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Alla vigilia dell’importantissima sfida interna contro il Pontedera, la Lupa Roma, dopo aver svolto questa mattina la rifinitura presso il quartier generale del centro sportivo Eschilo, parla attraverso la voce ufficiale del Presidente Alberto Cerrai :

Buongiorno Presidente, siamo alla vigilia di una sfida molto importante sia in chiave classifica che in chiave morale: sappiamo che è stato molto vicino alla squadra in settimana. Come ha visto i suoi ragazzi?

“Purtroppo molto male. Molto passivi, senza stimoli. Quasi rassegnati. Questo è quello che si vede. Poi ovviamente a parole sono forti, tosti, combattenti nati. Insieme allo staff le stiamo provando tutte. A questa gente va il mio più sincero ringraziamento. La loro sofferenza è la mia sofferenza. Il loro attaccamento al lavoro mi emoziona. Sento attorno a me gente con la mia stessa voglia ma anche con il mio stesso senso di frustrazione. Qui non è questione di moduli o di sistemi di allenamento. Qui siamo ad un livello molto più semplice del problema. E’ questione di stimoli, di palle, di obiettivi. E se sei uno senza palle quando vai a sfidare gente con le palle tu sei condannato ancor prima di iniziare. Il resto sono cose da ricchi, buone per i bar, per i giornali. La mia Lupa è un gattino. E se sei un gattino non puoi stare in mezzo ai felini. Resta in casa, mettiti sul divano e fatti accarezzare il pelo dalla tua mammina o mogliettina. Lei avrà cura di te... perché per lei sarai sempre il migliore”.

Dopo due ottime prestazioni in coppa Italia contro prato e Siena poi qualcosa è andato storto in queste prime 6 giornate di campionato: quali sono a suo avviso i 3 ingredienti principali per tornare la vera Lupa?

“Non esistono ingredienti particolari. La differenza la fanno sempre i soliti elementi: il carattere, la determinazione, il senso di responsabilità per quello che fai e che rappresenti.Nella vita non avrai mai ciò che non desideri. La prima regola è desiderare qualcosa. La seconda regola è vivere per realizzare il tuo desiderio. La terza regola è goderti quello che hai raggiunto e mentre lo fai devi essere già pronto a regalarti nuovi sogni, nuovi desideri ed iniziare così un nuovo ciclo di vita. Si, proprio come un calendario di calcio che ogni domenica di mette davanti una nuova sfida e quello che hai fatto non serve più a nulla. Conta solo quello che hai davanti a te. C’è gente che va a dormire senza sapere cosa deve fare il giorno dopo. C’è altra gente che pensa al giorno dopo e a tutte le cose che deve fare e per questo dorme male. E poi c’è gente che nemmeno va a dormire per le tante cose che deve fare il giorno dopo. Tre profili di vita totalmente diversi ma alla fine tutti e tre vivono o perlomeno pensano di essere vivi”.

Domani diversi giocatori sono in dubbio per via di qualche problema fisico: ci conferma che potrebbero esserci grandi novità sia a livello tattico che in chiave formazione?

“Tutte stupidaggini. Tranne chi è squalificato il resto devono essere tutti abili. La tattica è la più grande stupidaggine mai sentita. Io conosco una sola tattica: 11 amici che rubano un pallone dal cortile accanto e poi gli stessi 11 amici che si divertono insieme, come un unico gruppo con il pallone rubato. Troppa tattica rende stupidi i giocatori. Li rende volgari esecutori di schemi preconfezionati. Il calcio è anche gioco situazionale e nessuno può allenare tutte le situazioni possibili. Devi essere pronto a metterci del tuo, ad inventare, a stupire. Chi mi conosce sa come la penso. Io dico che correre è meglio di rincorrere. Io dico che pensare prima è meglio che pensare dopo. Io dico che giocare semplice è meglio di giocare a 10 tocchi. Io dico che parlarsi è meglio che giocare muti. Io dico che se a fine partita non sento le gambe a pezzi e non sento il bisogno di correre a casa e stendermi su un divano, vuol dire che non ho dato tutto quello che potevo dare. Il calcio è come la vita. Nasce semplice ma poi diventa difficile per via dei nostri tanti errori di interpretazione. E troppi giocatori non fanno in tempo a finire una partita che già si organizzano per andare in discoteca o a cena o al cinema. Vincere o perdere per loro non è importante, non intacca minimamente la loro mente, il loro umore”.

Lei ha vissuto 4 anni da protagonista con 2 promozioni e 2 titoli di vice-campione d'Italia: quali sono gli aspetti che la portano ad essere positivo anche nel corso della sua quinta stagione da Presidente?

“Io vivo da positivo tutta la mia vita. Dio mi ha regalato sino ad oggi il dono più grande che un essere umano può desiderare: la salute. Ed avendo la salute io sono sempre positivo. Il resto appartiene al mondo delle sfide che posso vivere proprio perché Dio mi ha dato la materia prima: la salute. Il Lavoro, lo sport, la Famiglia, gli Amici sono tutte sfide che vivo con positività perché rappresentano il senso della mia vita. E come tutte le sfide io le vivo sapendo che il risultato non è già scritto, ma solo frutto delle energie che riuscirò a mettere dentro la sfida di turno. E sulla mia pelle ho capito che quando le mie energie non sono sufficienti io ottengo solo una secca sconfitta. E nella mia vita, posso garantire, che ho conosciuto sia le lacrime della vittoria che quelle della sconfitta. Ma mai ho cambiato il mio atteggiamento. Io resto positivo perché vada come vada sono un Uomo fortunato per quello che Dio mi ha regalato. Oggi ho davanti a me una sfida nuova. Mi sento dentro una Ferrari (perché la Società Lupa Roma è una Ferrari) ma sono fermo ai box mentre la gara è iniziata da 6 giri. Io so solo che durerà 34 giri quindi devo sbrigarmi a trovare le chiavi della mia Ferrari e dopo averla messa in moto, mi devo mettere alla guida concentrato e cattivo per recuperare giro dopo giro tutte le posizioni perse. Alla bandiera a scacchi non dovrò stare dove ci sono i problemi chiamati “retrocessione”; almeno 5 auto devono stare alle mie spalle. Ma senza le chiavi io non potrò usare la mia Ferrari. E trovate le chiavi se non sarò abile alla guida avrò solo speso soldi consumando benzina, gomme e motore. Il traguardo sta a 45 punti. Ve ne sono 84 in gioco. Dobbiamo prenderne 44 per tagliare il traguardo. Oggi esiste una sola certezza: lo staff. Se fossero loro a scendere in campo, staremmo davanti alla SPAL. Uomini con idee, pronti al confronto, intelligenti e pieni di passione. Uomini che sono l’unico punto forte di questo gruppo. Ma anche loro come me subiscono le sorti che i grandi atleti ci stanno regalando per mancanza di “palle”. I miei giocatori sono molto bravi a parlare (grande eufemismo visto che dicono una parola ogni 10 mesi...). Loro sono bravi a parlare quando si siedono al tavolo assistiti dai loro “Tutor” per definire un contratto. Poi rientrano nel loro mondo fatto di gesti e di sms. Ogni tanto vengono con qualche fascia copri “tatuaggio” e magari qualche oggetto comprato al mercatino del falso ma importante perché li fa sentire alla moda. E nella mia Lupa Roma il giorno in cui falliranno non potranno neanche dire che la società non gli ha dato tutto quello di cui avevano bisogno per fare bene il loro lavoro. Pensa che adesso hanno anche la doppia muta così da potersi cambiare nell’intervallo e togliersi il sudore di dosso. Viaggiano per scelta in minibus perché sono più veloci e comodi dei Bus e possono fermarsi quando lo desiderano. E ovviamente percepiscono regolarmente uno stipendio. Sono assistiti in tutto e per tutto sia dentro che fuori dal campo. Sono rammaricato e triste quando penso a quei tanti ragazzi che stanno facendo il loro mestiere con risultati e magari non vengono neanche remunerati come convenuto. Oppure a quei ragazzi che svolgono il loro lavoro in condizioni animalesche sempre sotto insulti e pressioni. Nella Lupa Roma il grande problema è uno solo: se fallisci non hai scuse”.

Domani è una partita da 3 punti a tutti i costi. Ma cosa succederà se la Lupa Roma non riuscirà ad ottenere questo risultato?

“Succede che mancheranno 27 partite cioè 81 punti e noi sempre 44 dovremo cercare di farne per raggiungere il nostro obiettivo. Apparentemente nulla cambierebbe ma di fatto tutto sarebbe diverso. E’ questa la squadra capace di raccogliere i 44 punti (1,63 punti di media a partita) quando fino ad oggi ne ha raccolti 1 su 7 partite (0,14 punti di media a partita)? Le considerazioni sono molto semplici. Se il gruppo sta dando il 100% allora il suo valore è questo, che proiettato significa 5 punti a fine campionato. Se il gruppo non sta dando il 100%, visto che la società ha dato il 100%, il gruppo deve dare il 100% da subito e farmi capire se è all’altezza oppure no di restare nella mia Lupa Roma. Io pago la prestazione perché qui si viene per lavorare e non per esibirsi. Questa è una sfida e non tutte le persone sono idonee alle sfide. Detto questo ti dico che davanti ad altre sconfitte il gruppo dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza e presentarsi da me per la rescissione del contratto. Sarebbe un atto di profonda maturità. Una maturità che non mi attendo da tutti ma che di sicuro gestirò con la coscienza che mi nasce dal sapere che io non ho nulla da rimproverarmi. Ogni Uomo ha il suo destino nelle sue mani. E noi alla Lupa se diciamo di essere UOMINI dobbiamo sapere che il nostro destino è nelle nostre mani. Vedremo, il film è iniziato, la mia pazienza è tanta, ma la mia determinazione è superiore ad ogni altra cosa. Io amo la Lupa Roma e difenderò la Lupa Roma fino alla 34esima giornata per vederla il prossimo anno ancora qui in questa splendida categoria che mi sono conquistato iniziando dai campi di Anitrella, Monte San Giovanni Campano, Borgo Podgora. Ed io pur avendo bei ricordi di quelle giornate, non voglio tornare indietro. La sfida è iniziata, il Presidente-DS c’è, il suo Staff c’è, i protagonisti li stiamo aspettando”.

Sappiamo che la sua realtà, nonostante i risultati della prima squadra ancora non siano secondo le aspettative, ha raddoppiato gli abbonamenti come da lei anticipato da 300 a 600 presenze: è orgoglioso di poter contare su un buon numero di presenze casalinghe e quanto sarà importante cercare di vedere una buona affluenza anche domani al Quinto Ricci come visto ad esempio nello storico Lupa Roma-Lecce della scorsa stagione dove la sua Lupa vinse in rimonta con grande gioia degli oltre 1000 spettatori presenti?

“La nota degli abbonamenti è sicuramente una nota positiva. Ma oggi è anche il mio problema. Vedere tanta gente che viene lì per te e non essere in grado di regalargli una gioia, mi fa male davvero. Sono 3 domeniche che succede questo. A tutta questa gente chiedo scusa ma dico anche di darmi fiducia perché io non mollo nulla. Lotterò fino allo stremo per raggiungere il mio obiettivo. Da oggi inizio il mio campionato. E lo faccio con lo spirito con cui anche quando correvo ero costretto ad inseguire per via di una qualifica sbagliata. Ho imparato sulla mia pelle che tutto può succedere purché tu abbia voglia e determinazione per raggiungere il tuo sogno. Ed i sogni li ho ancora”.

L’incontro Lupa Roma-Pontedera, valido per la 7^ giornata del campionato di Lega Pro girone B, sarà diretto dal signor Davide Curti di Milanocoadiuvato dagli assistentiGiuseppe Macaddino di Rimini e Davide Baldelli di Reggio Emilia.

Fischio d’inizio domani sabato 17ottobre alle ore 16,30 allo stadio “Quinto Ricci” di Aprilia per Lupa Roma-Pontedera.

Dopo Papa Francesco, sara' un altro Francesco a finire con la propria immagine sui biglietti dell'autobus di Roma
L'Atac, secondo quanto apprende l'agenzia Dire, per augurare buon compleanno a capitan Totti, che ilprossimo 27 settembre spegnera' 39 candeline, ha deciso di omaggiare il fuoriclasse giallorosso mettendo in vendita, inedizione limitata, circa 500 mila bit che lo ritraggono in diverse pose.
Al prezzo di 6 euro, fra pochi giorni, in tutti gli esercizi commerciali autorizzati della Capitale si potranno acquistare carnet di 4 biglietti con la 'figurina' di Totti. Unatiratura piuttosto limitata, questa, se si considera che in un solo mese vengono stampati circa 10milioni di biglietti, cheraggiungono quota 100milioni in un anno.
Secondo l Agenzia di stampa Dire non e' la prima volta che Atac produce biglietti speciali.
Nel 2013 l'azienda romana dei trasporti pubblici ha voluto dare il benvenuto al nuovo papa Francesco; nel 2011 aveva invece
festeggiato prima la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II epoi nel 2014 celebrato la canonizzazione di quest'ultimo e di
Giovanni XXIII. Dopo i 'papa bit', quindi, adesso e' in arrivo il'Totti bit'.
L'annuncio ufficiale da parte di Atac e' atteso per giovedi' 24 settembre, ma intanto sulla pagina Facebook di 'BIT
Regeneration' (progetto Atac e 999 Contemporary per la realizzazione di biglietti da collezione firmati dai maggiori
interpreti internazionali della street art) si annuncia un grande evento per il 24-25-26 settembre, che avra' proprio come
protagonista Francesco Totti.
Dall'Atac come ci informa l Agenzia di stampa Dire non lasciano trapelare molto, anche se circola voce che sara' lo stesso capitano a partecipare all'evento di promozione dei biglietti a lui dedicati.

L'Hotel Regency di proprietà dello Stato greco nei pressi di via Veneto a Roma sia sede del centro ellenico di cultura. E'il doppio appello lanciato dall'associazione internazionale Mondo greco con il direttore Francesco De Palo e da Katerina Giannaki, membro per l'Europa del S.A.E (il Consiglio dei Greci all'estero).
Una storia lunga e molto complessa quella dell'Hotel Recency situato in via Romagna 42 a trecento metri da via Veneto, uno stabile di cinque piani di proprietà dello stato greco che secondo alcune voci si vorrebbe vendere per fare cassa, quando invece sarebbe potuto diventare la sede unica del Centro Ellenico di Cultura.
"Una polis come Roma che racchiude in sé due civiltà come quella greca e quella romana non può esimersi da avere un presidio di cultura, così come potrebbe essere una nuova sede per il Centro Ellenico - osserva De Palo - . Tra l'altro la sede esiste già, è a costo zero perché l'hotel Regency è di proprietà dello Stato greco. Perché sacrificare ancora una volta la cultura e l'aggregazione sociale sull'altare di interessi e business?", si chiede.
Secondo Katerina Giannaki "la Grecia, culla della civiltà, senza una casa di cultura nella capitale italiana è uno scandalo. Diciamo no alla svendita di qull pezzo di Grecia nel cuore di Roma, si dovrebbe invece utilizzarla come destinazione per il bene comune. Mi auguro che il tentativo di vendere quello stabile non risponda alla scelta di favorire qualcuno in particolare: sarebbe inaccettabile".
"La storia - conclude De Palo - ci consegna una diatriba giudiziaria tra locatario e, addirittura, lo Stato greco lontana otto anni fa quando i clienti e lo staff  dell'allora Hotel Regency vennero sfrattati da un ufficiale giudiziario. Da quel momento lo stabile è stato lasciato all'incuria nel silenzio generalizzato. A breve lanceremo una raccolta di firme da consegnare alle istituzioni elleniche".

Incidente nella metropolitana di Roma nei pressi della fermata Eur Palasport, in direzione Laurentina. Sul posto due automediche e dieci ambulanze. Sul posto vigili del fuoco, 118 e polizia.

"E' stata una scena da incubo, come quelle che pensi accadano solo nei film, poteva essere una strage. Non si può rischiare la vita così solo per andare al lavoro". A parlare è Francesco, un passeggero di uno dei due convogli della metro di Roma che stamattina si sono scontrati nei pressi della fermata Eur Palasport.

"Eravamo in galleria quando all'improvviso c'è stata una frenata brusca, sono caduto per terra assieme ad altri passeggeri e ho iniziato a strisciare per il vagone cercando una via di uscita", dice ancora Francesco, un impiegato delle poste che si stava recando a lavoro. "E' stato uno spavento enorme, un incubo -racconta - Poi la metro si è fermata nel tunnel con le porte chiuse. Ci sono state scene di panico, la gente era spaventatissima, urlava. Solo dopo diversi minuti ci hanno fatto scendere e attraversare il tunnel a piedi. Ho visto diverse persone ferite e molti terrorizzati".

Sono complessivamente 21 i feriti trasportati dal 118 in diversi ospedali della città. Secondo quanto si è appreso, si tratta di codici verdi e gialli, quindi non gravi. I pazienti più seri sono due e hanno riportato in un caso la frattura della clavicola e nell'altro una sospetta frattura del bacino.

L' incidente ha coinvolto due convogli della linea B che si sono tamponati. Lo si è appreso dai vigili del fuoco. Lo scontro tra i due treni si sarebbe verificato all'uscita della galleria nei pressi della stazione Palasport.

"Si tratta di due treni che procedevano nella stessa direzione e si sono tamponati. La dinamica non lascia intendere conseguenze gravi, ma va accertata bene", spiega l'assessore ai Trasporti del Campidoglio Guido Improta.

da sin. Gianfranco Nitti e Phil Manzanera

Una pizzica ipnotica, travolgente e pronta a contaminarsi con le sonorità latino-americane. E’ il progetto di Phil Manzanera, 63 anni,storico chitarrista dei Roxy Music e co-produttore dei Pink Floyd, chiamato quest’anno a guidare, nelle vesti di maestro concertatore, la diciottesima edizione del festival de La Notte della Taranta, che si svolgerà in Salento dal 4 al 22 agosto. “Vi stupirò!” Ha promesso l’artista britannico, che  è stato presentato a Roma, nel corso di una conferenza stampa.  “Il mio obiettivo – ha detto - sarà quello di  rivisitare le canzoni tradizionali,  proiettandole in un contesto moderno, mettendo insieme la pizzica con il latino americano. Sono rimasto letteralmente affascinato ed  incantato dal ritmo ipnotico della pizzica. Per questo, ho accolto senza indugio e con grande entusiasmo l’invito della fondazione La Notte della Taranrta”. L’artista, di origini britanniche e colombiane,  ha da poco scoperto di avere nel proprio dna anche sangue italiano.  Infatti,  ha svelato Manzanera, “il nonno era partenopeo e aveva una band denominata ‘Cavaliere Castelianos Italian Opera Company”.

Ancora nessun annuncio ufficiale invece per quanto riguarda gli ospiti nazionali e internazionali della prossima edizione. “Grazie a Phil Manzanera - ha spiegato Massimo Manera, presidente della fondazione - siamo in contatto con grandissimi personaggi della scena mondiale. Non deluderemo le aspettative dei tantissimi appassionati che ci seguono con sempre maggiore affetto e attenzione”.

Alla conferenza stampa ha preso parte anche il Presidente della regione Puglia Nichi Vendola. “Il repertorio della pizzica – ha detto - è un pentagramma aperto che trasmette oltre i confini l’identità della Puglia come dono e non come chiusura”. “In tutti questi anni – ha aggiunto l’assessore alla Cultura e al Turismo Silvia Godelli, la Regione ha puntato molto sulla Notte della Taranta per diffondere il marchio di qwualità Puglia in tutto il mondo.”

 

Successivamente l’imponente Manzanera, accompagnato dalla moglie Claire, si è trasferito a Melpignano, centro che ospita il 22 agosto il concertone finale del festival, per incontrare la stampa locale presso il convento degli Agostiniani, e il novantenne Giovanni Avantaggiato, uno degli ultimi cantori salentini.

PM, foto  G. Nitti 

Phil Manzanera e Giovanni Avantaggiato.

Un chitarrista rock di fama mondiale e uno degli ultimi cantori della tradizione musicale salentina, pastore, contadino, 90 anni, voce e fisarmonica. I due si sono incontrati a Melpignano. “La pizzica - ha detto Avantaggiato – è il vero elisir di lunga vita.”  Manzanera, nuovo maestro concertore del festival,  ha assistito all’esecuzione dal vivo di “Diàvica”, cantata da Avantaggiato in grico, un brano che descrive un innamoramento fulmineo. Come quello dell’artista britannico per il Salento, fatto di cento campanili. “Il suono di questa terra – ha osservato Manzanera – è anche quello suggestivo delle sue campane, questo suono potrebbe aprire il concertone”. Accompagnato da Sergio Blasi, della fondazione La Notte della Taranta, e dal direttore artistico Sergio Torsello, Manzanera ha voluto visitare le strade e le piazze del piccolo centro della Grecìa salentina, rimanendo incantato davanti alla facciata dell’ex convento degli Agostiniani. Il co-produttore dei Pink Floyd svolgerà una prima sessione di prove a Zollino alla fine di aprile.  “Ho ascoltato più di cento canzoni della tradizione e registrazioni della ricerca sul campo di Alan Lomax. In uno dei testi registrato da Lomax ho trovato un legame con la musica cubana e certamente farà parte del concertone. Ci saranno molte sorprese.”

 

Giovanni Avantaggiato ha accompagnato con il suo organetto il violinista terapeuta del rituale legato al tarantismo salentino, il barbiere di Nardò Luigi Stifani.

Protagonista insieme a Uccio Aloisi e Uccio Bandello dei riti legati alla Pasqua, si spostava nei paesi della Grecìa salentina per  cantare la Passione in lingua grica. Con le “strine”, canto di buon augurio,  a piedi raggiungeva le masserie nelle campagne del Salento per allietare le serate dei contadini in cambio di un pezzo di formaggio, uova e pane. Con la moglie Angela e il figlio Rocco oggi accoglie i turisti nella sua masseria eseguendo i “canti a sdegno”, gli stornelli e le pizziche della tradizione.

Il rock e la pizzica, in fondo, ha detto Manzanera a Roma a chi scrive, sono sempre forme di comunicazione musicale che derivano dal popolo e che si intersecano anche nelle forme e nelle occasioni meno prevedibili.

Dopo l’impegno della Taranta, Phil sarà a Verona e Firenze a metà settembre sul palco dei concerti di David Gilmour.

 

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