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Sabato, 01 Giugno 2024

Il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato:

“Oggi è la giornata della vergogna. Domani, infatti, si concluderà l’assurdo rito al quale sono stati costretti nove milioni di italiani per pagare la mini-Imu e cioè una imposta inventata dalla pretesa furbizia di amministratori comunali a caccia di soldi. Sul sito della Confedilizia è presente una fotografia (la fotografia della vergogna) che ritrae una lunga fila di contribuenti di Varese in coda per chiedere informazioni sui calcoli e sul pagamento dell’imposta. Sono riti da Paese incivile, nel quale i cittadini sono considerati dei sudditi. Con la concertazione municipale istituzionalizzata da questo Governo, si è riusciti a combinare la gravosità della tassazione immobiliare con innumerevoli difficoltà e adempimenti, così che il Fisco costa alla proprietà diffusa un terzo in più di quel che incassa. Si è fatto, cioè, l’esatto contrario dei principii fiscali stabiliti da Smith più di duecento anni fa e da allora comunemente accettati e praticati. Uno spettacolo indecoroso che non risulta essersi mai verificato prima di oggi. E il bello è che non è neanche finita: proprio domani il Consiglio dei ministri si riunirà per mettere a fuoco, per quanto se ne sa, un’ulteriore maggiorazione delle imposte immobiliari rispetto a quelle stabilite da una legge in vigore da poco più di venti giorni. Se le forze politiche responsabili non si opporranno, resta solo da concludere che al peggio non c’è mai fine”.

Nel diffondere tabelle sinottiche dalle quali risulta quali contribuenti siano tenuti al pagamento della cosiddetta mini-Imu sull’abitazione principale e quali non lo siano, la Confedilizia ritiene necessario precisare – in vista della scadenza, venerdì prossimo, del termine per il pagamento – da che cosa dipenda questo nuovo tributo sulla casa.

Al proposito, il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato:

“Tenuti al versamento non sono tutti i proprietari, ma solo quelli che vivono in Comuni nei quali sia stata deliberata per il 2013 un’aliquota Imu, per la prima casa, superiore all’aliquota di base del 4 per mille. Proprietari che, entro il 24 gennaio, dovranno pagare il 40% della differenza tra l'ammontare dell'Imu risultante dall'applicazione dell'aliquota e della detrazione stabilite dal Comune per il 2013 e quello risultante dall'applicazione della inferiore aliquota di base prevista dalle norme statali e delle relative detrazioni. E la sfortuna di questi contribuenti è quella di essere residenti in Comuni i cui Sindaci hanno pensato bene di deliberare furbescamente, in molti casi poche ore prima del termine loro concesso, un aumento dell’aliquota Imu credendo di potere ricevere dallo Stato – per i complessi meccanismi che regolano i rapporti finanziari fra centro e periferia – maggiori somme per i propri bilanci. Somme che, successivamente, il Governo ha invece deciso di non dare in toto (visti, anche, i comportamenti dei Comuni) determinando il fatto che il residuo gettito sulla base di quanto stabilito dai Comuni vada (come va) a carico dei contribuenti, in spregio ad ogni impegno di non richiedere l’imposta per le abitazioni principali. Questo, peraltro, per i soli Comuni che a seguito dell’atteggiamento del Governo non abbiano rinunciato a pretendere le somme dovute dalle nuove delibere. In questo momento, in cui l’Anci sta chiedendo al Governo nuove entrate soprattutto attraverso l’aumento di Imu e Tasi, è bene che i cittadini sappiano come stanno le cose”.

Dalle Alpi all’Appennino, dall’entroterra alle coste, il paesaggio italiano ha un numero infinito di itinerari verdi. Il nostro Paese, soprattutto quella larga zona circondato dal Mediterraneo, ha tanta natura da esibire. A riguardo, il 18 e il 19 gennaio scorso, a Milano si è svolta Agriturismoinfiera(ovvero, il grande ritorno della fattoria in città), la seconda edizione della rassegna dedicata alle aziende agrituristiche. Le numerose strutture presenti, si sono posto un obiettivo( con una propria proposta, dal lusso al low cost di un “turismo verde”) finalizzato a staccare i turisti dalla vita frenetica della città, immergendoli nel tranquillo vivere della campagna. Peraltro, va detto pure, che vivere nel verde fa bene alla salute psicologica, riducendo ansia, depressione e stress.. A sostenerlo sono stati gli autori di uno studio pubblicato sulla rivista “Environmental Science and Tecnology”i quali, hanno dimostrato che i benefici di una vita trascorsa in un’area urbana che favorisce l’accesso ai parchi e altre zone verdi, durano più a lungo, rispetto a quelli di eventi positivi molto desiderati, come una promozione lavorativa, un aumento di stipendio o il matrimonio. Ecco, qualche proposta sul campo per camminare comodamente, con un vivere nel verde, da Nord A Sud del Paese. Nella valle dell’Adige, attorno a Bolzano, ci sono numerosi e comodi sentieri lungo i quali passeggiare tra vigneti, frutteti e castelli. Nel territorio della provincia di Lecce i Parchi naturali e le Aree protette sono: Riserva Naturale Statale “Le Cesine”; Riserva Naturale Orientata “Palude del Conte e Duna Costiera di Porto Cesareo; Parco Naturale Regionale “Bosco e Paludi di Rauccio” ; Parco Naturale Regionale “Costa Otranto-S.Maria di Leuca e Bosco di Tricase”; Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento”; Parco Naturale Regionale “Portoselvaggio-Palude del Capitano; Parco Naturale Regionale “Isola di S.Andrea Litorale di Punta Pizzo; Area marina protetta “Porto Cesareo”. Ebbene, la Provincia di Lecce, il 15 gennaio scorso, ha presentato un progetto dell’Unione Europea: “EPA-Environmental Park” che si prefigge l’obiettivo di valorizzare le aree protette dei territori coinvolti nel Progetto, attraverso l’uso sostenibile delle aree stesse e la destagionalizzazione del turismo.(Cfr.www.Provincia.le.it/comunicati del 16 gennaio 2014). Inoltre, attraverso questo Progetto EPA si realizzeranno una serie di azioni ed interventi volti a promuovere e a valorizzare le Aree e, in particolare, i Parchi naturali presenti nel territorio, per un vivere nel verde, dell’agriturismo.

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