Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Sabato, 27 Aprile 2024

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:250 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:726 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:768 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:902 Crotone

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:1478 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:1593 Crotone

Prosegue la formazione BL…

Feb 20, 2024 Hits:1409 Crotone

Si firmerà a Crotone il M…

Feb 14, 2024 Hits:1579 Crotone

Ucraina, truppe in ritirata, la diplomazia lavora per la pace

La guerra tra Russia e Ucraina sembra più lontana: le truppe del distretto Sud hanno iniziato a lasciare la Crimea. Il Ministro ucraino Kuleba: "Siamo riusciti a impedire ogni nuova escalation, la Russia ritiri tutte le truppe dalla frontiera". Lavrov: "USA e Nato hanno accolto alcune richieste in tema di sicurezza". Stoltenberg (NATO): "Cauto ottimismo, ma ancora nessuna de-escalation sul campo". Oggi Luigi Di Maio a Kiev e Scholtz a Mosca da Putin con l'obiettivo di ridurre le tensioni, gli USA spostano l'ambasciata da Kiev a Leopoli. 

Alcune delle forze russe schierate per esercitazioni militari nei pressi della frontiera ucraina stanno rientrando alle loro basi, riferisce il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass.
Unità dei distretti militari meridionali e occidentali, che hanno completato i loro compiti, hanno già iniziato a caricare i mezzi di trasporto ferroviari e terrestri e oggi inizieranno a rientrare alle proprie basi", ha dichiarato in una nota il generale maggiore Igor Konashenkov, portavoce della Difesa russa.

La ricognizione satellitare aveva notato che alcune unità russe avevano lasciato le loro aree di ammassamento, mentre video provenienti da fonti casuali hanno mostrato lunghe colonne di carri armati e di artiglieria semovente per le strade di Tomarovka, nell’oblast di Belgorod, nei pressi del confine ucraino.

Le dichiarazioni del generale Konashenkov possono essere interpretate anche in un altro modo: quel “quando le misure di addestramento saranno completate”, riferito alle unità militari, suona alquanto sibillino. Il rientro potrebbe essere effettuato solo dopo un’operazione militare in grande stile in Ucraina, e anche i video mostrati dal Ministero della Difesa russo, in cui si vedono movimenti di carri armati, potrebbero essere parte della tattica di Mosca volta a confondere le acque.

Del resto la “nebbia di guerra” che è calata come un manto ad avvolgere lo spostamento di truppe e mezzi in queste settimane, fà parte della maskirovka russa, la tecnica usata per confondere l’avversario e indurlo a fare valutazioni errate. Come vi abbiamo già spiegato Mosca, che è cosciente che alcuni movimenti di truppe vengono registrati da osservatori occasionali e da fonti di intelligence satellitare open source, può sfruttarli per proprio vantaggio.

Il ritiro delle truppe russe alle loro basi "era pianificato" e "non dipende dall'isteria occidentale", ha detto il ministro degli Esteri Lavrov. Il ministro, citato dalla Tass, ha aggiunto che le notizie diffuse dall'Occidente su una invasione russa dell'Ucraina sono "terrorismo mediatico". Lavrov ha affermato che gli Usa e la Nato hanno dato una risposta "positiva" ad "alcune delle iniziative" russe "sulla sicurezza" che erano state "respinte per lungo tempo": lo riporta l'agenzia di stampa statale russa Tass. "L'Occidente alla fine ha risposto, quando si è reso conto che stiamo discutendo seriamente la necessità di cambiamenti radicali nel campo della sicurezza. La sua risposta è stata positiva ad alcune delle iniziative che aveva respinto per lungo tempo", ha detto Lavrov stando alla Tass in una conferenza stampa dopo i colloqui con il suo omologo polacco Zbigniew Rau.  

"La data del 15 febbraio del 2022 entrerà nella Storia come il giorno del fallimento della propaganda di guerra da parte dell'Occidente. Svergognati e annientati senza sparare un colpo". Lo scrive su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, dopo che Mosca ha annunciato l'inizio del ritiro di truppe schierate ai confini con l'Ucraina, mentre gli Usa prevedevano un attacco per domani, 16 febbraio.

Le truppe del distretto militare meridionale russo hanno iniziato a lasciare la Crimea e tornare alle loro basi, una volta terminate le operazioni previste. Lo comunica l'ufficio stampa del distretto, secondo quanto riporta l'agenzia Tass. I battaglioni tattici, viene riferito, hanno iniziato a caricare le armi sui treni che le porteranno nelle basi permanenti in Dagestan e Ossezia del Nord. Le esercitazioni in Crimea hanno coinvolto oggi anche la Flotta del Mar Nero, che ha svolto manovre per rispondere a un ipotetico attacco di una marina nemica.

"Mentre le misure di addestramento al combattimento si avvicinano alla conclusione, le truppe, come sempre avviene, effettueranno marce combinate alle proprie basi permanenti", aggiunge Mosca. Il Cremlino ha confermato l'inizio di un ritiro pianificato dal confine ucraino delle sue truppe impegnate nelle esercitazioni militari. Il Cremlino considera la decisione degli Usa di evacuare i loro diplomatici da Kiev come "un'isteria esibizionista e senza senso". ha detto il portavoce, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.

La Germania ha chiesto alla Russia di "ritirare le proprie truppe" schierate ai confini dell'Ucraina. Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, nel giorno dell'incontro a Mosca tra il cancelliere Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin. "La situazione è particolarmente pericolosa e può degenerare in qualsiasi momento" e "noi dobbiamo utilizzare tutte le opportunità di dialogo per ottenere una soluzione pacifica", ha affermato la ministra Baerbock in una nota, sottolineando che "la responsabilità di una de-escalation è chiaramente dal lato della Russia, e spetta a Mosca ritirare le proprie truppe"  

È "sempre essenziale" che "le relazioni tra Paesi vengano sempre gestite attraverso il dialogo". Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in apertura del suo incontro a Mosca con il presidente russo, Vladimir Putin, secondo quanto riporta l'agenzia Tass. "Anch'io sono lieto che questo vertice abbia luogo", ha detto Scholz, "per me visitare la Russia è qualcosa di speciale, tenendo conto della nostra storia". "È ovvio che, a fronte di una situazione così difficile in Europa, dobbiamo tenere colloqui faccia a faccia, come hai fatto con il mio collega francese", ha proseguito il cancelliere tedesco rivolto a Putin, "sono lieto che ci sia la possibilità di simili negoziati. È essenziale che le relazioni tra Paesi siano sempre gestite attraverso il dialogo".

Anche l'Italia tenta la carta della diplomazia diretta per cercare una soluzione pacifica alla crisi dell'Ucraina: Di Maio arriva oggi a Kiev, mentre domani sarà in Russia. Mercoledì sera il presidente del Consiglio Mario Draghi sarà a Parigi per una cena di lavoro all'Eliseo. Lo comunica una nota di Palazzo Chigi. Al centro della cena "consultazioni e prospettive di impegno per il Sahel".

I deputati della Duma - il ramo basso del Parlamento russo - hanno approvato un appello al presidente Putin affinché Mosca riconosca le autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk, nel sud-est ucraino, dove la Russia è accusata da tempo di sostenere i separatisti nel conflitto del Donbass: lo riporta la testata online Meduza, secondo cui i deputati russi hanno approvato il documento preparato dal partito comunista. Questa risoluzione - scrive Meduza - prevede l'invio dell'appello direttamente al presidente russo. Hanno votato a favore 351 deputati, contro 16 e uno si è astenuto.

Fonti : Il giornale, Agi, Ansa e varie agenzie




.





Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI