di oranti.

Si conclude con domenica 26: grande partecipazione alle celebrazioni eucaristiche della giornata e alla solenne processione che si è snodata per le vie del quartiere barocco. La partecipazione del comitato e della banda di Malta, del comitato di Piana degli Albanesi e dei devoti di Modica ha arricchito la festa accomunandone la tradizione e la fede. Tradizionale appuntamento è stata la sosta nella chiesa del Purgatorio con il solenne canto dei Vespri. La festa si è conclusa con il fantastico rientro del venerato simulacro del Patrono preceduto dalla recita in piazza del Simbolo Apostolico (il Credo che si recita a Messa), in quanto si è nell’Anno della Fede, e con il canto del Te Deum in Chiesa Madre; al termine di questo momento conclusivo dei festeggiamenti, il parroco don Pietro Floridia, ha saputo dare parole di speranza e di coraggio a tutti i fedeli, nonostante che “quel drago che vediamo sotto i piedi di san Giorgio – ha affermato il parroco – fa di tutto per mettersi contro alla nostra fede e alla nostra devozione al santo; ma – conclude don Floridia – Cristo, san Giorgio, la Chiesa e tutti noi che abbiamo fede, riusciamo sempre a vincere questo nemico infernale, vedendone i bei frutti”.

La festività patronale di San Giorgio, come si sa, è caratterizzata da numerosi momenti di folklore e spettacolo, ma non mancano i momenti di raccoglimento e di profonda fede; quest’anno sono stati sotto gli occhi di tutti e ci auguriamo che abbiano toccato anche il cuore di tutti.

 

 

Il parroco don Pietro Floridia

Il comitato dei festeggiamenti

La comunità parrocchiale

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