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i partecipanti al corso

 

Si è concluso con grande successo il di apicoltura organizzato dall'associazione Centro Studio Ibleo a Palazzolo Acreide.

Le richieste per il corso sono state numerose indice, questo, di un grande interessamento per un settore in continua crescita.

Il Corso si è svolto in nove incontri della durata di quattro ore per circa tre mesi. La metodologia didattica ha permesso ai docenti, Dott. Pierangelo Trapani e Dott. Vincenzo Catinella, di spaziare fra gli argomenti pertinenti, dando allo stesso una connotazione tecnica e professionale.

Durante l'attività didattica si sono affrontati diversi argomenti: dallo studio delle diverse tipologie di api presenti sul territorio, al riconoscimento delle principali malattie, sia tra le api adulte che di covata, ed i successivi trattamenti, con particolare attenzione all'utilizzo delle varie attrezzature tecniche occorrenti.

In generale si sono acquisite quelle competenze determinanti per affrontare l'attività di apicoltore, come conoscere il ciclo vitale dell'ape e la loro vita nella colonia, le proprietà del miele, ed infine le relative tecniche di smielatura, maturazione e confezionamento. Da un punto di vista tecnico-pratico sono state organizzate delle visite presso alcune aziende apistiche della provincia di Siracusa (Azienda Sutera, Oliva e Milluzzo) e, muniti delle relative protezioni sono stati visitati alcuni apiari ove è stato possibile constatare sia le precauzioni da adottare e sia le metodologie che facilitano il riconoscimento delle principali patologie legate al mondo delle api, inoltre è stato effettuato, in azienda, un assaggio guidato dei vari tipi di miele utilizzando la tabella del Gusto e associando ad ogni miele un particolare alimento.

I corsisti durante le visite tecnico-professionali hanno avuto l'occasione di visionare direttamente, e in laboratorio, il processo di disopercolatura dei favi, la smielatura e l'invasettamento con conseguente dibattito al fine di poter cogliere le caratteristiche professionali di questo settore e i vari canali di commercio dei prodotti dell’alveare.

In conclusione – ha affermato il responsabile per il Centro Studio Ibleo, Vincenzo Signorelli – il Corso ha voluto dare un imprinting a coloro i quali volessero intraprendere un' attività, come quella dell'apicoltura, che nel nostro territorio potrebbe diventare un settore di forte crescita con ampie possibilità occupazionali per i nostri giovani.

 

 

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Si è svolta ieri pomeriggio, 11 giugno, con la premiazione finale, la terza edizione del concorso di scrittura creativa “Caro diario, ti scrivo...” dedicato ad Antonella Licitra, la giovane insegnante di lettere scomparsa nel 2010 e ancora viva nel ricordo di chi l’ha conosciuta.

Presente un folto pubblico composto da parenti, amici, colleghi e partecipanti al concorso, per quest’edizione che si è svolta come di consueto nell’auditorium della scuola media Vann’Antò, istituto nel quale ha insegnato con passione l’insegnante ragusana. A rappresentare l’istituto la vicepreside Giovanna D’Angelo, inoltre presente Rosario Pitrolo, il dirigente scolastico dell’istituto “Pascoli”, altra scuola in cui l’insegnante ha prestato il suo servizio, che l’ha ricordata con affetto come una persona splendida, delicata, solare e aperta a qualunque tipo di confronto. La passione incondizionata che la stessa nutriva per la lettura e per la nobile arte della riflessione hanno portato il marito e artista Sandro Bracchitta ad indire questo concorso, rivolto agli alunni delle III classi delle scuole medie della città di Ragusa. Il concorso consiste nella presentazione di un elaborato redatto in forma di diario. La giuria, chiamata a valutare e premiare la creatività dei piccoli scrittori, era formata da Daniela Baglieri, Alessandro Bongiorno, Massimo Carpintieri, Giusi Digrandi, Tina Distefano, Alessandra Fine e Angelo Licitra. La segreteria e l’organizzazione sono state curate dalle insegnanti Maria Licitra e Donatella Ventura.

E’ stato Sandro Bracchitta a prendere la parola, ringraziando i presenti e la giuria e portando un ricordo della moglie legato alla capacità d’introspezione che la stessa possedeva, che perfettamente viene rappresentata nella forma di una pagina di diario, alla quale i 46 partecipanti al concorso si sono accostati, facendo un dono della realtà intima di se stessi.

“Antonella era una donna fortemente convinta dell’altissimo valore dell’insegnamento – ha spiegato Bracchitta - aveva una grande capacità d’ascolto di se stessa e degli altri unita ad un’intelligente e acuta attenzione per gli aspetti più profondi dell’animo umano”. A queste caratteristiche di Antonella e al suo amore per la vita e per la bellezza, l’artista ragusano dedica il concorso. Maria Licitra successivamente si è soffermata proprio sulla capacità del donare e di mettersi in gioco di questi adolescenti, sottolineando quanto sia più facile oggi stare dietro le quinte, nella propria indifferenza.

Sono stati quattro gli elaborati che hanno colpito la sensibilità della giuria, 3 scaturiti dalla fantasia e interiorità di tre ragazze della stessa classe della scuola media “Quasimodo”, uno proveniente da un ragazzo dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Pascoli”.

Il primo premio, consistente in un computer, è andato a Chiara Brugaletta, il secondo a Luca Gurrieri, il terzo a Carlotta Arancio Febbo, entrambi dei buoni libro, un quarto premio, alcuni testi classici, è stato consegnato, per lo stile di scrittura, a Emilia Cascone. I premi sono stati consegnati dai vincitori delle passate edizioni Silvia Occhipinti, Lorenzo Smecca e Giulio Tedeschi.

Grazie all’interpretazione dell’attore Davide Migliorisi, gli elaborati hanno preso vita, trascinando il pubblico nell’interiorità dei ragazzi vincitori. Dai lavori è emerso il desiderio nascosto di insegnare, nonostante gli insegnanti vengano spesso percepiti come rivali, “perché insegnando si aiutano i ragazzi a trovare la loro strada”. Si è parlato dell’amore per la musica, ma è stato affrontato anche un tema come la crisi economica, descritta dal punto di vista di un ragazzo, che si chiede perché si parli di crisi, pur essendo circondati da tutto ciò che serve per vivere bene, e “allora forse la crisi dipende dallo smarrimento del rapporto con se stessi?”. Attraverso gli elaborati gli adolescenti si sono aperti, manifestando l’intimo delle proprie emozioni, tra pensieri, in riva al mare vicino ad uno scoglio, e sentimenti di sofferenza spesso mascherati da un timido sorriso. Tra gli applausi, soddisfatte le insegnanti presenti per il lavoro svolto dagli studenti ed emozionati i ragazzi stessi che hanno riferito di aver scritto le pagine di diario lasciandosi trasportare dalla fantasia e dalla loro lettura interiore.

Ha chiuso la premiazione la docente Donatella Ventura, sottolineando come la giuria abbia usato un metodo meritocratico, tanto da aver fatto arrivare in finale tre amiche della stessa classe, che condividono tra i propri sentimenti. Ha evidenziato che è importante l’introspezione ma anche la condivisione, e così il suo ultimo pensiero è andato alla persona con cui condivideva le risate e i dolori, che rendono spesso meno superficiali e attaccati alle cose vere della vita: l’amica Antonella.

 

E’ stata prorogata sino a domenica 16 giugno “L’arte cerca la gente”, la mostra di scultura e pittura curata da Amedeo Fusco e Rosario Sprovieri tuttora in fase di svolgimento all’interno del centro commerciale “Le Masserie” di via Achille Grandi a Ragusa. Una decisione quasi d’obbligo considerato il successo e la curiosità che hanno riscosso le opere d’arte dei 26 artisti che hanno voluto scommettersi con questa nuova iniziativa destinata ad intercettare il potenziale pubblico laddove lo stesso si concentra. Espongono: Arturo Barbante, Mara Bartoli, Nuccio Battaglia, Silvano Braido, Anna Bufardeci, Clara Calì, Giorgio Cappello, Annalisa Cavallo, Sergio Cimbali, Giuseppe Criscione, Ivo D’Orazio, Franco Filetti. E, ancora, Salvatore Fratantonio, Fabio Nicola Grosso, Sal Iacono, Pino Larosa, Salvatore Licitra, Giovanni Lissandrello, Pietro Maltese, Al Mazzaglia, Gino Minniti, Michele Nigro, Emanuele Pace, Riccardo Penna, Elvira Salonia, Donata Scucces. La mostra può essere visitata durante gli orari di apertura del centro commerciale.

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Un interessante progetto di partenariato bilaterale ha reso possibile uno scambio culturale tra Italia e Turchia. Grazie al programma Comenius è stato attivato il progetto “From common roots to a common future” che ha visto alcuni studenti del Liceo Scientifico Enrico Fermi di Ragusa presenti ad Erzincan, in Turchia, ospitati della scuola Imkb Nevzat Ayaz Fen Lisesi. Ieri pomeriggio, nel corso di un incontro con la comunità scolastica del liceo, gli studenti assieme alle professoresse Giovanna Cascone (coordinatrice del progetto) e Tina Petrolito, hanno voluto condividere la propria esperienza con docenti e genitori esprimendo le proprie impressioni rispetto ad un Paese molto lontano e con una sua cultura ben differente dalla nostra pur se con alcuni punti in comune. La visita dei 14 studenti del liceo ragusano, che si è svolta dal 29 maggio al 10 giugno, rientrava nella seconda fase del progetto dal momento che lo scorso anno erano stati i ragazzi turchi a venire nel capoluogo ibleo. L'accoglienza riservata agli studenti italiani è stata davvero calda e affettuosa. Dal preside della scuola di Erzincan, ai genitori dei ragazzi, tutti hanno dimostrato un senso dell'ospitalità molto sentito e partecipe. Tra i ragazzi si è subito instaurato un rapporto di amicizia, rafforzato dagli scambi linguistici e dialettali. L'intenso programma di attività ha incluso anche la visita del territorio con varie sfumature affascinanti. I mercati di artigianato locale e di spezie, le escursioni nei canyon, la dimora del sultano e tanti altri scorci emozionanti e colorati hanno regalato la magia di una civiltà tanto complessa e misteriosa. Immancabile la visita alla moschea, dove gli studenti hanno provato l'esperienza della preghiera islamica, con le donne rigorosamente coperte con il velo. Tanti i profumi e i sapori nuovi e curiosi: dal thè e il pane, onnipresenti in tutte le tavole, ai peperoni proposti per colazione. Un mondo che si rinnova accostandosi all'occidente, come si nota dalla presenza dei centri commerciali, pur mantenendo intatte le proprie tradizioni. Come quella della pittura sull'acqua, un'antica tecnica pittorica che ha coinvolto insegnanti e studenti: si dipinge sull'acqua, e la pittura poi si deposita sul foglio che si immerge. "Ma sono stati soprattutto gli scambi a livello umano quelli che più sono rimasti impressi nei nostri cuori - ha detto la professoressa Petrolito - Volti e sguardi che trasmettono delle storie, in particolare quelli delle donne che, dietro un'apparenza dimessa, nascondono fierezza e carattere". "Siamo stati accolti come persone di famiglia - ha spiegato la professoressa Cascone - Le persone del luogo facevano a gara per averci ospiti nelle loro case e ci circondavano di attenzioni. I ragazzi della scuola di Erzincan hanno voluto fare un regalo ad ognuno dei nostri studenti. Un popolo stupendo e generoso". A conclusione, prima di ammirare la piccola esposizione su artigianato e dolci tipici curata dalle stesse accompagnatrici, è stato esposto il progetto unilaterale di scambio in cui sono interessate sette nazioni: Spagna, Portogallo, Turchia, Italia, Bulgaria, Romania e Grecia, sul tema della differenze tra i due generi, maschile e femminile. Un'altra opportunità per abbattere sempre più le barriere che dividono popoli e culture. Gli studenti che hanno partecipato, delle terze e quarte classi di varie sezioni sono stati Ardagna Giuseppe, Cassarino Ilaria, Celestre Carla, Fichera Federica, Galia Antonio, Gentile Lorenzo, Iacono Francesca, Ialacqua Davide, Martorana Andree, Massari Francesca, Petrangelo Cristina, Salamone Tancredi, Vantaggiato Ludovica, Vona Paride Biagio. Un plauso a queste iniziative è venuto dal dirigente scolastico Francesco Musarra: "Queste esperienze, che rimarranno indelebili nel processo di crescita, permettono ai nostri giovani di entrare in contatto con culture tanto lontane e sconosciute". Ma che alla fine non sono così dissimili dalla nostra, come dimostrano certe assonanza linguistiche apprese sul luogo, non ultima la canzone-tormentone del viaggio in Turchia, che i ragazzi hanno voluto simpaticamente riproporre anche durante la manifestazione: il ritornello "scaccia scaccia" suona curiosamente molto simile a un termine decisamente tipico del nostro dialetto.

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E’ stata una competizione entusiasmante, in cui i primi 6 aspiranti cuochi si sono cimentati in piatti raffinati e gustosi guidati dai 6 coach chef per una sfida giocata tutta ai fornelli. Si è aperto ieri “Mister Chef”, il concorso enogastronomico che vedrà ogni sera, fino a venerdì, sei differenti concorrenti alle prese con i piatti indicati dai sei coach chef Vincenzo Gulino di "Pietrenere" di Modica, Luca Giannone del ristorante "Al Galù" di Scicli, Giovanni Galesi de “Le Magnolie Resort”, Dario Di Liberto de "Il Tocco - Sicilian Ways" di Ragusa, Francesco Cassarino del "Caravanserraglio" di Ragusa, Peppe Lorefice de "Il Principino" di Marzamemi. Tema di ieri l’antipasto, e i concorrenti si sono sbizzarriti nel dar vita a differenti vere e proprie opere d’arte culinarie realizzate utilizzando rigorosamente ingredienti di stagione, eccellenze delle nostre terre. In una prima fase preparatoria i sei mentori hanno spiegato ai propri “allievi” le procedure per realizzare le pietanze, svelando alcuni segreti per presentare un piatto d’alta cucina, continuando a supportarli anche durante la competizione. 30 minuti, durante i quali, sotto la supervisione del direttore artistico, lo chef Peppe Barone, e sotto lo sguardo attento dei membri della giuria popolare e del pubblico, i concorrenti hanno dovuto ultimare la preparazione e l’impiattamento, presentando le loro portate con una veste impeccabile. Un’avvincente e gustosa sfida vissuta tra gli incredibili profumi delle prelibate pietanze e integralmente ripresa dalle telecamere di Video Regione. La giornalista Chiara Scucces ha condotto il live cooking show tenendo il tempo della gara. In conclusione il fatidico momento dell’assaggio e del voto da parte della giuria, e l’assegnazione del primo classificato. Si è aggiudicato il primo posto della prima serata di ieri Orlando Causarano, capitanato dallo chef Luca Giannone, col piatto “Lo scrigno del tesoro”, un fagottino di pesce spada farcito con riso agli scampi, piselli e zafferano, servito su una crema fredda di datterino di Scicli e foglie di basilico ispicese. Si torna ai fornelli questa sera con altri sei concorrenti che si sfideranno preparando stavolta i primi. La competizione prosegue fino a venerdì, per arrivare domenica 16 giugno alla grande sfida finale e all’elezione da parte della giuria tecnica del vincitore di Mister Chef 2013.

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