Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Domenica, 19 Maggio 2024

Al Salone del libro Loren…

Mag 15, 2024 Hits:557 Crotone

L'Istituto Ciliberto-Luci…

Mag 14, 2024 Hits:169 Crotone

Le opere di Bach: gli eff…

Mag 02, 2024 Hits:461 Crotone

In città l'ultima tappa d…

Apr 30, 2024 Hits:494 Crotone

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:711 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:1111 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:1103 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:1476 Crotone

Ospite in diverse trasmissioni televisive, radiofoniche e curatore di rubriche di psicologia su magazine nazionali, il Dottor Nello Di Micco, psicologo, è anche autore del libro Il tormento delle donne per le insidie dell'uomo violento e del saggio L’incantesimo infranto – un viaggio nelle truffe romantiche, SwanBook Edizioni. 

Con lui parliamo di due argomenti di stringente attualità quali la violenza domestica e i raggiri a danno di vittime adescate facendo leva sui loro sentimenti.

Dottore, in entrambi i casi possiamo affermare di essere di fronte a una piaga sociale?

È una piaga sociale e silente perché i fenomeni di violenza che accadono sono molti di più e su più livelli rispetto a ciò che leggiamo, ascoltiamo o osserviamo. La violenza domestica, per esempio, è molto diffusa, ma sono poche le donne che ne parlano, denunciano, chiedono aiuto; questo succede per diversi motivi, tra cui la paura, la vergogna, la sfiducia nelle istituzioni.

Le pagine di cronaca si riempiono ogni giorno di più di notizie che vedono il gentil sesso vittima di violenza domestica se non, addirittura, di femminicidio. Come lo spiega?

Negli ultimi anni i fenomeni di violenza e femminicidi stanno aumentando e le cause sono diverse, ma diciamo che oggi viviamo in una società dove molti uomini non accettano i no. La violenza sta diventando, purtroppo, un comportamento sostitutivo delle parole, dietro un comportamento violento c’è di solito un uomo che ha delle difficoltà su più fronti.

Perché ha sentito l’esigenza di parlarne nelle sue pagine? Forse un modo per dare voce a tutte quelle donne vittime e per dare, al contempo, dei consigli utili?

Ho scelto di scrivere due saggi per aiutare le migliaia di donne a conoscere il fenomeno della violenza, da un lato, e il fenomeno della manipolazione emotiva dall’altro. Credo che più donne informiamo più donne cerchiamo di aiutare: bisogna tenere presente che, nonostante ogni giorno sentiamo parlare di fenomeni di violenza e di manipolazione, poche sono coloro che ne conoscono tutte le dinamiche.

All’interno di una relazione di coppia quali sono, quindi, le dinamiche e i segnali da non dover sottovalutare?

Ogni coppia ha un funzionamento soggettivo, ma naturalmente non vanno sottovalutati alcuni campanelli di allarme quali, per esempio, il controllo, la privazione di determinati comportamenti, l’eccessiva possessività o gelosia, il dover dare continue spiegazioni al partner. Una donna è libera in tutto e per tutto. Una relazione si fonda innanzitutto sul rispetto e poi sull’amore.

Veniamo ora al problema delle truffe romantiche. Ci spiega meglio il fenomeno, il trend e la sua entità?

Il problema delle truffe romantiche è complesso e molto diffuso, proverò in poche righe a darne qualche cenno. Dietro al fenomeno ci sono delle organizzazioni criminali, non si tratta mai di una sola persona; dopo aver studiato il profilo social della vittima, spesso una donna, viene innescato un processo di manipolazione emotiva graduale e subdolo volto a conquistarne la fiducia, successivamente viene chiesta una cifra di denaro.

Ci sono dei profili tipo sia per la vittima sia per il carnefice?

Spesso le vittime sono donne sole, separate o che stanno attraversando un momento di fragilità emotiva, donne che non credono più nell’amore, con cui la vita è stata poco clemente.  

In qualche modo violenza domestica e truffe romantiche possono avere delle correlazioni?

Dipende, ci sono situazioni di donne che sono state vittime di violenza e successivamente vittime di truffe affettive, oppure ci sono donne che casualmente sono state vittime di truffe affettive e donne che sono state ‘solo’ vittime di violenza di genere. Il filo rosso che collega i due fenomeni è sicuramente la violenza psicologica, che lascia cicatrici incisive e indelebili sull’anima di migliaia di donne, innescando così una serie di conseguenze e di difficoltà emotive e psicologiche su vari aspetti.

Anche in questo caso, quali consigli utili può darci per non cadere nella trappola?

Bisogna sicuramente fare molta attenzione ai profili social, non dare niente per scontato, quando si riceve una richiesta di amicizia è buona cosa cercare sempre di capire chi c’è rientro lo schermo, facendogli domande specifiche e circostanziate, facendosi inviare un messaggio vocale.

Infine, più in generale, quale sostegno è possibile dare a chi sta vivendo una condizione di profondo disagio emotivo?

Innanzitutto la persona deve assumere la consapevolezza di aver bisogno di aiuto, successivamente si deve ascoltare e ricostruire attentamente la sua storia singolare cercando in questo modo di individuare le cause e i vissuti emotivi che sottostanno al malessere soggettivo.

 

La ringrazio per la sua intervista per il Corriere del Sud

“Il terrore rosso” è il periodo della storia della neonata Urss che va dal 1917 al 1923, anni nei quali prende forma il regime comunista nel suo aspetto più sanguinario, nascono i Gulag, il comunismo di guerra diffonde il suo terrore dappertutto e grazie a quello si espande. Con una velocità sorprendente prende il potere anche se le resistenze sono forti, ma, alla fine Vladimir Il’ic Lenin (1870-1924) riesce a consolidare quel regime che avrà la sua naturale prosecuzione in quello di Josif Stalin (1878-1953). Riesce col terrore in tutte le regioni della Russia, terrore descritto molto bene da Sergej P. Mel’gunov in Il Terrore Rosso in Russia (1918-1923) pubblicato nel 1923 in Germania, poi in inglese nel 1925, in Francia nel 1927, negli Stati Uniti nel 1975 e in Russia nel 1990. In Italia nel 2010 grazie alla cura di Sergio Rapetti e Paolo Sensini e all’editore Jaca Book, è stato la principale fonte di informazioni e notizie per quanti si sono occupati degli avvenimenti di quegli anni. Mel’gunov (1879-1956) lascia la Russia con la sua famiglia nel 1922 e passerà la sua vita in Francia. In Francia troviamo un altro esule, Ivan Sergeevic Smelev (1873-1950), anche lui con la moglie lascia la Russia proprio cento anni fa, nel 1922, passa da Berlino come Mel’gucov e arriva a Parigi nel gennaio del 1923 e scriverà un’epopea dedicata alla morte che ha attraversato la Crimea dall’estate del 1920 alla primavera del 1921. Smelev descrive attraverso una prosa ricca di poesia e di passione la morte che non tralascia niente nessuno: uomini, donne, bambini, animali e piante. Il sole dei morti-Epopea racconta la storia del terrore rosso che si abbatte sulla Crimea ed è ancora Sergio Rapetti a curare l’edizione italiana (Bompiani, 2021) traducendolo dall’edizione originale del 1923. Stava per essere pubblicato nel 1937 dall’editore Biette, ma la sua uscita fu bloccata. È veramente un’epopea fatta di fucilazioni, impiccagioni, malattie, ma anche di fame, tanta fame che è la caratteristica principale di questa storia. Smelev si ritira in Crimea, deluso dall’Ottobre, con la famiglia, la moglie e il figlio rientrato dalla Prima guerra mondiale con i polmoni bruciati dai gas. La Crimea è un piccolo paradiso, terra di villeggiatura per la borghesia russa, ricca sia per l’agricoltura che per la pesca e, proprio per questo vi si accanisce il terrore rosso subito dopo la disfatta dei Bianchi. La devastazione è totale, il quadro che Smelev descrive, è quello di una “catastrofe epocale, fisica e spirituale che sta distruggendo, (…), tutto un grande paese e la sua tradizione e cultura. (…) Il sole – fonte inesauribile di vita e gioia- si trasmuta nel sole nero dei morti”. Così si legge nella Postfazione scritta da Sergio Rapetti e che descrive anche la vita e le opere dell’esule russo. Il racconto è un continuo susseguirsi di pagine poetiche e drammatiche dove si dà voce a molti personaggi che l’autore incontra e fa parlare finché può, finché resiste nella speranza, vana, di avere notizie del figlio scomparso mentre “ogni notte qualcuno viene ammazzato, con una coltellata, un colpo d’arma da fuoco. (…) Dappertutto, (…) c’è un popolo eterogeneo in attesa di morire (…). Nessuno ha dove andare. (…) Morire per morire lo si può fare anche a casa propria”. Smelev e sua moglie, che non compare mai nel racconto, dovranno abbandonare la loro “casetta che già sembra disabitata e quel pendio dove s’erge il più bello dei noci”. Struggenti anche le descrizioni delle vigne, dei mandorli, dei giardini abbandonati, degli animali da cortile, di Simmenthal, la vacca pezzata, Tamarka, Bubik il capretto “una meraviglia”, Pavka il pavone di Smelev e altri animali, ultime speranze di sopravvivenza, ma che moriranno anch’esse di stenti, requisite “per ordine della Sezione” o rubate. Il racconto si chiude con una pagina dove l’autore descrive l’arrivo della primavera con i colori dei fiori e il merlo che canta “ai campi abbandonati e incolti, al deserto, a noi, alla nostra casetta, qualcosa di tenero, struggente… Qui da noi è il deserto e nessuno lo disturberà”.

Torna in libreria Manuela Chiarottino, l'autrice del magico mondo de La bambina che annusava i libri.

Sempre pubblicato con More Stories, il nuovo libro della scrittrice torinese si intitola La libreria delle storie rimaste e come genere si colloca tra il romance e la Up Lit.

“Non è la continuazione de La bambina che annusava i libri, ma a chi è piaciuta forse potrebbe apprezzare – ha dichiarato l’autrice. Gli elementi sono: la campagna inglese, vecchie librerie, libri, tè e biscotti, gatti, romanticismo e un pizzico di magia”.

Da Londra a Bibery, un paesino di poche anime immerso nelle campagne inglesi.

Amabel non avrebbe mai pensato di finire proprio lì, a lavorare in una vecchia libreria… con tanto che i libri a lei proprio non piacciono, o meglio… le fanno molta paura. Ma Emily, la proprietaria della “Libreria delle storie rimaste”, è una cara vecchietta, dopotutto, che passa il tempo a sfornare biscotti e coccolare la sua banda di gatti. E Amabel non ha alternative, se non quella di adeguarsi alle bizzarrie della padrona della libreria e dei suoi concittadini; tra cui l’affascinante Albert, il veterinario dagli occhi blu che sembra tanto determinato a vincere le ritrosie di Amabel e farle smettere una volta per tutte di portare vestiti costosi e tacchi alti.

Tra Amabel e Albert sono scintille dal primo incontro, ma sarà proprio lui, vedovo con due figli, a insegnarle a sorridere delle piccole cose e farle accantonare le abitudini un po’ snob della vecchia Londra.

Ma Amabel può davvero vivere a Bibery? Immersa nei libri e in un posto che sembra sempre sull’orlo della bancarotta? Senza contare quelle strane cose che sembrano succedere di notte nella libreria e che le fanno intendere che ci sia più di un mistero da svelare…

In un caleidoscopio di personaggi divertenti e stravaganti, tra biscotti pronti a cambiare sapore a seconda di chi li mangia, torte, libri, gatti e sorrisi prende vita una storia che profuma di amore e magia.

Manuela Chiarottino è nata e vive in provincia di Torino. Vincitrice del concorso Verbania for Women 2019 e del Premio nazionale di letteratura per l’infanzia Fondazione Marazza 2019, nella scrittura ama il genere rosa, declinato in diverse sfumature. Tra le sue pubblicazioni si annoverano: La libreria delle storie rimaste (More Stories, 2022), NAPOLEONE (Editore CTL Editore Livorno, 2021), The Ghostwriter (Dri Editore, 2021), Diario della felicità (2021), Matrimonio a scadenza (Dri Editore, 2020), La stessa rabbia negli occhi (2020), La nostra isola (Triskell Edizioni, 2020), Tesoro d'Irlanda (More Stories, 2020), Fiori di loto (Buendia Books, 2020), La bambina che annusava i libri (More Stories, 2019), Incompatibili (Le Mezzelane, 2019), La custode della seta (Buendia Books, 2019), Tutti i colori di Byron (Buendia Books, 2018), Il gioco dei desideri (Amarganta, 2018), Maga per caso (Le Mezzelane, 2018), Un amore a cinque stelle (Triskell, 2016), Cuori al galoppo (Rizzoli 2016), Due passi avanti un passo indietro (Amarganta, 2016), Il mio perfetto vestito portafortuna (La Corte, 2016), Ancora prima di incontrarti (Rizzoli, 2015) e molti altri.

Fonte Uff.st. L.B

 

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI