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Le dimissioni della De Girolamo

Il presidente del Consiglio, Enrico Letta - si legge in una nota - ha accettato le dimissioni presentate dal ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, e ha assunto l'interim del dicastero. Letta ha inoltre convocato per questo pomeriggio a Palazzo Chigi i sottosegretari alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina e Giuseppe Castiglione.Ed ecco perche la De Girolamo si e dimessa :
"Mai, mai e poi mai ho abusato del mio ruolo di deputato. Mai, mai e poi mai ho violato la legge e la Costituzione. Mai, mai e poi mai il mio nome e' coinvolto nella truffa ai danni della Asl di Benevento". Nunzia De Girolamo, il 17 gennaio scorso alla Camera, ha negato ogni coinvolgimento nella sanitopoli sannita (in cui non e' indagata). Non nega di aver ricevuto "da piu' parti", richieste di intervenire per trovare incarichi nelle strutture sanitarie a "parenti, amici, compagne, mogli, fratelli". Ma "ho sempre detto no". Questi sono gli argomenti usati dal ministro dimissionario per replicare al suo principale accusatore, l'ex direttore amministrativo della Asl Felice Pisapia.

Nell'ordinanza con cui dispone l'obbligo di dimora per Pisapia, il Gip parla di un "direttorio politico-partitico" che avrebbe condizionato le scelte della Asl. In una delle registrazioni consegnate da Pisapia alla procura, tra l'altro, emergerebbe una riunione in una masseria in cui il ministro avrebbe dato indicazioni su nomine e spostamenti. "Non esiste alcun direttorio - replica De Girolamo - Non ho mai indicato dirigenti medici o professionisti da nominare. Non ho mai sponsorizzato alcun incarico ai vertici della Asl e, piu' in generale, in qualsiasi struttura sanitaria pubblica". Il medico Arnaldo Falato mette pero' a verbale che in occasione del pensionamento di due primari lui disse che bisognava sopprimere quei posti, "ma furono Barone e Papa (due collaboratori del ministro, ndr) ad opporsi, 'volendo gli stessi favorire il subentro nel posto da primario del dottor Giovanni Molinaro'". "Respingo con fermezza ogni allusione a miei interessamenti, seppur per interposta persona, per favorire la nomina del dottor Molinaro" ha detto De Girolamo alla Camera.

Dai nastri di Pisapia emerge anche una conversazione riguardante il bar all'interno dell'ospedale Fatebenefratelli. Quel bar e' stato gestito per anni da Maurizio Liguori e il ministro, hanno riportato gli organi di informazione, avrebbe fatto pressione per far si' che, dopo la scadenza del contratto di affitto, venisse dato in gestione al fratello Franco Liguori. E' quest'ultimo, oggi, a gestire effettivamente il bar. Nel colloquio registrato da Pisapia, De Girolamo dice "Miche' (Michele Rossi, direttore della Asl, ndr), facciamo capire che un minino di comando ce l'abbiamo. Altrimenti mi fanno i coppetielli con questa storia. Mandagli i controlli e vaffanculo". "La mia era una battuta, del tutto decontestualizzata, legata ad altre vicende che in quel momento interessavano la struttura ospedaliera e creavano disagio sociale", si e' difesa il ministro aggiungendo che "non avevo alcun motivo di scacciare un Liguori con un altro Liguori". "E comunque - ha aggiunto - l'attuale gestore ha presentato un'offerta ritenuta economicamente piu' vantaggiosa da parte del Fatebenefratelli".

Alla Camera De Girolamo ha replicato anche a chi l'accusa di aver fatto telefonate per far togliere una multa della Asl ad un rivenditore di mozzarelle. "Mai fatto alcuna telefonata per annullare una sanzione. Non mi sono mai interessata della vicenda delle mozzarelle di Benevento".

Quanto all'appalto per il 118, di cui il ministro si sarebbe interessata per favorire un'azienda, secondo chi l'accusa, "pago ancora una volta - ha detto - lo scotto di aver cercato di dare risposte alle pressioni sociali provenienti dai lavoratori del settore che da mesi protestavano in quanto non erano pagati dall'affidataria del servizio".

Le ho detto che non condividevo le sue dimissioni e ho provato, invano, a trattenerla. Ma ha la testa dura, ha insistito ad andare avanti''. A dirlo il vicepremier Angelino Alfano in un'intervista a Repubblica. ''Nunzia in Parlamento si è difesa bene, ha usato parole chiare. Io le ero seduto accanto e lo rifarei'', dichiara Alfano. Il rapporto tra De Girolamo ed Enrico Letta, prosegue, ''è sempre stato molto solido e amichevole. Evidentemente si aspettava un'attestazione più calorosa da parte del premier''. Sulla legge elettorale, ''Renzi ha detto che è Berlusconi a non volere le preferenze, Grillo le vuole, tutti gli altri pure. Se questo è vero, significa che l'intesa è bloccata solo da Forza Italia. Ma non credo sia utile per loro assumersi la responsabilità storica di mantenere in vita la parte più odiosa e criticata del Porcellum, le liste bloccate'', afferma il leader di Ncd, che sottolinea: ''Non cerco accordi con la minoranza del Pd per sfruttare il voto segreto. Parlo a viso aperto e spero in un'intesa in 24 ore''. In merito a un'alleanza tra Ncd e Forza Italia in caso di elezioni anticipate, ''il centrodestra vince solo se è una coalizione, perché se lo scontro elettorale fosse tra Pd e Forza Italia, Renzi resterebbe avanti di dieci irrecuperabili punti'', dice Alfano. ''Noi speriamo di poter costruire il 'nuovo' centrodestra e non vorremmo essere costretti a costruire un 'altro' centrodestra''.

Il Ncd ha difeso in maniera chiara, trasparente e convinta l'amica e collega De Girolamo". Lo dice Renato Schifani, presidente del Comitato promotore del NCD, intervenendo a "Prima di tutto", Radio 1. "L'abbiamo sostenuta - aggiunge - perché abbiamo lamentato la procedura inaccettabile di rubare affermazioni in libertà che possono essere rese all'interno della propria intimità domestica e quindi sono conversazioni private che non hanno valenza giuridica, direi quindi un atto di barbarie. Siamo stati accanto a Nunzia senza se e senza ma sia in pubblico che in privato. L'aggressione mediatica e anche politica che ha subito è un fatto inaccettabile che ci ha molto amareggiato, ma abbiamo fatto squadra. Escludo ipotesi che possa concretizzarsi un suo ritorno in FI perché darebbe la sensazione di tornare nel partito solo perché è stata costretta a lasciare il ministero. Nunzia De Girolamo non ha mai dato e non darà mai, conoscendola, la sensazione di essere attaccata alla poltrona, Ha creduto nel progetto del NCD e resterà con noi. "

Ora più che mai il Pd è impegnato a portare a casa un percorso di riforme, legge elettorale, Titolo V, Senato gratis per il Paese e i suoi cittadini". Così Lorenzo Guerini, portavoce della segreteria del Pd.

La decisione del ministro De Girolamo di dimettersi "mi ha sorpreso, non ne avevo avuto sentore". Lo ha detto il ministro degli Esteri Emma Bonino a Radio24. Rispondendo poi ad una domanda su un possibile rimpasto, ha aggiunto: "di rimpasto, anche da lontano e occupandomi di altro, ne ho letto sui giornali negli ultimi giorni".
"È una decisione del premier Letta, ho registrato le dimissioni ma non commento". Così il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge.

Non so. Io mi occupo di riforme, di lavoro, di tagli ai costi della politica. Il governo e i ministri - osserva Renzi in merito alle dimissioni di De Girolamo - sono un problema di Letta''. (Da intervista al "Messaggero").

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