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“Il giorno più importante è quello in cui nasciamo alla vita eterna. Voglio ricordare che solo di tre persone, nel calendario liturgico, si festeggia la nascita sulla terra così come la nascita al cielo. Ovviamente il figlio di Dio, Gesù Cristo, e la Madonna, ma il terzo è San Giovanni Battista, la cui nascita è posta in relazione con la nascita di Gesù stesso. Ecco perché è chiamato il precursore, perché prepara la via al Signore, indica la strada. Una missione che non è finita ma che, anzi, continua ogni giorno sempre di più. E’ il nostro compito, la missione di ogni cristiano, quello di indicare la Madonna e Gesù Cristo agli altri. Anche attraverso le parole del Battista”. E’ quanto ha detto, nell’omelia, il vescovo di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa, durante la solenne celebrazione eucaristica con panegirico di ieri mattina nella chiesa commendale di Chiaramonte in occasione della giornata clou dei festeggiamenti in onore del santo protettore della comunità del centro montano. Una festa speciale, molto sentita, ancora di più dopo gli anni di fermo forzato a causa della pandemia. La cerimonia religiosa si è tenuta alla presenza dei rappresentanti delle confraternite oltre che delle autorità civili e militari. Al termine, il sindaco Mario Cutello, e per lui era la prima volta essendo stato eletto da qualche giorno, ha rinnovato la consacrazione della città al santo protettore accendendo la lampada davanti al simulacro. Inoltre, è stato donato un manufatto al Battista per devozione delle sorelle Concetta e Immacolata Pizzo, decedute di recente. Nel primissimo pomeriggio, il simulacro del Battista è stato portato a spalla al centro della chiesa per la venerazione e, subito dopo, sono stati benedetti i bambini per intercessione del santo protettore. La confraternita di San Vito ha poi offerto, come da tradizione, un cero al santo protettore. Venerdì sera, poi, si è tenuta la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal predicatore, fra’ Antonino Catalfamo ofm. Molto attesa e sentita, quindi, dopo la messa vespertina, la “Sciuta” di San Giovanni Battista. La venerata reliquia e il taumaturgo simulacro sono stati accolti sul sagrato gremito di fedeli. Quindi, ha preso il via la processione con la partecipazione del clero, di tutte le confraternite, con i loro caratteristici stendardi, delle autorità civili e militari di Chiaramonte Gulfi. Si è tenuta, inoltre, la prevista visita alle chiese di Santa Maria di Gesù, San Vito e San Filippo. In tarda serata, l’entrata del simulacro del precursore in piazza Duomo dove il predicatore ha tracciato in breve la figura del santo. Quindi, l’entrata di San Giovanni nella propria chiesa ha chiuso la giornata dei festeggiamenti. Oggi, alle 19, la sistemazione del simulacro di San Giovanni nella sua cappella. Sino all’1 luglio, alle 18,30, ogni giorno, ci sarà l’esposizione del Santissimo Sacramento con l’adorazione eucaristica.

Ha preso il via ieri il triduo solenne della festa di San Giovanni Battista, protettore di Chiaramonte Gulfi. Alle 18, il corpo bandistico Vito Cutello percorrerà le vie della città, con visita alla chiesa di Santa Maria di Gesù. Alle 19 ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta dal predicatore, fra’ Antonino Catalfamo Ofm. Al termine della funzione religiosa, è in programma l’inaugurazione della mostra “San Giovanni Battista nella devozione popolare”, allestita nei locali della confraternita, visitabile fino al primo luglio negli orari di apertura della chiesa. Contestualmente, si terrà l’esecuzione di marce in piazza San Giovanni. Alle 22, poi, ci sarà l’adorazione eucaristica guidata dai frati minori e dal Terz’ordine francescano. Domani, invece, sarà la Giornata del volontariato. In particolare, alle 8,30 la celebrazione eucaristica presieduta dai frati minori. Alle 18 il corpo bandistico Alessandro Scarlatti percorrerà le vie della città. Alle 18,30, la celebrazione eucaristica presieduta dal predicatore fra’ Antonino Catalfamo, ofm, animata da tutte le associazioni cittadine. Quindi, marce in piazza San Giovanni. Ieri, è stata celebrata la festa di Maria Santissima della Misericordia, patrona della confraternita presente nella chiesa commendale di San Giovanni. La celebrazione eucaristica vespertina è stata presieduta dall’arciprete parroco Salvatore Vaccaro e animata dalla confraternita. Quindi, il canto del Salve Regina e l’affidamento alla Madre della Misericordia. In serata, poi, si è tenuta l’iniziativa di presentazione del restauro della tela della Natività di Gesù, opera di Vito D’Anna. Particolare attenzione sta riscontrando, poi, l’allestimento della scalinata artistica che è possibile ammirare già da domenica scorsa e che quest’anno è stato dedicato al tema della pace alla luce del conflitto bellico in Ucraina. Su ogni scalino è scritta la parola “pace” declinata nelle varie lingue del mondo.

Partecipazione. Grande, enorme, infinita. “A Tutto Volume” ripopola nuovamente le piazze di Ragusa Superiore durante le due giornate (venerdì e sabato) dedicate alla presentazione dei libri nel cuore del centro storico, favorendo il confronto tra autori e lettori ma facendo tornare il clima di festa che è in parte mancato negli ultimi due anni quando il festival letterario è stato costretto a varie restrizioni. Questa tredicesima edizione rappresenta la ripartenza, il ritorno nei luoghi insoliti, il piacere di ritrovarsi, con i lettori che vanno in giro, da un incontro all’altro, e incrociano il proprio autore preferito a cui chiedere la dedica, magari una foto. E poi le presentazioni, popolatissime, attesissime con il pubblico che fa domande e corre a comprare i libri. E’ ancora presto per un bilancio ma i numeri di questa nuova edizione sono assolutamente entusiasmanti. Seguitissimi tutti gli incontri di ieri, da Marco Travaglio e Gianni Barbacetto, Ilaria Capua, Paolo Calabresi, Lirio Abbate, Pietro Galeotti, Francesca Cavallo, Carlo Gabardini, Luciano Canfora, Viviana Mazza, Kibra Sebhat, Valentina Petrini, Giuseppe Remuzzi, Paolo Verri, Gemma Calabresi, Mia Canestrini, Adrian Fartade, Luca Perri, Antonio Forcellino, Elena Stancanelli, Laura Vaioli, Sandra Bonzi, Guia Soncini per concludere con la lezione-spettacolo “Sincompato” con Filippo La Porta accompagnato da bravissimi musicisti. Anche il giorno prima, venerdì, grande interesse per tutti gli autori, Giuseppe Torregrossa, Simonetta Gola, Valeria Parrella, Guido Catalano, Roberto Mercadini, Roberto Alajmo, Massimo Polidoro, Sergio Rizzo, Silvia Truzzi, Carola Carulli, Giada Messetti, Giacomo Papi, Alessio Forgione, Piero Martin, Oscar Farinetti, Linda Giannattasio, Alessia Denaro, Anna Parisi. Grandissimo successo anche per la sezione dedicata ai ragazzi con i piccoli lettori che hanno partecipato in prima linea, tra giochi e letture, per scoprire tutti insieme il piacere della lettura.

Il festival come sempre questa domenica si trasferisce a Ragusa Ibla dove si concluderà in piazza Duomo con l’atteso incontro con la scrittrice e conduttrice Daria Bignardi. La manifestazione è promossa dalla Fondazione degli Archi, con la direzione artistica di Alessandro Di Salvo, e con guest director Massimo Polidoro, Antonio Pascale, Federico Taddia, Massimo Cirri, Filippo La Porta.

Numerose presenze alla processione con il Santissimo, atto finale della festa del Preziosissimo sangue di Nostro Signore Gesù Cristo a Ragusa. E, in qualche modo, era prevedibile considerato che l’ultima processione del genere si è tenuta nel giugno del 2019. Poi, due anni di fermo a causa del Covid. Domenica 12 giugno, subito dopo la santa messa presieduta dal parroco, il sacerdote Giuseppe Russelli, i fedeli, con il cero votivo, formando due ali, hanno preceduto in silenzio l’ostensorio sotto il baldacchino recato dal diacono Giovanni Agostini. Durante la santa messa è stato ricordato il significato dei giorni di festa legati al Preziosissimo Sangue ma soprattutto il senso che la parrocchia ha voluto dare alle celebrazioni, caratterizzate da un costante richiamo alla sobrietà e alla fraternità. L’intensa fase processionale si è snodata per le vie del quartiere. Le preghiere hanno reso l’aspetto spirituale della festa ancora più significativo e intenso. In serata, poi, si sono tenute le marce sinfoniche eseguite dal corpo bandistico “Alessandro Scarlatti” Città di Chiaramonte Gulfi, diretto dal maestro Sebastiano Gurrieri. Sono state molto gettonate, inoltre, le iniziative inserite nel programma ricreativo. In modo particolare la quinta edizione del torneo misto di calcio balilla umano e la sagra della salsiccia la cui serata finale di sabato sera è risultata molto partecipata con numerose persone che hanno degustato le leccornie preparate con sapienza e attenzione dalle sapienti mani degli organizzatori. “E’ andata in archivio – commenta il parroco, don Giuseppe Russelli – una edizione della festa che si può definire della ripartenza e che sicuramente è riuscita. Ringrazio tutti coloro che, con la loro collaborazione e con la loro offerta, si sono adoperati perché tutto potesse andare per il meglio. Il nostro è un quartiere molto popoloso e la partecipazione molto sentita alla processione di domenica 12 giugno dimostra come l’attenzione nei confronti della ricerca di una spiritualità intima sia sempre più in aumento”.

 

“Per tutti noi non c’è dubbio: il quadro focus centrale della mostra a Ragusa, è di Caravaggio”. Si conclude con una certezza il simposio promosso venerdì 3 giugno per parlare del quadro “San Giovanni giacente” di Caravaggio e cuore della mostra “Caravaggio: ultimo approdo” in corso nei suggestivi spazi della Chiesa della Badia e che sta trovando sempre più grande interesse da parte di visitatori e turisti. Si chiudono le polemiche, soprattutto di natura politica piuttosto che di storia dell’arte, che hanno riguardato il quadro. E adesso, dopo la presentazione degli studi, delle analisi e dei risultati della ricerca scientifica, presentati nel simposio, per gli esperti presenti, storici dell’arte, chimici e fisici, quel quadro è di Caravaggio così come testimoniato già dai documenti del ‘600 e dalle indagini successive. La Happee Place, che assieme a Mediatica ha promosso l’esposizione a Ragusa secondo un’ottica di marketing territoriale, ha voluto favorire il libero confronto ospitando tutte le voci. Tra gli interventi, tutti puntuali, quelli degli storici dell’arte Roberta Lapucci ed Emilio Negro, del fisico diagnostico di opere d’arte Teobaldo Pasquali, del dott. Francesco Moretti membro del comitato organizzativo della mostra e del chimico Leonardo Borgioli. Per il curatore della mostra, lo storico dell’arte Pierluigi Carofano, il simposio ha favorito l’ulteriore dibattito sul quadro nel rispetto dei documenti: “E’ vero che certezze nell’ambito della storia dell’arte non ce ne sono, però, anche alla luce degli interventi presentati, possiamo dire che questo quadro sia autografo, un dipinto eseguito da Caravaggio nell’ultimo periodo della sua vita”. Si tratta di un’opera a lungo studiata da Roberta Lapucci, che lo ha anche restaurato, e che ha pochi dubbi in proposito: “Il quadro è di Caravaggio! Le ricerche che sono state condotte per più di 20 anni consentono di avere tanti elementi che non pongono dubbi sulla sua autografia. Piuttosto è chiaro che un’attribuzione su Caravaggio continua nella storia perché i documenti che noi abbiamo coprono archi temporali piuttosto ampi per le opere di Caravaggio ma non abbiamo la catena chiusa di provenienza. Su quest’opera continueremo a fare altre indagini, è prevista una macro x-ray fluorescence, quindi la ricerca è perenne. Un’opera d’arte continua ad essere sempre curata ma ad oggi non abbiamo elementi che vanno contro l’autenticazione tecnica e contro l’attribuzione”. E anche l’altro storico dell’arte presente, Emilio Negro, sostiene l’autenticità dell’opera attribuita al Merisi: “Personalmente non dico mai è un’opera certa, perché sarebbe presunzione ma lo dico quantomeno tra parentesi, quello è un quadro effettivamente di Caravaggio. E il simposio, con voci anche differenti, è stato un utile confronto. Ma resto del mio parere ovvero che il San Giovanni giacente è una splendida opera tarda del Caravaggio”. Il fisico e diagnostico Teobaldo Pasquali, ribadisce che la riflettografia ad infrarossi eseguita sull’opera certifica che la tecnica è compatibile con quella di Caravaggio. L’esposizione presenta altre quattro opere di importanti autori che si rifanno all’arte cavaraggesca e può essere fruita fino al prossimo 15 ottobre 2022.

 

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