L’ampia pista ciclabile lungo il fiume Isar rappresenta per molti abitanti della città di Monaco di Baviera il modo più veloce per tornare a casa. Fiancheggiata dalla strada e dal fiume, il percorso è coperto da un fitto fogliame che impedisce alla luce di penetrare. A piedi o con la bici, i passanti vanno verso le loro mete, mentre la poca luce che riesce a infiltrarsi, trasforma le persone in ombre che si muovono veloci. Ed è proprio lungo questa corsia ciclabile che una giovane coppia pedalava tranquillamente martedì 28 maggio intorno alle 22, ignara del pericolo che avrebbero dovuto fronteggiare da lì a poco. Incontro alla giovane coppia, un ingegnere italiano di 31 anni originario di Potenza e la sua ragazza, di tre anni più giovane, camminava un pedone, arrivato dalla Erhardstrasse, che all’incirca all’altezza dell’Ufficio europeo dei brevetti, sputa alla giovane donna senza motivo.
Il giovane ingegnere, Domenico Lorusso, in un primo momento non si era reso conto di quello che era successo, ma non appena la sua ragazza lo ha informato dell’accaduto, ha deciso di fermarsi, fare retromarcia e andare incontro allo sconosciuto per chiedere spiegazioni. Il giovane italiano trentunenne ha pagato con la propria vita il tentativo di difendere la sua ragazza e di capire il motivo del gesto. Infatti, dopo un breve scambio di parole, è iniziato lo scontro tra il passante e Domenico Lorusso che, pochi attimi dopo, si è accasciatoa terra dopo essere stato accoltellato.
Nonostante i soccorsi rapidi, il ragazzo è morto in ospedale. Secondo le affermazioni della BayrischeRundfunk, l’uomo sarebbe morto a causa di una coltellata fatale al cuore, ma la polizia prende tempo e aggiunge: “E’ necessaria l’autopsia, non possiamo ancora confermare le cause esatte della morte”.