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Nuova valutazione dell'Italia a ottobre

Dopo gli "scambi intensi, abbiamo chiesto all'Italia in modo serio di rientrare dalla deviazione, e abbiamo un impegno chiaro che va imperativamente rispettato, perciò abbiamo appuntamento ad ottobre: a quel punto esaminiamo il progetto di legge di stabilità e faremo una nuova analisi del rispetto della regola del debito": così il commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici.

"Con Padoan abbiamo avuto uno scambio intenso e abbiamo ottenuto un impegno chiaro e scritto nero su bianco che l'Italia assicura che nel 2017 rispetterà le regole, e che terrà il deficit a 1,8%": lo ha detto il commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici, spiegando che "guarderemo al progetto di legge di stabilità di ottobre con attenzione, e faremo una nuova analisi del rapporto sul debito".

"Abbiamo fatto un rapporto sul debito per Belgio, Finlandia, Italia, per tutti e tre sono stati esaminati i 'fattori rilevanti' e deciso che non sono presenti le condizioni per aprire una procedura. Prevediamo che tutti e tre siano globalmente in linea" con le regole del Patto.

Ma esiste anche il fatto che il debito pubblico supera a marzo in Spagna, il 100% del Pil. Secondo i dati del banco di Spagna è salito di 14 miliardi a 1.095 miliardi di euro contro i 1.081 di febbraio e i 1.051 del marzo 2015 quando era salita di 5,9 miliardi di euro. Secondo alcune stime l'ultima volta che il debito era salito sopra il 100% del Pil era stato nel 1909. Nel 2011 il debito spagnolo era pari a 743 miliardi di euro salendo poi a causa della crisi di anno in anno: 890 miliardi nel 2012, 966 nel 2013 e 1033 nel 2014.

L'Italia ha messo nero su bianco impegni chiari per il 2017 e non ci saranno procedure dell'Ue sul debito del nostro Paese. Ma deve produrre un aggiustamento di bilancio pari allo 0,6% il prossimo anno e ad ottobre, con la presentazione della legge di bilancio, ci sarà una nuova valutazione dell'Italia. L'Ue presenta le 'pagelle' ai Paesi dell'Eurogruppo con una serie di raccomandazioni rivolte anche all'Italia e da realizzare in 12-18 mesi.

"Raggiungere nel 2017 un aggiustamento di bilancio verso l'obiettivo di medio termine di almeno lo 0,6%": è quanto chiede tra l'altro la Commissione europea all'Italia nelle 'raccomandazioni' adottate oggi.

Accelerare le privatizzazioni per ridurre il debito, spostare il carico fiscale dai fattori produttivi ai consumi e alle proprietà, ridurre le detrazioni fiscali, completare la riforma del catasto, adottare misure contro l'evasione fiscale: sono queste alcune delle principali raccomandazioni rivolte dall'Ue all'Italia e contenute nel documento varato oggi dalla Commissione. Bruxelles chiede che questi interventi siano realizzati entro 12-18 mesi.

Intanto Il provvedimento varato ieri sera da Palazzo Chigi, che recepisce i pareri delle Commissioni parlamentari, non cambia nella sostanza quanto già stabilito dal dpcm approvato il 26 novembre scorso: quotazione in Borsa del 40% della società, ma l'infrastruttura di rete, cioè i binari, rimarrà pubblica. In questi sei mesi però lo scenario è cambiato: ora il Tesoro ha avviato la 'fase esplorativa' per valutare l'integrazione con Anas, che porterebbe alla nascita di un grande gruppo infrastrutturale da 10 miliardi di fatturato. Non è ancora chiaro se questa trasformazione di Fs possa portare ad uno slittamento dei tempi per la privatizzazione (al momento l'orizzonte è almeno al 2017).

E parte il primo pagamento da parte dell'Inps del bonus per il quarto figlio, che consiste in un beneficio, solo per l'anno 2015, per i nuclei familiari con quattro o più figli minori e con un valore Isee non superiore a 8.500 euro l'anno, verrà effettuato nel mese di luglio e sarà di massimo 500 euro. E' quanto si legge in una nota dell'Inps, che segue la pubblicazione delle istruzioni operative per fruire del bonus.

Per riceverlo, spiega l'istituto, "non occorre presentare alcuna domanda poiché l'Inps utilizzerà, in automatico, la domanda già presentata dai beneficiari dell'assegno per i tre figli minori. È necessario, però, che nell'anno 2015 o 2016, sia stata presentata una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) dalla quale risultino almeno quattro figli minori, di cui il quarto figlio sia nato o adottato nel 2015. In assenza di una DSU con queste caratteristiche, occorre presentare una nuova DSU entro il 31 maggio 2016".

Qualora invece "le domande di assegno per i tre figli minori già presentate per il 2015 non saranno inserite dai Comuni entro il prossimo 31 maggio, i pagamenti del bonus quarto figlio subiranno un ritardo tecnico e l'erogazione da parte dell'Istituto verrà effettuata solo nel mese di dicembre 2016".

Tornando alle privatizzazioni parte il via l'iter per la privatizzazione di Ferrovie dello Stato: il consiglio dei ministri ha infatti approvato il dpcm (già varato in via preliminare a novembre) con i criteri e le modalità per aprire il capitale della società controllata al 100% dal Tesoro. Un provvedimento che avvia la procedura per portare in Borsa l'ex monopolista per il quale si sta intanto valutando anche la possibile integrazione con Anas: un'operazione sulla cui fattibilità si deciderà entro l'estate e che, se dovesse essere realizzata, potrebbe vedere la luce entro l'anno.

La privatizzazione di Fs secondo le agenzie di stampa ha già subito uno slittamento (fino al novembre scorso veniva indicata la seconda metà del 2016), creando qualche problema al piano privatizzazioni del Governo, che conta con queste operazioni di ridurre il debito: l'obiettivo fissato dal Def è lo 0,5% del Pil l'anno fino nel triennio 2016-2018, ovvero circa 8 miliardi di euro l'anno.

Per compensare il mancato incasso di Fs nel 2016 il Governo sta valutando l'opzione di una seconda tranche di Poste dopo l'Ipo di ottobre che ha messo sul mercato il 35%. Una settimana fa il ministro dell'Economia Padoan ha confermato che si sta "guardando alla possibilità di cedere una quota maggiore" di Poste. Se il Tesoro decidesse di cedere un'ulteriore quota di circa il 30%, scendendo dal 65% al 35%, come già sperimentato con Eni ed Enel, l'incasso, stando al valore di Borsa del titolo, potrebbe aggirarsi sui 3 miliardi di euro.

Resta intanto confermata per quest'anno la quotazione di Enav, da cui è atteso un incasso per il Tesoro compreso tra 700 milioni e un miliardo di euro. Lo sbarco in Borsa della società che controlla il traffico aereo resta fissato entro l'estate: si punta più che sulla fine di giugno sulla prima metà di luglio - questo è l'orientamento del Governo - considerata la concomitanza del referendum sulla Brexit (23 giungo) e le possibili turbolenze sui mercati.

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