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Corsa al rialzo dello spread: Investitori attendono voto delle europee

Corsa al rialzo dello spread. Il differenziale vola a 185 punti base col tasso al 3,16%, dopo essere ritornato in area 170 punti base venerdì. In attesa delle elezioni europee di domenica prossima, spiegano gli analisti, gli investitori si stanno posizionando su titoli di Stato ritenuti più sicuri, come il Bund, a discapito di quelli periferici, ossia dei titoli di Italia, Spagna, Grecia e Portogallo. In mattinata lo spread della Spagna è salito fino a 173 punti, quello del Portogallo a 255 e quello della Grecia a 550 punti. Sull'Italia, penalizzata da una nuova ed inattesa contrazione del Pil nel primo trimestre (-0,1%), il mercato attende di vedere l'esito delle elezioni europee. Infatti, sottolineano alcuni analisti, se vince il Pd del premier Renzi, i tassi potrebbero nuovamente calare con gli investitori rassicurati che il piano di riforme del governo potrà andare avanti. Se invece gli elettori dovessero punire il governo a beneficio dei partiti populisti, come il M5S, il piano di riforme di Renzi potrebbe subire una battuta d'arresto e in quel caso i tassi sui titoli del Tesoro potrebbero continuare a salire.
"Grillo è un pazzo. A me Grillo fa paura per questo vorrei spiegare agli italiani che votano Grillo che non votano un progetto politico, che non c'è, ma lo votano perché sono disperati, sono furiosi, sono inviperiti, sono incazzati". Lo dice Silvio Berlusconi ai microfoni di Radio Lombardia. "Grillo è un pericolo assoluto per il nostro Paese, lui dice che vuole distruggere tutto. Via il Senato, via la Camera, via i parlamentari, i partiti e la democrazia. Il Paese deve essere condotto dai delegati del web agli ordini suoi e di Casaleggio".

''Un'uscita dall'euro sarebbe un errore. Noi non la proponiamo affatto. Ma diciamo chiaramente che l'euro, così com'è, è destinato a fallire'': così Berlusconi alla Welt am Sonntag, sostenendo fra l'altro che la Bce debba ''in futuro garantire i debiti degli Stati e stampare moneta''.

''Forse mi sono espresso in modo infelice, e mi scuso con coloro che si sono sentiti offesi'', ha detto ancora Berlusconi alla Welt am Sonntag, a proposito della recente affermazione sul fatto che i tedeschi non riconoscerebbero l'esistenza dei lager. Ribadendo che le sue parole sono state divulgate fuori contesto, ha criticato certa stampa estera in Italia che, in modo ''forse un po' pigro si limita a fare da cassa di risonanza'' ai media di sinistra italiani.

''Io mi limito a dire che Kohl ha unito la Germania e la cancelliera Merkel, con la politica economica che sostiene, sta dividendo l'Europa'': così Berlusconi alla Welt am Sonntag. ''Questo mi dispiace in modo particolare - ha aggiunto - anche perché con Frau Merkel abbiamo qualcosa in comune relativamente ai valori di base e alle questioni di comprensione culturale''.Intanto in una intervista a A.Cuomo per il quotidiano il Giornale Paolo Becchi, professore di Filosofia del diritto all'Università di Genova nonché ideologo ufficioso del Movimento 5 Stelle, prende in prestito una frase di François Mitterrand per il pamphlet edito da Marsilio nel quale descrive gli ultimi tre anni di storia italiana : «Un colpo di Stato permanente».

«Nel 2011 quando,dichiara il prof.al Giornale dopo le prove tecniche di Fini del 2010, venne posto in atto in maniera sistematica il progetto di destabilizzare e poi eliminare l'esecutivo di centrodestra».

«Berlusconi secondo l intervista al giornale del Prfessore fece buon viso a cattivo gioco, ma si trattò di un'imposizione. Ora si tende a dire che il governo non aveva i numeri, ma i numeri si dovevano verificare in Parlamento, invece non ci fu nessun passaggio parlamentare. E questo è stato il primo di tutta una catena di eventi che ci hanno portato all'emergenza democratica».

«Le dimissioni dice Paolo Becchi al Quotidiano il Giornale furono imposte da Bruxelles e dalla cancelliera Angela Merkel. Come l'economista Paolo Savona avrebbe rivelato in seguito Tremonti stava lavorando a un piano B che prevedeva l'uscita dell'Italia dall'euro, che ci stava massacrando. Ma a Bruxelles qualcuno aveva deciso che l'euro andava salvato. E quindi...».

«Da allorasecondo il professore senza che ce ne accorgessimo la Costituzione materiale è stata modificata e siamo passati da un sistema rappresentativo a uno presidenziale. Il regista di tutto da allora a oggi è stato il presidente della Repubblica che da custode è diventato il distruttore della Costituzione e perciò doveva essere messo in stato di accusa. Il M5S ci ha provato ma non è stato preso in considerazione».

«La Costituzione non è stata mai violata ma spesso forzata. Tutto è avvenuto nel solco della legalità ma non esiste solo la legalità esiste anche la legittimità che è altrettanto importante».

"Bisogna votare misure contro la disoccupazione come hanno fatto nel 1929 dall'altra parte dell'Atlantico. Abbiamo bisogno di un nuovo 'New Deal' e di un nuovo trattato per lo sviluppo in Europa". Lo afferma, al forum di Repubblica Tv, Alexis Tsipras. "Dall'inizio della crisi riciclano sempre le stesse politiche che ingrandiscono crisi. Hanno trasformato una crisi bancaria in una crisi generale. Hanno portato con questa politica l'enorme debito delle banche negli stati".

"Noi siamo diversi da Grillo perché vogliamo proporre un'alternativa reale, fattibile, dentro l'Europa. Non basta solo denunciare le cose, si deve anche avere una proposta alternativa". "Dobbiamo cambiare il quadro tutti insieme - ha detto Tsipras - non trincerati nel proprio paese. Bisogna fare alleanze con forze a sinistra per poter influenzare e cambiare gli equilibri. Alle europee gli italiani non votano solo per scegliere un vincitore tra Renzi e Grillo, ma per cambiare le cose in Europa". Tsipras ha aggiunto: "Noi saremo la terza forza dentro l'Europarlamento e magari potremo spingere i Socialisti per andare via dall'alleanza con i conservatori. Credo che anche in Italia Renzi può trovare un accordo con Berlusconi, ma non penso che sia una cosa positiva per il popolo italiano".

"La politica migratoria europea ha avuto un pieno insuccesso, i nostri mari sono diventati dei cimiteri. Bisogna intervenire negli stati da cui partono gli immigrati. Quella dell'Europa è una follia: finanzia la guerra negli stati da cui partono gli immigrati come la Libia. Dobbiamo intervenire su questo per cambiare la politica migratoria dell'Europa". Così Alexis Tsipras, candidato alla presidenza della Commissione Ue per la Sinistra europea e appoggiato in Italia dalla lista L'Altra Europa per Tsipras, alla conclusione del videoforum con Repubblica.

La diversità tra la proposta politica di Tsipras e quella di Grillo non preclude però (perlomeno dai compagni di viaggio italiani del leader di Syriza) un'intesa tra le due forze. "Questo non significa aprire un dialogo con il Movimento 5 Stelle qui ed ora in campagna elettorale, ma prospettare dopo le elezioni la possibilità di un'intesa almeno su alcuni punti sui quali c'è convergenza. Non vedo per quale motivo al mondo dovrebbe essere aprioristicamente escluso". A dichiararlo lo scrittore e giornalista Ermanno Rea candidato capolista circoscrizione Sud per la lista L'Altra Europa con Tsipras, intervenuto questa mattina dai microfoni di Radio Città Futura.
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