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“ E’ una costante: non c’è giorno che nel quartiere collinare del capoluogo partenopeo, il Vomero, quartiere commerciale per antonomasia, non si annunci la chiusura di qualche esercizio commerciale – afferma amareggiato Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. La crisi economica e la contemporanea lievitazione dei costi di gestione, hanno messo in ginocchio il terziario commerciale che rappresenta, da tempo, la principale attività produttiva del quartiere collinare con circa duemila esercizi commerciali, alcuni dei quali della grande distribuzione, presenti sul territorio “.

“ L’ultimo esercizio commerciale che ha cessato l’attività nei igorni scorsi è uno store della Yamamay, posto all’incrocio tra via Luca Giordano e via Scarlatti - prosegue Capodanno -. Ma non è l’unico. Basta fare una passeggiata nella galleria Scarlatti, dove sono tante le saracinesche abbassate “.

“ Purtroppo – puntualizza preoccupato Capodanno - se si va avanti di questo passo, senza alcun intervento da parte della Regione Campania e del Comune di Napoli, tra poco al Vomero potrebbero essere ancora tanti altri i negozi che rischiano di chiudere definitivamente, non potendo sostenere gli elevati costi gestionali, determinati anche dalle richieste esorbitanti per il rinnovo dei contratti di locazione. E di certo per risollevare la grave situazione che si è determinata nel settore non bastano iniziative puntuali, della durata di una notte. Occorrono interventi più incisi e continuativi “.

“ Occorrerebbero iniziative concrete per supportare economicamente le attività in difficoltà – continua Capodanno -. Invece tutto tace. Per esemplificare, anche la legge regionale per la salvaguardia delle botteghe storiche, di recente approvata, è rimasta ancora sulla carta, visto che non risulta neppure realizzato il censimento delle attività che potrebbero fruire dei benefici indicati nella norma “.

“ Bisogna fare presto – conclude Capodanno -. Di questo passo, al ritmo di chiusure di esercizi commerciali che si registrano negli ultimi tempi, reputo che saranno davvero pochi gli esercizi commerciali che potranno usufruire a Napoli delle provvidenze previste, laddove invece in altre Regioni italiane, come il Piemonte, la Lombardia ed il Lazio, la normativa che istituisce le botteghe storiche, in vigore da lustri, ha contribuito a salvare tante attività commerciali ed artigianali che altrimenti avrebbero rischiato di chiudere definitivamente “.

Con l’approssimarsi dell’autunno e con le prime piogge si ripropone a Napoli, con maggiore urgenza, la necessità di porre rimedio alla situazione disastrosa nella quale versano molte strade del capoluogo partenopeo con dissesti che, peraltro, ogni anno mietono numerose vittime. Danni incalcolabili per la società civile ma anche per le casse comunali, alla luce delle numerose sentenze per il risarcimento delle vittime, fondi che avrebbero potuto essere più proficuamente investiti per il risanamento delle strade interessate. Da tempo la vicenda è finita anche sui social network. In particolare Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione del Vomero, uno dei quartieri dove si conta un elevato numero di dissesti stradali, ha fondato su Facebook un gruppo, con oltre 2.500 iscritti, dal titolo: “ Buche partenopee, vedi Napoli e poi…cadi “ ( https://www.facebook.com/groups/buchepartenopee/ ), dove vengono riportate segnalazioni relative a dissesti ed avvallamenti presenti in strade e piazze della Città.

 

“ L’amministrazione comunale – puntualizza Capodanno -, invece di correre ai ripari, provvedendo alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, lancia, con la delibera “Adotta una strada”, un regolamento nel quale si propone ai napoletani, in forma singola o associata, la partecipazione economica alle varie fasi che riguardano la manutenzione delle strade cittadine. Sulla scorta del palese insuccesso dell’altra “adozione”, varata negli anni scorsi e che riguardava le aiuole comunali, molte delle quali, una volta affidate, sono oggi perlopiù abbandonate, possiamo già prevedere il risultato di questa nuova iniziativa, che nasce peraltro in un periodo di forte crisi economica, che vede coinvolto in prima linea proprio il settore commerciale, e con la maggior parte delle famiglie le quali, con i magri introiti, a stento riescono ad arrivare alla meta del mese, come testimoniano i notevoli cali dei consumi, anche nel comparto alimentare “.

 

“ Con frequenza quasi quotidiana - sottolinea Capodanno - pervengono segnalazioni di nuove buche e nuove voragini che si aprono sui marciapiedi e sulle carreggiate delle strade partenopee. Le ultime segnalazioni riguardano i dissesti e le buche presenti in due strade principali, quali sono appunto via Scarlatti e via Luca Giordano, del Vomero, dove nei prossimi giorni si svolgerà la notte bianca, ribattezzata la “notte nera” ( hashtag #notteneravomero ), a ragione delle condizioni di degrado e di abbandono nelle quali versa attualmente il quartiere collinare partenopeo “.

A pochi metri dal termine consentito del corteo contro il vertice della Bce, il gruppo di testa del corteo sta indossando caschi e molti stanno coprendo il volto. Si stanno sparando anche diversi fumogeni.

Prima di narrare gli scontri a Napoli vorrei sottolineare la paura Mondiale per la depressione e incertezza economica Mondiale dove anche i scontri durante il vertice UE a Napoli hanno questo significato significato paura per il futuro con il rigore miope della UE guidata da una sig.a ricca come la Merkel  :

 

I dati deboli sulla produzione in Usa e Ue affondano anche la Borsa di Tokyo che termina gli scambi con un tonfo del 2,61%.L'indice Nikkei, con la brusca correzione del dollaro tornato sotto i 109 yen, brucia 420,26 punti, e si attesta a 15.661,99. Sui mercati pesano i timori per l'economia globale, considerando anche le proteste a Hong Kong. Altro fattore di incertezza sui mercati è la scoperta del primo caso di Ebola negli Stati Uniti. Le aziende giapponesi, infine, si aspettano che i prezzi al consumo aumentino annualmente dell'1,5%, sotto il target di inflazione del 2% deciso dalla Bank of Japan che, a tale scopo, ha varato ad aprile 2013 una politica monetaria ultra espansiva. Secondo i dati di un'indagine rilasciata dalla BoJ e condotta a settembre, le imprese stimano una dinamica dei prezzi all'1,6% e all'1,7%, rispettivamente, nell'arco di tre e cinque anni di tempo, rispettivamente, escludendo gli effetti dovuti al rialzo dell'Iva, dal 5% all'8% di aprile, e il prossimo atteso, salvo sorprese, a ottobre del 2015.

Ma la Francia in contro corrente con gli altri Paesi UE rifiutano questo rigore Merkeliano e si mettono a prottegere i Francesi :

«Rispetto la decisione di un Paese libero e amico come la Francia, nessuno deve trattare gli altri Paesi come si trattano degli studenti». Lo ha detto Matteo Renzi a Londra rispondendo alle polemiche sulla decisione di Parigi di rinviare il rientro al 3%. «Io sto con dalla parte di Francois Hollande e Manuel Valls» ha aggiunto il premier.

È al suo posto, in municipio, dall'alba il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Intanto Napoli e senza Sindaco :

Il presidente del Consiglio comunale, Raimondo Pasquino, ha notificato a de Magistris il provvedimento di sospensione firmato ieri dal prefetto.
il sindaco si recherà nel quartiere Scampia per un appuntamento legato alle celebrazioni delle Quattro giornate di Napoli.

Tornando ai scontri :

Negozi chiusi ma continui applausi della gente lungo viale Colli Aminei al passaggio del corteo contro il vertice Bce. "E' stato fatto terrorismo mediatico - dice al microfono Alfonso De Vita, attivista del corteo - non dovete avere paura di noi, ma di Draghi e di chi è rinchiuso alla Reggia di Capodimonte". Ogni tanto un gruppetto di ragazzi si stacca dal corteo per affiggere sui muri manifesti con la scritta "Napoli Antifascista". Nelle retrovie si sono sistemati, con uno striscione, un gruppo di aderenti al movimento di lotta per il lavoro e alcuni cittadini ucraini con cartelli con la scritta "Unione europea vergogna" e la bandiera del loro paese macchiata di sangue. A circa trecento metri dalla coda del corteo i poliziotti in assetto antisommossa seguono lo svolgimento della manifestazione.

Incassa anche gli applausi del personale medico dell'ospedale Cto (Centro traumatologico Ortopedico) il corteo contro il vertice della Bce. Gli applausi sono partiti mentre un attivista, Alfonso De Vita, descriveva lo stato 'pietoso della sanità campana" e i "diritti dei cittadini negati". I medici erano tutti con il camice bianco da lavoro...

Un imponente spiegamento di sicurezza delle forze dell'ordine circonda il Museo e il Parco di Capodimonte. Per arrivarci occorre superare diversi posti di blocco e sbarramenti costituiti anche da blindati e agenti in tenuta anti sommossa. Nella zona il traffico veicolare è stato deviato o interrotto mentre la situazione è sorvegliata dall'alto da un elicottero. Anche all'interno del parco è nutrita la presenza di uomini della sicurezza.

I manifestanti in corteo all'altezza degli uffici del Tribunale minorile hanno fatto esplodere alcuni grossi petardi e lanciato all'interno della struttura chiusa alcuni fumogeni: uno di questi ha raggiunto un balcone al primo piano degli uffici. Il personale che si trova all'interno della struttura ha subito provveduto a spegnerli. Nel corteo c'è un gruppetto di manifestanti con il volto coperto.

Rivolgono un appello alle forze dell'ordine i manifestanti del corteo contro il vertice della Bce: "levatevi i caschi e manifestate con noi". "Fate venire anche i vostri figli - dicono i manifestanti - stiamo uniti per riconquistare il nostro futuro".

Malgrado la pioggia che sta cominciando a cadere su Napoli, prosegue senza defezioni il corteo Block Bce.

Un gruppo di manifestanti si è staccato dal corteo diretto verso Capodimonte e ha lanciato bottiglie e fumogeni sulle vetrine di un'agenzia del Banco di Napoli di via Colli Aminei che hanno retto al colpo. Un giovane con una bomboletta spray ha scritto sulla vetrina della banca ''Ostility for austerity, ladri assassini fuck austerity'' con vernice nera, rossa e blu. Dal corteo qualcuno li ha invitati a desistere e i giovani sono rientrati nel corteo.

I manifestanti, circa 4.000 secondo gli organizzatori, si sono radunati nel piazzale antistante la stazione Colli Aminei della linea 1 della metropolitana. L'Istituto scolastico Salvemini, che si trova nei pressi del luogo dove i manifestanti si sono radunati, oggi è chiuso. Tantissime le persone affacciate ai balconi che seguono il passaggio dei manifestanti. Alcuni negozi hanno le saracinesche abbassate. In piazza sono scesi studenti, disoccupati ma anche mamme e semplici cittadini che - spiegano - non riescono ad arrivare a fine mese. Tanti anche i cartelli esposti. Su alcuni si legge "Più case per tutti ma i banchieri nelle cantine", "Block Bce perché la spesa dei governi la decidiamo noi". "No Bce, no austerità, case e reddito per tutti".

"I black bloc siamo noi, siamo noi che paghiamo la crisi". Urla questo da un furgone che apre il corteo, uno speaker-attivista. Tra gli striscioni anche lo slogan di questi giorni: "No Bce, no austerità".

Anche maschere di Pulcinella in apertura del corteo. Un gruppo di attivisti le ha indossate e apre il corteo con lo slogan "precarietà, povertà, disoccupazione, speculazione, liberiamoci dalla Bce".

Al corteo c'è anche la protesta ucraina. Un gruppo di donne espone la bandiera rovesciata del loro Paese macchiata di sangue. "Siamo qui per esprimere la nostra solidarietà a chi lotta contro le banche mondiali - spiega Olena, da 14 anni a Napoli - le banche mondiali sostengono la guerra. La gente deve capire che in Ucraina è ormai tutto rovesciato, come la bandiera che esponiamo noi oggi". Tra gli slogan esposti anche 'America hands off of Ucraina' e foto che ricordano la strage di Odessa.

"Una moneta senza stato non è una fase finale del processo. Tanto è vero che abbiamo avuto una grave crisi per molti errori e ritardi". Lo dice il governatore di Banca d'Italia, Ignazio Visco, intervistato dal Mattino, spiegando di fronte alla crisi si è cominciato "dai test sulle banche", poi "siamo intervenuti in Grecia con un'azione sulla ristrutturazione del debito, invece di risolvere i problemi di economia reale. Il punto è che sono usciti i capitali dall'Europa e questo ha creato la crisi dei debiti sovrani". Parlando del ruolo della Bce e della strategia monetaria, Visco sottolinea che "noi siamo un organo tecnico, non eletto, che non rappresenta nessuno e che ha il compito della stabilità monetaria". La Banca centrale, aggiunge, "non può provare a far sviluppare una regione rispetto a un'altra". In Europa, secondo Visco, "come italiani, dobbiamo essere più umili", se "c'è una posizione intelligente bisogna portarla alla Commissione europea. Oggi c'è la presunzione che quando si va lì si punta a ottenere qualcosa a spese di altri, come per fare i furbi".

"L'Italia ha avuto una storia di aiuti europei straordinaria", nel senso che, afferma, "noi non li spendiamo", c'è "un problema amministrativo di veti, di incapacità di prendere decisioni, di dire chi è responsabile di cosa...". Il governatore ha proposto Napoli, sua città natale, come sede del vertice Bce: "Abbiamo un problema di istruzione, rispetto delle regole, criminalità. Difficoltà ambientali. E tutto questo insieme non è che si risolve con la politica monetaria". A un giovane che oggi sta valutando se partecipare alla protesta contro la Bce, come riportato anche in un'intervista al Corriere del Mezzogiorno, Visco direbbe che "è molto importante investire in se stessi e studiare". I ragazzi devono chiedere rispetto della legge e "una forte azione contro la criminalità organizzata, contro i veleni della Terra dei Fuochi". E la lotta alla burocrazia: se uno vuole "aprire un'impresa in Italia non è che ha un foglio con tantissime cose da fare: non ha neanche il foglio!".

Apertura in lieve aumento per lo spread fra Btp e Bund che segna 139,6 punti contro i 138,5 della chiusura di ieri. Il rendimento del titolo decennale italiano è al 2,29%.

Si partirà dal versante occidentale per giungere, attraverso il suo versante meridionale, procedendo in senso anti-orario, a quello nord-orientale. Il tratto iniziale porterà sull’orlo del cratere del Vesuvio, modellato dai più recenti eventi eruttivi, da qui avrà inizio un viaggio ideale nella storia vulcanologica e nell’ambiente naturale del complesso vulcanico.

Saranno i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sezione di Napoli Osservatorio Vesuviano, in collaborazione con il Club Alpino Italiano sezione di Napoli, ad accompagnare i cittadini in questo viaggio davvero unico che avverrà durante La Settimana del Pianeta Terra, voluta, ideata e organizzata dalla Federazione Italiana Scienze della Terra e in programma solo in Italia dal 12 al 19 di Ottobre con 152 eventi su tutto il territorio nazionale .

Il tour avrà inizio da un ampio sentiero che sale con regolarità a tornanti sul tratto finale del Gran Cono, dal quale si osserverà la colata lavica dell’eruzione del 1944 e il suo sbocco a valle su S. Sebastiano al Vesuvio che ne fu distrutta. Saranno visibili durante il percorso alcune morfologie vulcaniche, tra cui bocche di eruzioni storiche del Vesuvio, e le opere di sistemazione di versante, eseguite con tecniche di ingegneria naturalistica, costruite dal Parco Nazionale del Vesuvio per arginare la forza erosiva delle acque piovane. Sui pendii del Gran Cono si osserveranno bombe e proietti vulcanici delle ultime eruzioni; terminata la salita e giunti sull’orlo craterico ci accoglieranno le Guide Vulcanologiche, a cui compete l’accompagnamento dei visitatori.

Il cratere del Vesuvio appare come una profonda voragine con alte pareti interne da cui si sono originati i materiali di crollo raccolti sul fondo, al di sotto dei quali ha inizio la roccia solida che si estende per qualche chilometro di profondità. Si potranno osservare le fumarole che fuoriescono dalle fratture presenti sulle pareti interne al cratere, e che rappresentano caratteristiche manifestazioni dell’attuale periodo di riposo. Al termine del percorso sull’orlo craterico, si giungerà alla Capannuccia delle Guide a quota 1170 m. La cima del Vesuvio è invece a quota 1281 m.

Dalla Capannuccia si seguirà sulla destra il panoramico sentiero che aggira a mezza costa il versante sud-orientale del Gran Cono, e che permette di avere un bel colpo d’occhio sulla Valle dell’Inferno, sulla Valle del Gigante ed il M. Somma. Tra lapilli, ceneri e sabbie vulcaniche, si potranno osservare cristalli di pirosseni quali le augiti, tipici minerali vesuviani. Dal piazzale a quota 1058 m, dove si trova la costruzione rossa ad uso delle Guide Vulcanologiche, si prenderà il sentiero storico della Strada Matrone, che fu costruita intorno agli anni 1920-1930. Al primo bivio l’itinerario prevede una deviazione a sinistra da cui si risalirà fino al piazzale a quota 1000 m dove termina la strada asfaltata che sale al Vesuvio. Qui il tour del Gran Cono del Vesuvio avrà termine ed il percorso ad anello si chiuderà al punto di partenza.

E sempre Napoli , in concomitanza con La Settimana del Pianeta Terra , il 14 Ottobre, alle ore 9 e 30 , a Castel dell’Ovo, nella Giornata Internazionale dedicata alla riduzione dei disastri Naturali, ospiterà la conferenza nazionale sul rischio vulcanico : “Le Montagne di Fuoco – il caso Vesuvio” , organizzata dal Consiglio Nazionale dei Geologi , dall’Ordine dei Geologi della Campania , alla quale interverranno grandi esperti ed importanti rappresentanti delle istituzioni .

Il 9 Ottobre – per la prima volta i geologi scenderanno nelle viscere della Terra per fare una conferenza stampa . Saranno sotto Napoli accanto a bombe laviche eruttate dai Campi Flegrei 15.000 anni fa .

La regione Campania è un campione di Geodiversità. Sulle sue dorsali e nei pianori troviamo , calcari dolomitici, flysch, sedimenti di fiumi, depositi marini e rocce vulcaniche, che vanno dal vulcanismo antico, come quelle del vulcano di Roccamonfina, la cui attività è terminata 53.000 anni fa, a quelle di eruzioni verificatesi in tempo storico.

Per chi abita in Campania o viene in visita in questa Regione è d’obbligo interessarsi dei fenomeni vulcanici in quanto il Vesuvio, uno dei vulcani più studiati e più conosciuti al mondo, ed il Supervulcano* dei Campi Flegrei sono in continuità con la città di Napoli e ne hanno fortemente caratterizzato l’ambiente. È quindi compito della Scuola trattare questi argomenti. Le stesse considerazioni si possono fare per tutta l’Italia e consentire lo sviluppo di strategie unitarie nei progetti di pianificazione educativa dell’offerta formativa (POF)”.

Sarà un vero Campi Flegrei Day quello che si terrà il 16 Ottobre , nell’ambito della Settimana del Pianeta Terra organizzata dalla Federazione Italiana Scienze della Terra ed in programma in tutta Italia dal 12 al 19 Ottobre con ben 152 eventi . Il Campi Flegrei Day sarà proprio nelle zone vulcaniche piene di fascino e di mistero. A mobilitarsi sarà L’Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali e lo farà con una straordinaria escursione il giorno 16 Ottobre . “Saremo sul Monte Nuovo ma l’intera giornata sarà ricca di iniziative didattiche e vedrà la partecipazione di centinaia di ragazzi – ha affermato Sofia Sica Presidente campana dell’Associazione Nazionale Insegnanti Scienze Naturali al Corriere del sud –  che entreranno nell’Oasi gestita dal Comune di Pozzuoli  e saranno loro a raccontarci il Super Vulcano dei Campi Flegrei così come lo vedono  . Ed ecco che dopo l’escursione si potrà ammirare la mostra di lavori realizzati dagli alunni delle scuole dell’area flegrea ma ci saranno anche i laboratori didattici a cura dell’INGV con i quali i giovani , le famiglie potranno conoscere un vulcano, potranno vederlo e magari realizzarlo . Saranno proprio i ragazzi ad andare in scena con i canti e le musiche di questa terra Ci racconteranno i Campi Flegrei partendo dalla tradizione dei popoli che hanno vissuto e che vivono ai del Supervulcano  .  I ragazzi impareranno anche le regole di un’Oasi perché l’obiettivo è quelli di educarli al fascino della Terra , alla meraviglia !.

“Sottoterra vedremo bombe vulcaniche eruttate dai Campi Flegrei ben 14 800 anni fa e sacche di materiali piroclastici sciolti all’interno del tufo giallo napoletano – ha affermato il geologo Gianluca Minin con il Corriere del sud che con il collega Enzo De Luzio , dopo decenni ha riportato alla luce la Galleria scavata dai Borbone -   ma anche cunicoli, oggetti ritrovati e saremo nell’unico posto sotterraneo al mondo dove si può navigare su di una zattera , sulla falda acquifera , in una galleria della metro abbandonata. Saremo nella pancia della Penisola , nelle viscere di Napoli dove abbiamo trovato reperti di inestimabile valore come elmetti della Seconda Guerra Mondiale , vasi in terracotta del 1700 o ancora mattonelle di Vietri del 1800, oppure giocattoli di bambini portati in quei luoghi durante i bombardamenti . Ma di recente abbiamo trovato e portato alla luce il rifugio più volte menzionato dal Presidente della Repubblica , Giorgio Napolitano e dove si recava lo stesso Napolitano. Abbiamo trovato una vera città geologica dove , sempre sottoterra , si possono ammirare ben tre ponti costruiti dai Borbone e delle cisterne che per grandezza e bellezza sono delle vere “cattedrali”. E’ tufo giallo quello che si trova lì sotto , eruttato dai Campi Flegrei migliaia di anni fa ed in alcuni punti sbucano , ben visibili, le bombe vulcaniche . Ma c’è un percorso , ovviamente sotterraneo che consente di navigare addirittura su di una zattera. Ed un altro ancora che consente di volare con una teleferica all’interno di un’enorme cisterna seicentesca.  Tutto questo sottoterra. I geologi torneranno alle origini ed vranno la possibilità di esprimere pensieri dall’interno della Terra.

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