Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Giovedì, 16 Maggio 2024

Al Salone del libro Loren…

Mag 15, 2024 Hits:255 Crotone

L'Istituto Ciliberto-Luci…

Mag 14, 2024 Hits:126 Crotone

Le opere di Bach: gli eff…

Mag 02, 2024 Hits:419 Crotone

In città l'ultima tappa d…

Apr 30, 2024 Hits:455 Crotone

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:671 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:1081 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:1076 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:1448 Crotone

Il prossimo fine settimana il profumo inebriante del caffè artigianale siciliano inonderà Milano durante Golosaria, uno degli eventi più importanti del mondo dell’enogastronomia di qualità, giunto alla quattordicesima edizione e organizzato dai giornalisti enogastronomici Paolo Massobrio e Marco Gatti. Appuntamento dal 26 al 28 ottobre negli spazi del Mi.Co - Fieramilanocity. Quest’anno, per la prima volta dalla sua nascita, Golosaria ha scelto di avere un caffè ufficiale e ad essere selezionato è stato proprio Morettino, storica torrefazione di Palermo che il prossimo anno festeggerà il centenario.

In anteprima a Golosaria Morettino presenterà la nuova linea di caffè in edizione limitata “Sicily Boutique Coffee” dedicati all’Opera dei pupi siciliani, un omaggio ad una delle icone della cultura siciliana e simbolo del legame che unisce la torrefazione con il proprio territorio, sancito anche dalla collaborazione tra Morettino e il celebre Museo delle marionette Antonio Pasqualino di Palermo.  Una miscela classica di caffè tostato in maniera lenta dai maestri torrefattori Morettino e custodita dentro preziose confezioni realizzate da designer palermitani, che narrano il teatro delle marionette attraverso i suoi tre protagonisti principali: Orlando, Rinaldo e Angelica. Orlando e Rinaldo sono i cavalieri di Carlo Magno, cugini tra loro e rivali in amore che si contengono Angelica, la bellissima principessa del Catai oggetto del desiderio dei paladini di Francia.

A Golosaria Morettino sarà presente con il “Coffee Lab”, il progetto che unisce gli antichi saperi della tradizione siciliana ai sapori dell’innovazione. Il Coffee Lab Morettino, infatti, affianca alle preparazioni in espresso delle miscele classiche i metodi di estrazione a filtro delle singole origini di Specialty Coffee, abbracciando anche il mondo della Coffee Mixology e l’utilizzo del caffè nella preparazione di piatti gourmet.

Lo spazio esperenziale Morettino si troverà nella Food Court, accanto il palco principale dell’area Agorà. Qui sarà possibile degustare in espresso due miscele della tradizione siciliana: il blend “Cremaroma”, miscela di pregiati Arabica e Robusta di origini del Centro America e dell’Ethiopia Sidamo, e il “Reserve”, blend di puri Arabica premiato più volte con la Medaglia d’oro all’International Coffee Tasting.

In versione filtro si potranno degustare le monorigini Morettino “Guatemala Alto Refugio”, coltivato nella zona del Lago Atitlan a 1600 metri di altitudine, e “Costarica Tarrazù Tirra Honey” lavorato con metodo Honey e asciugato al sole. Queste singole origini saranno preparate con Chemex, Pour over e French press. Inoltre sarà possibile assaporare il sapore autentico della sicilianità grazie alla collaborazione con Ammu Cannoli siciliani, per un’autentica “Sicilian Coffee Experience”.

Ieri pomeriggio a Palazzo delle Aquile il sindaco Leoluca Orlando ha ricevuto l'ambasciatrice del Ghana a Roma, S.E. Eudora Hilda Quartey Koranteng ed il sindaco di Sekondi Takoradi, Anthony Kurentsie Sam.

Nel corso dell'incontro, cui era presente, tra gli altri il presidente della Consulta delle Culture, Ibrahima Kobena, è stata siglata una lettera di intenti per l'avvio delle procedure di gemellaggio tra le due città.

“Città – come si legge - che sono da millenni luoghi privilegiati per l’incontro ed il dialogo interculturale, interreligioso e multietnico tra le Nazioni, allo scopo di promuovere la pace, la reciproca comprensione e la reale tutela dei diritti umani attraverso azioni concrete di sviluppo economico, culturale ed ambientali tese a migliorare la qualità di vita delle popolazioni amministrate nonché di favorire la scambievole conoscenza delle rispettive realtà territoriali, delle buone prassi attuate nelle due Amministrazioni Comunali e delle architetture economiche e produttive delle due Città”.

“L’avvio dei rapporti con la Sekondi Takoradi – ha detto Orlando - è una conferma dell’importanza della comunità ghanese a Palermo ma anche della volontà degli imprenditori palermitani di avere rapporti economici e commerciali con questa importante città di porto e questo importante stato africano”.

La Sicilia arranca nella risposta al disagio sociale, nonostante sia in cima alle classifiche per povertà, rischio di marginalità, disoccupazione e per la non autosufficienza. La povertà assoluta è pari al 10,8% mentre in Italia si attesta al 6,4%; il tasso disoccupazione è del 21,8%, oltre dieci punti in più del resto del Paese, la percentuale dei Neet è del 38,6% e il rischio di esclusione sociale è del 52%. Anche i dati sulla dispersione scolastica sono negativi: fra il 2017 e il 2018 si registra un indice complessivo del 15% e la conferma che il fenomeno inizia sin dalla scuola primaria. Le risorse ci sono, solo per il 2019 il Fondo nazionale politiche sociali ha assegnato all’isola oltre 36 milioni di euro, pari al 9,35 % del totale. Alcuni interventi sono già partiti ma a mancare è la strategia d’insieme affinché la macchina del welfare sia pienamente attuata ed efficace in Sicilia. Per la Cisl, che ha riunito oggi a Palazzo d’Aumale a Terrasini, tutti i soggetti attivi nel sociale nell’isola, la chiave di volta è la complessiva riorganizzazione del sistema siciliano. “Va ripensato e strutturato tutto il complesso sociale regionale, attraverso un unico progetto di investimenti e riforme” hanno dichiarato Sebastiano Cappuccio, segretario generale della Cisl Sicilia e Andrea Cuccello, segretario confederale Cisl. Dal sindacato parte una proposta concreta al governo Musumeci: “Occorre un patto sociale per l’isola - hanno proposto Cappuccio e Cuccello - che metta in rete gli assessorati, l’Anci, le imprese, i sindacati e il Terzo settore. Se si continua a operare secondo una logica di compartimenti stagni, non si riuscirà mai a raggiungere il risultato, peraltro comune a tutti, ovvero quello di favorire la crescita, la competitività e l’inclusione sociale”. La Cisl a Palazzo d’Aumale a Terrasini ha lanciato all’esecutivo regionale, agli enti locali, al mondo delle imprese e a quello del no profit, l’idea di un nuovo modello di sviluppo equo e sostenibile. “Chi pensa che il sociale non sia funzionale alla crescita economica e produttiva - hanno rimarcato Cappuccio e Cuccello - è fuori dalle dinamiche reali di progresso della società. L’investimento sul sociale rappresenta una leva di sviluppo e di modernizzazione del Paese, un buon funzionamento della macchina del welfare si traduce in un valore aggiunto per le casse pubbliche da un lato e in un ovvio miglioramento della qualità della vita per migliaia di persone. Non si tratta di assistenzialismo, ma di una strategia di assistenza che contrasti il disagio sociale e favorisca lo sviluppo”. Il governo regionale, presente all’iniziativa con Ruggero Razza, assessore alla Salute e Antonio Scavone, assessore alla Famiglia, ha condiviso l’analisi della Cisl e ha ritenuto accessibile la proposta del sindacato confederale. Durante il convegno di oggi, la Fnp Cisl, per bocca del suo segretario generale in Sicilia, Alfio Giulio, ha rilanciato la necessità di definire una legge quadro nazionale per la non autosufficienza. La Federazione dei pensionati della Cisl, insieme a Cgil e Uil, a breve avvierà una raccolta di firme per sollecitare il governo nazionale a varare questa norma “di dignità nei confronti di persone che oggi hanno lo status giuridico di cittadini solo a metà, dato che sono tagliati fuori dal contesto sociale”. Al convegno hanno preso parte anche il segretario nazionale Fnp Cisl, Mimmo Di Matteo, Monsignor Giuseppe Pennisi, arcivescovo di Monreale, Paolo Amenta, vice presidente Anci Sicilia, Girolamo Marcantonio, vicedirettore regionale Caritas Sicilia, Emiliano Abramo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, Leonardo Becchetti docente all’Università di Tor Vergata a Roma, Rosanna Laplaca, segretaria regionale Cisl Sicilia e Giuseppe Gallo, presidente Fondazione Tarantelli.

Con il taglio del nastro da parte del presidente delta Regione siciliana, Nello Musumeci, del sindaco Leoluca Orlando, del direttore marittimo della Sicilia occidentale, contrammiraglio Roberto Isidori, uniti intorno al presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, e con la benedizione del Vicario episcopale, padre Vincenzo Marchese, è stato riaperto alla città il porticciolo di Sant’Erasmo dopo un intervento di riqualificazione, che lo ha sottratto al degrado, prioritariamente voluto dal presidente Monti.
Un recupero che era un’urgenza, per dare continuità al “mare verde” del Foro Italico, per integrare i pescatori in un’area finalmente dignitosa, per riqualificare un angolo rilevante e delicato come quello che si allunga fino a Villa Giulia.

Un intervento importante dal punto di vista simbolico perché affronta contemporaneamente un nodo come quello dell’utilizzazione delle zone costiere urbane, e lo fa secondo la definizione di “porto di città”: uno spazio pubblico aperto, che rispetta la memoria originaria e la storica funzione di piccolo porto per i pescatori.

Un intervento importante perché agisce sia sul paesaggio urbano e su quello naturale in una zona deturpata nel corso degli anni, sia sulla rigenerazione di una periferia. Sant’Erasmo rappresenta un grande dispositivo di collegamento con la parte della città che possiede maggiore potenziale, maggiore energia cinetica inespressa: la costa sud, il territorio dell’oltre Oreto.

“Palermo da anni s’interroga – sono le parole di Pasqualino Monti, da due anni alla guida dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale - sul suo sviluppo urbanistico, impegnandosi a coniugare un fantastico tessuto preesistente di importanza monumentale con le esigenze determinate dallo sviluppo metropolitano. Il waterfront è oggi il punto più avanzato di queste riflessioni, perché è proprio attraverso interventi sulle borgate marinare che la nostra Authority propone la ricucitura urbanistica tra la città e il suo porto. Dai waterfront muovono i cambiamenti urbanistici delle città che hanno la fortuna di nascere sul bordo dell’acqua, e la modernizzazione del loro assetto urbano. Per questo ho sempre ritenuto fondamentale – anche se non è una priorità nei compiti istituzionali di una AdSP - la riconnessione urbana dei porticcioli: e la riqualificazione del porticciolo di Sant’Erasmo, con interventi a bassissimo impatto e strutture leggere, è stato tra i primi progetti che ho mandato avanti appena arrivato in Sicilia, proprio per ristabilire il rapporto, finora sconnesso, con le borgate che ospitano i porticcioli. Sono molto orgoglioso di aver raggiunto, in dieci mesi, questo obiettivo che ha una portata soprattutto culturale perché riconnette ciò che, negli anni, il degrado e l’incuria avevano allontanato, porticciolo e borgata. E analogo lavoro si sta portando avanti anche all’Arenella e all’Acquasanta”.

Il presidente Musumeci: “Mi compiaccio per la sinergia istituzionale che ha portato a questo risultato e per il lavoro del presidente Monti che non lasceremo andar via tanto facilmente alla scadenza del suo mandato. Se uno dei prossimi obiettivi dell’Autorità sarà quello di dotare il porto di Palermo della sua stazione marittima riqualificata, voglio sottolineare come la Regione siciliana abbia impegnato, e in parte speso, 104 milioni di euro per dotare di un terminal passeggeri ogni isola minore. Questa terra deve convincersi che, lavorando, ce la può fare”.

“Con il recupero del porticciolo - dice il sindaco Orlando -  Sant'Erasmo compie un altro importante passo per tornare ad essere luogo di socialità, economia e rapporti fra le persone. Questo fondamentale strutturale che completa un percorso intrapreso da tempo e frutto della ritrovata e rinnovata collaborazione fra enti pubblici, si affianca, non solo fisicamente, a quello per il primo ostello sociale della città. Insieme renderanno questa parte della costa un nuovo polo di attrazione per i palermitani e i turisti, nel segno della riscoperta del mare come elemento vivo e vitale della città. Anche qui possiamo dire che la "missione è compiuta"”.

Il contrammiraglio Isidori: “E’ una fortuna per la Sicilia occidentale avere alla guida del suo Sistema portuale un manager come Pasqualino Monti. La riqualificazione di Sant’Erasmo è una importante risposta per restituire alla città quei fasti e quegli spazi che merita. Dove ci sono ordine e programmazione, le risposte arrivano e toccano diversi ambiti, dall’aumento dell’occupazione alla riduzione del degrado. Dobbiamo insistere su questa strada. La prossima tappa sarà quella di riqualificare la zona della’Arenella”.

Riprende Monti: “Quello inaugurato oggi è il primo, ma corposo, stralcio di un più ampio progetto. Il secondo comprenderà la parte restante del Foro Italico: si stanno già definendo i progetti architettonici per poter ridisegnare tutto il tratto di camminamento sul mare e si sta anche progettando il braccio di sopraflutto del porticciolo per una protezione dal maestrale. “Raccordo” è il sostantivo da declinare sempre, in un dialogo costante e proficuo con l’Amministrazione comunale e tutte le istituzioni per sintonizzare i programmi di sviluppo del porto con i programmi di sviluppo dei territori: con questo modo di operare, mi piace evidenziare come, passo dopo passo, a Palermo e negli altri porti del network, quelli che due anni fa sembravano sogni irrealizzabili, si stanno materializzando: quello di Sant’Erasmo è un altro tassello che va al suo posto in quel grande e complesso mosaico che, con pazienza, cerchiamo di comporre”.  

Gli scroscianti applausi del pubblico del Teatro di Verdura di Palermo hanno sancito il successo de La Traviata, con la regia di Nino Strano. L’opera di Verdi ha chiuso in bellezza la stagione estiva del Mythos Opera Festival, inaugurata il 16 luglio a Caltagirone con Cavalleria Rusticana, sulla splendida Scalinata di Santa Maria del Monte, e proseguita tra il Teatro Antico di Taormina ed il Teatro di Verdura di Palermo con Cavalleria Rusticana e Pagliacci, Aida e La Traviata. Una stagione straordinaria che ha visto la partecipazione di artisti del calibro di Giovanna Casolla, soprano dalla fama internazionale, di Marco Boemi, tra i direttori d’orchestra più illustri, e del maestro Attilio Colonello, pittore, scenografo e regista, tra le più grandi personalità artistiche internazionali, che ha firmato regia e scene di Aida. Soddisfatto di questa terza edizione del Mythos Opera Festival l’ideatore Gianfranco Pappalardo Fiumara, che annuncia anche i nuovi importanti progetti in cantiere. “Abbiamo chiuso la stagione estiva con un successo straordinario a Palermo, che ha inorgoglito noi e tutta la Sicilia – dichiara Pappalardo Fiumara - Avere appreso dalla stampa che il Teatro di Verdura sarà sede l'anno prossimo di produzioni operistiche del teatro principale della città di Palermo inorgoglisce prima di tutto noi, che abbiamo contribuito a smuovere le acque dallo stallo in cui versava culturalmente il capoluogo siciliano nel periodo estivo. Il pubblico, il successo, la critica hanno dato ampio credito alla bontà dell'offerta formativa da noi proposta. Con le tre opere messe in scena, La Traviata con la Zeffirelliana regia del suo discepolo Nino Strano, Aida con la regia del celebre maestro Attilio Colonnello e Cavalleria Rusticana e Pagliacci con l’onirica regia di Roberto Cresca, il Teatro Antico di Taormina ha registrato il tutto esaurito, dando il giusto merito all’intera organizzazione, che voglio ringraziare. Adesso – prosegue l’ideatore del Mythos Opera Festival - si apre la fase invernale, in cui sono previsti concerti sacri nelle chiese nel periodo natalizio, con i più importanti nomi della lirica, audizioni e formazione, per la programmazione delle successive stagioni non solo in Sicilia ma in tutta Italia, ed importanti tournée in cui porteremo il marchio Mythos dall'Europa al Giappone. Avremo tournée in Giappone, America, Belgio, Russia, dove anche io, quale pianista solista, sarò protagonista assieme ad artisti celebri quali Giovanna Casolla, Roberto Cresca, Carole Sidney. Inoltre il 22 dicembre – conclude Gianfranco Pappalardo Fiumara - renderemo omaggio al maestro Franco Zeffirelli con un premio a lui intitolato che consegneremo ad illustri nomi della lirica presso il Teatro Bellini di Catania, con la direzione artistica di Nino Strano. Sarà una stagione ricca di iniziative”. Anche Nino Strano traccia un bilancio positivo del Mythos Opera Festival e della propria esperienza da direttore artistico. “Non posso che esprimere grande soddisfazione per quello che è stato fatto in questi mesi estivi dal Mythos Opera Festival – dichiara Strano - con una programmazione molto vicina alla tradizione, come è nel mio costume. Sono convinto che la strada intrapresa sia quella giusta. Abbiamo avuto ovunque una grandissima risposta da parte del pubblico ma anche da parte della critica. Abbiamo messo in scena dei titoli classici, Cavalleria Rusticana, Pagliacci, Aida e La Traviata, che non mancano mai di soddisfare il pubblico. Abbiamo avuto la fortuna – prosegue il direttore artistico - di aver avuto con noi il maestro Attilio Colonnello, che ci ha regalato delle scene importantissime di Aida, che sono oramai nostro patrimonio, e che ricalcano il suo stile, già espresso negli anni passati con grandissimo successo a Luxor in Egitto”. Una stagione dedicata al compianto maestro Franco Zeffirelli, con cui Nino Strano ha collaborato in passato come aiuto regista. “Anche il mio lavoro di regista credo abbia avuto un buon successo – continua Nino Strano - anche perché questa stagione l’ho voluta dedicare al mio maestro Franco Zeffirelli che, insieme a Mauro Bolognini, ha segnato la mia giovinezza. I loro insegnamenti mi sono stati utili, li ho riproposti nelle opere da me dirette. Quest’anno abbiamo scelto anche una strada ben precisa, ovvero di avvicinare con la economicità dei prezzi il pubblico al mondo dell’arte, della bellezza, della cultura, che troppo spesso in quest’epoca di tecnologia vengono messi da parte. Ringrazio anche le amministrazioni comunali di Caltagirone, con il sindaco Gino Ioppolo, di Taormina, con il sindaco Mario Bolognari, e di Palermo, con il sindaco Leoluca Orlando, che ci hanno concesso spazi molto belli”.

 

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI