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Crisi Crimea: Obama propone meeting straordinario G7 all'Aja

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato al Cremlino con i dirigenti della Crimea e di Sebastopoli l'accordo per il loro ingresso come nuovi soggetti nella Federazione Russa. Accordo che deve essere ratificato dal parlamento, contestualmente ad una nuova legge.

Il documento e' stato firmato, oltre che da Putin, dal premier e dal presidente del parlamento crimeano, Serghiei Aksionov e Vladimir Kostantinov, e dal sindaco di Sebastopoli, Alexiei Cialyi. Dopo la firma e' stato intonato l'inno russo.
Putin ha risposto alle accuse di violare il diritto internazionale, rinfacciando all'Occidente un doppiopesismo rispetto a quanto accade nel Kosovo.

Putin nel suo discorso ha poi accusato Nikita Krushev di avere ceduto la penisola all'Ucraina "in violazione della Costituzione". L'ex segretario del Partito comunista dell'Unione Sovietica (Pcus) decise la cessione del territorio nel 1954.

Spiegando che nella nuova Crimea le lingue ufficiali saranno tre, "russo, ucraino e tataro", Putin si è preso il merito di avere risolto la situazione senza "alcun conflitto armato, non ci sono state vittime". A chi teme che le mire russe si posino sul resto dell'Ucraina, ha risposto che "la Russia non vuole altre secessioni".

Da Varsavia, il vicepresidente americano, Joe Biden, ha annunciato nuove sanzioni e auspicato che la Nato "emerga da questa crisi più forte". Già ieri gli Stati Uniti e l'Ue avevano reso pubblico un elenco di nomi russi e ucraini colpiti da un'azione mirata, a cui il Cremlino ha risposto sprezzante: "Suscitano ironia e sarcasmo".

Il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, ha detto questa mattina che Mosca sarà esclusa dal prossimo G8 e Barack Obama ha proposto una riunione straordinaria del G7 all'Aja la prossima settimana. La Gran Bretagna ha interrotto la collaborazione militare con i russi.

Per la riunione del G8 prevista a giugno, "abbiamo deciso di sospendere la partecipazione della Russia, ovvero è previsto che siano tutti gli altri Paesi, i sette più grandi Paesi, che si riuniscano, senza la Russia". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius.

Nel suo discorso al parlamento, Putin ha ribadito che il referendum della Crimea per l'annessione alla Russia si e' svolto nel pieno rispetto del diritto internazionale e che l'esito e' "del tutto convincente". "Siamo qui per una vicenda vitale, storica", ha aggiunto, parlando della Crimea come di una parte "inalienabile della Russia".  Nel suo discorso, Putin ha ribadito che Mosca non ha violato alcuna norma internazionale in Crimea e che "le forze armate russe non sono entrate in Crimea, c'erano gia' in conformita' all'accordo con Kiev, non abbiamo neppure superato il limite previsto di 25 mila unita'". Al discorso hanno assistito, in prima fila, il premier e il presidente del parlamento di Crimea, Serghiei Aksionov e Vladimir Kostantinov. Quando Putin ha ricordato la loro presenza in sala, si sono levati lughi applausi.  "Il trasferimento della Crimea all'Ucraina - ha detto Putin - fu frutto di grosse violazioni e fu deciso dietro le quinte in uno stato totalitario, mettendo la gente di fronte al fatto compiuto. In Crimea - ha detto Putin - ci saranno tre lingue: russo, ucraino e tataro.

Il presidente russo ha già dato disposizione di approvare la bozza di accordo tra la Russia e la Crimea per l'annessione di quest'ultima firmando un decreto che spiana la strada all'annessione della Penisola - a 70 anni esatti dall'inizio dell'offensiva dell'armata rossa che avrebbe portato al fine dell'occupazione nazista.  Nel decreto firmato da Putin si prende atto della "volontà espressa dal popolo della Crimea nel referendum del 16 marzo 2014" e si formalizza che da questo momento la Russia riconosce la penisola come "Stato indipendente e sovrano". Mosca riconosce inoltre "uno statuto speciale" per la città di Sebastopoli, dove si è tenuta una consultazione parallela nell'ambito del processo di secessione dall'Ucraina. Il testo - secondo quanto riporta l'agenzia russa Ria Novosti - non fa per ora menzione a un'annessione della Crimea.

La consultazione - che ha visto il sì trionfare con il 96,77% delle preferenze - è stata dichiarata illegale dall'Occidente. Il Parlamento della penisola sul Mar Nero ha proclamato l'indipendenza chiedendo a Mosca di essere ammessi nella Federazione con lo status di Repubblica, così come all'Onu è stato chiesto il riconoscimento di stato indipendente.

Condanniamo l'aggressione della Russia alla sovranità e integrità del territorio di Ucraina". Lo ha detto oggi il vicepresidente americano Joe Biden durante una conferenza stampa a Varsavia insieme con il premier polacco Donald Tusk.

La Russia ha fatto una scelta di isolamento approvando l'accordo di annessione della Crimea. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico, William Hague, intervenendo poco fa alla Camera dei Comuni.

La Gran Bretagna ha sospeso ogni tipo di cooperazione militare con la Russia. Lo ha annunciato oggi il ministro degli Esteri britannico, William Hague, intervenendo alla Camera dei Comuni.

Il capo del Foreign Office ha ricordato che Londra ha sospeso tutte le esportazioni di armi verso la Russia per i timori di un ''grave pericolo'' di escalation militare in Ucraina. E' stata anche cancellata una esercitazione navale, dopo che Mosca ha siglato l'accordo di annessione della Crimea.

Una differente relazione può essere necessaria in futuro con la Russia'', ha aggiunto Hague. ''Una relazione in cui le istituzioni come il G8 lavorino senza la Russia e la cooperazione militare e le esportazioni nella Difesa siano permanentemente limitate, in cui si accelerino le decisioni per ridurre la dipendenza europea dalle esportazioni dell'energia russa'', ha sottolineato il capo del Foreign Office.

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