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Torino, scontri e tensione tra centri sociali e polizia

Sono tre i poliziotti feriti a Torino per lo scoppio di alcune bombe carta. Un operatore ha riportato ferite alla gamba ed è stato accompagnato in un nosocomio cittadino per le cure del caso. Altri due operatori hanno riportato ferite ad un piede ed a una gamba. E' questo un primo bilancio dei tafferugli avvenuti alla manifestazione regionale organizzato dalla Fiom contro la riforma del lavoro. La polizia, per neutralizzare l'azione di alcuni manifestanti ha esploso i lacrimogeni dopo che grossi petardi erano stati lanciati dai dimostranti in piazza Castello.  Il grosso dei partecipanti al corteo degli studenti, si è ormai allontanato. In piazza stazionano alcune decine di antagonisti.

I dimostranti, con una mossa a sorpresa, hanno rimosso una parte delle transenne che sbarrano la strada verso il Teatro Regio, poi hanno scagliato con lancio di bottiglie, pomodori, uova, fumogeni e palline di vernice è partito dallo spezzone di studenti e centri sociali in corteo a Torino verso il cordone di polizia che presidia l’accesso di Piazza Castello verso il Tetro Regio dove si svolgerà il vertice dei Ministri del lavoro europei

Un gruppo di 300 antagonisti ha "attaccato le forze di polizia schierate a protezione dei luoghi in cui si svolgerà nel pomeriggio il vertice internazionale" dei ministri del Lavoro e del Welfare ed ha "effettuato un fittissimo lancio di san pietrini, bulloni, grossi petardi, per cui è stato necessario il lancio di alcuni lacrimogeni per disperdere i violenti". E' la ricostruzione fatta dalla Questura di Torino degli scontri in piazza Castello.

Le forze dell’ordine hanno risposto con il lancio di alcuni lacrimogeni che ha fatto arretrare i manifestanti. Tutto era iniziato dopo che i manifestanti avevano tolto alcune delle transenne sistemate nella piazza. Nel frattempo nella limitrofa via Roma è stata fermata una persona. In piazza Castello sono esplosi alcuni grossi petardi. Altri due partecipanti al corteo di studenti e antagonisti di Torino sono stati fermati dalle forze dell’ordine in piazza Castello. Entrambi hanno opposto una forte resistenza e sono stati bloccati e portati via dopo una colluttazione. Per evitare che i loro compagni arrivassero in soccorso, la polizia ha lanciato altri lacrimogeni. Il bilancio parla di cinque persone fermate.

Abbiamo avuto una netta percezione che ci sia stato un eccesso di reazione da parte delle forze dell'ordine, in particolare quando sono stati lanciati lacrimogeni in direzione del palco. Ho chiesto al questore un incontro, già oggi, per farglielo presente". Così il segretario generale della Fiom torinese, Federico Bellono, sulle tensioni di oggi a Torino. "Il numero delle persone coinvolte nei disordini - ha aggiunto Bellono - era irrisorio: 50 o 100 al massimo, di fronte a migliaia di lavoratori. Siamo in una fase in cui ci saranno molte iniziative sindacali, è necessario che si gestiscano nel modo migliore possibile". Al corteo, cui hanno preso parte con il segretario generale Maurizio Landini migliaia di lavoratori, era partito dalla stazione di Porta Susa e per raggiungere piazza Castello, dove nel pomeriggio inizia il vertice europeo sul lavoro. Al corteo si è accodata la manifestazione di studenti e attivisti dei centri sociali, circa 250 persone, che protestano contro il vertice europeo. "Dico a chi in fondo alla piazza scioccamente va contro le forze dell'ordine che noi dobbiamo unire e non dividere il Paese". Lo ha detto Maurizio Landini prendendo la parola sul palco per chiudere la manifestazione della Fiom

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