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Il saluto del Comune di Giarre all'arciprete Domenico Massimino

Si è svolta venerdì al Salone degli specchi del Municipio di Giarre la cerimonia di ringraziamento e di saluto a p. Domenico Massimino, arciprete della chiesa di Sant’Isidoro Agricola di Giarre, che lascerà nei prossimi giorni l’incarico nella comunità religiosa più rappresentativa della città per insediarsi alla guida della parrocchia “S. Maria Assunta” di Randazzo. All’incontro hanno partecipato il sindaco Roberto Bonaccorsi - che ha consegnato al sacerdote una targa ricordo da parte del Comune – ed alcuni fra i componenti di Giunta e Consiglio comunale, oltre ai rappresentanti del personale dell’ente.

Padre Domenico Massimino ha ringraziato l’Amministrazione per il riconoscimento e la cerimonia - «Un momento che ho percepito come carico di motivazioni istituzionali ma anche di grande affetto che mi gratifica come uomo» - e la collaborazione avuta negli anni dal Comune «nonostante le ristrettezze economiche». «Nel corso del mio incarico, ho cercato di operare convinto che la chiesa di Sant'Isidoro costituisca un punto di riferimento per tutta la città ed una casa non solo religiosa ma anche culturale per i giarresi», ha aggiunto il sacerdote, per poi far riferimento ai lavori di ristrutturazione del luogo di culto ancora in fase di sospensione: «Avrei lasciato questa città con maggiore serenità se avessi fatto in tempo a vedere il cantiere della nostra chiesa completato». «Auguro a questa città ogni bene e spero che in futuro la comunità sia capace di sfruttare al meglio le proprie risorse e grandi potenzialità – ha concluso l’arciprete Massimino – superando le divisioni e guardando al bene comune, nel segno della collaborazione fra tutti».

«Voglio esprimere la mia più sincera gratitudine a padre Massimino per l’impegno lungo dodici anni al servizio di Giarre - ha detto il primo cittadino Roberto Bonaccorsi - le battaglie che il nostro parroco ha dovuto affrontare in questo periodo sono state importanti e sempre condotte con senso dello Stato, senza eccedere, nel rispetto dei ruoli di ciascuno». Anche il sindaco si è soffermato sul cantiere del Duomo: «Quel luogo, un simbolo per la fede e l’identità di Giarre, è ancora ferito da una situazione che non accenna a risolversi, porteremo avanti il lavoro di padre Massimino perché abbiamo bisogno di rimettere la nostra chiesa al centro della città, riaprendola nella sua interezza ai cittadini».

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