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RITA KESZTHELYI AZIONE

 

L’Orizzonte Catania esce sconfitta dal campo del Plebiscito Padova, che batte le catanesi 13-12 nella diciassettesima giornata della Serie A1 di pallanuoto femminile.

Le rossazzurre restano comunque in testa alla classifica con due punti di vantaggio sul Rapallo Nuoto, che sarà ospite proprio delle etnee nell’ultimo turno della regular season.

Il match di stasera ha visto le padrone di casa avanti 4-2 nel primo tempo, mentre il secondo parziale si è concluso sul 4-4. Il mini-break delle catanesi (3-2) nel terzo tempo aveva riaperto il match, ma l’ultima frazione di gara (chiusa sul 3-3) ha consegnato la vittoria al Plebiscito Padova.

Arianna Garibotti e Capitan Tania Di Mario sono le migliori marcatrici di giornata in casa rossazzurra con tre reti a testa, mentre Rita Keszthelyi e Federica Radicchi fanno due goal ciascuno. Un goal per parte anche per Valeria Palmieri e Blanca Gil.

Queste le dichiarazioni del coach dell’Orizzonte Catania al termine del match: “Anche questa sconfitta è meritata – dice Martina Miceli –, perché loro hanno fatto una grande partita e noi non siamo stati all'altezza. C’è davvero poco da dire, è il periodo più brutto della nostra stagione e serve assolutamente una scossa. Ovviamente proprio adesso non possiamo permetterci di tirarci indietro, a maggior ragione perché sappiamo che appena sbagliamo mezza cosa rischiamo di buttare al vento tutta la stagione. Nei prossimi giorni, con il Presidente Nello Russo e con il nostro General Manager Giuseppe La Delfa, cercheremo di capire quale può essere il modo migliore per superare questo momento, tenendo in considerazione anche un mio passo indietro. Lo dico con grande sincerità, perché in acqua vanno le ragazze e loro sanno benissimo quello che possono e devono fare, mentre l’allenatore può anche non essere sempre determinante. Quindi ripeto che se può servire una scossa io sono ben lieta di farmi da parte, perché la cosa più importante e l’unico obiettivo della stagione è che l’Orizzonte porti a casa qualcosa. Questo è davvero l’unico scopo per tutti, me compresa, e ci si dovrà arrivare in qualsiasi modo, indipendentemente da chi ci sarà alla fine. E' giusto così, valuteremo e vedremo cosa fare”.

L’Orizzonte Catania si fermerà ancora per 24 ore a Padova, dove svolgerà l’allenamento di domani mattina, per poi spostarsi a Rapallo e disputare la Final Four di Coppa Italia, in programma nel comune ligure Venerdì 7 e Sabato 8 Marzo 2014.

 

 

IL TABELLINO DEL MATCH:

 

Plebiscito Padova – Orizzonte Catania: 13-12

Plebiscito Padova: Teani, L. Barzon, I. Savioli 1, Sganzerla 1, M. Savioli 6 (1 rig), Klaassen 2, Menca, Dario, Rocco, Gottardo, Rattelli, Lascialandà 3, Agosta. All. Posterivo.

Orizzonte Catania: Ricciardi, Keszthelyi 2, Garibotti 3, Radicchi 2, Di Mario 3 (1 rig), R. Aiello, V. Palmieri 1, Marletta, Gil 1, Dursi, Lombardo, Zuccarello. All. Miceli.

 


Arbitri: Ricciotti e Riccitelli


Note. Parziali 4-2, 4-4, 2-3, 3-3. Uscite per limite di falli Klassen (P) e Garibotti (O) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Padova 5/6 + 1 rigore e Orizzonte 3/8 + 2 rigori di cui 1 fallito da Di Mario nel primo tempo (parato). Spettatori 300 circa.

 

Rapallo Pallanuoto – Blu Team Catania  19-3


Rapallo: Stasi, Gragnolati 1, Zerbone 2, Kisteleki 4, Queirolo 4, Bianconi 1, Ioannou, S. Criscuolo, C. Criscuolo 2, Rambaldi 1, Cotti 2, Frassinetti 2, Risso. All. Antonucci

Blu Team: Ignaccolo, Greenwood, Di Stefano 1, Ayale, Borrello, D'Amico, Buccheri 1, Palmieri, Grillo 1, Salvia, Messina. All. Ajosa.

Arbitri: Ferrari e Savarese

Note. Parziali: 4-0, 5-0, 6-2, 4-1. Uscita per limite di falli: Ioannou (R) nel terzo tempo. Superiorità numeriche: Rapallo 3/6; Blu Team 0/10 + 4 rigori falliti da Grillo (2 nel primo tempo), da Ayale (1 nel secondo tempo) e Greenwood (1 nel quarto tempo). Spettatori 100 circa.

 

È andata in archivio l’ultima trasferta della stagione della Blu Team con il solito copione che ha contraddistinto gran parte delle sfide di campionato delle etnee. La voglia da parte delle ragazze catanesi c’è sempre stata così come anche oggi; pure contro il Rapallo le trame e la costruzione di gioco sono state apprezzabili se si considera la giovanissima età della stragrande maggioranza delle atlete etnee. Ciò che non ha funzionato è stato – come accaduto in tante altre circostanze – la fase di realizzazione, ovvero la giusta cattiveria sotto porta (ancora uno zero quest’oggi alla voce superiorità numeriche sfruttate). Se a ciò si aggiungono anche i 4 rigori falliti durante il match (2 da Grillo, uno da Ayale e uno dalla Greenwood) ecco spiegato il largo divario nel punteggio finale. Ci sta assolutamente la sconfitta contro le campionesse d’Italia in carica, ma se il dato dei rigori conquistati e non trasformati e delle occasioni in superiorità sono stati nettamente a favore della squadra di Poppy Ajosa più di un motivo di soddisfazione nell’entourage catanese ci dev’essere, perlomeno per il gioco espresso in casa della seconda forza del torneo.

Partita senza storia sin dall’avvio come si può evincere dai parziali. D’altronde il Rapallo è in piena lotta per la conquista del secondo posto con l’Imperia in chiave play off, mentre la Blu Team non ha più nulla da chiedere al campionato. “Paradossalmente, nonostante il 19-3 finale – ha sottolineato l’allenatore Poppy Ajosa –, abbiamo espresso delle trame di gioco più che buone. Il nostro tallone d’Achille durante tutta la stagione è stata la fase di realizzazione, abbiamo sempre concretizzato pochissimo rispetto a quello che abbiamo creato. Anche oggi abbiamo sprecato tantissimo, 4 rigori falliti in una sola partita sono un’enormità. Ma alle mie ragazze non rimprovero nulla, l’esperienza a questi livelli è importante e loro sono ancora tutte giovanissime e hanno tutta la carriera davanti a loro. Mi piace infine sottolineare – ha chiosato il coach catanese – che oggi in vasca si è assistito ad un vero e proprio spettacolo della pallanuoto, una partita divertentissima, soprattutto corretta, con il Rapallo che non ha regalato nulla e con gli arbitri impeccabili nella direzione di gara”.

Adesso il torneo femminile si fermerà per due setimane. L’ultimo impegno stagionale di A1 è in programma, infatti, il prossimo 22 marzo con la Blu Team che chiuderà a Nesima contro il Prato Waterpolo.

 

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Domenica al Marco Tomaselli si è disputata l’ultima partita di campionato di rugby con lo scontro tra la locale Nissa Rugby e l’etnea CUS Catania. La partita, aggressiva e dura ma sempre nel rispetto delle regole che contraddistinguono il Rugby, nonostante il sostegno delle mura domestiche, si è conclusa 17 – 20.

La formazione scelta dai coach della Nissa Rugby per gli 80 minuti di gioco è stata: per il pacchetto di mischia Lo Celso, Platania, Di Giorgio, Tringali, Viscuso, Nicolosi, Salvo, S. Carbone. Per la ¾ Cosentino, Di Maura, Pappalardo, Caratozzolo, Di Prima, D. Carbone, Valenti.

Una vittoria meritata da parte del CUS Catania che ha dimostrato, ancora una volta, di saper entrare in campo con una grande concentrazione e un forte spirito di squadra, caratteristiche che sono emerse soprattutto nelle drive in rimessa laterale e in mischia chiusa.

Nel primo tempo la squadra della cittadella universitaria ha segnato immediatamente due mete. Nel secondo tempo la Nissa Rugby ha riacquistato la fiducia e ha segnato tre mete (D. Carbone, Di Prima e Valenti) di cui solo una trasformata da Di Maura. Uno sforzo di rivalsa che, però, non è stato sufficiente per vincere la partita: il Cus è andato nuovamente a meta e, questa volta, l’ha trasformata con successo. Il punteggio in parità è stato sbilanciato a favore del club della Sicilia orientale quasi allo scadere del tempo con un calcio di punizione: sono questi i 3 punti che hanno determinato la vittoria. Anche senza lo sprint finale dei catanesi la Nissa Rugby non avrebbe ottenuto alcun vantaggio: per concludere il campionato come secondi in classifica la squadra del centro Sicilia doveva vincere con il bonus (4 + 1) staccando nettamente la squadra avversaria.

“Il vero problema della Nissa Rugby – ci racconta il pilone Andrea Lo Celso – è che noi non siamo capaci di entrare in campo ogni volta con la concentrazione necessaria a giocare per vincere. Spesso, infatti, ci troviamo a seguire schemi individuali e non collettivi. Il CUS Catania, in questo, è stato superiore”.

La Nissa Rugby, nel campionato 2013 -2014 ha percorso una parabola che ha avuto il suo culmine a metà del campionato “ma questo – continua Lo Celso – non è sufficiente per essere considerati professionisti e giocare in serie B”. I leoni nisseni, in effetti, hanno ruggito in molte partite ma, in alcune – che poi sono state decisive – non hanno dato il meglio. Perdere ieri contro il CUS così come alcuni mesi fa contro gli Amatori Palermo (che hanno chiuso il campionato al quarto posto) sono stati errori imperdonabili.

Dalla prossima settimana inizia la seconda fase del Girone di Serie C e la Nissa Rugby giocherà contro il Clan Messina: il 9 marzo al Marco Tomaselli di Caltanissetta e, dopo una settimana di stop, il 23 marzo allo Sperone di Messina. Una partita alla “cieca” dato che i due club non si sono mai scontrati ma i leoni nisseni sono ottimisti e determinati a tornare a casa con una vittoria. Già da stasera i coach e il direttore sportivo incontreranno i ragazzi per rivedere il video della partita di domenica per capire gli errori che devono essere evitati.

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