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La legittima difesa ora è legge

Via libera del Senato, è stato reso meno vincolante il principio di proporzionalità tra offesa e difesa. E, pur non venendo meno le indagini e l'obbligo di dimostrare che la difesa è stata appunto legittima, viene drasticamente ristretta la discrezionalità del giudice. "Finalmente la difesa è legittima davvero", esulta il ministro Giulia Bongiorno sottolineando come la nuova legge cancelli una volta per tutte gli "ingiusti calvari giudiziari" a cui una certa magistratura sottopone le vittime di furti e rapine. Ed sono proprio l'Anm e i penalisti i prima ad alzare le barricate contro la riforma lamentando "pericolosi automatismi" e, soprattutto, la restrizione degli "spazi di valutazione dei magistrati". "Tutto ciò - chiosa il sindacato delle toghe - significa che tutti saranno meno garantiti". In realtà è vero l'esatto contrario. "Non si distribuiscono armi, non si legittima il Far West ma si sta coi cittadini per bene - fa notare Salvini - da oggi i delinquenti sanno che fare i rapinatori in Italia è più difficile: è un mestiere ancora più pericoloso".

Con 201 voti a favore, 38 contro e sei astenuti  il Senato ha, infatti, approvato la riforma che, modificando il comma due dell'articolo 52 del codice penale, allarga le maglie per poter usare "un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo" per la difesa della "propria o altrui incolumità" o dei "beni propri o altrui".

il tabaccaio Birolo che uccise il ladro nel negozio parlando con i giornalisti dichiara : «Ora mi sento protetto». Con questa nuova legge sulla legittima difesa, «mi sento più protetto. Mi sembra corretto che lo Stato e la magistratura siano più vicini al cittadino onesto e puniscano il criminale che si introduce in casa tua di notte». Lo afferma Franco Birolo, il tabaccaio di Civè, in provincia di Padova, che sparò ai ladri che si introdussero nel suo negozio di notte.

«Non si può più correre il rischio di dover risarcire i delinquenti o i loro familiari, nè si può permettere che i criminali - osserva - possano accedere al rito abbreviato e ottengano gli sconti di pena senza prima aver pagato per i danni che hanno causato. Questa legge - prosegue - va a tutelare un pò di più le persone che hanno subito un'aggressione. Non è assolutamente una legge che giustifica o sprona a sparare alla gente. Si spara quando si è in estrema difficoltà o in estremo pericolo».

Infatti la gente approva la politica della lega : se si votasse oggi, secondo un sondaggio EMG Acqua presentato oggi ad Agorà, la trasmissione di Rai3 condotta da Serena Bortone, il partito guidato da Matteo Salvini sarebbe il primo, staccando di quasi dieci punti percentuali il movimento fondato da Beppe Grillo. Il 31,8% degli intervistati ha, infatti, risposto che voterebbe per il Carroccio. Il 22,9% darebbe, invece, ancora fiducia ai grillini.  

Il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Francesco Minisci, in una nota osserva che "la nuova legge sulla legittima difesa non tutelerà i cittadini più di quanto erano già tutelati fino ad oggi. Al contrario introduce concetti che poco hanno a che fare con il diritto, prevede pericolosi automatismi e restringe gli spazi di valutazione dei magistrati, oltre a portare con sé grandi difficoltà di interpretazione: tutto ciò significa che tutti saranno meno garantiti".

Poi Minisci ribadisce che "in presenza di un ipotetico caso di legittima difesa, anche con questa nuova legge, un procedimento penale dovrà essere sempre aperto e le indagini andranno comunque fatte, a garanzia dei cittadini. Questo va detto con chiarezza da parte di tutti, altrimenti - conclude - si danno messaggi sbagliati portatori di gravi rischi e si rende un cattivo servizio".

Gian Domenico Caiazza, presidente dell’Unione delle Camere penali, parla di provvedimento "inutile, perché la valutazione e la discrezionalità del giudice è ineliminabile", e "pericoloso" perché "diffonde l’idea che ci sia un’area di impunità che non potrà mai esserci". Una riforma che, osserva, "non risponde ad alcuna emergenza, se non ad un’emergenza virtuale costruita per avere consenso". Il leader degli avvocati penalisti, infatti, ricorda che "sono 2 o 3 all’anno in tutta Italia i processi di questo tipo, e non esistono vicende giudiziarie controverse, né si parla di casi di condanna ingiusta".

"Non sentivamo la mancanza di questa riforma - ribadisce Eriberto Rosso, segretario delle Unione Camere Penali -. Il problema non è tanto quanto immediatamente accadrà nelle aule giudiziarie, ma il messaggio di una difesa privata sussidiaria all'intervento dello Stato, oltre che di un atteggiamento di sfiducia nei confronti nella valutazione del giudice".

Intanto il Viminale potrebbe stringere un accordo con lo stesso governo maltese per bloccare in mare le imbarcazioni cariche di migranti che fanno rotta proprio sull'Europa. Secondo fonti del Viminale ci sarebbero stati contatti formali tra lo stesso ministero degli Interni e il governo di Malta proprio per la gestione della crisi del mercantile dirottato. L'ambasciatore maltese sarebbe stato ricevuto al Viminale. Dall'incontro sarebbe nata l'occasione per aprire una nuova fase di collaborazione tra i due Paesi. "A breve verranno elaborate proposte concrete per intervenire contro l’immigrazione clandestina e il traffico di esseri umani nel Mediterraneo", hanno fatto sapere sempre fonti del Viminale. Dunque tra Roma e La Valletta potrebbe nascere un asse importante per fermare, una volta per tutte, il traffico di essere umani che parte dalle coste della Libia.

Intanto Steve Bannon si è fatto vedere piuttosto spesso in Italia. Al suo fianco c'è Benjamin Harnwell che sta lavorando alla scuola di sovranismo nella Certosa di Trisulti, in provincia di Frosinone.

A metà aprile Roma ospiterà la prima, grande manifestazione dei partiti sovranisti europei. A tirare le fila dell'operazione è Matteo Salvini. E al leader della Lega Bannon riconosce "una leadership straordinaria". "È riuscito a trasformare la Lega da partito regionale a forza non solo nazionale ma a quello che negli Stati Uniti definiamo un worldwide brand, portando la Lega dal 5 per cento a diventare il primo partito in Europa e che eleggerà il maggior numero di rappresentati al Parlamento europeo", spiega facendo notare, in una lunga intervista al Messaggero, che il Carroccio in Italia ha già superato il consenso del Rassemblement National di Marine Le Pen in Francia. Per questo, a detta del guru sovranista, il vice premier leghista "sarà il perno di una grande alleanza a livello europeo con i principali partiti sovranisti che scardinerà il duopolio franco-tedesco che ha governato in Europa negli ultimi anni e darà finalmente vita all'Europa delle Nazioni".

Secondo Bannon,scrive il giornale la nuova alleanza europea "prenderà spunto dall'accordo tra Lega e M5S, che ha fatto dell'Italia un laboratorio politico a livello mondiale". L'ex consigliere di Trump è stato tra i primi ad auspicare la formazione del governo gialloverde e, nelle concitate fasi dopo le elezioni del 4 marzo 2018, ha avuto un ruolo determinante per convincere Salvini ad allearsi con il Movimento 5 Stelle. "Per far ripartire l'economia italiana - suggerisce poi - è necessaria maggiore deregulation, non è possibile che una nazione importante come l'Italia abbia da anni crescita zero". E consiglia un drastico taglio delle tasse che favorisca gli investimenti e "una maggiore deregolamentazione del mercato". Questa però è una visione economica antitetica a quanto proposto dai Cinque Stelle con il reddito di cittadinanza. Una misura profondamente assistenziale che lo stesso Bannon ritiene insostenibile. "La Flat tax non è la panacea di tutti i mali ma rappresenta un inizio importante". Di questo Bannon ha parlato anche con Armando Siri di cui già conosceva il libro pubblicato qualche anno fa sull'argomento.

Bannon guarda anche a Fratelli d'Italia e, in modo particolare, a Giorgia Meloni. I due si sono conosciuti a settembre ad Atreju. "Chi afferma che Fratelli d'Italia è un partito fascista dice fesserie, è un partito di patrioti che amano l'Italia", spiega rimettendo al centro dell'agenda politica le elezioni europee e la necessità di costruire una grande alleanza in chiave anti-establishment. "Ciò che mi ha più colpito nella campagna elettorale delle passate politiche - conclude - è la vicinanza tra il popolo italiano e Salvini e Di Maio, in opposizione ai burocrati che hanno distrutto l'economia italiana ed europea, uno schema che si dovrebbe riproporre anche il 26 maggio

E Salvini non può che essere soddisfatto dei sondaggi. Rispetto alla scorsa settimana, infatti la Lega è cresciuta di un ulteriore 0,9%. Il movimento guidato da Luigi Di Maio è, invece, in calo costante. Anche negli ultimi sette giorni ha, infatti, eroso un altro 0,5%. La crisi pentastellata è profonda e non travolge solo il capo politico. Secondo il sondaggio EMG Acqua, infatti, la maggioranza degli elettori grillini (il 45%) non sente la mancanza di Alessandro di Battista. In linea generale, però, le intenzioni di voto dei partiti di governo raggiungono il 54,7%, in crescita (+0,4%) rispetto alla scorsa settimana.

È, invece, in discesa la percentuale complessiva per le opposizioni di centrodestra che perdono lo 0,4% rispetto a settimana scorsa. Secondo il sondaggio pubblicato da Agorà, sarebbe soltanto Forza Italia a cedere uno 0,5% fermandosi così al 9,5% delle prefereze. È, invece, in crescita Fratelli d'Italia (4,9%), mentre Noi con l'Italia (0,6%) risulta stabile rispetto a mercoledì scorso. Il Partito democratico raggiungerebbe, invece, il 21,1% delle preferenze, percentuale in crescita rispetto alla settimana scorsa (+0,1%). Stabile Più Europa - CD con Bonino al 3%. Altri partiti fra cui Mdp, Si, Verdi raggiungono il 3,3% perdendo lo 0,2%. Potere al popolo è dato all'1,6%.

Intanto intervistato dal sito di Michele Santoro, l'ex conduttore del programma tv "L'Infedele" interviene in difesa di Sy e ne approfitta, allo stesso tempo, per attaccare Matteo Salvini.

"Salvini ha un atteggiamento che oscilla fra il bullo e il paternalismo. Ma la cittadinanza non è un regalo, è un diritto. Allo stesso modo, anche se è un ragionamento più impopolare, dico che è pericoloso parlare di revoca della cittadinanza per l’autista. Verrà punito, quasi certamente, per le sua condotta criminale. Che senso ha invocare un’ulteriore punizione che consiste nella revoca della cittadinanza? È un provvedimento che non era contenuto neppure nelle leggi razziali del 1938 e la nostra Costituzione lo vieta esplicitamente", ha detto Lerner prima di parlare ancora una volta della questione ius soli. E facendolo parlando della sua esperienza di cittadino apolide fino alla concessione della cittadinanza italiana avvenuta ai tempi della presidenza Pertini. "Erano trascorsi 30 anni dal mio arrivo in Italia. Nel frattempo avevo fatto le scuole e lavoravo qui come giornalista. Ma era a discrezione dello Stato italiano quando riconoscermi la cittadinanza a cui avevo diritto. Era un’ingiustizia e lo è ancora oggi. Ed è questo che distingue l’Italia da altri Paesi, che hanno anche politiche meno permissive sulla cittadinanza ma rispettano le tempistiche previste dalla legge".

Al momento, si sa solo che Sy manterrà la cittadinanza italiana fino alla condanna definitiva. Per il sequestro del bus di San Donato Milanese, l'italiano di origini senegalesi è accusato di altri reati come strage, terrorismo, incendio e resistenza a pubblico ufficiale.

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