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Venerdì, 01 Novembre 2024

Apoteosi finale, a conclusione del quinto Festival della musica internazionale, grazie alla stellare performance dei pianisti Martha Argerish e Daniel Rivera. Dopo i tanti consensi ricevuti dal balletto classico "Song of the Mermaid" liberamente ispirato da "La Sirenetta" di Hans Christian Andersen e realizzato da "K-Arts", la più importante compagnia della Corea del Sud e la fantastica Carmen, che ha visto sul palco cantanti del calibro del mezzosoprano, Sanja Anastasia, nel ruolo della protagonista ed il tenore, Dario Di Vietri, impersonare Don José, è stata la volta di una coppia di pianisti di fama internazionale a dare realmente spettacolo.

I due hanno fatto rimanere col fiato sospeso i migliaia di spettatori presenti al Teatro Antico, in una serata indimenticabile, in cui il pubblico presente potrà raccontare "io c'ero" e dove alla musica ha fatto, ancora una volta, da magica cornice lo scenario della cavea che si affaccia sul vulcano e sulla costa isolana. Il concerto è stato la chicca finale di un Festival della musica classica di altissimo livello vista la qualità eccelsa degli artisti. Il programma ha visto la puntuale direzione artistica di Davide Dellisanti e l'organizzazione del Taormina Opera Stars coordinata da Antonio

Lombardo,   Franco Barbera e dal direttore musicale degli eventi

Maurizio Gullotta. La serata dei pianisti ha visto nell'area storica un pubblico di esperti ed appassionati che non si vedeva ormai da molti anni. La Argerich ha confermato, se ce ne fosse stato bisogno,

la sua fama di regina del pianoforte.   Il pubblico ha molto

apprezzata l'esecuzione e al termine ha tributato un'autentica ovazione ad una vera e propria leggenda vivente pianoforte. Ha eseguito, accompagnata dall'orchestra del "Taormina Opera Stars", diretta dal M° Gianna Fratta, protagonista assoluta di tutti gli appuntamenti del Festival, il “Concerto numero 1", di Franz Liszt.

Assieme a lei si è esibito il suo grande amico e pianista di fama internazionale, Daniel Rivera, che ha proposto il Concerto per pianoforte ed orchestra di Edvard Grieg. La passione di quest'ultimo nell'interpretare il brano del compositore norvegese ha coinvolto il

pubblico che ha tributato a Rivera   un eccezionale consenso. Alla

richiesta di restare in scena effettuata più volte dal pubblico i due hanno risposto con tre pezzi a quattro mani fuori programma che hanno mandato in visibilio quanti erano presenti ad un concerto destinato a rimanere nella storia della cavea per eccellenza del Mediterraneo. Si è conclusa, così, una intensa settimana di musica che ha raccolto quasi quindicimila presenti nell'area storica. Un vetta di presenze queste che testimonia come con gli spettacoli classici di qualità eccelsa si possa fare in modo che gli spalti della cavea non rimangano vuoti.

Con una applaudita e partecipata serata finale, si è conclusa la IV edizione di ZABUT International Animated Short-film Festival svoltasi per la prima volta a Santa Teresa di Riva (Messina).

Grandissima, infatti, la presenza di pubblico e addetti ai lavori che, nelle 3 serate del Festival presentate dall’attrice Nella Tirante, hanno gremito il Parco Unità d’Italia della villa Crisafulli-Ragnodi Santa Teresa di Riva (Messina).

Il Premio Zabut 2019 è stato assegnato a Biciklisti (Croazia) di Veljko Popovic. 

La Giuria internazionale composta da Andrijana Ruzic, Storica e critica di cinema d’animazione, Nico Bonomoloregista e illustratore e Joshua Held, ha premiato il film breve croato con questa motivazione: Un riuscito inno alla vita che, attraverso le bellissime pitture di Vasko Lipovac e riferimenti al cinema di Fellini, racconta una storia brillante, scandita da un montaggio serrato e una meravigliosa ironia.

Nel corso della serata hanno anche preso la parola il sindaco di Santa Teresa di Riva, Danilo Lo Giudice e il neo Assessore Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Manlio Messina

Il Premio per la migliore colonna sonora è andato a Bavure (Francia).

Il Premio Cinitper il corto che meglio rappresenta i valori della solidarietà e dell’inclusione è andato a Ian. Una Historia che nos movilizerà (Spagna). Presente il Presidente del Cinit, Massimo Caminiti. Il cortometraggio spagnolo si è anche aggiudicato il premio del pubblico.

Menzioni speciali per i corti Reviver (Israele), Guaxuma (Francia) e Bavure (Francia).

Particolarmente apprezzate e applaudite le performance che hanno arricchito la serata conclusiva del Festival, con la proiezione di classici dell’animazione dell’epoca del muto accompagnati dal vivo da musicisti, quali il sassofonista Carmelo Coglitore e dal batterista Federico Saccà, e dall’attore e autore teatrale Tino Caspanello che ha letto un suo testo sulle immagini di un cortometraggio animato.

Lo staff organizzativo di ZABUT International Animated Short-film Festival è composto da: Cinzia Bongiorno, Nello Calabrò, Carmelo Casale, Caterina Limardo, Antonello Mantarro, Stefania Pasquale, Marta Rigano, Cristina Totaro.

 

Sarà in scena al Teatro Antico di Taormina, lunedì 29 luglio alle 21 e 30, nell’ambito del Mythos Opera Festival, il dittico verista per eccellenza Cavalleria Rusticana e Pagliacci. I due atti unici, rispettivamente di Pietro Mascagni e Ruggero Leoncavallo, saranno diretti da Roberto Cresca, qui nella veste anche di protagonista di Pagliacci. “Una scelta fatta per omaggiare Leoncavallo del quale si festeggiano i 100 anni dalla morte – spiega Cresca - La visione registica delle due opere sarà unica, con intrecci che legheranno i due titoli in un unico grande spettacolo. Ho voluto eliminare – prosegue il regista - tutto quel folklore siciliano che si è soliti vedere nell’opera di Mascagni, spostando la vicenda nel secondo dopo guerra in un non ben definito “sud”. Tutta l’opera sarà permeata da una sensazione onirica, sì mi schierano sogno e realtà, in un gioco di parallelismi sviscerati dalla potenza drammatica della musica di Mascagni. Lo stesso sarà per Pagliacci, dove ho inserito un palese omaggio a Fellini, nonché - conclude - alla grandissima attrice Giulietta Masina”. Dunque una visione quasi cinematografica della messa in scena, con uno sguardo al neorealismo italiano. Ogni elemento musicale verrà sottolineato e coreografato, grazie all’esperienza di musicista di Roberto Cresca, che numerose volte ha anche interpretato il ruolo di Turiddu. I protagonisti di Cavalleria Rusticana sono Cristina Santi (Santuzza), Gianluca Sciarpelletti (Turiddu), Eugenia Babich (Mamma Lucia), Karina Demurova (Lola), Carmine Monaco D’Ambrosia (Alfio). Quelli di Pagliacci, invece, Maria Addolorata Mondella (Nedda), Roberto Cresca (Canio), Federico Parisi (Beppe), Alessio Quaresima Escobar (Tonio) e Jorge Tello (Silvio).

Le musiche saranno eseguite dall’Orchestra Filarmonica della Sicilia, diretta dal maestro Francesco Di Mauro. In scena anche il Coro lirico mediterraneo ed il Coro di voci bianche ‘Giacomo Puccini’, diretti rispettivamente da Alessandra Pipitone e Claudio Corsari e presieduti da Nuccio Anselmo. I costumi portano la firma di Angela Chezzi. “Abbiamo inteso onorare Leoncavallo nel centenario della sua scomparsa con questa serata al Teatro Antico di Taormina. Un omaggio dovuto ad uno dei più grandi compositori della Giovane scuola italiana – commenta Gianfranco Pappalardo Fiumara, ideatore del Mythos Opera Festival - Ed abbiamo inteso onorarlo con una delle opere più importanti, ‘Pagliacci’, in un unico atto. Accanto ad essa abbiamo messo, come da tradizione, ‘Cavalleria Rusticana’ di Mascagni. Con la regia di Roberto Cresca vivremo l’emblematica relazione tra le due opere. Sono orgoglioso, quale ideatore del Mythos Opera Festival, di aver potuto programmare una rassegna così ricca”. Ad aprire la serata un’originale overture in moda curata da Liliana Nigro, docente di Storia del costume per lo spettacolo. Un trionfo di stoffe, trine, pizzi, merletti e tanta avanguardia costumistica. Saranno 70 gli abiti, vere e proprie opere d’arte, che sfileranno davanti al pubblico del Teatro Antico di Taormina. “Il nostro è un omaggio sia a Cavalleria Rusticana che a Pagliacci – spiega Liliana Nigro - Ma è anche un omaggio alla Sicilia tutta e a Franco Zeffirelli, che purtroppo recentemente ci ha lasciati ma con un’eredità materiale e immateriale incredibile”. Prima dell’ingresso al Teatro Antico una performance di moda attraverserà il corso e si concluderà nel belvedere di Taormina. 

 

 

Sarà un concerto all’insegna della musica romantica, quello che il pianista di fama internazionale Mario Galeani, terrà venerdì 26 luglio alle ore 20.30 nella suggestiva cornice del Castello Rufo Ruffo di Scaletta Zanclea (Messina). L’evento intitolato “Suggestioni musicali al Castello", organizzato dall’Amministrazione Comune di Scaletta Zanclea, inaugurerà il cartellone estivo dell’estate scalettese.

Il pianista di origini messinesi, che nel suo ricco curriculum vanta prestigiose collaborazioni tra le quali quella con la celebre Royal Philharmonic Orchestra di Londra, con cui ha suonato ed inciso in 3 CD tutti i concerti di L. Van Beethoven per pianoforte ed orchestra, presenterà un programma che include alcuni dei più famosi ed importanti lavori della musica romantica di Fryderyck Chopin e Franz Liszt. Si andrà dalle atmosfere sognanti e malinconiche dei notturni op 27 n 2 e op 48 n 1, alle sonorità ora misteriose e cupe, ora folcloristiche e malinconiche, ora eroiche e militari della Polacca op 44 e della celebre Polacca “Eroica” op 53 di Chopin. Si passerà poi a Liszt con lo straripante virtuosismo della Rapsodia spagnola, con i suoi ritmi marcati e accesi, secondo uno spagnolismo inteso come evocazione di canti sereni e appassionati, punteggiato da ritmi di danza, per finire con la Parafrasi sul celebre quartetto “Bella figlia dell’amore” dal Rigoletto di Verdi, pagina in cui si riconosce il Liszt grande virtuoso, volto a conquistare le platee, senza venir meno, peraltro, al principio di una eleganza ammirevole della scrittura, che conferisce al brano la statura di piccolo capolavoro nel suo genere.

“Ogni volta che tengo un concerto nella mia terra è sempre una grande emozione per me. Il Castello Rufo Ruffo di Scaletta, luogo storico della nostra Sicilia e che domina dall’alto la costa jonica, sarà la suggestiva cornice alle melodie romantiche e appassionate del mio concerto” sostiene il pianista Mario Galeani.

Grande la soddisfazione del sindaco Gianfranco Moschella, per questo evento che segna l’inizio della stagione estiva: “Sarà una serata coinvolgente e suggestiva ringrazio l’amico Galeani per l’opportunità data alla mia comunità che potrà assistere ad uno spettacolo che ci regalerà grandi emozioni, segno di quell’attenzione per la cultura che cicontraddistingue. Questo evento vede protagonista la musica ma premia nel contempo anche la storia, l’amore e la fedeltà di un paese che ha tanto da offrire.

 

 

 

 

 

 

Sarà riaperta al pubblico la Biblioteca Comunale “Stefano Germanò”. Dopo i lavori di riqualificazione della facciata esterna e la messa in sicurezza del tetto, nonché la risistemazione degli interni, il prossimo 24 Luglio alle ore 19, si terrà una cerimonia d’inaugurazione.

Padrino dell’evento sarà il prof. Eugenio Capozzi, professore ordinario di storia contemporanea all’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, che – su invito dell’Amministrazione – presenterà anche il suo ultimo volume Politicamente corretto. Storia di una ideologia, edito da Marsilio.

Dopo i saluti del sindaco, dottor Eugenio Aliberti, e la cerimonia di riapertura al pubblico della Biblioteca – struttura fortemente voluta dal primo sindaco di Rodì Milici, Stefano Germanò, e di cui porta il nome – il prof. Capozzi guiderà la riflessione sui punti nodali del suo volume in dialogo con il prof. Daniele Fazio, che coordina il progetto #RodìMilicilegge. Tale progetto di promozione del vasto patrimonio librario custodito nella Biblioteca comunale è giunto alla sua terza edizione.

Il percorso tematico di quest’anno verte intorno alla parola “Rigenerazione”. Nell’ambito della riapertura della Biblioteca, inoltre, il 31 Luglio prossimo alle ore 21,30 si terrà, nello spazio antistante la struttura, anche la presentazione, curata dal prof. Domenico Bonvegna, del volume di Rod Dreher L’Opzione Benedetto, edito da San Paolo. Entrambi i volumi sono al centro del dibattito nazionale ed internazionale circa i fondamenti portanti della civiltà occidentale e la crisi che sta attraversando, alla ricerca appunto di una rigenerazione.

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