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Covid, protesta a Berlino

Migliaia di persone hanno manifestato a Berlino contro le politiche del governo sul Coronavirus. Nel quartiere di Mitte e nella zona della Porta di Brandeburgo, si sono raccolte tra cinquemila e diecimila persone, secondo le forze dell'ordine. La polizia ha usato gli idranti per disperdere la manifestazione dopo aver richiamato al rispetto del distanziamento sociale e all'uso delle mascherine. Gli agenti sono stati attaccati con spray al peperoncino, secondo quanto riferito dalla stessa polizia su Twitter. I poliziotti sono stati anche oggetto di un lancio di bottiglie, pietre e petardi.

Contro la riforma sono scese in strada migliaia di persone, che protestano a Berlino, in una manifestazione che ha visto anche degli scontri con la polizia.Dopo il Bundestag anche il Bundesrat (la camera dei Land) ha approvato la riforma della legge sulla protezione della salute . Dopo la firma del presidente della repubblica federale Frank-Walter Steinmeier, la legge potrà entrare in vigore.

Alle proteste di oggi hanno preso parte anche i delegati del partito di estrema destra Alternative fur Deutschland (AfD). Un parlamentare, Hansjoerrg Müller, ha paragonato la nuova legge alla Legge sull'abilitazione del 1933 dei nazisti, la pietra angolare della presa del potere di Adolf Hitler. Tra le proteste erano presenti anche gruppi neonazisti, che hanno visto persone sventolare cartelli che paragonavano il trattamento degli antimask a quello degli ebrei tedeschi durante il Terzo Reich. Il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, ha reagito duramente a queste accuse: "Chiunque, naturalmente, ha diritto di criticare le misure, la nostra democrazia fiorisce nello scambio di opinioni diverse. Ma chiunque relativizzi o banalizzi l'Olocausto non ha imparato nulla dalla nostra storia", ha scritto Maas su Twitter. "Chiunque faccia paragoni così infami si prende gioco delle vittime del nazionalsocialismo e mostra che non ha imparato nulla dalla storia", ha aggiunto. -

La polizia di Berlino ha usato gli idranti per disperdere la manifestazione nella capitale tedesca contro le misure anti-Covid. Migliaia di persone sono radunate davanti nella zona della porta di Brandeburgo e nelle vicinanze del Bundestag.

Sono oltre 100 i fermati finora a Berlino, nell'ambito delle proteste in corso contro le misure anti-covid. Lo ha affermato una portavoce della polizia, intervenuta più volte con gli idranti per sciogliere il corteo, a causa del mancato rispetto delle regole sul distanziamento e la mascherina. La manifestazione è ancora in corso: le forze dell'ordine stanno cercando di scioglierla, ma questo può avvenire soltanto procedendo "lentamente, e non in modo marziale", secondo la stessa portavoce, che ha sottolineato che per strada, nella calca, ci sono anche molti bambini.

La libertà della manifestazione di pensiero è un "alto valore" della nostra costituzione e le critiche alle misure e il dibattito pubblico su queste "devono essere possibili e sono irrinunciabili", ma bisogna anche"rispettare le misure igieniche" contro il Covid. Lo ha detto la portavoce del governo tedesco, Ulrike Demmer, commentando in conferenza stampa gli scontri in corso a Berlino, nella manifestazione contro le misure anti-pandemia. La polizia della capitale tedesca aveva delimitato un ampio perimetro intorno al Bundstag in vista delle proteste di oggi. Una manifestazione all'inizio di novembre a Lipsia si era conclusa nel caos quando migliaia di manifestanti avevano sfidato gli ordini della polizia di indossare le maschere e, in seguito, di disperdersi.

Mentre fuori dal Bundestag erano in corso le dimostrazioni contro le misure di contenimento per il coronavirus, alcuni di loro si sarebbero intrufolati di nascosto all'interno del Parlamento, apostrofando e filmando i deputati e ministri, e cercando di entrare negli uffici di alcuni di loro. E' quanto riportano Dpa e Tagesspiegel. "Persone introdotte di nascosto nel Bundestag hanno cercato di penetrare negli uffici di singoli parlamentari" ha scritto via twitter la capogruppo del Spd Katja Mast. Si tratta di persone che indossavano il badge 'ospiti', quindi erano stati introdotti da qualcuno di interno all'assemblea o all'amministrazione. Secondo Tagesspiegel, benchè le misure di sicurezza fossero state rafforzate dal presidente dell'assemblea Wolfgang Schaeuble, le persone sarebbero state autorizzate tramite l'ufficio di un parlamentare dell'Afd. "Quello che è successo non è una sciocchezza" ha detto il deputato della Cdu Michael Grosse-Brömer "minacciare deputati e impedir loro il libero esercizio del loro mandato scardina i fondamenti della democrazia".

A detta di una deputata dell’Spd, Katja Mast, alcune di queste persone “infiltrate” avrebbero cercato di entrare finanche negli uffici dei parlamentari: “Sono senza parole, stanno cercando di impedire a deputati liberamente eletti di partecipare al voto. Il loro obiettivo è di fare a pezzi la democrazia”. In alcune immagini si vede anche il ministro all’Economia Peter Altmaier inseguito da una donna che gli urla “lei non ha coscienza”.

Claudia Roth, vicepresidente del Bundestag, si è espressa con toni allarmati: “L’aggressività con la quale si invitano le persone ad impedire il lavoro dei deputati e dei loro collaboratori è profondamente preoccupante e non è assolutamente accettabile”. Altri parlano di deputati chiusi nei loro uffici nel tentativo di sfuggire agli “intrusi”. La polizia in servizio al Parlamento ha avviato in proposito una prima indagine.

Ad accendere ulteriormente gli animi, fuori dal Bundestag un deputato dell’Afd si sarebbe scontrato con alcuni agenti di polizia, che gli avevano intimato di indossare la mascherina. A detta delle forze dell'ordine, il parlamentare ha “opposto resistenza” agli inviti degli agenti. Diversa la versione del capogruppo Afd Alexander Gauland, secondo il quale il deputato era stato “gettato a terra”. Non solo: mentre anche diversi giornalisti denunciano di essere stati insultati e minacciati mentre cercavano di realizzare i loro servizi sulla manifestazione, hanno circolato tutto il giorno tweet con fake news. In particolare, uno attribuito falsamente alla polizia in cui si sarebbe parlato di un “ordine di far fuoco” da parte degli agenti.  

Non è la prima volta che si registrano tensioni durante una manifestazione di negazionisti anti-Covid nei pressi del Parlamento: lo scorso 29 agosto, mentre un corteo di varie decine di migliaia di persone marciava lungo le strade della capitale, alcune centinaia di manifestanti avevano abbattuto le transenne davanti all'ingresso del Reichstag precipitandosi sulle scale in quella che alcuni media avevano descritto come una sorta di tentato assalto al Parlamento. Un episodio che aveva scatenato un'ondata di indignazione in tutto il Paese. Tensioni e tafferugli anche alla manifestazione di due settimane a Lipsia, alla quale avevano partecipato anche alcuni gruppi di neonazisti.

 

 

 

 

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