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gruppo

L’ex pallavolista Andrea Zorzi è stato il protagonista – a Bari - del primo “ Incontro con il Campione ”, iniziativa prevista dal percorso educativo intrapreso – per il primo anno - dal Progetto “ CONI Ragazzi-Alleniamoli a crescere bene ”, grazie all’Accordo di Programma tra la Presidenza del Consiglio , il Ministero della Salute e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano.

“CONI Ragazzi-Alleniamoli a crescere bene” abbraccia le sfere sociali, sportive ed educative e mira a declinare il principio del diritto allo sport per tutti, a fornire un servizio alla comunità e a costruire un importante tassello del sistema formativo in aree di disagio sociale ed economico, diffondendo importanti messaggi legati alla promozione di modelli virtuosi.

Sviluppato su tre filoni di intervento, ha l’obiettivo di promuovere sani stili di vita per il benessere ed il corretto sviluppo del bambino attraverso: attività sportiva pomeridiana gratuita, offerta a ragazzi dai 5 ai 13 anni, nelle aree di disagio sociale ed economico; una campagna informativa “Diventa il tuo atleta preferito” rivolta alle scuole, alle società sportive, ai ragazzi e a tutte le famiglie, per contrastare sedentarietà, cattive abitudini alimentari e obesità; diffusione di valori educativi dello sport come lo spirito di gruppo, l’inclusione sociale e la valorizzazione delle differenze.

La Campagna informativa “ Diventa il tuo atleta preferito” si basa sulla convinzione che ciascuno di noi può migliorare il proprio stile di vita attraverso comportamenti corretti, sia nell’attività sportiva che nell’alimentazione. “L’Incontro con il Campione” è una delle attività finalizzate a promuovere i contenuti della campagna che coinvolge i 6.100 plessi delle scuole primarie iscritte al progetto Sport di Classe (con oltre 50.000 classi) e circa 600 Associazioni Sportive in tutto il territorio Nazionale.

A Bari Andrea Zorzi – Argento olimpico 1996 e doppio oro mondiale nel 1990 e nel 1994 – ha incontrato al mattino i ragazzi della scuola e al pomeriggio le associazioni sportive che hanno aderito al progetto “CONI Ragazzi”, presso l’ Istituto Comprensivo “Biagio Grimaldi” (Via Lombardia 2, Quartiere S. Paolo). Il campione, dall’alto della propria esperienza, è stato il portavoce dei principi della campagna d’informazione, sottolineando in particolare l’importanza di una vita attiva all’insegna dell’attività fisica.

Andrea Zorzi: “Per me il volley è stato un formidabile maestro di vita perché mi ha insegnato a misurarmi quotidianamente con le regole, che sono la base fondamentale di ogni disciplina sportiva. Ma c'è qualcosa di speciale nella pallavolo: è l'unico sport di squadra dove, per regolamento, sei obbligato a passare la palla.Nel volley infatti non si può toccare la palla due volte consecutivamente, è vietato! Ecco perché i pallavolisti crescono scoprendo ogni singolo giorno che da soli non si può fare nulla! Oggi sono felice di raccontare la mia esperienza ai ragazzi per sensibilizzarli sull'importanza dello sport, del movimento, della socializzazione, di quel sistema di valori che nella loro vita saranno essenziali e centrali per crescere prima di tutto come persone che come sportivi”.

Durante la presentazione del progetto “CONI Ragazzi”, Andrea Zorzi ha infatti raccontato la sua storia ripercorrendo i successi di quella “Generazione di fenomeni” della pallavolo che negli anni ’90, con la maglia azzurra, ottenne successi senza precedenti. Successivamente Zorzi è sceso in campo per giocare con i ragazzi presenti all’incontro.

Gli “Incontri con il campione” proseguiranno a Potenza, Milano, Reggio Calabria, Palermo, Napoli,  Firenze, Genova e L’Aquila.

Tutti i dettagli del progetto sono pubblicati sul sito www.coniragazzi.it

Via libera alla bozza del nuovo Regolamento per l’erogazione dei contributi per le iniziative del settore spettacolo e cultura a Bari elaborato dai rappresentanti delle sigle sindacali Cgil Cisl e Uil e delle associazioni imprenditoriali Agis, Puglia Creativa, Legacoop, Confcooperative che hanno definito le linee d’azione per la distribuzione delle risorse alla produzione culturale del territorio. Dopo sei mesi di lavoro la bozza del Regolamento, che era fermo al 1999, è stata consegnata all’assessore comunale alla Cultura, Silvio Maselli. L’auspicio è che i tempi per la sua approvazione siano molto rapidi e semmai contestuali al bilancio di previsione, ovvero entro fine mese, in modo da renderlo operativo già da quest’anno evitando altri bandi basati sulle vecchie regole.

I rappresentanti del mondo della produzione, distribuzione e promozione  culturale barese che hanno partecipato al tavolo di concertazione per la stesura della bozza del nuovo Regolamento hanno messo a punto un insieme di regole bilanciate in grado di garantire la massima trasparenza ed efficienza possibile nei meccanismi di assegnazione dei contributi destinati al settore cultura. In particolare, nelle modalità di stanziamento delle risorse i contributi possono essere concessi ad imprese, organismi, enti, start up culturali e creative, associazioni o consorzi, R.T.I./A.T.I., iscritti all’Albo comunale per le attività o iniziative culturali e di spettacolo, tese a favorire la promozione, valorizzazione e diffusione della cultura, in tutte le sue espressioni: musica, teatro, danza, cinema, spettacolo viaggiante, arti visive, letterarie, audiovisive, grafiche, laboratoriali. Con l'obiettivo di stimolare la produzione di servizi culturali di sempre maggiore qualità, il nuovo Regolamento introduce inoltre premialità destinate a professionalizzazione, produzione originale, innovazioni artistiche e gestionali, collaborazioni e reti  tra più soggetti, favorendo la stabilizzazione delle imprese e del lavoro professionale del settore. Regole specifiche e innovative poi  sono state previste per le startup culturali e creative, il cui sviluppo è ritenuto fattore importante per l'innovazione culturale e creativa futura. E ancora elemento particolarmente importante è la costituzione di un Osservatorio della produzione culturale destinato a diventare territorio privilegiato di confronto con l'amministrazione comunale e le sue politiche di settore. Uno strumento adatto per avviare un lavoro più complesso e con una dimensione metropolitana che coinvolga anche l’intera Terra di Bari.

I rappresentanti del settore cultura ritengono però che questa bozza del nuovo Regolamento sia insufficiente e inefficace se non è accompagnato da un piano strategico complessivo del settore che delinei modelli di sviluppo, obiettivi e linee d'azione della politica culturale della città metropolitana.  Non dimentichiamo ciò che l’intero comparto culturale può rappresentare in termini di ritorni economici, di occupazione e di servizi al territorio.

Le organizzazioni infine ribadiscono l’importanza di valutare un congruo aumento delle risorse da mettere a disposizione del Regolamento, affinché si lavori sempre più in un’ottica di impresa e  di sviluppo fondata sulla certezze delle regole. Impegno su cui il sindaco, Antonio Decaro e l’assessore, Silvio Maselli hanno dato la loro disponibilità assicurando l’impegno dell’amministrazione nel reperire risorse anche da altri canali e istituzioni.

E’ deflazione shock con il crollo del 60 per cento dei prezzi delle verdure nei campi, ma i consumatori non lo sanno perché sui banchi di vendita di piccola, media e grande distribuzione la forbice dei prezzi dal campo alla tavola è sempre troppo larga. Per questo Coldiretti Puglia ha donato le verdure di stagione ai consiglieri regionali, agli assessori e ai Presidenti di Consiglio e Giunta, Loizzo ed Emiliano, per manifestare lo stato di disagio che gli agricoltori vivono in campagna e chiedere interventi di sostegno al settore attraverso campagne di comunicazione sulla sana e corretta alimentazione a base di prodotti ortofrutticoli pugliesi e favorendo la vendita nelle strutture della distribuzione organizzata. L’orticoltura rappresenta un comparto fondamentale dell’agricoltura pugliese contribuendo con una quota di oltre il 30% alla formazione del valore aggiunto delle coltivazioni agricole. In Puglia risulta coltivato circa 1/4 della superfice complessiva nazionale destinata agli ortaggi. L’ortofrutticoltura è uno dei settori chiave dell’agricoltura pugliese, con un valore nel 2015 di 1.087.600.000 euro di Produzione Lorda Vendibile.

“Contro la crisi della quarta settimana e il crollo dei consumi – spiega il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele -  diviene determinante il riequilibrio nei rapporti tra imprese agricole, distribuzione e consumatori con accordi e controlli per la verifica dei margini. Per questo chiediamo al Governo della Regione Puglia di avviare iniziative di sostegno con gli ipermercati e di dare corpo e sostanza alla legge che già nel 2008 aveva previsto l’obbligo dell’utilizzo nelle mense pubbliche, tramite previsione nei relativi bandi, di prodotti agricoli di origine regionale in misura non inferiore al 50%, il coinvolgimento diretto  delle grandi e medie strutture di vendita che operano sul territorio regionale, anche tramite realizzazione di spazi espositivi in esclusiva, oltre all’utilizzo delle imprese esercenti attività di ristorazione o di vendita al pubblico attraverso il loro inserimento in campagne regionali di immagine, nonché disposizioni in materia di vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli e di controlli”.

Il 56 per cento delle famiglie pugliesi ha ridotto gli sprechi facendo la spesa in modo più oculato magari direttamente dal produttore con l’acquisto di cibi più freschi che durano di più, il 34 per cento ha ridotto le dosi acquistate, il 27 per cento utilizzando quello che avanza per il pasto successivo e il 18 per cento prestando più attenzione alla data di scadenza.

“Probabilmente non è ipotizzabile una legge che obblighi gli ipermercati – incalza il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - a vendere prodotti locali, è invece praticabile l’ipotesi di preferire, nel rilascio delle autorizzazioni, quelle strutture che nella loro organizzazione commerciale e, quindi, nel loro regolamento societario dimostrano di saper valorizzare i prodotti legati al territorio ove si individuino approvvigionamenti di prodotti tipici direttamente dalle imprese locali a vantaggio sia della regione ospitante sia dei consumatori, per cui il prezzo finale non è gravato da ulteriori costi di trasporto. In una regione come la nostra che ha la leadership nella produzione di ortofrutta bisogna assicurare la disponibilità ai consumatori di produzioni locali che non essendo soggette a lunghi tempi di trasporto garantiscono freschezza e genuinità uniche”.

In Puglia arrivano carciofi dall’Egitto, angurie dalla Grecia, pomodori dal Marocco, passata di pomodoro dalla Cina, ciliegie dalla Turchia e una volta entrati diventano ‘made in Italy’.  Bisogna mettere in campo ogni strumento utile ad impedire che prodotti di dubbia provenienza vengano spacciati per prodotti di qualità, quando di qualità non sono e la cui commercializzazione arreca danno all’economia regionale, mina il reddito delle imprese agricole e si traduce in una truffa per i consumatori, ignari di quello che acquistano e mangiano.

Già nel 2008 la Regione Puglia aveva accolto una specifica richiesta avanzata dalla Coldiretti, nella Legge n. 38 del 19 dicembre 2008, tendente a preferire nella ristorazione collettiva, gestita dalle Istituzioni pubbliche, i prodotti “biologici e tradizionali nonché quelli a denominazione protetta ed ad indicazione geografica tipica, dando valore preminente alle tipicità della regione Puglia.

L’aumento dei prezzi dal campo alla tavola è favorito dalla mancanza di trasparenza nel commercio al dettaglio dove non viene rispettato l’obbligo di esporre sui cartellini, oltre al prezzo, l’origine, la varietà e la qualità della frutta e verdura in vendita previsto dalla legge per consentire ai consumatori di fare confronti omogenei e di scegliere i prodotti più convenienti. E’ stringente la necessità di chiudere la porta alle speculazioni con l’applicazione del decreto legislativo 306/02 che inasprisce le sanzioni per chi non rispetta le norme dell’Unione Europea sulla qualità e commercializzazione di frutta e verdura. L’obbligo di mettere l’etichetta sulla frutta e verdura fresca commercializzata riguarda sia i prodotti confezionati che quelli venduti sfusi per i quali possono essere utilizzati cartellini con l’indicazione della provenienza, della varietà e della categoria qualitativa.

lucia ceci

Doveva essere una finale e così è stata. La tensione era palpabile ieri all’Antonucci di Bitetto ma serviva solo un risultato: vincere. Non importa come siano arrivati questi tre punti per la Pink con il Sudtirol, ma l’importante è aver conquistato una vittoria fondamentale per continuare a sperare nella salvezza.

Mister Cardone ha caricato le sue ragazze per tutta la settimana per quella che doveva essere la prima di sei finali. Le Pink sono scese in campo con Fazio tra i pali, Novellino, Morra, Anclerio e Soro sulla linea difensiva, Ceci, Piro, Strisciuglio e Riboldi a centrocampo e in attacco Privitera e Pinna. Un 4-4-2 con capitan Anaclerio nell’inedito ruolo di difensore centrale.

La Pink parte forte e più volte si rende pericolosa davanti al portiere della nazionale Katja Schroffenegger. All’8’ minuto arriva l’occasione più ghiotta con Strisciuglio che imbecca splendidamente la sarda, proveniente dal West Ham, Romina Pinna che è bravissima a liberarsi dei difensori ma, davanti al portiere, si lascia ipnotizzare facendosi parare il tiro ravvicinato. La Pink pochi minuti dopo, si rende nuovamente pericolosa sempre con Pinna ma l’attaccante biancorosso non riesce a trovare la conclusione giusta. Con il risultato che non si sblocca e il gran caldo la Pink inizia a sentire la pressione e il gioco dei primi minuti lascia il campo a lanci lunghi, palle alte e gioco molto frammentato con il Sudtirol che però impegna poco Mimma Fazio. Solo sul finire del primo tempo, le tirolesi si rendono pericolosissime con la Vivirito che da ottima posizione, all’altezza del dischetto, calcia alto graziando la Pink.

Il secondo tempo inizia con il copione che non cambia con la Pink alla ricerca della vittoria. Ma è il Sudtirol a rendersi pericoloso al 20’ ancora con la Vivirito che da posizione ravvicinata però non riesce a beffare la Fazio che para.

Passano pochi minuti e arriva l’occasione giusta per sbloccare il risultato: sempre la Vivirito protagonista, che colpisce nella propria area di rigore il pallone con le mani. Calcio di rigore per la Pink e Anaclerio sul dischetto. Il goal però non arriva perché il tiro del capitano biancorosso, viene parato dalla Schroffenegger che intuisce l’angolo. Nelle teste delle ragazze di mister Cardone iniziano a vedersi le ombre di un’altra delusione ma è al 31’ che arriva l’episodio che sblocca il risultato. Ceci, servita da Pinna, sulla destra calcia un beffardo tiro-cross che supera l’estremo difensore tirolese e si insacca in rete. 1-0 Pink e 15 minuti di sofferenza per le biancorosse fino al fischio finale. Il Sudtirol reagisce prima con la De Luca ma è brava Fazio a parare e poi è la Novellino che, involontariamente, devia un tiro  che fortunatamente esce di pochissimo al lato della porta Pink.

Il tempo scorre verso il triplice fischio e arriva così la prima vittoria casalinga per la Pink Bari che festeggia sotto il calorosissimo pubblico presente, come al solito, sugli spalti di Bitetto.

Parola adesso a Lucia Ceci, match winner. Abbiamo chiesto all’esterno biancorosso come fosse stata questa settimana pre Sudtirol: “Questa settimana abbiamo lavorato abbastanza bene, avevamo un unico obiettivo in mente: vincere!” - poi sul rigore sbagliato e sulle sue sensazioni dopo il goal: “Dopo il rigore sbagliato io sinceramente sentivo che comunque saremmo riuscite a farcela. Sul goal, quando la palla è entrata, non ho capito più niente, perché era da tanto che provavo a segnare ma non riuscivo a sbloccarmi, a quel punto ho mandato un grido liberatorio e mi sono buttata a terra e sono stata sommersa da tutte le mie compagne” - infine sulla salvezza: “Nella salvezza io ci credo sempre, dobbiamo affrontare ogni partita come quella di oggi, come un gruppo unito, così come abbiamo dimostrato di esserlo oggi”.

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È stato un successo il primo incontro di animazione del GAL “Terra dei Trulli e di Barsento” con gli attori del proprio territorio tenutosi venerdì scorso a Castellana Grotte, con la nutrita e competente partecipazione di operatori locali.

Nella splendida cornice della Sala delle Cerimonie del Palazzo Comunale, alla presenza del Sindaco Francesco Tricase e dell’Assessore Antonio Campanella, il GAL con il Presidente Stefano Genco e lo staff tecnico, ha incontrato la comunità castellanese per condividere il percorso di definizione della strategia di sviluppo locale per la nuova programmazione LEADER 2014 2020.

Dopo i saluti istituzionali che hanno aperto i lavori proponendo spunti di riflessione sulle opportunità di sviluppo del contesto territoriale, si è passati all’illustrazione delle attività preliminari poste in essere dal GAL per tracciare le linee di indirizzo della nuova Strategia di Sviluppo Locale che si caratterizza, per il periodo 2014-2020, per la sua connotazione Partecipativa.

Proprio in tale ottica di condivisione - oltre a delineare opportunità, e nuove sfide definite dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Puglia nell’ambito dell’approccio LEADER - l’incontro si è concentrato nella fase di ascolto delle istanze proposte dagli stakeholders locali, della condivisione dei tematismi su cui imperniare le linee strategiche di programmazione, punto di partenza per la redazione partecipata del nuovo Piano di Azione Locale.

Nel primo della serie di sette incontri che si terranno nelle prossime due settimane nei comuni di Gioia del Colle, Noci, Turi, Alberobello, Putignano e Sammichele di Bari, è emersa, sottolineata dal presidente Genco, la possibilità di redigere la strategia di sviluppo con  l’approccio multi-fondo (FEASR  e FEAMP) ampliando le risorse finanziarie a disposizione del territorio e diversificando le linee di intervento. Traguardando questo obiettivo il GAL sta lavorando per la ridefinizione del proprio territorio allargandolo alla zona costiera; si è avviata, infatti, una fase di interlocuzione con il Comune di Monopoli per l’introduzione nell’area GAL. Come evidenziato anche dal dott. Pellegrino, responsabile amministrativo del GAL, il territorio attualmente rappresentato dal GAL trarrebbe dall’estensione all’area costiera - affine per specificità in ambito rurale, naturalistico e architettonico, e per la straordinaria vocazione turistica - notevoli, reciproci benefici, in termini di sviluppo.

Il dado è tratto...la programmazione va avanti spedita: lo staff tecnico del GAL ha messo a punto un questionario, scaricabile dal sito web del GAL che permetterà a tutti gli operatori di dare il proprio contributo alla strategia di sviluppo del proprio territorio.

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