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La maggioranza riparte, la Camera approva il Def

Via libera al Def 2023 e alla nuova relazione sullo scostamento di bilancio dopo la riformulazione da parte del Consiglio dei ministri varata ieri sera. La nuova votazione e la riformulazione si sono rese necessarie a seguito della bocciatura della relazione.

La maggioranza va sotto alla Camera sullo scostamento di bilancio. Per sei voti il centrodestra non raggiunge il quorum richiesto di 201 sì (la maggioranza assoluta) e si ferma a 195 voti favorevoli (105 gli astenuti - Pd, M5s e Terzo polo, a eccezione di Roberto Giachetti che vota a favore - e 19 i contrari - i deputati di Avs). Esito che comporta l'impossibilità di procedere alla successiva votazione sulle risoluzioni al Def. Il titolare del Mef, Giancarlo Giorgetti, assiste in Aula, mentre un incredulo presidente di turno, Fabio Rampelli, sospende la seduta tra gli applausi delle opposizioni.

Tensione alta nell'Aula della Camera, mentre sta intervenendo il capogruppo di FdI Tommaso Foti. Le opposizioni protestano per le parole dell'esponente di maggioranza, il presidente Fontana riprende diversi deputati, tra cui lo stesso Foti, ma la protesta è altissima. Si levano cori e il presidente chiede ai commessi di intervenire. Ma l'ordine non viene ripristinato e quindi Fontana sospende la seduta.

Riferiscono alcuni deputati di maggioranza che, nel momento concitato in Aula, il deputato del Pd Nico Stumpo si è avvicinato nell'emiciclo sotto i banchi di FdI, "con provocazioni e parole grosse". Stumpo è stato più volte ripreso dal presidente Fontana, che ha poi sospeso la seduta, ricordando a tutti che "siamo in diretta televisiva".

Angelo Bonelli è stato colto da un malore in Aula, poco dopo essere intervenuto in dichiarazione di voto sul Def. Il presidente Lorenzo Fontana ha quindi sospeso per alcuni minuti la seduta.

Il coportavoce di Europa verde e deputato di Avs, Bonelli, ha avuto un malore in Aula, poco dopo il suo intervento in dichiarazione di voto sul Def. "Un capogiro", riferiscono alcuni deputati lasciando l'emiciclo. Subito sono arrivati gli assistenti parlamentari per soccorrere il deputato. Dopo pochi minuti, la seduta è ripresa. Bonelli è stato accompagnato in infermeria, spiega un altro deputato.

Ok alla risoluzione di maggioranza sul Def con a favore 221 voti, 115 i contrari.
"Ora manca il Senato, andiamo avanti come previsto con il decreto il Primo maggio -  ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, uscendo dalla Commissione Bilancio del Senato -, poi sempre con atteggiamento di responsabilità andiamo avanti. Credo che dagli errori si impara, spero che in futuro non si ripetano situazioni simili".
Giorgetti: 'Bene, ma non e' finita'

"Noi dobbiamo chiedere scusa ai nostri elettori e al governo - ha detto nell'Aula della Camera Andrea Tremaglia (Fdi) riferendosi alle assenze nella maggioranza che ieri hanno determinato la bocciatura della risoluzione sullo scostamento di bilancio -, che sta lavorando bene e molto. Io personalmente mi sento, poi, di dover chiedere scusa al presidente Meloni, che in questi anni ha dato sempre esempio di umiltà e lavoro costante. La politica è dare l'esempio e noi ieri abbiamo dato un cattivo esempio". Tremaglia ha quindi ribadito che gli assenti di Fdi ieri erano "cinque che non erano in missione, ma la maggior parte purtroppo per malattia".

"Non c'è nessuna crisi politica in atto anche se era meglio concludere ieri l'esame del Def - ha detto Paolo Barelli capogruppo di Fi -. I partiti che sostengono il governo sono uniti".

"Per quanto è successo ieri la Lega si prende la sua quota di responsabilità -  ha spiegato il leghista Riccardo Molinari alla Camera in dichiarazione di voto - ma non c'è nessuna crisi politica in atto, nessun messaggio a nessun ministro in particolare: anzi a Giorgetti non possiamo che dire grazie". Per Molinari, "quello che è successo ieri è conseguenza di quella furia iconoclasta che ha portato al taglio dei parlamentari senza pensare che i ruoli apicali alla Camera sono rimasti gli stessi per cui quando qualcuno è in missione non fa il ponte del primo maggio ma sta lavorando per la comunità. Solo chi vede il Parlamento come una alternativa alla disoccupazione può pensare che solo stare qui a schiacciare il bottone è lavorare. Delegittimare il Parlamento dà potere ad altre forze...".

"Oggi siete pronti? Ieri avete mostrato che non vi rendete conto del fatto che siete pagati lautamente per lavorare. Ci aspettavamo che Meloni andasse a chiedere scusa al Quirinale per quello che è successo": così rivolto ai banchi della maggioranza, Riccardo Ricciardi di M5s, accusando il governo di "gettare il fumo negli occhi degli italiani". "Quello che è successo ieri è una farsa che ci preoccupa poco. Ci preoccupa il fatto che state distruggendo il futuro di questo Paese", conclude.

Intanto Giorgia Meloni sta a Londra dove si e incontrata con il primo Ministro Inglese
"Ringrazio il primo ministro del Regno Unito Rishi Sunak per la calorosa accoglienza.
Abbiamo avuto un ampio e cordiale confronto sulle comuni sfide: dal contrasto all'immigrazione illegale, alla cooperazione economica e industriale.
Lavoriamo, insieme, per rafforzare le nostre già solide e ottime relazioni". Lo scrive su Twitter la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Rafforzare il dialogo e la cooperazione strategica tra Italia e Regno Unito in piena coerenza e complementarità con l'adesione italiana all'UE.

È statoo l'obiettivo, riferiscono fonti italiane, di un Memorandum of understanding firmato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il primo ministro del Regno Unito, Rishi Sunak, in occasione della visita di Meloni a Londra.

L'intesa mette a sistema iniziative congiunte in ambiti di collaborazione prioritari (sicurezza e difesa, energia, clima e ambiente, migrazione, economia, scienza e innovazione) e permette di consolidare le ampie convergenze con Londra sul piano internazionale.

La firma di un accordo sulla cooperazione bilaterale, viene spiegato, "corona l'ottimo stato delle relazioni fra le due nazioni e rilancia il dialogo strategico a tutto tondo con un partner e alleato chiave come il Regno Unito, soprattutto alla luce delle molteplici sfide a livello globale, in particolare la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, che rappresenta una minaccia concreta alla sicurezza e ai valori comuni". Italia e Regno Unito, sottolineano fonti italiane, sono uniti da una storica amicizia oltreché da forti legami economici e condividono una visione comune su molte questioni internazionali a partire dal forte impegno per la sicurezza e la stabilità dell'Europa, dell'Euro-Atlantico e della più ampia comunità internazionale attraverso un approccio multilaterale con al centro le Nazioni Unite.

"È un nuovo inizio" nelle relazioni tra Italia e Regno Unito. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è rivolta al primo ministro britannico, Rishi Sunak, prima dell'incontro bilaterale a Downing Street. "Sono molto felice di essere qui - ha aggiunto -, sono convinta che possiamo fare un buon lavoro insieme". "Grazie Giorgia benvenuta a Londra", le ha detto in italiano Sunak, ringraziandola poi anche in inglese, di fronte a telecamere e fotografi: "È un grande piacere averti qua".

"La lotta ai trafficanti e all'immigrazione clandestina è qualcosa che i due governi stanno facendo molto bene: sto seguendo il tuo lavoro sono assolutamente d'accordo con il tuo lavoro", ha detto ancora la presidente del Consiglio.

"I valori di Regno Unito e Italia sono allineati", ha detto il premier britannico nell'incontro a Downing Street con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il primo ministro ha aggiunto che i due Paesi collaborano sulle stesse sfide, come l'invasione illegale dell'Ucraina e il contrasto all'immigrazione illegale, ricordando la stretta "amicizia" tra Londra e Roma, alleate nella Nato. Ha citato la collaborazione militare nell'ambito del Global Combat Air Program e detto che c'è "molto da discutere oggi" per rafforzare i legami fra i due Paesi. Sunak ha concluso in italiano: "Grazie Giorgia, benvenuta a Londra".

Fonte Agi Ansa e varie agenzie

 

 

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