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Il dramma dei malati di alzheimer

Marino Criscione, don Occhipinti, Accetta, Tribastone

 

Tra le patologie neurologiche, la malattia di Alzheimer rappresenta oggi in Italia, e in molti Paesi avanzati, una delle emergenze socio-sanitarie più attuali. La demenza ha un inizio subdolo, si comincia con lievi problemi di memoria, ma poi pian piano si arriva al punto di perdersi in luoghi familiari. Si hanno disorientamenti sul tempo, sulle persone, e si finisce per trascurare la propria sicurezza personale, l’igiene e la nutrizione. Per i malati di Alzheimer, la vita è un progressivo e lento declino che può durare anni. Non essendoci attualmente alcuna possibilità di cura, assumono un’importanza ed una dimensione sempre più rilevante la rete familiare, affiancata da strutture pubbliche e private. Ma anche offrire un aiuto alle famiglie che vivono questa terribile malattia è tra gli obiettivi da perseguire. Sono questi gli scottanti temi trattati ieri pomeriggio, nella sede dell’Ordine dei medici, nel corso dell’appuntamento promosso dalla sezione Ammi di Ragusa sul tema “L’Alzheimer: dall’individuo alla famiglia”, con la presenza dello psichiatra Giancarlo Tribastone e della psicologa Maria Accetta che fa parte del Centro di riabilitazione cognitiva “Anima…mente”. Ad aprire i lavori il presidente dell’Ammi, Elisa Marino Criscione, che ha parlato della delicatezza di una questione che, però, va affrontata di petto e che merita la massima attenzione da parte degli operatori del settore e non solo. A partecipare all’incontro anche il direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, molto sensibilizzato su tale tematica, oltre ai volontari dell’Avo, con la presidente Rina Tardino, e ai soci dell’Unitrè. Accetta, soffermandosi sull’associazione “Anima…mente”, ha spiegato che la stessa è composta da un’equipe altamente specializzata e con esperienza nel settore che ha puntato alla realizzazione di un centro di riabilitazione cognitiva per malati di Alzheimer in prima fase. Il centro diurno per i malati di Alzheimer è a Ragusa in via Ettore Fieramosca n. 81. La struttura per i malati  si propone di favorire: l’acquisizione di strategie mnemoniche adeguate al livello cognitivo; il mantenimento nel tempo delle abilità cognitive e funzionali residue; il miglioramento del tono dell’umore; la riabilitazione cognitiva; la riabilitazione psicosociale; la terapia occupazionale; la cucina terapeutica; la musicoterapia, che oltre a condurre all'esplorazione del senso del ritmo e della melodia, mira a rivelare l'origine dei suoni stessi. L’associazione “Anima…mente” si occupa, inoltre, di fornire un sostegno psicologico e psicosociale ai familiari dei malati. “Anche in provincia di Ragusa – dice la presidente Marino Criscione – abbiamo appurato che questa patologia è presente in maniera consistente. Nel recente passato, però, non si sapeva come affrontarla nel migliore dei modi. Oggi, grazie pure ai progressi compiuti dalla scienza medica, si sta cercando di recuperare il più possibile il terreno perduto. Con l’appuntamento di ieri abbiamo cercato di fornire delle indicazioni di massima su come intervenire quando si cominciano a registrare i primi sintomi per evitare che si abbia a che fare con una degenerazione insostenibile della malattia”.

 

 

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