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Un ulteriore sequestro di tonno rosso è stato effettuato questa notte dal personale militare  della Capitaneria di Porto, nel territorio etneo.

Durante i consueti controlli lungo la filiera commerciale dei prodotti della pesca, gli Ispettori della Guardia Costiera hanno fermato un autoarticolato adibito al trasporto di prodotti ittici, rinvenendo all’interno oltre 13 tonnellate  di “tonno rosso” (thunnus thynnus), sprovvisto dei prescritti documenti che ne attestano la provenienza e ne certificano la cosiddetta “tracciabilità”.

L’attività della Guardia Costiera, che si è notevolmente intensificata negli ultimi giorni, anche in conseguenza delle intossicazioni registrate nell’isola, ha lo scopo di tutelare la salute dei consumatori, oltre che proteggere le risorse ittiche.

Il tonno rosso, come è noto, è una specie ittica soggetta ad un particolare regime di protezione da parte dell’Unione Europea, che ne prevede limitazioni nelle catture attraverso la previsione di apposite "quote", predefinite per ciascun paese appartenente alla Comunità.

Il prodotto sequestrato, dopo gli accertamenti da parte dei Medici Veterinari della competente A.S.P., sarà venduto all'asta (con proventi versati al pubblico erario) o, eventualmente, donato in beneficienza.

L’attività in questione, che a livello nazionale è coordinata dal Centro Controllo Nazionale Pesca delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, segue soltanto di qualche giorno analoghi sequestri effettuati dall’11° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima della Sicilia orientale, nelle località di Milazzo e Sant'Agata di Militello (in provincia di Messina) e Stazzo (in provincia di Catania).

Per tale tipologia di attività, il personale militare della Guardia Costiera opera su specifiche  direttive del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, dove è operativo il Reparto Pesca Marittima del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.

“L’inerzia della Regione Siciliana sull’emergenza cenere, confermata dalla nota del capo della protezione civile Gabrielli, mostra per l’ennesima volta il vero volto del governo regionale – dichiara Claudio Corbino coordinatore di "Tutti per Catania - Crocetta non fa. Crocetta parla. Crocetta dice, ammicca e  non governa. Crocetta fa un uso spudoratamente elettorale del potere di cui dispone infischiandosene totalmente dei veri problemi dei siciliani. E’ imbarazzante l’inadeguatezza di questo presidente che parla di rivoluzione e legalità ma pratica la peggiore prassi della peggiore politica. Il Commissario dello Stato ha stigmatizzato l’uso spregiudicato delle risorse pubbliche destinate agli amici degli amici con la famosa tabella H , e lui che fa? finge di non saperne nulla. Aumenta del 600% i canoni demaniali destinando a morte certa l’intera categoria dei balneari ma poi viene qui e parla di centralità del turismo. Massacra con tagli forsennati i teatri e le principali istituzioni meritorie della città di Catania ma poi viene qui a parlare di cultura. Persino i sindacati lo accusano  oggi senza mezze parole di fare solo propaganda. E fare propaganda in questo momento  sulle questioni del lavoro non è solo grave ma è da incoscienti. La verità- continua Corbino -  è che questo governo non ha alcuna credibilità come ha sancito qualche giorno fa Moody’s  declassando il grado di affidabilità del governo Crocetta . Che tristezza vedere un presidente della regione in campagna elettorale permanente scorazzare per Catania promettendo prebende e incarichi, restaurazione e conservazione mentre un’intera regione chiede, supplica, di essere governata con serietà e rigore. Crocetta è naufragato nel vuoto "bla bla bla" di chi non sa distinguere il "dire" dal "fare". La sua scarsa credibilità presso i cittadini e i catanesi risulterà determinante per l’ennesima sconfitta di Enzo Bianco”.

Verrà pubblicato il prossimo 18 giugno sul sito istituzionale e all’albo pretorio comunale il bando coi requisiti di accesso per la Carta acquisti Sperimentale, la cosiddetta “Social Card”, misura di sostegno economico varata dal governo nazionale a favore dei nuclei familiari in condizioni economiche disagiate, dopo che la Giunta Stancanelli nelle scorse settimane ne aveva deliberato l’adesione del Comune  di Catania.  Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali d'intesa con il Ministero dell'Economia e delle Finanze per la città di Catania ha stanziato 2.700.000 euro da destinare a circa 800 famiglie, residenti nel comune, con minori, che versano in condizioni di forte disagio economico abitativo e lavorativo, e che quindi possono usare il sostegno finalizzato all'uscita dalla fase di difficoltà mediante un progetto personalizzato di presa in carico volto al reinserimento lavorativo e all'inclusione sociale. Secondo il piano organizzativo messo a punto dagli uffici competenti, la domanda dovrà essere presentata esclusivamente presso la Direzione Famiglia e Politiche Sociali, via Dusmet 141- Catania o il protocollo generale del Comune a piazza Duomo, a partire dal 20 Giugno e fino al 20 luglio 2013 e dovrà essere redatta da un componente del Nucleo Familiare su uno specifico schema predisposto dall' Inps sotto forma di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. Il beneficio è concesso bimestralmente in ragione della numerosità del Nucleo Familiare beneficiario, calcolata escludendo le persone a carico ai fini Irpef diverse dal coniuge e dai figli, secondo la sottostante tabella:


NUCLEO FAMILIARE

AMMONTARE DEL BENEFICIO MENSILE

2 membri

€ 231,00

3 membri

€ 281,00

4 membri

€ 331,00

5 o più membri

€ 404,00


L’Amministrazione Comunale per i beneficiari realizzerà un progetto personalizzato di presa in carico, predisposto mediante la partecipazione dei componenti del Nucleo Familiare e dagli stessi sottoscrittori per adesione. La graduatoria finale verrà predisposta dall’INPS e la carta acquisti sarà rilasciata dalle Poste Italiane. Com’è noto la sperimentazione della Social Card coinvolge le 12 città più grandi del Paese -Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia, Verona- durerà un anno e dispone di un budget di 50 milioni di euro su base nazionale. I Comuni interessati, tra cui quello di Catania, entro metà settembre dovranno stilare una graduatoria dei richiedenti la Carta sperimentale “Social Card”. L’erogazione del primo bimestre di contributo è prevista  a Dicembre 2013.  Entro metà settembre verrà stilata una graduatoria dei richiedenti la Carta sperimentale. L’erogazione del primo bimestre di contributo è prevista entro Dicembre 2013. Si precisa che la nuova social card affiancherà la ‘vecchia’ carta acquisti del 2008 che, nel frattempo, continuerà a essere distribuita.

La zone di piazza Università fino ai Quattro Canti, piazza Teatro Massimo, la Stazione, sono già attive e nell’arco di dieci giorni lo saranno anche il Porto, Picanello, la Civita, Librino piazza Europa, Stesicoro e Roma. Il wifi free sbarca in grande stile a Catania su iniziativa dell’amministrazione Stancanelli, aprendo nuove opportunità di facile comunicazione come già da tempo avviene in altre grandi realtà europee.

“Il wifi diffuso -ha detto il sindaco Stancanelli, presentando l’iniziativa a palazzo degli elefanti- è un traguardo significativo per la nostra città che inseguivamo da tempo assieme al rinnovo del sito istituzionale, che rendiamo concretamente operativi”. Le nuove opportunità tecnologiche, realizzate grazie alla collaborazione dell’Amministrazione comunale e Sostare, sono state illustrate dall’assessore all’innovazione Sergio Serafini, dal presidente di Sostare Gianfranco Romano, dal presidente della commissione consiliare cultura Manlio Messina e dai responsabili delle aziende Hamatec e Net service che hanno tecnicamente realizzato, rispettivamente, il wifi e il restyling del sito.

Nel proprio terminale, telefonino o tablet, appare all’utente la rete “cittadicatania@wifi” da cui è possibile registrarsi attraverso un form e ricevere nel dispositivo la propria chiave per navigare da qualsiasi delle zone cittadine sopra elencate che saranno indicate da una segnalatica verticale, come quella già sistemata nel centro storico.

“Il wifi che toccherà a largo raggio la città -ha detto Serafini- avrà finalità di servizio e turistiche ma anche una connotazione sociale soprattutto nelle periferie dove aiuterà i ragazzi ad aprirsi a nuove opportunità. Fondamentale è stata la collaborazione di Sostare che ringrazio anche a nome del sindaco” .

“Mantengo fede -ha precisato il sindaco Stancanelli- all’impegno assunto con i ragazzi e altri cittadini per la realizzazione di questa grande risorsa di cui le giovani generazioni fanno largo uso. Le dieci aree wifi s’integreranno a quella di San Giovanni Li Cuti dove è già stato reso disponibile dal consigliere Manlio Messina, con risorse personali, che per primo ne ha sollecitato la diffusione nella città”.

Importante innovazione è il restyling del sito internet istituzionale(l’ultimo intervento risaliva a quattro anni addietro) razionalizzando le informazioni sulla homepage e rendendolo più accattivante, anche per i turisti, con una doppia “vetrina” fotografica che fa scorrere le immagini delle nostre belle architetture e dei monumenti. “Il nuovo sito -ha detto Serafini- sarà però reso disponibile soltanto la prossima settimana, dopo le elezioni per evitare che l’uso esponenziale che si prevede per il sito durante la prossima consultazione elettorale possa creare criticità nella nuova piattaforma che avrebbero creato ripercussioni nella qualità del servizio all’utenza”.

 

Il Consiglio comunale di Linguaglossa ha introdotto, secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia, ovvero la legge n °214 del 22.12.2011, la Tares ovvero il tributo comunale si rifiuti e sui servizi,a copertura dei costi relativi alla gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento e dei costi relativi ai servizi indivisibili dei Comuni.

L’ Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno di fissare il versamento della TARES per l’anno 2013 in quattro rate anziché due. L’Assessore ai tributi dichiara che “il potere decisionale dell’amministrazione per la TARES si ferma alla possibilità di fissare un numero di rate maggiore rispetto a quelle previste dallo Stato. Purtroppo, non possiamo incidere sull’importo del tributo ma questa deliberazione è sicuramente favorevole nei confronti dei cittadini perché consente una rateizzazione. Con questa decisione si conferma, in materia di tributi, la nostra convinta volontà di fondare la riscossione su un rapporto di collaborazione con i cittadini”.

Quattro le rate previste dunque:

La I^rata , scadenza 01,luglio,2013, dell’ importo relativo a un terzo di quanto dovuto

 

 

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