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Lagarde: allarme disoccupazione in Europa

Ancora allarme disoccupazione per l'Europa. A lanciarlo e' il d.g. del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, che denuncia quasi 20 milioni di disoccupati nel Vecchio Continente. ''Fino a che gli effetti sul lavoro non saranno invertiti, non possiamo dire che la crisi e' finita. Quando la disoccupazione e' alta - prosegue - la crescita e' lenta perche' la gente consuma meno e le aziende investono e assumono meno'' afferma Lagarde, sottolineando che la strada piu' efficace per rafforzare l'occupazione e' la crescita. Secondo alcune stime, un punto percentuale di crescita in piu' nelle economie avanzate ridurrebbe la disoccupazione di meta' di un punto percentuale, ovvero fa tornare al lavoro 4 milioni di persone''. In Europa per rilanciare la crescita e' necessario che famiglie, aziende e governi riducano gli elevati livelli di debito. ''Il debito pubblico deve calare. In un contesto di bassa crescita, il trucco e' muoversi gradualmente fino a che il mercato lo consente con politiche ancorate all'impegno di un risanamento fiscale sostenuto a un ritmo ragionevole nel medio termine. Il risanamento, inoltre, dovrebbe essere visto come un'occasione per rendere il budget piu' orientato alla crescita''.
"Mi preoccupa - dice ancora Lagarde - che quasi un quarto dei giovani europei under-25 non riesce a trovare un lavoro. In Italia e Portogallo più di un terzo dei giovani sotto i 25 anni è disoccupato. E in Spagna e Grecia sono piu' della metà".Intanto Letta :
I nostri due Paesi stanno vivendo una fase nella quale possiamo dire con soddisfazione che le politiche fatte ci consentono di guardare al futuro con maggior fiducia e ottimismo"...ha detto il premier Enrico Letta dopo l'incontro con il premier spagnolo Mariano Rajoy.

Il 2014 inizia sia per la Spagna sia per l'Italia senza la tempesta finanziaria addosso" e i dati confermano che è ripresa la crescita: "Ci aspettiamo che il 2014 sia un anno di crescita sia in Spagna che in Italia", ha aggiunto Letta, al termine del vertice Italia-Spagna.

"Si chiuda l'unione bancaria dentro questa legislatura" europea, "spostare questo obiettivo nella prossima sarebbe un errore": così il premier.

Per Letta, "a lotta alla disoccupazione giovanile a livello europeo e nei nostri Paesi rappresenta la grandissima priorità, per questo lavoreremo perché non ci si accontenti della garanzia per i giovani ma si facciano passi in avanti".

"E' assolutamente fondamentale che si riesca a risolvere la controversia" sul canale di Panama: "è interesse primario per l'Italia e la Spagna", ha detto Letta, al termine del vertice Italia-Spagna.

"Sono convinto - ha spiegato il premier - che il rapporto sintonico tra Spagna e Italia faccia bene ad una Europa che punti alla crescita e all'occupazione".

"Conto che queste due scelte che sostengo, la nuova legge elettorale e la fine del bicameralismo perfetto, rendano l'Italia più forte" in Europa. Lo ha detto il premier Enrico Letta, rispondendo ad una domanda al termine del vertice Italia-Spagna.

"Sono fiducioso che l'iniziativa dei principali partiti sulla legge elettorale e sulla fine della zavorra del bicameralismo perfetto, in particolare del mio, possa arrivare a risultato positivo che rafforza il governo. Se c'e' accordo il piu' felice sono io", ha detto il presidente del Consiglio.

"E' miope oggi una leadership politica che non veda l'euroscetticismo montante - ha detto Letta -. Possono esserci tre risposte: il populismo di chi liscia il pelo agli euroscettici, il comportamento da struzzi di chi ignora l'euroscetticismo, il pragmatismo di chi ritiene che l'Europa sia soluzione e non il problema. Per questa Europa noi ci battiamo".

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