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Sabato, 01 Giugno 2024

Germania sotto choc. Un camion si è schiantato contro un affollato mercato di Natale a Berlino. Diversi morti, almeno 12, e circa 48 feriti

"Il crimine commesso contro i cittadini civili sconvolge per la sua crudeltà e il cinismo": lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin in un messaggio di condoglianze inviato al presidente tedesco Joachim Gauck e alla cancelliera Angela Merkel

"Questo e' un giorno molto duro": lo ha detto la cancelliera Angela Merkel in una dichiarazione fatta a Berlino e trasmessa da varie tv. "Dobbiamo desumere che si tratti di un attentato terroristico" ha aggiunto.

 Il ministro dell'Interno tedesco, Thomas De Maiziere, ha detto che ormai "non c'e' piu' dubbio" che la strage di ieri nel mercatino di Natale a Berlino si sia stato un attentato terroristico, mentre l'agenzia Dpa, citando "ambienti della sicurezza", scrive che "il sospetto terrorista arrestato nega il crimine. Il 23enne finora contesta tutto".

L'Isis avrebbe rivendicato l'attacco. La Pmu, la coalizione delle milizie irachene che combattono il califfato, ha letto la rivendicazione su un canale online dell'Isis.

Il camion era partito dall'Italia per fare rientro in Polonia. Lo scrive il Guardian, per il quale il mezzo doveva fermarsi a Berlino per consegnare il carico ed il conducente, cugino del proprietario dell'azienda di trasporti polacca, aveva detto di volersi fermare per la serata. Ci sono forti sospetti, afferma il Guardian online, che il mezzo si stato rubato durante il viaggio. 

Il cittadino polacco trovato morto sul sedile di fianco al guidatore del tir è stato ucciso con un'arma di piccolo calibro. Lo riferisce la Dpa citando ambienti della sicurezza. "Non è chiaro se l'arma sia nel frattempo stata ritrovata", aggiunge la Dpa. "Nella cabina del tir" sono anche stati ritrovati degli "indumenti macchiati di sangue", prosegue l'agenzia, mentre l'uomo arrestato e sospettato di essere il guidatore "non aveva vestiti macchiati". "Non è ancora chiaro se questo significhi che il giovane si sia cambiato gli indumenti sul camion", conclude la Dpa.

Il tir è di un'azienda di trasporti di Danzica, che dice di aver perso il contatto con il mezzo attorno alle 16 del pomeriggio. Secondo quanto riportato dalla tv N24, trasportava ponteggi di acciaio dall'Italia e avrebbe dovuto scaricarli domani mattina a Berlino. L'azienda di trasporti polacca ha sede a Stettino.

Il proprietario dell'azienda, identificato solo come Ariel Z, è stato intervistato dall'emittente polacca Tvn24 e ha detto che il mezzo era guidato da suo cugino, che aveva intenzione di passare la serata a Berlino. Ha escluso che il suo parente, che guida camion da 15 anni, possa aver provocato lo schianto

Secondo quanto riferisce Die Welt, unità speciali della polizia hanno fatto irruzione attorno alle 4 di questa mattina in un hangar dell'ex aeroporto di Tempelhof, a Berlino, dove da un anno è stato allestito un grande campo che accoglie i profughi. L'azione sarebbe collegata alle indagini per ricostruire il contesto del presunto attentatore che ieri ha fatto strage nel mercatino di Natale

La Bild online, citando ambienti impegnati nelle indagini, scrive che il presunto attentatoresarebbe un pachistano di 23 anni. La Dpa riporta che, secondo quanto hanno finora ricostruito le autorità, il giovane sarebbe arrivato in Germania nello scorso febbraio attraverso la rotta balcanica. Secondo quanto riferisce la Zdf, il presunto attentatore avrebbe "abbandonato il tir dopo l'azione fuggendo in direzione est". È stato però individuato e inseguito da alcuni testimoni che hanno avvertito la polizia. L'uomo ha attraversato il Tiergarten, grande parco al centro di Berlino, ed è stato poi bloccato dalla polizia all'altezza della Colonna della vittoria, a poco più di un chilometro di distanza dal luogo della strage.

Secondo quanto riferisce la Welt sul sito online, "la polizia di Berlino ritiene" che il pachistano arrestato non sia il guidatore del tir" e che questi sia ancora "armato e a piede libero". La Welt scrive di aver appreso la notizia da alti funzionari della sicurezza. Anche la Bild online riporta la stessa notizia ma con un punto interrogativo: "la polizia ha il falso uomo?".

Misure di sicurezza antiterrorismo rafforzate in Italia in prossimità delle feste natalizie e nuovi specifici interventi verranno attivati in seguito ai fatti di di Berlino e Ankara. Gli investigatori italiani sono in contatto con le autorità tedesche per assumere informazioni più dettagliate su quanto accaduto. Il ministro dell'Interno, Marco Minniti, e il capo della polizia, Franco Gabrielli, in contatto con i vertici dei servizi, stanno esaminando la situazione man mano che arrivano gli aggiornamenti. Potrebbe riunirsi al Viminale il comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa) per valutare lo stato della minaccia

All'indomani della strage al mercato natalizio a Berlino, la Francia in stato d'emergenza per l'allerta terrorismo rafforza ulteriormente la sicurezza e invita i connazionali alla "prudenza". "I servizi di polizia, incluso in borghese, sono totalmente mobilitati in questo fine anno", ha detto questa mattina, intervistato da radio Europe 1, il neo-ministro dell'Interno, Bruno Le Roux, che ieri notte aveva già annunciato un innalzamento del dispositivo, tra l'altro, nei mercatini di Natale della Francia. Quindi il messaggio ai connazionali: La loro protezione, ha continuato, "è garantita, divertitevi, ma siate prudenti". E ancora: "Certo, ci sono gli agenti, ma anche i cittadini hanno un ruolo importante. Chiedo ad ognuno di essere prudente, ma di evitare un clima di paura". Ai microfoni della radio Le Roux ha poi riferito che oggi c'è una "attenzione particolare sui social network". Infine, ha inviato un messaggio di solidarietà alla Germania. "Siamo tutti berlinesi", ha detto.

Scotland Yard ha annunciato di voler rivedere i suoi piani di sicurezza per Londra nel periodo delle festività, dopo i "terribili fatti" di Berlino e Ankara. La polizia della capitale britannica si sta preparando anche contro la minaccia di un eventuale camion lanciato ad alta velocità contro la folla.

 

Il dispositivo di sicurezza già funzionante per i mercatini di Natale di Bolzano, di Merano e di Bressanone, è stato sensibilizzato ed implementato con ulteriori unità". Lo dice il questore di Bolzano Lucio Carluccio dopo i fatti di Berlino. Fino dall'inizio delle manifestazioni natalizie tra le più celebri in Italia, è stato predisposto in Alto Adige un dispositivo per evitare rischi derivanti dalla situazione del quadro internazionale, ha detto il questore. In particolare sono all'azione le Uopi, unità operative di primo intervento, formate su base volontaria con personale specializzato selezionato tra medici ed esperti nel Nocs. 

 

Il personale ha frequentato un corso intensivo di tre mesi. Vi sono poi agenti equipaggiati con un mezzo blindato Discovery con un alto livello di protezione antiproiettile e antiesplosione. Il personale a bordo è equipaggiato con giubbotti antiproiettile di particolare efficienza. Durante il fine settimana, quando l'afflusso ai mercatini è particolarmente elevato, le forze in campo sono affiancate dai Reparti repressione crimine provenienti da Milano e da Padova. La situazione - ha sottolineato il questore - viene controllata anche alle frontiere, con 50 militari presenti al Brennero con pattuglie automontate. Tra le forze in campo anche un nucleo artificieri ed antisabotaggio e tiratori scelti.

Intanto un giovane poliziotto di 22 anni ha ucciso l'ambasciatore russo in Turchia, Andrey Karlov .L'attentatore è stato poi ucciso in un blitz della polizia turca. Il diplomatico è morto in ospedale, dove era stato inzialmente ricoverato.

In nottata un uomo armato è stato fermato all'esterno dell'ambasciata americana ad Ankara. L'uomo ha esploso alcuni colpi di fucile in aria prima di essere fermato ed arrestato dalla polizia.

"Noi moriamo ad Aleppo, tu muori qui". È questa una delle frasi che l attentatore avrebbe detto prima di sparare all' Ambasciatore Russo. L'uomo è stato identificato come un diplomato dell'accademia di polizia di nome Mert Altintas, di 22 anni, che si era diplomato nel 2014 all'accademia Rustu Unsal di Smirne.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha chiamato il suo omologo russo Vladimir Putin dopo l'omicidio. "Condanniamo questo vile attacco terroristico. L'ambasciatore Karlov è stato un diplomatico eccezionale che ha lavorato in un periodo difficile in Turchia e si è guadagnato la stima di tutto lo stato per le sue capacità personali e professionali. Non permetteremo che questo attacco oscuri l'amicizia tra Turchia e Russia.", scrive in un comunicato il ministero degli Esteri turco.

L'omicidio dell'ambasciatore russo è "chiaramente una provocazione" mirata a minare i rapporti russo-turchi e "il processo di pace in Siria promosso dalla Russia, dalla Turchia, dall'Iran e da altri paesi", ha detto Vladimir Putin, citato da Russia Today.

"Oggi offriamo le nostre condoglianze alla famiglia e ai cari dell'ambasciatore russo in Turchia Andrei Karlov, che è stato assassinato da un terrorista radicale islamico". Lo scrive in una nota il presidente eletto Donald Trump. "L'assassinio di un ambasciatore -si legge ancora - e' una violazione di tutte le regole civili e deve essere condannato universalmente".

Ma la cosa piu eclatante e la dichiarazione del attentatore di Parigi e come riferisce Le Monde : i controlli agli aeroporti nell'area Schengen sono troppo precisi e puntuali. Ma solo lì. I terroristi lo sanno, così hanno trovato un metodo per evitarli: fingersi dei migranti. È quanto ammette nella quinta audizione davanti ai giudici, Ayoub El Khazzani, autore dell'attentato sventato sul Thalys Bruxelles-Parigi del 21 agosto 2015.

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Il 27enne marocchino lo dice chiaramente: lui e Abdelhamid Abaaoud , il coordinatore degli attacchi nella capitale francese, hanno usato le stesse rotte che ogni giorno i profughi usano per arrivare in Europa. Sono stati i primi, lo hanno inagurato, e ne hanno compreso l'efficacia. La tecnica infatti è stata usata alla perfezione dagli attentatori suicidi che hanno colpito Parigi il 13 novembre.

Il suo racconto, riportato insieme ai verbali delle udienze, sono riportati su Le Monde. La volontà di parlare del terrorista non deriva dal rimorso bensì - rivela - "per dare un’immagine che corrisponda al meglio". "Sono un vero jihadista ma non massacro donne e bambini. Non sono un massacratore ma un nobile combattente. Sono un soldato" sottolineando con orgoglio che il suo attentato, poi sventato, voleva colpire solo "gli americani", non passeggeri che si trovavano lì per caso. Un gesto per vendicare i bombardamenti in Siria. Ma come spesso accade la motivazione è uguale per tutti, come lo è il passato che conduce al radicalismo.

Ayoub El Khazzani spiega dei suopi trascorsi in Spagna, poi il soggiorno in Siria, dove viene a contatto con l'Isis, fino ad arrivare all'attentato sul treno Thalys e alle settimane passate tra Istanbul e Bruxelles, in compagni di colui che sarebbe diventato il coordinatore delle uccisioni di Parigi.

Ai piani alti dei palazzi di Bruxelles è stata apprezzata la rapidità con cui l'Italia ha risolto la crisi di governo, e Gentiloni, conosciuto e stimato nel suo ruolo di ministro degli Esteri, viene considerata persona a cui dare fiducia. Oltre al dibattito sui dossier in agenda, che si apre con lo spinoso capitolo sulla migrazione, importanti saranno i contatti che il nuovo premier avrà con i vertici delle istituzioni è prevista la presenza di Mario Draghi ad una parte dei lavori, anche per discutere della complicata situazione delle banche. Mentre resta la riserva italiana sulla revisione del bilancio Ue. E ai margini sarà piuttosto inevitabile parlare dell'elezione del nuovo presidente del Parlamento europeo, un derby tra Gianni Pittella (S&D) e Antonio Tajani (Ppe). 

Sarà però ancora una volta il dossier migranti sotto i riflettori. I leader ribadiranno l'intenzione di salvaguardare l'accordo Ue-Turchia, lasciando uno spiraglio aperto sulla liberalizzazione dei visti, che al momento resta comunque remota. Il dibattito sulla Turchia, la questione aperta con l'Olanda per l'accordo di associazione con l'Ucraina e la revisione del regolamento di Dublino sono i "campi minati" del vertice, spiegano fonti Ue. Intanto se l'Italia ha scongiurato il pericolo della 'solidarietà flessibile', respingendo la carica della presidenza slovacca sulla riforma del sistema Dublino, Gentiloni ribadirà ai colleghi che il meccanismo di 'relocation' dovrà essere al centro della revisione, e su base obbligatoria. Su posizioni opposte restano i quattro Paesi Visegrad, con Polonia e Ungheria i due più rigidi. Il premier magiaro Viktor Orban potrebbe però portare all'attenzione dei colleghi la proposta di realizzare strutture (tipo hotspot) per accogliere i migranti, fuori dall'Ue, in Paesi come Tunisia o Egitto. Anche l'Austria sembra essere sulla stessa linea. "Ma è molto difficile da realizzare" spiegano fonti diplomatiche.

Cosi Paolo Gentiloni è a Bruxelles per il primo vertice europeo da premier. Il presidente del Consiglio ha partecipato a una riunione dei leader socialisti europei. "Oggi - ha detto dopo aver lasciato la riunione prima del vertice europeo - la questione principale, tra le tante, al Consiglio europeo sarà la questione dell'immigrazione. E da questo punto di vista l'Italia è molto esigente perché non siamo ancora soddisfatti della discussione sul regolamento di Dublino che fissa le regole sull'accoglienza dei rifugiati". 

"Abbiamo lanciato un programma - ha detto ancora il premier - per fronteggiare i fenomeni migratori dall'Africa. Lo abbiamo lanciato a gennaio. Ci aspettiamo risultati concreti". "Oggi - ha proseguito - sarà fatto un passo avanti che ritengo importante perché insieme a Francia e Germania firmeremo un primo accordo con il Niger che vale un centinaio di milioni". L'accordo, spiega Gentiloni, "cerca di mettere più forza nella gestione dei flussi migratori dal Niger verso la Libia. Consideriamo che il Niger è l'anticamera dei flussi migratori verso la Libia. Quindi, nel contesto di una politica che deve fare molti passi avanti, adesso insieme a Francois Hollande e Angela Merkel e con il presidente nigerino Issoufou ne facciamo uno piccolo ma significativo".

Ieri il presidente Jean-Claude Juncker ha ribadito l'importanza di restare al fianco di Roma sul fronte migranti e di escludere "i fondi che l'Italia mette a disposizione dal patto di stabilità". Parole che danno anche la cifra della disponibilità verso Paolo Gentiloni, oggi al debutto al tavolo dei leader dell'Unione. 

Intanto un altro problema per il nuovo Governo sarebbe la questione di Mediaset....Mediaset che è rientrata negli scambi di Piazza Affari e segna un calo del 7,9% a 3,3 euro. Il titolo è stato congelato due volte per eccesso di volatilità dopo due giorni di rally a seguito dei raid di Vivendi, azionista con il 23,9% di Telecom (+3,47%), che si è portata al 20% del Biscione.

"In queste ore i francesi stanno cercando di fare shopping tra le sue aziende. Mediaset è una delle principali aziende del Paese, ci sono migliaia e migliaia di posti di lavoro, il fatto che dalla sera alla mattina un finanziere francese riesca a scalare il 20% di una delle principali aziende italiane senza che il Governo abbia mosso un dito, senza che gli organi di vigilanza abbiano mosso un dito, è emblematico. In queste ore penso che Berlusconi sia giustamente preoccupato di salvare parte del suo patrimonio, ma di un patrimonio che è degli italiani tutti. Poi i suoi atteggiamenti su questo governo li vedremo nelle prossime settimane". Così il leader della Lega, Matteo Salvini ai microfoni di Radio Cusano Campus.

"E' totalmente inappropriato un intervento dell'esecutivo a tutela di Mediaset quando lo stesso nulla fece contro l'aggressiva scalata di Vivendi a Telecom Italia, che invece era veramente strategica per il nostro Paese considerando l'infrastruttura di rete in suo possesso". Lo affermano i deputati M5S della commissione Trasporti e Telecomunicazioni.

"Supportiamo Mediaset in questa operazione, è importante che le aziende italiane restino italiane". Così il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ha risposto ai giornalisti a margine della presentazione del progetto del nuovo asilo nido al reparto di Oncoematologia dell'ospedale infantile Regina Margherita di Torino. "Abbiamo relazioni con Mediaset, le siamo vicini", ha aggiunto".

 

Il governo Gentiloni, dopo aver ottenuto la fiducia alla Camera con 368 sì e 105 contrari, ha incassato la fiducia anche al Senato. Il via libera di Palazzo Madama arriva con 169 voti favorevoli, 99 voti contrari e 0 astenuti. Ala e Lega non hanno partecipato al voto mentre il M5S ha votato contro. Il governo di Matteo Renzi, il 25 febbraio del 2014, ottenne la prima fiducia del Senato con lo stesso numero di voti favorevoli.

Il premier nel suo discorso in Aula a Montecitorio ha definito il prorio un governo "di responsabilità" che durerà "fin quando avrà la fiducia del Parlamento". Gentiloni "rivendica" come un punto di forza quello che altri considerano "un limite": la continuità con il governo Renzi e il "grande lavoro fatto". Su due temi proverà a fare di più: il sostegno alla classe media disagiata e il Sud. Ma in Aula va in scena l'Aventino del M5s, della Lega e di Ala: uno spicchio di emiciclo è vuoto. E il premier a loro si rivolge sul finale: "La politica è confronto, non odio o post verità. Chi rappresenta i cittadini non deve diffondere paure". Un punto sul quale ritorna anche nella sua replica. "Bisogna farla finita - ha detto Gentiloni - con l'apparentemente inarrestabile escalation di violenza verbale nel nostro dibattito politico. Il Parlamento non è un social network. Contribuiamo a rasserenare il clima nelle famiglie del nostro Paese". E ancora: "Se c'è stata una cosa davvero bella di questi mesi di campagna referendaria, che a me non sono piaciuti moltissimo, è stata una discussione pubblica sulla Costituzione. Ora non si può fare che la discussione svanisca nel nulla e la costituzione venga dimenticata. Abbiamo i super paladini della centralità del Parlamento che nel momento più importante della vita parlamentare non ci sono. Vi sembra logico: 'vogliamo talmente bene al Parlamento che non ci andiamo'".

Il premier ha sottolineato la necessità di una riforma della legge elettorale "a prescindere da quanto durerà la legislatura". Nella conclusione del suo intervento citando Carlo Azeglio Ciampi, Gentiloni ha ribadito la sua intenzione "per quanto durerà questa delicata transisione" di "servire con umiltà il Paese". 

Intanto al nuovo premier sono arrivate le congratulazioni i Barack Obama. Il presidente americano - si legge tra l'altro in una nota della Casa Bianca - apprezza l'impegno assunto dal nuovo Governo italiano guidato da Paolo Gentiloni sul fronte della crescita economica e della creazione di posti di lavoro. "Il presidente non vede l'ora di lavorare con il Governo italiano per il perseguimento dei comuni obiettivi di una crescita economica sostenibile e inclusiva e sul fronte del rafforzamento della sicurezza.

Paolo Gentiloni, presente da stamattina a Palazzo Madama, è intervenuto nella replica della discussione sulla fiducia. "Voi - ha detto Gentiloni - sapete che io ho condiviso pienamente la riforma costituzionale che è stata approvata ripetutamente in quest'aula, ma sapete altrettanto bene che i cittadini italiani hanno deciso, il popolo ha deciso con un referendum dal risultato netto. Quindi potrei dire che la fiducia che chiedo a nome del governo al Senato è una fiducia un po' particolare: chiedo la vostra fiducia ed esprimo la mia fiducia nei confronti del Senato e delle sue prerogative". "Non siamo innamorati della continuità - ha detto ancora il presidente - abbiamo anzi rivolto una proposta all'insieme delle forze parlamentari per individuare una convergenza più larga. C'è stata una indisponibilità: non un amore della continuità ma la presa d'atto di questa situazione ha spinto le forze che hanno sostenuto questa maggioranza a dar vita a questo governo, per responsabilità". Non è un governo di inizio legislatura ma innanzitutto deve completare la eccezionale opera di riforma, innovazione, modernizzazione di questi ultimi anni. Sul fatto che ci sia una mole di innovazione portata avanti credo non ci sia alcun dubbio: ci viene riconosciuto dai cittadini italiani e in sede internazionale. Sarebbe assurdo che un governo che molti critici accusano di eccesso di continuità, immaginare che completare le riforme avviate non sia il suo compito principale".

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