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Dopo una bellissima carriera come attrice in Spagna Francesca Romana Degl Innocenti torna a Roma con il suo nuovo lavoro teatrale scritto da Penelope Skinner e la regia di Marco M Casazza Fucked

F. non è sempre stata una (mediocrissima) ballerina di lap-dance cocainomane e semi-alcolizzata. Ha studiato, lavorato, si è innamorata… È sempre stata, quello sì, alla ricerca dell’uomo ideale.

E adesso, dopo l’ennesimo tragicomico ‘mattino dopo’, ritrova in un vecchio quaderno la fiaba che aveva scritto a 12 anni, in cui il nobile duca Randalf Fior Di Leone si innamora della contadina Isabella e ne fa la sua regina, rendendola – va da sé – per sempre felice e contenta. ha provato a giocare i ruoli più diversi per trovare la felicità. Ma gli uomini che pensava l’avrebbero ‘completata’ hanno deluso ogni volta le sue aspettative. Cosa c’è di sbagliato in lei? O non sarà forse la morale della favola che va rivista? Buffa, irrequieta e pasticciona, F. è determinata a capire dove sta la chiave per essere, finalmente, una donna intera. E il suo viaggio a ritroso comincia.

IL TESTO - L’AUTRICE
Il monologo FUCKED è stato accolto con enorme successo al Festival di Edimburgo nel 2008. Voce emergente ma già riconosciuta del nuovo teatro inglese, Penelope Skinner dopo la nomination nel 2008 per EIGENGRAU, ha vinto l’Evening Standard Award nel 2011 per THE VILLAGE BIKE. I suoi testi sono stati rappresentati al Royal Court Theatre, al National Theatre e al Bush Theatre di Londra.

IL REGISTA

Formatosi alla scuola di Massimo Castri, Tadeusz Kantor e Giorgio Strehler, Marco M. Casazza conduce da oltre vent’anni come attore e regista, oltre che dramaturg e traduttore di testi teatrali, una ricerca sui linguaggi del teatro contemporaneo. Con questo nuovo progetto, dopo “5 x UNA!” di Enrico Luttmann (al T. Stabile del Friuli Venezia Giulia), “IL LACCHÈ E LA PUTTANA” di Nina Berberova (Mittelfest- Cividale del

Friuli), “THREE SISTERS COME & GO” (Theaterlab-NY), “100m2” di Juan Carlos Rubio e “LA LISTA” di Jennifer Tremblay (Rassegna di Drammaturgia Contemporanea Internazionale ‘In Altre Parole’- Roma) indaga le zone d’ombra e le fragilità ma anche la forza inaspettata di una donna che, davanti allo scenario desolato delle illusioni perdute, riesce a ridere di sé e a reinventarsi, superando il lieto fine di cartapesta delle fiabe...

L’ATTRICE

Francesca Romana Degl'Innocenti si diploma alla scuola Teatro Azione di Isabella Del Bianco e Cristiano Censi. Prosegue la sua formazione con Giancarlo Sepe, Ennio Coltorti, Nikolaj Karpov e l’Odin Teatret di Eugenio Barba.

A diciotto anni inizia a lavorare come aiuto-regista alla Plexus T., la produzione teatrale di Lucio Ardenzi. Nello stesso periodo, debutta come attrice a Roma e inizia a fare tournée in Italia.

Come aiuto-regista, lavora con alcuni dei registi più conosciuti in Italia, come Armando Pugliese, Luca Barbareschi, Antonio Calenda e Gigi Proietti, ed è diretta tra gli altri dallo stesso Pugliese, da Anna Proclemer, Ennio Coltorti, Marco Maltauro. Recita anche in fiction e documentari.Tra le sue regie: 'SMILE!' di e con David Halevim, “IL CICLOPE” di Enzo Siciliano e “COM UNA NINA” tratto da una novella di Natalia Ginzburg.Sempre nel 2006, si laurea in legge e inizia a collaborare con l'agenzia letteraria teatrale di Antonia Brancati, nel diritto d'autore.Dal 2010 al 2012 è Artistic Advisor del Perugia International Film Festival.

Nel 2013 va a vivere a Barcelona, dove continua a fare teatro e crea, con Raissa Brighi e Maddalena Basevi, la compagnia AMAGAT TEATRE.

La Comunità Ellenica di Roma e Lazio, nei giorni 8 e 9 Ottobre 2013, alle ore 19.00, presso il Nuovo Cinema Aquila sito a Roma in Via L’Aquila n.68, proietterà due importanti film dell’affermato regista Pantelis Voulgaris, uno dei più rappresentativi registi greci i cui film hanno partecipato a numerosi festival nazionali ed internazionali.

Martedì 8 ottobre verrà proiettato il film “Nyfes” (Spose). Il film, basato sul copione scritto dalla moglie del regista, Ioanna Karistiani, ha vinto un numero record di premi al Festival di Salonicco nel 2004, dieci in tutto, compreso quello per il miglior film.

Racconta la storia di Niki (Victoria Haralambidou), in viaggio verso l'America insieme ad altre 700 donne per sposare degli uomini mai visti. Sul traghetto Niki si innamora di un fotografo americano, Norman Harris (Demian Lewis). Voulgaris è anche tra i produttori,  insieme a Barbara De Fina e Terry Dougas, mentre Martin Scorsese è il direttore delegato della produzione.

Mercoledì 9 ottobre verrà proiettato il film “Petrina Chronia” (Anni di Pietra).Tessalia, 1954: Eleni e Babis si innamorano ma la loro relazione viene improvvisamente interrotta. Babis, accusato di far parte dell'allora illegale Partito Comunista, viene arrestato mentre Eleni fugge ad Atene, dove inizia a vivere nell'anonimato. Comincia la loro lunghissima odissea sullo sfondo di anni turbolenti, dall'inizio della guerra civile fino alla fine della dittatura militare. Il film è stato presentato al Festival del Cinema di Salonicco, nel 1985, dove ha vinto il premio per il miglior film, per la migliore regia e per la migliore interpretazione femminile. Inoltre, ha ricevuto una menzione speciale per l'interpretazione di Themis Mpazaka e il Premio Speciale OCIC al Festival di Venezia.

Il regista sarà presente in entrambe le occasioni insieme alla moglie, la nota scrittrice Ioanna Karistiani, sceneggiattice di “Nyfes”, anche per un eventuale dibattito al termine delle proiezioni.

L’evento riveste per la Comunità Ellenica una notevole importanza sia a livello culturale sia didattico, poiché si avvale della partecipazione di due importanti personaggi della cultura greca contemporanea: il regista Voulgaris è considerato uno dei maestri del cinema greco e la scrittrice Karistiani è nota oltre i confini della Grecia, in quanto diverse sue opere sono tradotte in varie lingue tra cui l’italiano. Per quanto riguarda il lavoro di traduzione dei sottotitoli in italiano, esso è il risultato di un’attività svolta dagli allievi del corso di neogreco avanzato tenuto dalla Comunità stessa.

All’evento saranno invitati autorità italiane e greche nonché personaggi del cinema e della cultura. Il regista, Pantelis Voulgaris, e la scrittrice e sceneggiatrice, Ioanna Karistiani, saranno presentati dal Presidente della Comunità Ellenica di Roma e Lazio.

 

Carmina Burana © N.Razina (10)


Oltre dieci minuti di applausi hanno accolto ieri sera il Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo, in scena al Mariinsky di San Pietroburgo per la première russa dei Carmina Burana di Carl Orff firmati Shen Wei. Grande entusiasmo per uno spettacolo d'arte totale (Wei firma coreografia, scene e costumi) che, dopo il successo sancarliano dello scorso luglio, registra adesso importanti consensi anche in un paese come la Russia che ha scritto pagine fondamentali nella storia della

danza e che da sempre riserva grande considerazione e attenzione all'arte coreutica di tradizione e d'avanguardia, come nel caso di questo lavoro di Wei. Sold out dunque sia per la recita di ieri che per la replica di questa sera (26 settembre). Il Corpo di Ballo del San Carlo diretto da Alessandra Panzavolta, i danzatori della Shen Wei Dance Arts, il Coro e l'Orchestra del Mariinsky

guidati dallo spagnolo Jordi Bernàcer, hanno incantato il pubblico con l'allestimento scenico surreale e visionario dei “Carmina Burana” firmati dal coreografo sinoamericano Shen Wei. Alla serata di ieri erano presenti anche il Presidente della Fondazione Teatro di San Carlo e sindaco di Napoli Luigi de Magistris e la Sovrintendente Rosanna Purchia che voluto esprimere

tutta la propria gratitudine al Corpo di Ballo, allo staff e ai tecnici del San Carlo anche con il console generale d'Italia a San Pietroburgo Luigi Estero.

Continua dunque l'intensa attività internazionale del Lirico, che in appena due mesi tocca tre diversi continenti: in Oman fino allo scorso 20 settembre con uno storico Barbiere di Siviglia, ora a San Pietroburgo con la danza contemporanea dei Carmina Burana e tra un mese a San Francisco, dove Orchestra e Coro, diretti da Nicola Luisotti, e assieme alle compagini della San Francisco Opera eseguiranno la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi nell'anno della cultura Italiana negli Stati Uniti e in occasione del bicentenario dalla nascita del compositore simbolo del melodramma italiano.

Importante traguardo non solo sul versante atistico: per la prima volta, infatti, i musicisti americani si esibiranno insieme a dei colleghi stranieri, vincendo il protezionismo delle Unions.

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