Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Sabato, 27 Aprile 2024

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:255 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:730 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:772 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:904 Crotone

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:1481 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:1596 Crotone

Prosegue la formazione BL…

Feb 20, 2024 Hits:1414 Crotone

Si firmerà a Crotone il M…

Feb 14, 2024 Hits:1581 Crotone

Settimio Severo, una testa da mezzo milione di dollari

Settimio Severo non è fra gli imperatori romani più ricordati. Eppure, nei vent’anni scarsi in cui fu in carica, dal 193 dopo Cristo alla morte, rivoluzionò la sua carica, trasformando una reggenza per conto del Senato in un comando vero e proprio, fondato sull’investitura militare ricevuta dalle legioni. Originario di Leptis Magna, nell’odierna Libia, mutuò dall’oriente ellenistico la sacralità della propria figura, imponendosi come dominus ma anche come deus.

Dunque non vi è alcun dubbio: un personaggio del genere sarebbe felice di sapere che la sua testa, a distanza di tanti secoli, è quotata ben mezzo milione di dollari.  

È stato il Reparto Operativo dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale a scoprirlo, individuando negli Stati Uniti d’America il prestigioso reperto archeologico trafugato dall’Italia. La testa in marmo dell’imperatore, risalente al suo periodo, era stata asportata nel corso di una rapina a mano armata commessa nel 1985 presso l’Antiquarium dell’Anfiteatro Campano in Santa Maria Capua Vetere (Caserta), che coincide con l’antica Capua, ove si trova anche un interessante Museo dei Gladiatori.

La scultura era in vendita presso una nota casa d’aste di New York, con una stima tra i 400.000 e i 600.000 dollari. In seguito alla segnalazione e alle inconfutabili evidenze fornite dal Reparto Operativo TPC attraverso il canale Interpol, è stata posta sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria statunitense, il New York County District Attorney’s Office, dove con il capo della Antiquities Trafficking Unit, Matthew Bogdanos, è in vita da molto tempo una proficua collaborazione.

Le attuali restrizioni dovute alla presenza del Coronavirus non consentono di rimpatriare subito il bene, che sarà restituito all’Italia e riportato a casa non appena possibile.

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI