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Caracollo express

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Nel presente volume Livy Former si rivolge soprattutto ai quei giovani lettori che amano fantasticare, sorridere e scherzare mentre affrontano una lettura. Ognuno ha la sensazione che non ci sia mai tempo né per annoiarsi né per fermarsi a pensare. L’autrice è infatti in grado di catturare l’attenzione del lettore al punto tale da coinvolgerlo tanto a livello cognitivo quanto a livello emotivo.

Tutto il tessuto narrativo è composto da un unico componimento fluido dalla struttura semplice. Lo stile narrativo è lineare e pensato all’insegna della chiarezza, spontaneità e naturalezza.

Un giorno un professore in pensione di nome Guglielmo Spennapolli comincia ad agitarsi nel suo studio perché ha perso la vena di scrivere. Non ha nessuna ispirazione. Vive solo in una casa con un gatto mr Gugu. Così, considerato il problema, l’insegnante pensa di rivolgersi alla vicina, la signora Rosetta, per trovare una soluzione. Rosetta lo invita ad affrontare un viaggio per fare esperienze nuove, conoscere nuove persone e scoprire l’essenza della vita. Allora Guglielmo parte con una valigia ed una gabbietta con il suo gatto che non vuole allontanarsi da lui. Pensa di prendere un treno senza aver ben chiaro la destinazione. La sceglie poi in riferimento all’ispirazione del momento.

Sale su un treno quasi deserto che all’inizio si ferma più di una volta senza aprire nessuna porta. Il professore si meraviglia perché non è abituato né a vedere tanti scompartimenti vuoti né un treno che non apre le porte. “Si tratta forse di un rapimento”? (p. 31). Durante il viaggio incontra una signora di nome Filomena Mandarancio, casalinga, un ragazzo di nome Stefano, studente ed Aurelio Denaroni, titolare dell’azienda “L’attacca facile”, sempre tutto impegnato nel far affari e nel guadagnare soldi. Il luogo scelto per i nuovi contatti è il vagone ristorante. Là dove il cameriere Gennaro è solito apparire con una divisa verde e scomparire all’improvviso. Ed è così che ad un certo punto Gennaro riappare per avvisare che tutti i passeggeri stanno per arrivare nella stazione di Soffice city. Là c’è il grande megastore dei desideri, ad ognuno il suo sogno. Proprio in quell’ambiente ogni viaggiatore entra e si ferma per soddisfare i suoi desideri e ogni volta ha la sensazione di essere soddisfatto. Poi ogni viaggiatore ha la possibilità di riflettere sul suo modo di vivere quotidiano, sugli errori da lui commessi in passato e prende la decisione più giusta per se stesso. Filomena che ha dedicato tanto tempo ad accudire i figli della sorella, decide di raggiungerli di nuovo perché sa che quelli sentono la sua mancanza. Non possono più vivere senza di lei.

Stefano, lo studente fuggito da casa per paura della bocciatura, decide di ritornare a vivere con i genitori non appena riceve una lettera nella quale lo si informa che è stato promosso.

Aurelio Denaroni, sempre tanto impegnato negli affari dell’azienda e ad investire denaro, decide di utilizzarlo tutto per la famiglia alla quale non ha mai dedicato tempo. Vuole invitare la moglie a cena in un bel localino e fare una passeggiata con lei.

Tutti i passeggeri, dalla signora Mandarancio al ragazzo Stefano e al signor Denaroni, son invitati a riprendere il treno “Caracollo express” da Gennaro che oltre a servire i pasti dà loro tutte le indicazioni per il ritorno. Il professore Spennapolli decide di ritornare a casa con il gatto Gugu. È soddisfatto di aver incontrato persone nuove, di averle ascoltate, capite, apprezzate ed amate. In fondo quella è l’essenza della vita a cui Rosetta gli ha fatto cenno prima di consigliargli di affrontare il viaggio. Sarà difficile che Spennapolli lo dimentichi, in quanto il viaggio “ha cambiato la sua vita” (p. 88).

Una buona lettura e un buon divertimento a tutti coloro che vorranno anche solo immaginare di viaggiare con gli amici del treno speciale Caracollo Express.

Livy Former, Caracollo express, Pasian di Prato, Campanotto editore, 2008, pp. 96.

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