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E' morto il principe Filippo

E' morto il principe Filippo, 99enne consorte della regina Elisabetta, dimesso di recente dopo alcune settimane in ospedale a Londra a causa di una non meglio precisata infezione - non legata al Covid - cui si erano aggiunti problemi al cuore. Lo ha annunciato la regina in una nota diffusa da Buckingham Palace in cui la sovrana esprime "profonda tristezza" per la perdita "dell'amato marito".

Il principe Filippo ha smesso di soffrire. Il marito della Regina Elisabetta II, ritiratosi dalla scena pubblica il 4 maggio 2017, passerà alla storia per essere stato il principe consorte più longevo della monarchia britannica e per le sue numerose gaffe. Secondo le regole previste per i funerali della Casa Reale, le esequie del principe Filippo si svolgeranno nei prossimi 10 giorni nella St Georgès Chapel, del Castello di Windsor in "forma ristretta", come ha chiesto lo stesso consorte della regina Elisabetta.

73 anni di nozze con la Regina Elisabetta ,a gennaio per far da testimonial alla sicurezza del vaccino ricevuto con Sua Maestà. Epilogo di un lungo tramonto affrontato ancora una volta in coppia con la donna e la sovrana del suo destino, nonostante qualche periodico ricovero "precauzionale" in ospedale: nel 2017 per una sindrome influenzale, nel 2018 per un intervento all'anca, a fine 2019 per esami e trattamenti vari; nelle settimane scorse per un imprecisata infezione (estranea al Covid, secondo Buckingham Palace) seguita da un intervento al cuore. Ricoveri risolti tutti senza complicazioni e in pochi giorni per il roccioso duca di Edimburgo, vecchio marinaio e reduce fra gli ultimi della II Guerra Mondiale. A differenza di questa volta, di quest'ultimo colpo rivelatosi evidentemente fatale e destinato a lasciare ora la regina priva del sostegno insostituibile "dell'amato marito".

Philip Battenberg, nasce a Corfù il 10 giugno 1921, assume il titolo di principe di Grecia e Danimarca in quanto nipote del re di Grecia e nel 1947, prima del matrimonio con la Regina Elisabetta, cambia il suo cognome in Mountbatten per renderlo più inglese. Tale cognome è lo stesso scelto dal nonno materno, Luigi di Battenberg, il quale, dopo essere diventato cittadino britannico, aveva rinunciato ai suoi titoli di origine tedesca. Dopo la prima guerra mondiale, il re Costantino I di Grecia deve abdicare e, nel giro di breve tempo, la famiglia reale è costretta all’esilio. Filippo cresce inizialmente in Francia, ma nel 1928 viene mandato a studiare nel regno unito e vive con la nonna Vittoria Alberta d'Assia a Kensington Palace e con lo zio Giorgio Mountbatten a Lynden Manor. Nel 1933, Filippo fu inviato alla Schule Schloss Salem in Germania, ma, con l'avvento del nazismo, si trasferisce in Scozia dove l'ebreo Kurt Hahn apre una nuova scuola. Nel 1939, Filippo entra nella Royal Navy e inizia la carriera militare. Partecipa alla Seconda Guerra Mondiale e, nel 1942, a soli 21 anni, diventa primo tenente della HMS Wallace e uno dei più giovani ufficiali della marina britannica.

Filippo di Grecia e di Danimarca sposa la figlia ed erede di re Giorgio VI d'Inghilterra il 20 novembre 1947, quando lei ha solo 21 anni. Lui è biondo, aitante, sportivo, ha prestato servizio in guerra da ufficiale nella Royal Navy. Ma, seppure imparentato con i Windsor e cresciuto in Gran Bretagna, si converte dall'ortodossia all'anglicanesimo solo al momento del sì, dopo aver adottato il cognome Mountbatten degli antenati isolani di parte materna (che l'avevano anglicizzato dal teutonico Battenberg). Si rivelerà un'unione indistruttibile malgrado la difficoltà iniziale a ritagliarsi un ruolo, le rinunce legate alla necessità di camminare nel cono d'ombra di una consorte chiamata già nel 1952 ad indossare la corona e qualche sospetto di scappatella. Un'unione benedetta da 4 figli (l'eterno erede al trono Carlo, Anna, Andrea ed Edoardo) e consolidata dall'intesa personale, dal rispetto tetragono di un certo codice di regole, da un culto pragmatico della tradizione, dalla comune devozione a impegni pubblici e obblighi di corte.

Nella sua lunga vita Filippo è stato anche giocatore di polo, driver fino a tarda età di calesse (e di fuoristrada, tanto da scarrozzare 95enne Barack e Michelle Obama), pittore di acquerelli. Ma soprattutto rappresentante infaticabile della 'Firm', la 'Ditta' familiare della dinastia, in centinaia di associazioni di volontariato. Non se ne potrebbe avere tuttavia un ritratto completo senza accennare alle famose o famigerate gaffe, collezionate in quantità nei decenni: qualcuna tinta di pregiudizio, ma alla fine accettate da sudditi e media come un tratto tutto sommato divertente da 'nonno' della nazione. Una figura autorizzata talora a scivolare oltre i confini del politicamente corretto. E forte, in fondo alla strada, del riconoscimento unanime d'aver contribuito da coprotagonista - a suo modo - a portare la monarchia britannica nel XXI secolo.

Inossidabile punto di riferimento della corte britannica per decenni, il duca di Edimburgo aveva celebrato a novembre i 73 anni di matrimonio con la quasi 95enne Elisabetta II. Avrebbe compiuto 100 anni a giugno.  Union Jack a mezz'asta a Buckingham Palace, mentre si attende l'annuncio di una cerimonia funebre attesa nella massima solennità possibile - come ultimo tributo di Elisabetta al marito - compatibilmente con le restrizioni dell'emergenza Covid

Poche righe toccanti per esprimere il dolore di una perdita dopo 73 anni di vita insieme: così la regina Elisabetta II ha annunciato oggi la morte del principe consorte Filippo di Edimburgo, nato a Corfù il 10 giugno 1921 e scomparso a 2 mesi dal traguardo del compleanno numero 100. "E' con profonda tristezza - vi si legge - che Sua Maestà la Regina annuncia la morte del suo amato marito, Sua Altezza Reale il Principe Filippo, Duca di Edimburgo, spirato pacificamente stamattina nel Castello di Windsor. Ulteriori annunci saranno dati a tempo debito. La Famiglia Reale si unisce alle persone che nel mondo sono in lutto per la perdita".

"Ricorderemo il duca di Edimburgo per il suo contributo alla nazione - ha detto il premier britannico Boris Johnson - e per il suo solido supporto alla regina. Come nazione e come regno ringraziamo la straordinaria e figura e il lavoro" del principe Filippo, ha detto ancora il premier definendolo "un amorevole marito, un padre e un nonno affettuoso".

Un pilastro del regno di Elisabetta II, sebbene sempre un passo indietro, con stile e discrezione. Filippo di Edimburgo, dopo 73 anni da consorte della regina, si è spento oggi quasi centenario nel castello di Windsor, dove era rientrato qualche settimane fa dopo un mese di ricovero ospedaliero, mancando di pochi mesi la boa del secolo vita.

 

Fonti ansa / il giornale a

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