Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Venerdì, 26 Luglio 2024

Isola Summer 2024, ecco g…

Lug 05, 2024 Hits:574 Crotone

Premio Pino D'Ettoris: al…

Lug 01, 2024 Hits:609 Crotone

San Giuda Taddeo presenta…

Mag 27, 2024 Hits:1128 Crotone

Al Salone del libro Loren…

Mag 15, 2024 Hits:1815 Crotone

L'Istituto Ciliberto-Luci…

Mag 14, 2024 Hits:1125 Crotone

Le opere di Bach: gli eff…

Mag 02, 2024 Hits:1288 Crotone

In città l'ultima tappa d…

Apr 30, 2024 Hits:1323 Crotone

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:1533 Crotone

Settimio Severo, una testa da mezzo milione di dollari

Settimio Severo non è fra gli imperatori romani più ricordati. Eppure, nei vent’anni scarsi in cui fu in carica, dal 193 dopo Cristo alla morte, rivoluzionò la sua carica, trasformando una reggenza per conto del Senato in un comando vero e proprio, fondato sull’investitura militare ricevuta dalle legioni. Originario di Leptis Magna, nell’odierna Libia, mutuò dall’oriente ellenistico la sacralità della propria figura, imponendosi come dominus ma anche come deus.

Dunque non vi è alcun dubbio: un personaggio del genere sarebbe felice di sapere che la sua testa, a distanza di tanti secoli, è quotata ben mezzo milione di dollari.  

È stato il Reparto Operativo dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale a scoprirlo, individuando negli Stati Uniti d’America il prestigioso reperto archeologico trafugato dall’Italia. La testa in marmo dell’imperatore, risalente al suo periodo, era stata asportata nel corso di una rapina a mano armata commessa nel 1985 presso l’Antiquarium dell’Anfiteatro Campano in Santa Maria Capua Vetere (Caserta), che coincide con l’antica Capua, ove si trova anche un interessante Museo dei Gladiatori.

La scultura era in vendita presso una nota casa d’aste di New York, con una stima tra i 400.000 e i 600.000 dollari. In seguito alla segnalazione e alle inconfutabili evidenze fornite dal Reparto Operativo TPC attraverso il canale Interpol, è stata posta sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria statunitense, il New York County District Attorney’s Office, dove con il capo della Antiquities Trafficking Unit, Matthew Bogdanos, è in vita da molto tempo una proficua collaborazione.

Le attuali restrizioni dovute alla presenza del Coronavirus non consentono di rimpatriare subito il bene, che sarà restituito all’Italia e riportato a casa non appena possibile.

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI