Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Venerdì, 17 Maggio 2024

Al Salone del libro Loren…

Mag 15, 2024 Hits:277 Crotone

L'Istituto Ciliberto-Luci…

Mag 14, 2024 Hits:134 Crotone

Le opere di Bach: gli eff…

Mag 02, 2024 Hits:428 Crotone

In città l'ultima tappa d…

Apr 30, 2024 Hits:463 Crotone

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:678 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:1087 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:1081 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:1453 Crotone

Dare una nuova dignità ad un posto di estrema sofferenza. Sono state consegnate ieri al reparto di oncologia dell’ospedale san Giovanni di Dio quattordici nuovissime poltrone in vera pelle che vanno a sostituire le vecchie ormai logore e lacere. Non era più possibile neanche pensare lontanamente che pazienti chemioterapici, che devono trascorrere ore nel reparto, avrebbero dovuto continuare a sedere su poltrone che ormai avevano fatto il loro tempo. Lo stato di usura lo si può vedere dal video realizzato dai membri dell’associazione un po' di tempo fa, basta solo andare sul link https://www.facebook.com/amiamocrotone/videos/392972651579906/

Se tutto ciò è stato portato a termine con esito positivo è grazie alla perseveranza dei membri dell’associazione Crotone in fiore che nei mesi scorsi hanno attivato sui social network una raccolta fondi da destinare appunto all’acquisto di nuove poltrone, comode e confortevoli che facciano sentire accolti i pazienti in un posto che non frequentano certo volentieri. Se proprio bisogna andare a curarsi e accompagnare chi ha bisogno di queste cure, che almeno lo faccia in locali accoglienti. Il colore delle poltrone, un bel rosso acceso, è stato scelto anche in funzione di questo, dare un tocco allegria e vitalità ad un ambiente permeato di sofferenza.

Le grandi azioni, proprio perché sono tali, sono compiute da più persone. In questo caso sono stati diversi i protagonisti e ognuno per quanto possibile ha dato un contributo nel proprio ambito. L’associazione Crotone in fiore, ha lanciato l’idea, si è occupata della raccolta fondi, dell’organizzazione ma il tutto è stato possibile grazie al primario del reparto la dottoressa Tullia Prantera. Ma se le cose funzionano bene e il reparto è molto migliorato negli ultimi anni il merito è da dividere con il personale medico e infermieristico che lavora con passione, dedizione senza mai risparmiarsi.

Se tutto è stato possibile è soprattutto grazie alla generosità dei crotonesi che non si sono risparmiati e hanno permesso, con il loro contributo l’acquisto delle quattordici poltrone. Nella raccolte fondi non tutti possono concorrere allo stesso modo, si sa, c’è chi fa quello che può e chi invece supera se stesso facendo grossi sforzi. È quello che hanno fatto la famiglia Fonte e la famiglia Cataldi che quel reparto lo hanno purtroppo frequentato e il tumore ha portato via loro delle vite molto care. La famiglia Cataldi infatti ha devoluto tutto quello che aveva già incassato da una raccolta fondi parallela che aveva avviato. Notevole anche il contributo dato dall’Agm arredamenti di Cirò Marina.

Sforzi congiunti hanno portato un grande risultato a testimonianza che quando c’è la buona volontà e si fa rete si raggiungono traguardi inimmaginabili. È stato bello vedere realizzato un desiderio lungo mesi. Con questo gesto i membri dell’associazione Crotone in fiore hanno dimostrato che niente è impossibile e che invece di lamentarsi è giusto passare all’azione e fare opere concrete. Ne beneficeranno persone sfortunate colpite da una malattia difficile da vincere, ma non impossibile. Unire un ambiente comodo e accogliente alla professionalità del personale è importante ma soprattutto aiuta i pazienti.

Non può che essere molto soddisfatta la presidente di Crotone in fiore Caterina Cotroneo: “Ci auguriamo che queste accoglienti poltroncine possano contribuire a migliorare il benessere dei pazienti costretti a sostenere lunghe ore di trattamenti sanitari perché non bisogna dimenticare che prima della malattia c'é il paziente”.

 

“Il tema che oggi tratteremo è quanto mai attuale: la transizione energetica e le sfide che come sistema produttivo dobbiamo cogliere per riuscire a traguardare un cambiamento reale nell’approccio e nella gestione di una crescita sostenibile. Approfondiremo il progetto e gli strumenti ideati da EniNI per coinvolgere i protagonisti della filiera in un percorso virtuoso e necessario per promuovere un nuovo approccio etico e sostenibile.”, così Mario Spanò, Presidente di Confindustria Crotone ha introdotto i lavori.

Nel 2020 Eni, in qualità di capofiliera,  ha avviato il Programma JUST finalizzato al coinvolgimento dei fornitori all’interno del proprio piano di transizione energetica , con l’obiettivo di inserire elementi di sostenibilità nei processi di gara e qualifica.

Durante gli interventi  tecnici è stato illustrato, alle imprese già qualificate da Enio interessate ad esserlo, il percorso definito per acquisire consapevolezza, conoscenza, competenze e strumenti utili ad affrontare il passaggio ad un nuovo paradigma energetico, equo e sostenibile.

In questo contesto sono stati illustrati i contenuti di Open-Es, un’iniziativa di sistema promossa da Eni in collaborazione con BCG e Google Cloud aperta a tutte le imprese lungo le filiere industriali. In particolare attraverso una piattaforma digitale le imprese potranno accedere sia con il ruolo di fornitore che di cliente capo-filiera, condividendo i dati di sostenibilità e, grazie ad un percorso guidato semplice e flessibile, acquisire maggior consapevolezza sul proprio posizionamento, punti di forza e azioni prioritarie da attuare per migliorare.

“Siamo di fronte ad una stagione straordinaria, densa di cambiamenti che la pandemia ha accelerato. Le imprese devono dare il loro contributo per rendere concrete le trasformazioni alle quali siamo chiamati. Il Piano di Eni che oggi è stato illustrato  ha una visione importante e parte dal presupposto che solo insieme e unendo tutti i protagonisti della filiera è possibile generare una vera transizione energetica, equa e sostenibile. Oggi abbiamo condiviso contenuti e proposte di grande interesse, credo che da domani le nostre imprese potranno cogliere nuovi stimoli per innovare l’approccio ad una crescita sostenibile” ha concluso Aldo Ferrara, Presidente di Unindustria Calabria.

 

Grande ripresa dell’attività concertistica della Società Beethoven Acam di Crotone e grande serata con la partecipazione straordinaria della famosissima pianista Mingze Hou, Primo Premio “Grand Prize Virtuoso di Salisburgo” .

Un’orchestra “O.Stillo” coesa e ricca di un entusiasmo veramente raro, che ha sostenuto e sottolineato un’interpretazione veramente mirabile, fra classicismo puro e un pizzico di Romanticismo che la pianista ha impresso nell’esecuzione del 1° concerto di Beethoven OP. 15 in Do Magg. per pianoforte e orchestra.

Tocco vellutato, limpida pacatezza nell’esecuzione, meno drammatica diciamo gergalmente più classica e quasi postmozartiana che romantica. Protesa verso il futuro.

Un’immagine beethoveniana un po’ d’altri tempi quella presentata dalla Mingze Hou, che l’orchestra ha prontamente fatta sua, sostenuta e assecondata mirabilmente.

Una lettura elegante, ricca di un fraseggio forbito, anche negli episodi forse troppo sostenuti, frutto di una scelta di stile e di una dimestichezza col linguaggio sinfonico orchestrale di Beethoven.

Molto bella anche l’esecuzione e la lettura dei brani per solo orchestra e solista che sono stati eseguiti nella prima parte della Marcia Turca dalle rovine di Atene, Romanza op. 40.

Un’Opera, questa poco eseguita, ma che non nulla da invidiare alla più conosciuta op. 50 che il M° Arnaboldi, ha saputo in qualità di solista, con una ricchezza di colori ed interpretazione, far emergere da un oblio ingiustificato.

Le 12 Controdanze, piccole gemme artistiche, che racchiudo no in sé la passione e la brillantezza della personalità Beethoveniana eseguita da un’orchestra al massimo delle sue stupende potenzialità, hanno concluso la prima parte dello spettacolo.

Una serata veramente di grande ripresa sottolineata da applausi calorosissimi da un pubblico, formato fondamentalmente da giovani entusiasti e desiderosi di immergersi nella quasi normalità della vita.

Prossimo concerto Domenica 13 giugno nel cortile del castello “Carafa” di Santa Severina con inizio alle ore 19,00 .

Si è svolto sabato 5 Giugno, presso il Castello di Santa Severina, il terzo concerto della rassegna promossa dalla Fondazione D’Ettoris nell’ambito del progetto: “Vincenzo Scaramuzza, genio internazionale della musica” realizzato con la collaborazione della Regione Calabria.

La serata è stata allietata dalle eccellenti esibizioni di due giovani artisti crotonesi: Maria Elisa Carnevale e Lorenzo Stasi.

Il direttore artistico Francesco De Siena  ha sottolineato come questa manifestazione concorre a celebrare la figura del grande Maestro crotonese  perché i brani suonati sono stati perfezionati durante la Masterclass con il M° Nora Doallo, inoltre un brano in particolare suonato dal giovanissimo Lorenzo Stasi, fu a suo tempo suonato da un giovanissimo Maestro Scaramuzza.

Ad intervenire pure il Sindaco di Santa Severina, Salvatore Giordano,  che ha ringraziato la Fondazione D’Ettoris per l’mpegno profuso in questa iniziativa.

Interessante e profonda la riflessione del presidente della Fondazione, Antonio D’Ettoris, sulla bellezza che dal medioevo, notoriamente associato a visioni del mondo oscurantiste, è giunta fino a noi con le sue cattedrali e i suoi castelli, tutte bellissime e suggestive costruzioni architettoniche di cui noi oggi possiamo goderne la maestosità che fa da cornice ad espressioni artistiche come quella a cui abbiamo assistito durante la serata.

A presentare l’evento il direttore organizzativo Maria Grazia D’Ettoris che dopo un breve escursus della biografia dei concertisti  ha espresso i  ringraziamenti, a nome della Fondazione, al Sindaco che ha gentilmente offerto la sala “Giordano” per ospitare l’evento.

Il concerto ha registrato un sold out come i precedenti, e la Fondazione è grata ed entusiasta per l’ottima risposta della popolazione.

In occasione dell’elezione di  Mons. Fortunato Morrone ad Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria - Bova, il maestro orafo Michele Affidato è stato incaricato di realizzare alcune insegne episcopali per il neo eletto. Tra le diverse opere, una croce pettorale commissionata dalle parrocchie in cui ha prestato servizio pastorale unitamente alla parrocchia di Isola Capo Rizzuto. La suddetta è stata realizzata in argento con la tecnica della fusione a cera persa e nella parte centrale è raffigurato il Buon Pastore. Sul retro della croce sono incise le immagini della Madonna di Guadalupe, della Madonna di Capocolonna, della Madonna Greca e della Madonna della Consolazione. L’anello commissionato dalla Parrocchia di San Leonardo di Cutro, nella quale Don Fortunato è stato Parroco fino al momento dell’elezione è realizzato  interamente a mano in argento 925. Nell’ovale centrale dello stesso  con una lavorazione a rilievo c’è il monogramma di Cristo (combinazione di lettere greche). Inoltre l’Amministrazione comunale di Isola Capo Rizzuto ha commissionato un bassorilievo in argento realizzato con la tecnica dello sbalzo e dipinto con smalti e foglia oro. Nell’opera che evidenzia motivi floreali sono state inserite lo stemma del Comune di Isola Capo Rizzuto, lo Stemma Arcivescovile di Mons. Morrone e l’icona della Madonna Greca.

 

 

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI