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Roghi Grecia, i morti salgono a 79

Scenari da guerra che hanno alimentato sospetti su una presunta regia di questi strani fuochi simultanei. Il governo non parla ufficialmente di incendi dolosi. Tsipras si è limitato a dire: «Stiamo facendo tutto il possibile per fermare gli incendi. Ma sono preoccupato perché gli incendi sono scoppiati sia ad est che a ovest di Atene». 

C’è stato persino chi, scappando, nelle forti correnti, è affogato. Un’imbarcazione si è rovesciata e due stranieri, forse polacchi, sono annegati. Almeno cinque salme, fra cui bambini, sono state recuperate dalla Guardia costiera nelle ultime 48 ore. «Non dimenticherò mai un uomo che è andato a fondo accanto a me senza che potessi fare nulla per salvarlo», racconta un uomo, ancora sconvolto. Nel cielo vanno e vengono i canadair che tentano di spegnere del tutto gli ultimi focolai. Due dovrebbero arrivare oggi dall’Italia. La Grecia ha chiesto aiuto e da tutta l’Europa sono arrivate offerte. Ieri sera preoccupava la zona delle raffinerie di Atene. Tutta la notte si sono concentrati lì gli sforzi per evitare che le fiamme potessero lambirle. Mentre gli ospedali si affollavano di feriti, ustionati, persone con problemi respiratori e sindromi da schiacciamento. Commosso il premier Alexis Tsipras in tv: «Siamo in lutto, una tragedia indicibile».

Due Canadair dei vigili del fuoco italiani sono in partenza per la Grecia. Sono state le autorità di Atene a richiedere l'aiuto. Il fronte degli incendi, che hanno causato olre 70 morti e almeno 556 feriti, si estende per diversi chilometri in due grandi foreste che lambiscono la capitale greca. I due velivoli dovrebbero essere operativi da mercoledì.

I soccorritori in azione nelle aree più colpite dagli incendi stanno passando casa per casa cercando eventuali dispersi, anche a bordo delle auto bruciate. La portavoce dei Vigili del Fuoco ha detto che le autorità hanno ricevuto decine di chiamate di persone in cerca di propri cari scomparsi, precisando che alcune di queste potrebbero finire per aumentare il numero delle vittime, mentre altre potrebbero essere tornate alle loro famiglie senza che le autorità ne siano state informate. Per questo non sono stati diffusi dati ufficiali sul numero dei dispersi. Alcuni appelli sono stati diffusi anche per radio e televisione.

Nei prossimi giorni saranno annunciati i risarcimenti per le famiglie delle vittime. Il Ministero di Lavoro ha già messo a disposizione strutture per ospitare gli sfollati, mentre unità mobili di psicologi e assistenti sociali sono state allestite per l'assistenza alle persone coinvolte nei roghi o che hanno perso familiari e amici. Infine, la Regione dell'Attica ha creato un apposito centro di coordinamento per i soccorsi e il volontariato

La maggioranza delle vittime è stata ritrovata senza vita in casa o nell'auto, nel resort marino di Mati, una località turistica costiera nella regione di Rafina, a circa 40 km a nordest di Atene. Nella stessa località 26 corpi carbonizzati sono stati rinvenuti nel giardino di una villa. Altre vittime sono state trovate abbracciate l'una all'altra sulla spiaggia di Argyri, sempre a Mati: i corpi, tra i quali quelli di bambini, giacevano a una trentina di metri dal mare, nelle vicinanze di un ristorante molto frequentato. Nello stesso punto sono state trovate decine di automobili carbonizzate.  Sono almeno 550 le persone rimaste ferite negli incendi, almeno 16 i bambini in gravi condizioni, ha riferito la Croce Rossa.

A migliaia, con i corpi neri dalla fuliggine, si sono riversati sulle spiagge o sono saliti su imbarcazioni per sfuggire alle fiamme. Navi militari sono state dislocate lungo le coste delle zone colpite da incendi, per evacuare via mare la gente intrappolata dai roghi. Cinque persone che si erano gettate in mare per sfuggire agli incendi che li avevano circondati nei pressi di Rafina, a nord di Atene, sono state salvate da una nave tragheti

Altri cinque, invece, non ce l'hanno fatta. L'ultimo corpo recuperato è quello di un uomo, che si presume sia affogato tentando di scampare alle fiamme. Gli altri cadaveri sono di tre donne e un bimbo. E si teme per la sorte di due turisti danesi, che con altre persone - tutte messe in salvo - hanno utilizzato un gommone per sfuggire ai roghi. L'Unità di crisi della Farnesina sta verificando l'eventuale coinvolgimento di cittadini italiani. Sono circa 700 le persone salvate fino ad ora dalla Guardia Costiera.

"Per fortuna c'è il mare, siamo scappati in mare, perché le fiamme ci stavano inseguendo fino in acqua". Lo ha detto un testimone, scampato alle fiamme in Grecia, citato dalla Bbc online. Il fuoco "ci ha bruciato la schiena e ci siamo tuffati in acqua. Ho detto 'mio Dio, dobbiamo correre a salvarci'".

Ancora ignote le cause dell'incendio, ma il governo greco sospetta che siano di natura dolosa. "Nulla resterà senza risposta" ha dichiarato il premier greco Alexis Tsipras. Le fiamme sono divampate in luoghi diversi e distanti tra loro e anche per questo lo stesso Tsipras, in mattinata, aveva parlato di "incendi asimmetrici". Alcuni media greci ipotizzano, inoltre, che piromani siano entrati in azione per saccheggiare le case abbandonate dai turisti o per motivi di speculazione edilizia.

Il precedente di Olimpia. La Grecia ha vissuto altri tragici precedenti di devastanti incendi: undici anni fa, nel 2007, una serie di roghi divampati nell'ultima settimana di agosto, costarono la vita a 67 persone. Le fiamme interessarono principalmente il Peloponneso occidentale e meridionale e l'Eubea meridionale. Il fuoco minacciò anche la distruzione della città antica di Olimpia, evacuata il 26 agosto. Negli oltre 3mila incendi boschivi, di origine dolosa e favoriti dalle altissime temperature di quell'estate, sopra i 40 gradi, e dalla siccità, andarono in fumo 2.700 metri quadri (370 mila acri) di foreste, oliveti e vigne. Oltre 2.100 edifici furono distrutti dalle fiamme.

 

 

 

 

 

 

 

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