Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Martedì, 14 Maggio 2024

Le opere di Bach: gli eff…

Mag 02, 2024 Hits:385 Crotone

In città l'ultima tappa d…

Apr 30, 2024 Hits:418 Crotone

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:630 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:1051 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:1050 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:1424 Crotone

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:1693 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:1797 Crotone

mons. accolla, mons. pappalardo, mons. carru', dente

“Strepitus Silentii… le notti delle catacombe”

tra Siracusa e Roma

 

31 LUGLIO 2014

Basilica di San Giovanni alle Catacombe – Siracusa

 AGOSTO 2014

1-2-3-8-9-10-15-16-17-22-23-24-29-30-31

Catacomba di San Giovanni – Siracusa

 SETTEMBRE 2014

Catacomba di San Callisto - Roma

 

La voce dei primi cristiani nelle catacombe di Siracusa. Le catacombe sono state definite "i grandi archivi " della Chiesa. Esse rappresentano la più cospicua testimonianza monumentale della fede cristiana delle origini, e sono il tempio dei primi martiri. Papa Giovanni Paolo II ricordava: «Questi monumenti rivestono un alto significato storico e spirituale. Visitandoli si viene a contatto con suggestive tracce del cristianesimo dei primi secoli e si può, per così dire, toccare con mano la fede che animava quelle antiche comunità cristiane (...) Come non commuoversi dinanzi alle vestigia umili, ma così eloquenti, di questi primi testimoni della fede?».

Da queste parole nasce “Strepitus Silentii … le notti delle catacombe”: un modo per riscoprire il valore di quell’archivio cristiano, le catacombe, che vuole parlare a gran voce, anche se in un fragoroso silenzio.

Le catacombe a Siracusa, seconde per estensione ed importanza solo a quelle di Roma, rivivono nel viaggio notturno. Nel decennale del progetto della società Kairòs, promosso dall’Ufficio per la Pastorale del Turismo dell’Arcidiocesi di Siracusa e dalla Custodia della Catacomba di San Giovanni, dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio” e con il patrocinio dell’Assessorato ai Beni culturali del Comune di Siracusa, è stata organizzata una serata evento il 31 luglio alla Basilica di San Giovanni alle catacombe a Siracusa, che precede le quindici serate di agosto alle Catacombe di San Giovanni.

Ieri mattina la conferenza stampa di presentazione nel corso della quale la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra ha annunciato che “Strepitus” avrà quest’anno anche una cornice romana, nella Catacomba di San Callisto, tutta da scoprire nel mese di settembre.

Le catacombe di S. Giovanni a Siracusa, tra le più estese e suggestive del territorio siciliano, sono, ogni anno, illuminate dalla emozionante iniziativa, definita, in maniera assai significativa, Strepitus silentii ed organizzata dal gruppo dei giovani, che fanno capo alla società Kairos, in perfetta sintonia con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, l’Ente Vaticano che si occupa della custodia, della tutela e della valorizzazione delle catacombe cristiane d’Italia – ha detto Mons. Giovanni Carrù, Segretario Generale della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra -. Le catacombe per noi cristiani sono il momento culminane della nostra riflessione cristiana. Porto il saluto del cardinale Gianfranco Ravasi, presidente della commissione di archeologia sacra. Lui è presente con il cuore perché proprio all’inizio trovandosi a Siracusa andò una sera ad assistere e meditare e ne rimase profondamente commosso e oggi continua a dirmi che è un’esperienza catechistica con un taglio pastorale. Nelle gallerie delle catacombe di S. Giovanni, dunque, attraverso una sapiente opera di “teatralizzazione”, sono ricostruite scene ispirate ai gesti e ai riti che i primi cristiani praticavano nei cimiteri paleocristiani, al suono commovente del flauto. Queste drammatizzazioni sono utili a restituire l’atmosfera sobria e gioiosa delle prime comunità cristiane di Siracusa, che deponevano in questi grandi “contenitori della morte” i corpi dei loro fratelli, all’insegna dell’uguaglianza e della pietà. Le gallerie della catacomba diventano, così, come le braccia del Cristo, che abbraccia tutti i fedeli, secondo l’insegnamento di Lattanzio, che ricorda: “Non c’è nessuna ragione per cui ci chiamiamo fratelli, se non per il fatto che siano tutti uguali davanti a Cristo”. Con l’iniziativa Strepitus silentii si vuole dare voce a quei primi uomini cristiani, che pregavano per i loro morti, che veneravano i martiri, che consumano i pasti funebri, che percorrevano i bui ambienti delle catacombe per, intercettare il raggio di luce della fede, della speranza, della resurrezione di tutto il popolo di Dio”.

“Un percorso suggestivo che aiuta alla comprensione. Strepitus silentii non può essere ridotto ad una visita e non è uno spettacolo. Ogni giorno cerchiamo di dare voce agli ultimi, ai deboli, agli indifesi. Strepitus Silentii da voce ai cristiani, alla comunità cristiana in epoca romana – ha detto mons. Salvatore Pappalardo, Arcivescovo di Siracusa - . Raccontare la storia di un sito per dare voce ai suoi abitanti. Questo viaggio che conduce sottoterra, nel silenzio assordante, stimola ognuno di noi, arricchendoci. Attraversando le gallerie delle catacombe ci sembra quasi di cogliere questa presenza, di fede. Ringrazio tutti gli attori istituzionali, che hanno reso possibile questo evento, e gli attori che ci conducono per mano attraverso questa storia millenaria che è la nostra storia”.

Il visitatore non è semplicemente accompagnato lungo i percorso - ha affermato mons. Giovanni Accolla, direttore delle Catacombe di San Giovanni – ma attraverso questa forma teatralizzata valorizziamo il sito e soprattutto ciò che il sito significa nella storia della Chiesa. Abbiamo valorizzato le risorse umane coinvolgendo gli operatori della Kairos, che hanno competenze specifiche sull’archeologia cristiana, che hanno dimostrato di essere qualcosa in più di una semplice guida. La forma teatralizzata, rispetto alla visita diurna, consente momenti di riflessione e meditazione sul percorso della vita cristiana all’interno di quel sito. Otteniamo una visita alle catacombe con maggior consapevolezza da parte dei visitatori e creiamo stimoli e domande sul senso della vita cristiana agli albori del cristianesimo”.

L'esperienza ormai decennale di Strepitus silentii continua a rivelarsi un'iniziativa esemplare nell'ambito delle iniziative di arte sacra. In essa – ha detto don Nisi Candido, direttore dell’Istituto di Scienze Religiose San Metodio - si armonizza infatti con equilibrio cultura, spettacolo e religione. Il luogo in cui si svolgono le visite notturne teatralizzate è parte integrante del messaggio: la catacomba di San Giovanni trasuda storia religiosa e laica della città di Siracusa. La primigenia comunità cristiana aveva posto qui non solo la custodia dei propri amati defunti,

ma anche alcuni simboli della sua fede nella risurrezione del Cristo. Ogni angolo della Catacomba è un'immersione nella storia. A distanza di secoli, il silenzio profondo di questo luogo "grida" con il suo linguaggio altamente evocativo. Gli scavi archeologici hanno messo in luce percorsi affascinanti, che si prestano alla teatralizzazione delle vicende del primo Cristianesimo, ma anche alle testimonianze degli archeologi che hanno scavato con frutto il sito. La presenza dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose tra i collaboratori dell'evento annuale, organizzato dalla società Kairós, è segno del coinvolgimento dell'Arcidiocesi nell'iniziativa e della volontà di approfondire gli aspetti più significativi dell'arte sacra che la Catacomba riesce ad esprimere”.

"Quando dieci anni fa abbiamo pensato per la prima volta alla possibilità di realizzare una visita teatralizzata nella Catacomba di San Giovanni – ha spiegato Vincenzo Dente, presidente della Kairos - siamo scesi sottoterra per immaginare il percorso e il ritmo della visita, abbiamo iniziato il sopralluogo parlando tra noi su cosa era meglio fare, su quali zone della catacomba era meglio toccare, ad un certo punto però ci siamo trovati a percorrere quel luogo in un silenzio surreale, non prestabilito... è in quel momento che abbiamo capito come dovevamo disegnare l'evento. Il silenzio del luogo, per niente vuoto, ha suggerito l'attore principale della visita teatralizzata che avremmo voluto mettere in scena: il silenzio. Questo per noi è Strepitus Silentii... un'esperienza unica, che permette di riscoprire gli archivi della chiesa cristiana in un rispettoso ma fragoroso silenzio".

Voci recitanti sono Lorenzo Maria Faletti, Marinella Scognamiglio e Doriana La Fauci, accompagnati dal flauto da Romualdo Trionfante.

Anche in questa decima edizione di Strepitus Silentii il ricavato dei biglietti venduti sarà devoluto per fini caritativi: quest’anno ad un progetto dedicato agli immigrati che a migliaia sbarcano da mesi sulle coste siciliane.

strepitus silentii - marinella scognamiglio

 

 

 

 

La rinnovata voglia di partecipazione e condivisione che ha positivamente invaso i cittadini del Comune di Ferla, si è dotata di uno strumento profondamente legato alla nascita della democrazia occidentale: l'agorà.

In greco antico, il termine agorà indicava la piazza principale della polis, per poi diventarne il centro e la sede delle assemblee dei cittadini che si riunivano per discutere i problemi della comunità e decidere collettivamente sulle leggi. L'agorà diventò, quindi, il primo palcoscenico urbano della democrazia occidentale.

Sulle orme degli antichi Greci, il sindaco Michelangelo Giansiracusa e l'Amministrazione Comunale di Ferla, nella serata di venerdì 16 maggio, hanno lanciato una sfida ai loro concittadini, invitandoli nella piazza principale del paese per discutere il piano annuale relativo alla promozione, alle manifestazioni e agli eventi del 2014/2015. Malgrado, il clima freddo e poco confortevole, la piazza è stata gremita e animata da numerosi ferlesi che, con cartellino double-face alla mano - verde per accettare una proposta, arancione per rifiutarla - hanno discusso e votato, a suffragio universale, senza limiti di età, idee e suggerimenti avanzati.

Ospite d'onore della serata, il cantautore di musica siciliana Carlo Muratori, da tempo fortemente legato alla cittadina iblea, in quanto direttore artistico del "Lithos", manifestazione dedicata alla melodia e alla cultura siciliana, annualmente tenuta a Ferla durante il primo weekend di settembre.

Tra gli argomenti principali della serata, ricordiamo la "Sciaccariata", l'originale Carnevale d'Agosto, denominato alla siciliana "Cardacia" - già fissato per il primo fine settimana di agosto - e la Festa del Tartufo di Ferla, per la quale la comunità ha votato a favore affinché sia ripristinata e ricalendarizzata tra gli eventi principali dell'estate ferlese.

A far da cornice ai dibattiti e alle votazioni, sono state delle covers musicali di grandi protagonisti della musica italiana magistralmente e a titolo di gratuito eseguite dal gruppo floridiano "Cris e la sua band". Notevole successo ha riscosso, inoltre, lo stravagante e innovativo allestimento ecosostenibile della piazza di "Ferla, Agorà", curato dal novello laboratorio comunale di riciclo creativo, battezzato "Ricicreo", a cui partecipano numerose cittadine orgogliose dell'adesione di Ferla alla strategia "Rifiuti Zero", che prevede, non a caso, di incentivare il riuso del materiale riciclato al fine di diminuire la percentuale di rifiuti e scarti di prodotti.


"Questo primo appuntamento di "Ferla, Agorà. La piazza delle idee" nasce per caso - spiega il primo cittadino di Ferla- e come un esperimento, su suggerimento dei nostri concittadini, alcuni dei quali avevano già iniziato il dibattito sulla Pasqua nei social network. Allora abbiamo colto al volo l'occasione per trasferire la discussione da una piattaforma virtuale a una piazza reale, pur mantenendo l'atmosfera informale e colloquiale dei socials, e dando vita a un momento di condivisione e partecipazione democratica in cui tutti i presenti hanno espresso la propria opinione e sono diventati registi, insieme all'amministrazione comunale, del futuro della propria cittadina. In un momento in cui in Italia, e non solo, in Europa, si lamenta il distacco e la presenza di un insormontabile valico comunicativo tra politica, istituzioni e popolazione, siamo fieri di vivere e di testimoniare che attraverso la condivisione e la collaborazione è possibile restaurare quel dialogo e rivitalizzare, in un piccolo paese nel cuore degli Iblei, il rapporto democratico tra amministrazione e cittadini".

 

Un percorso lungo seguito dal Comune Capofila - il Comune di Ferla - e dai comuni aderenti all'ATS-Associazione temporanea di scopo “Obiettivo Zero”, che ha visto undici comuni, oggi nove, della provincia di Siracusa, uniti insieme per dare seguito all'impegno preso con la delibera di adesione al Patto dei Sindaci e all'Associazione Temporanea di Scopo “ObiettivoZero” un anno fa.

Il Patto dei Sindaci è un’iniziativa promossa dalla Commissione europea per coinvolgere attivamente le città europee nella strategia europea verso la sostenibilità energetica ed ambientale.

A distanza di un anno, dopo vari incontri con gli uffici regionali e la partecipazione attiva ai dibattiti pubblici organizzati dalla stessa Regione, un percorso finalmente è stato definito. 
Assegnate, da parte della Regione, le risorse a ciascun comune per la redazione del PAES, l'ATS 'Obiettivo Zero' ha provveduto ad approvare il regolamento di mandato al comune capofila “Comune di Ferla” al fine di espletare la gara d'appalto per la redazione del PAES (piano d'azione energia sostenibile). 
I nove comuni che continuano insieme questo percorso sono: Ferla, Cassaro, Sortino, Buccheri, Buscemi, Palazzolo, Canicattini Bagni, Solarino, Floridia.
Nell'ultima assemblea dell'ATS tenutasi ieri a Palazzolo Acreide, il comune “capofila Ferla” ha comunicato la nomina del RUP, l’ing. Santo Pettignano, ha condiviso il quadro economico, le prestazioni ed i servizi posti a base di gara relativamente all'incarico per la redazione del PAES.

“La presa d'atto dell'assemblea ci consentirà nella qualità di comune capofila - afferma il Sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa - di poter procedere alla pubblicazione della gara entro questa settimana. Il PAES sovracomunale dovrà essere predisposto, in base alla direttiva regionale, entro il 30 settembre 2014. A quel punto invieremo tutto a Bruxelless per l’approvazione definitiva”.

Venerdì 9 maggio il direttore della Caritas diocesana ha incontrato il clero per comunicare le maturazioni e i passi di questi anni. Ci sono i dati dell’aiuto (in tre anni aiuti materiali a 15.000 persone o nuclei familiari, più tanta carità sommersa) ma anche la consapevolezza che non bastano: non solo per la sproporzione che resta fra aiuti e bisogni ma anche perché l’aiuto materiale non basta. Occorre risvegliare dignità, rimettere in piedi. Per questo conta la presa in carico. Per questo è necessaria una carità diffusa, che abbia come soggetto il popolo di Dio che si aduna la domenica per l’eucaristia e che renda eucaristica la Chiesa, ovvero generosa, coraggiosa, trasparente, gratuita. Contrastando amarezza, pettegolezzo, “sontuosità” (per dirla con papa Francesco) che offuscano la testimonianza mentre la carità autentica resta una vita privilegiata di annuncio, soprattutto presso i giovani e la gente che non frequenta la Chiesa. Ed ecco che carità, catechesi e liturgia diventano una scuola unitaria di vita cristiana se si ha il coraggio e l’umiltà di ripensarli, collegando pastorale (ed educazione) e operatività. Le maturazioni e i passi di questi anni sono condensati adesso nel nuovo Statuto che il Vescovo Mons. Staglianò ha consegnato alla comunità diocesana lo scorso giovedì santo durante la messa crismale. Si tratta di uno Statuto pastorale, non avendo la Caritas propria autonomia giuridica rispetto alla diocesi e non essendo necessaria quindi un’impostazione rigorosamente giuridica, scegliendo invece qualcosa di simile alla Regola comunitaria di timbro pastorale. Mettendo al centro di tutto le maturazioni delle Chiese che sono in Italia sul prevalente compito pedagogico della Caritas e le maturazioni del nostro Sinodo diocesano. Esse riguardano la Chiesa povera e dei poveri, ma anche una pastorale che parta dall’essenziale e ritrovi nella visita la cifra del rapporto con il territorio, nel segno della benevolenza e dell’attenzione alle periferie dell’esistenza. Per un rinnovamento pastorale come base di una missionarietà autentica, nell’ordine dell’attrazione che converte nell’intimo più che della mobilitazione esteriore.

LocandinaGDG

 

Il 10 maggio 2014 si terrà ad Ispica, tra corso Garibaldi, piazza Annunziata e corso Vittorio Emanuele, la 7a edizione della GDG (giornata diocesana dei giovani). Quest’anno la GDG si colloca in un periodo fecondo per la Chiesa: la canonizzazione dei due papi ed in particolar modo quella di Giovanni Paolo II, il papa dei Giovani e patrono delle GMG. "Ed è proprio sull’esempio delle GMG che nasce la giornata diocesana dei giovani - affermano i responsabili del Servizio diocesano per la pastorale giovanile - con un grande desiderio, incontrare e far incontrare i giovani della diocesi netina, per vivere un intenso momento di festa e di gioia con il Signore".

"Il tema di quest'anno è 'Un’altra casa' - a dirlo è il Direttore dell'Ufficio don Giovanni Lauretta - lo slogan che ci ha accompagnati lungo questo anno pastorale. Accogliere a casa propria è condividere non solo uno spazio, ma la propria vita. "Per noi cristiani - dice don Lauretta - la casa rappresenta un forte richiamo alle nostre comunità parrocchiali e diocesana dove la Chiesa è chiamata ad essere sempre quel luogo caldo, familiare ed accogliente per tutti".

Sarà presente alla giornata il Vescovo Mons. Antonio Staglianò. Avremo anche il testimone fratel Biagio Conte, fondatore della “ Missione speranza e carità” di Palermo, che racconterà la sua esperienza profonda di chi ha incominciato a cercare la verità, la vera libertà e la vera pace, distaccandosi dal mondo materialistico e consumistico. Il suo carisma è quello di donarsi ai nuovi poveri della città. Il suo motto è: “sbracciati e datti da fare”.

Un momento significativo della giornata sarà con il prelato della diocesi netina Mons. Staglianò: “Parola e musica”. Mons. Staglianò dialogherà con i giovani, attraverso delle canzoni famose della musica italiana, che sarà proprio lui a cantare, per veicolare in modo nuovo ed accattivante un messaggio profondo di umanità, accostandolo al messaggio universale del Vangelo.

L’intera giornata sarà animata da Gigi Cotichella, educanimatore dell’associazione Animagiovane di Torino. Gigi sarà accompagnato dai ragazzi dell’ animazione, un gruppo di circa 50 persone, provenienti dai singoli vicariati della diocesi di Noto.

Come sempre ci sarà la casa dell’adorazione e della confessione all’interno della chiesa dell’Annunziata ad Ispica, per offrire la possibilità di stare cuore a cuore con Gesù Eucaristia e di potersi accostare al sacramento della Riconciliazione.

Al termine della GDG il Vescovo Antonio darà il mandato ai giovani, perché portino ovunque la gioia di questo incontro, facendosi testimoni dell’amore di Dio.

 

Programma della giornata

Accoglienza Ore 16.30 - 16.50

Preghiera presieduta dal cardinale Norberto Rivera Carrera

lancio del tema ore 17.00 – 17.30 ( a cura di Gigi Cotichella )

Contenuto testimonianza ore 17.30 - 18.30;

a cura di fratel Biagio Conte

Animazione ore 18,30 - 19,00.

Parola e musica con il nostro vescovo Antonio 19,00 – 20.00

Adorazione Eucaristica

e confessioni ( casa dell’adorazione e delle confessioni)

ORE 20.00 – 21,30

 

Cena ore 20,30 – 21.30 musica live

Festa ore 21.30 - 23.00 con Gigi Cotichella.

Preghiera presieduta dal vescovo, benedizione e mandato.

Conclusione ore 23,30

 

 

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI