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Si è conclusa la 60.ma edizione dei Globi D'Oro,  I giornalisti della stampa estera accreditati in Italia hanno emesso i loro verdetti. Vista l'emergenza coronavirus,  la cerimonia si è tenuta in alcune delle sale cinematografiche di Roma ancora chiuse. Un segno di solidarietà da parte della stampa estera in questo momento così complesso e difficile per il cinema italiano

Favolacce dei fratelli Damiano e Fabio D'Innocenzo e Volevo nascondermi di Giorgio Diritti trionfano alla 60esima edizione del Globo d'Oro, i premi conferiti dall'Associazione della stampa estera in Italia. L'opera seconda dei D'Innocenzo ha vinto come Miglior regia e Miglior sceneggiatura. Il film su Antonio Ligabue, invece, Miglior film e Miglior fotografia. Ad aggiudicarsi il premio Miglior serie Tv è The New Pope di Paolo Sorrentino che commenta: "tutti i premi, dall'Oscar in giù, sono una gratificazione al proprio ego, qualche volta ci vogliono".

Grazie alla sua interpretazione di Bettino Craxi in Hammamet, Pierfrancesco Favino vince il Globo come miglior attore.Pierfrancesco Favino, nell'interpretare grandi politici come Bettino Craxi (in Hammamet ), trasforma il proprio lavoro da estetico in etico: e i simboli guadagnano la profondità di persone. Non mostri, non santi: persone.

Più che un’interpretazione, quella di Favino è un'aderenza assoluta a Craxi, grazie allo straordinario lavoro di make-up, ma anche e soprattutto alla caratterizzazione vocale e gestuale dell'attore romano. “Io non considero Craxi una star, ma un politico su cui è calato da anni un silenzio, anche ingiusto. Non ho fatto un film sul Craxi degli anni Ottanta, ma sulla lunga agonia di un uomo di potere che lo ha perso e va verso la morte. Craxi muore il 19 gennaio del 2000, in Tunisia, macerato fino all'autodistruzione, che forse altrove si sarebbe potuto salvare. I chirurghi del San Raffaele vedendo i macchinari dell’ospedale di Tunisi, infatti non se la sentirono di operarlo”.

Favino ha ricevuto il riconoscimento presso la sala Greenwich a Testaccio e ha motivato così la scelta:

"Ho scelto questo cinema perché è il cinema del mio quartiere, non vedo l'ora che cadano queste distanze, queste barriere, e che si torni a dire ‘zitti!’ nel buio della sala, gomito a gomito”

E anche la bravura di Valeria Bruni Tedeschi, premiata come miglior attrice per Aspromonte di Mimmo Calopresti, sarà possibile ammirarla sui canali Sky. la pellicola sarà infatti in onda sabato 18 luglio.

Valeria ha manifestato il suo entusiasmo con queste parole:
“Questo premio è stata una bella sorpresa, il film di Mimmo Calopresti lo trovo bellissimo: la nostra amicizia è fondamentale per me e questo Globo d’Oro è come un albero sul nostro cammino. Il premio è un riconoscimento, essere premiati è come ricevere delle carezze, è come incontrarsi, e per me il cinema è prima di tutto l’incontro”.

I premi sono assegnati dalla giuria di giornalisti dell'Associazione Stampa Estera in Italia, presieduta da Alina Trabattoni (Eurovision) e da Claudio Lavanga, corrispondente dall'Italia di NBC News e docente di giornalismo televisivo presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini della Luiss.

Per porre l'attenzione sulle difficoltà che il cinema sta vivendo dopo il lockdown, le statuette del Globo D'Oro sono state consegnate nella sale della Capitale. Un modo per premiare i vincitori sostenendo la settima arte.

Il Globo d'Oro Il Globo d'oro è un premio cinematografico italiano assegnato con cadenza annuale dai giornalisti della stampa estera accreditata in Italia.

Nel 1959 l'Associazione stampa estera in Italia, alla quale facevano riferimento su tutti i critici John Francis Lane, Melton Davis e Klaus Rhüle, volle rendere omaggio al cinema italiano, all'apice della cultura mondiale in quel momento, creando un premio ad hoc sulla scia dei Golden Globe del cinema statunitense. La prima premiazione si tenne nel 1960 e decretò la vittoria del film 'Un maledetto imbroglio' di Pietro Germi. Nel corso degli anni, le categorie del premio vennero ampliate e furono inclusi anche i professionisti del settore, oltre che i film.

L'edizione 1981-1982 vide la partecipazione del presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini. Nel 1995 venne creato il Premio alla carriera.

Ad oggi è considerato fra i tre più importanti premi italiani, insieme ai David di Donatello e ai Nastri d'Argento.

LA GIURIA DI QUESTO ANNO 2020

Tetsuro Akanegakubo, Alvise Armellini, Francesca Biliotti, Marie Delphine Bonada, Michael Braun, Teresa Bustelo, Esma Çakır, Tatiana Covor, Carmen Del Vando Blanco, Antonino Galofaro, Francisco Gonzalez Garzia, Amanda Hargreaves, Richard Heuze, Gustav Hofer, Christina Höfferer, Alba Kepi, Ewout Kieckens, Giorgio Lambrinopulos, Claudio Lavanga, Peter Loewe, Benigna Mallebrein, Catherine Marciano, Mustafa Marghadi, Patricia Mayorga, Dimitri Mihoudis, Elisabeth Missland, Vera Naydenova, Christa Peduto Langen, Silvia Martinez Puentes, Jorge Pinas, Elena Postelnicu, Philip Pullella, Carlo Rebecchi, Dennis Redmont, Cecilia Sandroni, Julia Sarkozy, Susanne Schaller, Vera Shcherbakova, Domenico Stinellis, Constanze Templin, Alfredo Tesio, Alina Trabattoni, Praxilla Trabattoni, Maarten van Aalderen, Kelly Velasquez, Julia Sandra Virsta, Giada Zampano


Tutti i premiati:

Favolacce – Fabio e Damiano D’Innocenzo
Miglior regia/Miglior sceneggiatura

Due i Globi D’Oro per l'opera seconda dei fratelli d’Innocenzo, tra le poltrone del cinema Quattro Fontane. Favolacce è uno spaccato violento della periferia romana che travalica i confini della città per farsi dramma universale.

Migliore Attore – Pierfrancesco Favino

All'attore romano il riconoscimento di miglior attore per la sua interpretazione di Bettino Craxi in Hammamet, film di Gianni Amelio che racconta la latitanza dell’ex presidente del consiglio italiano in Tunisia.

Volevo Nascondermi – Giorgio Diritti
Miglior film

Il lungometraggio del regista bolognese è una poetica biografia di Antonio Ligabue, pittore e scultore italiano morto nel 1965, interpretato da Elio Germano. Per lui il riconoscimento di miglior film consegnato al cinema Tibur del quartiere San Lorenzo, a Roma.

The New Pope – Paolo Sorrentino
Migliore Serie Tv

Il regista partenopeo si aggiudica il premio per la migliore serie tv con The new Pope, il secondo capitolo della sua eccentrica trilogia ambientata in Vaticano.

Tolo Tolo – Luca Medici (Checco Zalone)
Migliore Commedia

Già campione d’incassi al botteghino, la commedia dell’attore e regista pugliese vince il premio di miglior commedia.

Migliore fotografia – Matteo Cocco
Volevo nascondermi

L’attrice di origini piemontesi si aggiudica il Globo D’Oro per la sua interpretazione in Aspromonte – La terra degli ultimi diretto da Mimmo Calopresti.

Globo D’Oro alla carriera – Sandra Milo

Tra i capitelli e le statue del set di Roma a Cinecittà, l’attrice ha ricevuto il premio alla carriera. Tra i film in cui ha recitato c’è Otto e mezzo di Fellinie Lo Scapolo, il suo film di esordio a fianco di Alberto Sordi.

Gran premio della stampa estera – Carlo Poggioli

Tra i costumisti più influenti del panorama cinematografico internazionale, Carlo Poggioli ha curato i costumi di film come Youth di Paolo Sorrentino, Ritorno a Cold Mountain di Anthony Minghella e Divergent, ciclo cinematografico a tema fantascientifico diretto da Neil Burger.

Picciridda – Paolo Licata
Migliore opera prima

Picciridda, film tratto dall’omonimo romanzo di Catena Fiorello e diretto da Paolo Licata, si aggiudica il Globo D’Oro per la Migliore opera prima. Ambientato nella Favignana degli anni Sessanta, il lungometraggio racconta la storia della piccola Lucia (interpretata da Marta Castiglia) e del suo difficile rapporto con la nonna Maria, cui è stata affidata dopo la partenza dei genitori emigrati per cercare fortuna in Francia.

Giovane Promessa – Virginia Apicella

La giovane Virginia Apicella è stata premiata per la sua interpretazione in Nevia, film di Nunzia Garrone che racconta la storia di un’adolescente cresciuta in un campo container a Ponticelli.

È il compositore Pericle Odierna a vincere il Globo D'Oro per la colonna sonora di Picciridda, lungometraggio già premiato come migliore opera prima.

Vulnerabile bellezza – Manuele Mandolesi
Miglior documentario

Migliore colonna sonora – Pericle Odierna
Picciridda

Con Vulnerabile Bellezza, Manuele Mandolesi racconta la rinascita di una famiglia di allevatori marchigiani dopo il terremoto che ha colpito il centro Italia nel 2016.

L’amore oltre il tempo – Emanuele Pellecchia
Migliore Cortometraggio

È un corto muto e in bianco e nero dallo stile favolistico a vincere il Globo D’Oro per il miglior cortometraggio. Scritto e diretto da Emanuele Pellecchia, mette in scena una storia d’amore tra un uomo e una donna di epoche diverse i cui destini si incrociano quasi per errore.  
 
 

La compagnia teatrale Cheproblemacè torna in scena con una pièce di grande successo rappresentata da oltre dieci anni nei teatri di tutto il mondo.

Cheproblemacè propone la sua ultima produzione teatrale nell'ambito della prestigiosa rassegna “Muggiò Duemila Eventi”, in Piazza Matteotti presso il Parco di Villa Casati. Sabato 18 luglio alle ore 21, va in scena la divertente commedia francese Le Prénom (Cena tra amici) di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte. In questo caso Cheproblemacè opera una rivisitazione del testo, ormai un vero e proprio classico del Teatro a livello mondiale. Qualche spunto è stato preso anche dalle versioni cinematografiche, sia francese che italiana. Il plot è incentrato su una apparentemente normale cena fra un gruppo di amici e parenti che finiscono però per rivelare verità nascoste per anni e scoprire lati sconosciuti delle rispettive personalità. Un testo irriverente, divertente e romantico, ma anche molto ironico e profondo.

Cinque gli attori in scena: Micaela Turrisi, Eliana Bertazzoni, Pasquale Savarese, Francesco Campari e Gianluca Fiorentini che è anche il regista dello spettacolo.

Cheproblemacè nasce a Milano nel 2003 da un'idea di Gianluca Fiorentini che ha trovato, fin dai primi passi, supporto e ispirazione artistica nella poliedricità e nel talento di Micaela Turrisi, attrice attiva nel capoluogo lombardo sin dalla metà degli anni ’80.

La compagnia si è arricchita col tempo di molte attrici e attori accomunati da una solida formazione accademica, mantenendo tuttavia la sua impronta iniziale: dare assoluta priorità alle storie da raccontare e formando il cast in base agli interpreti che meglio si adattano allo storytelling. Questo ha permesso a Cheproblemacè di avere un “parco” interpreti molto vario e mutevole, con attrici e attori che sovente cambiano di spettacolo in spettacolo.

Il Cinema rappresenta una costante fonte d'ispirazione di Fiorentini, oggi anche Direttore Artistico della Compagnia, e questa impronta è evidente anche nel tipo di recitazione naturalistica adottata sul palco, molto più vicina ai canoni della settima arte rispetto al Teatro, inteso nella sua accezione più classica. Nella ormai ragguardevole produzione di Cheproblemacè non mancano anche testi originali, alcuni dei quali in procinto di vedere la luce come romanzi.

Ultima, dal punto di vista cronologico ma assolutamente di grandissima importanza concettuale, è l'anima sociale di Cheproblemacè da anni impegnata, con spettacoli, progetti ed eventi, nella battaglia contro fenomeni come il femminicidio e il bullismo. Un'opera di sensibilizzazione e condivisione che vede la Turrisi, oggi anche Presidente di Cheproblemacè, nelle vesti di attrice e coordinatrice, supportata spesso in scena da professionisti (psicologi, sociologi, criminologi) nella creazione di spettacoli in grado di toccare cuore e mente, emozionare e informare.

Ultima entrata nell'organico della Compagnia, Valeria Scaglia. Oggi Vice Presidente di Cheproblemacè, ma anche attrice e professionista in ambito Comunicazione e Marketing. Il suo fondamentale contributo creativo nel periodo del lockdown ha consentito alla Compagnia di creare progetti digitali in grado di mantenere saldo il contatto con il pubblico grazie a originali produzioni veicolate unicamente online.

Come ci spiega Micaela Turrisi parlando con noi del Corriere del Sud, che dalla fine del periodo di isolamento più stringente l’inventiva, la creatività, la professionalità ma soprattutto la voglia di calcare nuovamente il palcoscenico stanno generando idee che si tramuteranno, sin dall'inizio della stagione autunnale, in progetti e spettacoli ospitati in teatri della Lombardia e non solo.

Nell’estate scorsa l’incontro tra Valeria Scaglia, attrice e esperta di comunicazione e marketing, e Micaela Turrisi, attrice e Presidente  della Compagnia Cheproblemace’ , genera una fortunata liaison che da slancio   a una serie di iniziative di teatro virtuale  durante tutto il periodo del Lockdown. Inventiva creatività, professionalità e il sogno di risalire su un palco generano una infinita produzione di idee che sfoceranno prossimamente in progetti creativi in grado di riempire tutta la prossima stagione teatrale Lombarda!  

Micaela Turrisi

Attrice – Speaker

il suo esordio è con il teatro dialettale milanese di Alberto Balzarini. Con lui , oltre a diversi  lavori teatrali, interpreta in radio, a soli 16 anni,  Lucia Mondella in una versione a puntate in milanese,  del romanzo  “I Promessi Sposi”.
Dopo pochi anni lascia il teatro dialettale e si dedica al teatro in lingua italiana.

Collabora, fra gli altri, con Norman Pavelka, Aldo Pintor (in “La cena dei cretini” e “Trappola per topi”) Riccardo Mazzarella, Gianluca Frigerio ( al teatro Delle Erbe di Milano con “l’esorcista”), Martino Palmisano, Daniela Borghetti e Gianluca Fiorentini.

Dal 2008 al 2011 è protagonista di mini fiction per RAI 2 in onda durante i programmi pomeridiani “L’Italia allo specchio” e “L’Italia sul 2”.

Dal 2013 attrice di fiction per Fideuram  S.p.A. per  la formazione dei Promotori Finanziari in ambito nazionale
Collabora con il M° Adriano Bassi (scrittore, direttore d’orchestra, musicologo) come voce narrante in opere scritte da lui (“Beethoven” “Callas” “Papa Giovanni II” )  e come interprete di letture in ambito di presentazione di libri o di concerti dello stesso M° Bassi.

Per il 150° della Repubblica è stata protagonista con letture inerenti la vita delle eroine del risorgimento, a Palazzo Isimbardi (palazzo del consiglio della  provincia di Milano) e presso il circolo della Stampa di C.so Venezia a Milano.

Dal 2016 presenta nelle scuole, per i Comuni e nei teatri anche  progetti suoi dedicati a temi di attualità quali bullismo e femminicidio avvalendosi della presenza di criminologi, psicologi, pedagogisti , scrittori e musicisti.

Dal 2018 i progetti sul femminicidio vengono presentati anche, una volta l’anno,  con il Patrocinio della Zona 1 del Comune di Milano in location suggestive quali il Circolo Filologico di Milano e la Casa Di Alessandro Manzoni.
Ha tenuto diversi corsi di improvvisazione teatrale per ragazzi e adulti.

Si tiene dal 30 luglio al 2 agosto Teatro dei Calanchi, la rassegna di eventi totalmente unplugged che prende corpo nella suggestiva cornice dei Calanchi, solchi argillosi nei pressi del comune di Pisticci (Matera).

Teatro dei Calanchi nasce da un'idea visionaria di Daniele Onorati, attore, regista e fondatore del Circus (Centro di Iniziativa e Ricerca per la Cultura e lo Spettacolo), uno dei primi centri culturali del metapontino.

Sulla spinta di tale ricerca, che è interconnessa a una riflessione sull'identità dei luoghi, prende corpo Teatro dei Calanchi, dove il contesto naturale diventa l'enclave teatrale ideale per mettere in scena i drammi e le azioni umane.

Al centro dell'edizione 2020 di Teatro dei Calanchi è la performance teatrale, con due eventi realizzati per il luogo e in uno spirito totalmente immersivo.

Delirium è uno spettacolo corale che si contamina di sperimentazioni, dove l'interpretazione degli attori gioca sulla ricerca di luogo e di senso, e stimola la riflessione sull'identità umana nella desolazione sociale di cui i Calanchi sono la perfetta metafora. Festivàl degli Insetti è un'irriverente commedia ecologista che ha per protagonisti giovanissimi attori sui temi del fragile ecosistema in cui l'uomo vive.

Spazio anche alla musica, con gli spettacoli unplugged di Cianfrusaglie e Yarákä.

Cianfrusaglie propone le sonorità degli Stati Uniti che legano, come un filo rosso, le campagne del Mississippi alle steppe del Mid-West. Progetto Yarákä intreccia i suoni mediterranei del Sud Italia ai ritmi audaci di matrice africana e sudamericana: due eventi in cui la musica diventa linguaggio universale del luogo.

L'arte si fa manualità con Ritratti d'ombre, dove lo street artist Raffaele Socci fa dei Calanchi un laboratorio d'arte e performance collettiva.

Teatro dei Calanchi è anche scoperta del luogo. Da questo nasce Calanchi XP, un'escursione fra le terre argillose condotta da Fabio Quinto, ricercatore ed esperto di fauna selvatica, e Maurizio Rosito, guida ambientale escursionistica.

I diversi eventi di Teatro dei Calanchi sono visioni di un unico sguardo, che è anche un invito: riconnettersi ai luoghi attraverso la bellezza dell'arte.

In Teatro dei Calanchi l'elemento naturale è essenziale, ma non è tutto. Come un otre da riempire, i calanchi - all'apparenza inospitali - si rivestono di senso quando si popolano di vita. 

Vivere Teatro dei Calanchi significa sposare il rispetto per la natura riducendone l'impatto umano con performance senza l'uso di elettricità né amplificazione acustica. Anche l'utilizzo dell'attrezzatura tecnica è ridotto al minimo.

Teatro dei Calanchi vuol dire anche responsabilità. Per questo, tutti gli eventi rispettano le nuove misure covid adottate a livello nazionale. La struttura ampia del Teatro dei Calanchi favorisce il distanziamento sociale e consente, allo stesso tempo, un’esperienza immersiva e totalmente comunitaria. L'accesso giornaliero prevede una capienza massima di 150 persone e vi si potrà accedere già un'ora prima dell'evento. La prenotazione online favorirà gli ingressi contingentati.

Nonostante la natura "inospitale" del luogo, a Teatro dei Calanchi si potrà assaporare il cibo locale nel rispetto dell'ambiente e delle normative vigenti: sarà possibile prenotare un sacchetto gastronomico sigillato e consegnato direttamente allo spettatore una volta raggiunto il luogo.

TEATRO DEI CALANCHI 2020 | IL PROGRAMMA

Giovedì 30 LUGLIO

h 19: Calanchi XP / h 20.30: Ritratti d'ombre / h 21.30: Festivàl degli Insetti

Venerdì 31 LUGLIO

h 19: Calanchi XP / h 20.30: Ritratti d'ombre / h 21.30: Festivàl degli Insetti

Sabato 1 AGOSTO

h 21: Delirium / h 23: Cianfrusaglie

Domenica 2 AGOSTO

h 21: Delirium / h 23: Yarákä

Si chiama Amori di Sicilia e non poteva essere altrimenti il nuovo appuntamento con la rassegna “InTeatroAPERTO” della Fondazione Teatro Garibaldi di Modica, anche questo già sold out dopo poche ore dell’apertura delle prenotazioni, in programma sabato 18 luglio, alle ore 21.00, all’Anfiteatro del Parco San Giuseppe – U Timpuni a Modica. È un grande omaggio alla Sicilia a partire da quattro dei suoi scrittori più apprezzati di sempre, Luigi Capuana, Vitaliano Brancati, Leonardo Sciascia e Giuseppe Tomasi di Lampedusa, le cui indimenticate pagine saranno lette sulla scena. Protagonisti della serata figli illustri di questa terra isolana che attraverso l’arte ne narrano bellezza e splendori: Pippo Pattavina, attore catanese molto apprezzato nel panorama italiano, l’attore e regista catanese Ezio Donato, che cura anche la regia dello spettacolo, la riduzione e l’adattamento dei testi, e l’attrice siciliana Raffaella Bella. L’accompagnamento musicale è invece affidato al fisarmonicista Gianni Amore che eseguirà dal vivo le musiche di Matteo Musumeci. “L’amore ed erotismo hanno alimentato da sempre la letteratura e il teatro – spiega il regista Ezio Donato – Luigi Capuana, Vitaliano Brancati, Leonardo Sciascia e Giuseppe Tomasi di Lampedusa, grandi autori della narrativa siciliana, dalla felice stagione del verismo ai giorni nostri, con le loro opere, Un consulto legale, Il bacio, La frode, La Sirena, raccontano in questo spettacolo la passione amorosa, l’eros, e il rapporto maschio-femmina con toni divertiti e ironici e una spietata analisi di costume”.

Una serata appassionante e intensa attende quindi il pubblico della rassegna.

“Il prossimo appuntamento di “InTeatroAPERTO” – commenta il presidente della Fondazione, il sindaco di Modica Ignazio Abbate – è un inno alla Sicilia e ad alcune delle sue eccellenze letterarie. Siamo doppiamente onorati: intanto perché ascolteremo i capolavori di scrittori eccelsi e poi perché a leggerli e a interpretarli sarà il bravissimo Pippo Pattavina. Toccherà ad Ezio Donato, a Gianni Amore, e a Raffaella Bella ad arricchire ulteriormente la qualità della serata che, sono certo, sarà molto apprezzata”.

Quello di sabato è il terzo appuntamento con la rassegna estiva “InTeatroAPERTO” della Fondazione Teatro Garibaldi, in collaborazione con il Comune di Modica e Video Regione che registrerà ogni serata per poi mandarla in onda nelle prossime settimane e così permettere a chi non potrà essere presente fisicamente di godere della bellezza di questa iniziativa. “Usciamo da uno straordinario successo – dichiara il sovrintendente della Fondazione, Tonino Cannata – Venerdì e nella replica speciale di domenica con cui abbiamo cercato di soddisfare le tantissime richieste del pubblico, abbiamo assistito alla bravura di Andrea Tidona. Adesso ci prepariamo a vivere un altro appuntamento di forte intensità emotiva, anche questo andato a ruba tra il nostro pubblico in poche ore dall’avvio del botteghino”.

“Stiamo registrando un enorme successo e continue richieste segno che anche per questa inedita stagione estiva abbiamo colto nel segno – spiega Giorgio Rizza, vicepresidente della Fondazione Teatro Garibaldi – Dopo i numerosi sold out che hanno accompagnato già la stagione musicale e quella teatrale, naturalmente prima dello stop forzato a causa del covid, anche per questa proposta culturale abbiamo straordinari riscontri che arrivano non solo dal nostro affezionato pubblico ma anche da numerosissimi turisti”.

L’ingresso alle serate è libero ma è obbligatoria la prenotazione a causa dei posti limitati nel rispetto delle normative anti-Covid.

Questo il calendario di apertura delle prenotazioni, ricordando che fino a esaurimenti posti si potrà effettuare la prenotazione, per un massimo di due ingressi, solo di presenza al botteghino (apertura: tutti i giorni escluso la domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20) oppure online su www.ciaotickets.com:

  • NOVELLE E CANTI DI SICILIA - 31 luglio

Botteghino e online attivo lunedì 20/07/2020 ore 9,00

  • SICILIA BEDDA - 7 agosto

Botteghino e online attivo lunedì 27/07/2020 ore 9,00

  • CUNTI RE' VIDDANI - 11 agosto

Botteghino e online attivo lunedì 03/08/2020 ore 9,00

  • VIAGGIO ATTRAVERSO I DIALETTI - 20 agosto

Botteghino e online attivo lunedì 03/08/2020 ore 9,00

Tutti gli spettacoli sono registrati dall’emittente televisiva Video Regione e poi saranno trasmessi all’interno di un ciclo di puntate dedicate alla stagione.

Sessanta candeline per questa nuova edizione del Globo d'Oro. L'atteso premio conferito dall'Associazione della stampa estera in Italia celebrerà anche quest'anno le eccellenze del cinema italiano, promettendo una gara senza esclusioni di colpi - e di sorprese - come già annuncia la terna dei finalisti, selezionata poche ore fa dal comitato della giuria. 

Il Globo d'oro è un premio cinematografico italiano assegnato con cadenza annuale dai giornalisti della stampa estera accreditata in Italia.

Nel 1959 l'Associazione stampa estera in Italia, alla quale facevano riferimento su tutti i critici John Francis Lane, Melton Davis e Klaus Rhüle, volle rendere omaggio al cinema italiano, all'apice della cultura mondiale in quel momento, creando un premio ad hoc sulla scia dei Golden Globe del cinema statunitense. La prima premiazione si tenne nel 1960 e decretò la vittoria del film 'Un maledetto imbroglio' di Pietro Germi. Nel corso degli anni, le categorie del premio vennero ampliate e furono inclusi anche i professionisti del settore, oltre che i film.

L'edizione 1981-1982 vide la partecipazione del presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini. Nel 1995 venne creato il Premio alla carriera.
Ad oggi è considerato fra i tre più importanti premi italiani, insieme ai David di Donatello e ai Nastri d'Argento.


Un anniversario importante che coincide con i festeggiamenti del centenario dalla nascita di Alberto Sordi e Federico Fellini, forse i due rappresentanti per eccellenza del Cinema italiano nel mondo. "Quello della 60a edizione è un traguardo prezioso - spiegano i responsabili del premio Claudio Lavanga e Alina Trabattoni - che cade nel centenario dalla nascita di due grandi maestri del cinema italiano: Federico Fellini e Alberto Sordi. Anche per questo motivo, il Globo d'Oro alla Carriera quest'anno è stato assegnato all'unanimità a Sandra Milo.

Lei è una vera icona vivente per generazioni di spettatori, che ha esordito proprio accanto a Sordi ne 'Lo scapolo', e che successivamente è stata l'indimenticabile interprete di decine di film, tra cui anche '8 ' e 'Giulietta degli spiriti' del maestro Fellini". Ecco, dunque, in gara a contendersi il premio per la Migliore Regia: Giorgio Diritti con 'Volevo nascondermi', Matteo Garrone con 'Pinocchio' e Damiano e Fabio d'Innocenzo con 'Favolacce'. 

Come Migliore opera prima la giuria ha selezionato: 'Piciridda', che segna l'esordio di Paolo Licata. I volti femminili scelti come premio per la Miglior Attrice sono Valeria Bruni Tedeschi, protagonista di 'Aspromonte, la terra degli ultimi', di Mimmo Calopresti, Marta Castiglia per 'Picciridda' e Paola Lavini interprete di 'Volevo nascondermi'; i tre finalisti per la categoria maschile, invece, sono Elio Germano per il film 'Volevo nascondermi', Pierfrancesco Favino in 'Hammamet', di Gianni Amelio, e Luca Marinelli per 'Martin Eden', di Pietro Marcello. Da 'Nevia' di Nunzia De Stefano viene scelta Virginia Apicella, che riceverà il premio come Giovane Promessa.

Per il Premio alla Miglior Colonna Sonora il comitato ha selezionato Marco Biscarini per 'Volevo nascondermi', Pericle Odierna autore delle musiche di 'Picciridda' e il maestro Nicola Piovani per il film 'Aspromonte, la terra degli ultimi'. Per la sezione Miglior Fotografia si contenderanno il Globo d'Oro Matteo Cocco con 'Volevo nascondermi', Nicolaj Bruel per 'Pinocchio' e Stefano Falivene per 'Aspromonte, la terra degli ultimi'; chiude la serie il Premio alla Miglior Sceneggiatura: Giorgio Diritti, Tania Pedroni, Fredo Valla autori di 'Volevo nascondermi'; Damiano e Fabio D'Innocenzo per 'Favolacce' e Paolo Licata e Catena Fiorello di 'Picciridda'. La statuetta per la Miglior Serie tv vede candidati 'L'amica geniale 2', 'Diavoli' e 'The New Pope'. Il Gran Premio della Stampa Estera quest'anno verrà assegnato a Carlo Poggioli, costumista di fama mondiale. “Per il secondo anno di seguito abbiamo deciso di assegnare il Gran Premio della Stampa Estera a un italiano che ha varcato i confini diventando ambasciatore del nostro paese nel mondo”, hanno commentato Lavanga e Trabattoni.


A questa selezione di eccellenze, si aggiunge quest'anno la categoria Miglior Commedia, a contenderla 'Tolo Tolo' diretto e interpretato da Luca Medici, in arte Checco Zalone, 'Odio l'estate' con il trio Aldo Giovanni e Giacomo guidati da Massimo Venier e '7 ore per farti innamorare' con protagonista Giampaolo Morelli che ne firma anche la regia. Sarà una scelta difficile, quella del comitato di giuria, che in questi giorni ha dovuto prendere anche la decisione di non organizzare la celebre soirée di gala per festeggiare i vincitori, ai quali verranno consegnati i premi dai responsabili della giuria a nome di tutti, con una premiazione online, che verrà trasmessa al pubblico il 15 luglio sul sito del Globo d'Oro.

"Il Globo d'Oro celebra un prestigioso traguardo - dichiarano i membri del comitato di giuria - tuttavia, a sessant'anni dalla prima cerimonia, purtroppo, come succede nelle più imprevedibili delle sceneggiature, non sarà possibile festeggiare questa pietra miliare con il Gran Gala di premiazione che tutti i premiati di quest'anno avrebbero meritato. Come corrispondenti non abbiamo mai smesso di lavorare per raccontare la pandemia, ma nonostante questa battuta d'arresto non abbiamo voluto rinunciare alla visione e votazione dei numerosi film, documentari, serie tv e cortometraggi in concorso, per dare voce anche quest'anno questo premio che è unico nel suo genere.
Un riconoscimento indipendente al cinema italiano, assegnato da chi l’Italia la racconta ogni giorno guardandola da fuori”.

60° Globi d'oro, le nomination 

Nomination della 60ma edizione del Premio Globo d'Oro

Miglior Film

Pinocchio

Volevo nascondermi

Picciridda

Migliore Regia

Giorgio Diritti, Volevo nascondermi

Matteo Garrone, Pinocchio

Damiano e Fabio D’Innocenzo, Favolacce

Miglior Opera Prima

Picciridda, Paolo Licata

Miglior Attrice

Paola Lavini, Volevo nascondermi

Marta Castiglia, Picciridda

Valeria Bruni Tedeschi, Aspromonte, la terra degli ultimi

Miglior Attore

Elio Germano, Volevo nascondermi

Luca Marinelli, Martin Eden

Pierfrancesco Favino, Hammamet

Premio Giovane Promessa

Virginia Apicella, Nevia

Miglior Fotografia

Volevo nascondermi, Matteo Cocco

Pinocchio, Nicolaj Bruel
Aspromonte, la terra degli ultimi, Stefano Falivene

Gran Premio della Stampa Estera
Carlo Poggioli, costumista

Premio alla Carriera

Sandra Milo

Miglior Serie Tv

Diavoli

L’amica geniale 2

The New Pope

Miglior Commedia

Tolo Tolo, Checco Zalone

Odio l’estate, Massimo Venier

7 ore per farti innamorare, Giampaolo Morelli

Miglior Colonna Sonora

Marco Biscarini, Volevo nascondermi

Pericle Odierna, Picciridda

Nicola Piovani, Aspromonte, la terra degli ultimi

Migliore Sceneggiatura

Volevo Nascondermi, Giorgio Diritti, Tania Pedroni, Fredo Valla

Favolacce, Damiano e Fabio D’Innocenzo

Picciridda, Paolo Licata e Catena Fiorello

Miglior Documentario

La passione di Anna Magnani, Enrico Cerasuolo

Vulnerabile bellezza, Manuele Mandolesi

La Mafia non è più quella di una volta, Franco Maresco

Miglior Corto

Gli occhi dell’altro, Gianpaolo Tescari

Delitto naturale, Valentina Bertuzzi

L’amore oltre il tempo, Emanuele Pellecchia

La 60ma edizione del Premio Globo d’Oro vede in giuria un comitato rinnovato composto da:

Claudio Lavanga (co-responsabile del premio), NBC NEWS (Stati Uniti); Alina Trabattoni (co-responsabile del premio), Eurovision (Svizzera); Alvise Armellini, Agenzia DPA (Germania); Marina Collaci, WDR Radio (Germania); Ahmad Ejaz, Tehqiq Nama (Pakistan); Ewout Kieckens, Reformatorisch Dagblad (Paesi Bassi); Patricia Mayorga Marcos, El Mercurio (Cile); Vera Shcherbakova, Agenzia TASS (Russia); Giada Zampano, freelance per Politico Europe (Belgio).

LA GIURIA

Tetsuro Akanegakubo, Alvise Armellini, Francesca Biliotti, Marie Delphine Bonada, Michael Braun, Teresa Bustelo, Esma Çakır, Tatiana Covor, Carmen Del Vando Blanco, Antonino Galofaro, Francisco Gonzalez Garzia, Amanda Hargreaves, Richard Heuze, Gustav Hofer, Christina Höfferer, Alba Kepi, Ewout Kieckens, Giorgio Lambrinopulos, Claudio Lavanga, Peter Loewe, Benigna Mallebrein, Catherine Marciano, Mustafa Marghadi, Patricia Mayorga, Dimitri Mihoudis, Elisabeth Missland, Vera Naydenova, Christa Peduto Langen, Silvia Martinez Puentes, Jorge Pinas, Elena Postelnicu, Philip Pullella, Carlo Rebecchi, Dennis Redmont, Cecilia Sandroni, Julia Sarkozy, Susanne Schaller, Vera Shcherbakova, Domenico Stinellis, Constanze Templin, Alfredo Tesio, Alina Trabattoni, Praxilla Trabattoni, Maarten van Aalderen, Kelly Velasquez, Julia Sandra Virsta, Giada Zampano.

 

 

 

 

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