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Iran, Trump non ripeterà gli errori di Obama

L'amministrazione Trump "non ripeterà gli errori" di quella Obama. Lo sottolinea la Casa Bianca nell'anticipazione della nuova strategia Usa per l'Iran. La nuova politica del presidente affronterà quindi non solo il nucleare ma "la totalità delle minacce derivanti dalle attività maligne del governo iraniano e cercherà di determinare un cambiamento del comportamento del regime" di Teheran.

Negare a Teheran "ogni via per l'arma nucleare", contrastare la minaccia dei missili balistici e "di altre armi asimmetriche", "neutralizzare la sua influenza destabilizzante" nella regione e "contenere la sua aggressione, specialmente il suo sostegno al terrorismo e ai militanti": sono 3 dei 6 punti chiave della nuova strategia approvata da Donald Trump per l'Iran. Tra gli obiettivi negare a Teheran i fondi per le sue "attività maligne", "rivitalizzare le tradizionali alleanze" Usa e opporsi alle guardie della rivoluzione. "La nuova strategia Usa per l'Iran punta a neutralizzare l'influenza destabilizzante del governo iraniano e a contenere la sua aggressione, in particolare il suo supporto per il terrorismo e i militanti", e' il primo punto. 

Era ancora candidato per i repubblicani, aveva già detto di voler fare un passo indietro rispetto all'accordo sulla proliferazione del nucleare trovato con Teheran dall'amministrazione precedente. E oggi si apellerà al mondo, chiedendo di unirsi "nel chiedere che il governo dell'Iran metta fina alla sua ricerca di morte e distruzione".

"È il punto d'arrivo di nove mesi di discussioni con il Congresso e i nostri alleati su come proteggere meglio la sicurezza dell'America", mette in chiaro la Casa Bianca - in parole anticipate dalle agenzie di stampa - puntando a un triplice obiettivo: non solo rendere più difficile per l'Iran lo sviluppo di armi nucleari, ma anche contrastare il programma di sviluppo dei missili balistici e combattere quelle attività iraniane che Washington ritiene portino all'instabilità del Medioriente, dallo Yemen alla Siria.

Nel mirino ci sono anche le Guardie della rivoluzione, l'esercito dei pasdaran contro cui Washington starebbe preparando nuove sanzioni. Nei giorni scorsi sono arrivate invece taglie milionarie per informazioni su Talal Hamiyah, capo delle operazioni all'estero dell'Hezbollah e Fuad Shukr, uno dei comandanti militari. L'organizzazione libanese è vicine alle posizioni iraniane e combatte in teatri come la Siria e lo Yemen.

Gli Usa vogliono inoltre "rivitalizzare le loro tradizionali alleanze e partnership regionali come baluardo alla sovversione iraniana e ripristinare un più stabile equilibrio di potere nella regione". Washington lavorerà anche per "negare al regime iraniano, e specialmente al Corpo della guardia rivoluzionaria islamica (Irgc) , i fondi per le sue attività maligne, e per opporsi alle attività dell'Irgc che sottrae la ricchezza del popolo iraniano". Come quarto punto e' indicato il contrasto delle minacce agli Usa e ai suoi alleati derivanti "dai missili balistici e da altre armi asimmetriche". Gli Usa intendono poi "riunire la comunità internazionale per condannare le evidenti violazioni dei diritti umani dell'Irgc e la sua ingiusta detenzione di cittadini americani e di altri stranieri con accuse pretestuose". Infine, "soprattutto negare al regime iraniano ogni via per l'arma nucleare". Tra le attività nel mirino Usa anche il sostegno iraniano al regime di Assad, l'ostilità verso Israele, la minaccia alla liberta' di navigazione, in particolare nel Golfo Persico, i cyber attacchi contro Usa, Israele ed altri alleati e partner degli americani in Medio Oriente.

"E' tempo per il mondo intero di unirsi a noi nel chiedere che il governo iraniano metta fine al suo perseguimento di morte e distruzione": e' l'appello lanciato dal presidente Usa Donald Trump con l'approvazione di un nuova e più ampia strategia per l'Iran "in consultazione con il suo team per la sicurezza nazionale". "E' il punto d'arrivo di nove mesi di discussioni con il Congresso e i nostri alleati su come proteggere meglio la sicurezza dell'America", rende noto la Casa Bianca.

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