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Mercoledì, 15 Maggio 2024

Scopelliti, ampie rassicurazioni da Letta

La nave che trasporta i container con le armi chimiche proveniente dalla Siria non arriverà a Gioia Tauro prima di febbraio. Lo ha comunicato il presidente della Calabria Giuseppe Scopelliti al termine dell'incontro con il premier Letta a palazzo Chigi. "La nave arriverà a febbraio - ha detto - ma non abbiamo ancora certezza sulla data"
"Abbiamo avuto ampie rassicurazioni dal presidente Letta" e dunque "l'operazione si può immaginare". Così il presidente della Calabria Giuseppe Scopelliti ha commentato con i cronisti l'incontro a palazzo Chigi con il premier e i ministri Lupi e Orlando. "C'era stato fatto un quadro allarmante - ha aggiunto - ed invece ci è stato spiegato che analoghe operazioni sono già state fatto nel 2012 e nel 2013 sia a Gioia Tauro sia in altri porti italiani"..
C'è stata una "carenza di comunicazione" sulla quale ha "grande responsabilità il governo" ha detto il presidente della Calabria al termine dell'incontro con Letta sull'arrivo dei container con le armi siriane al porto di Gioia Tauro. Scopelliti ha poi sottolineato che l'arrivo della nave deve essere l'occasione per "accendere i riflettori sul porto di Gioia Tauro, perché mai si è investito sullo scalo". "Letta si è impegnato ad aprire un tavolo per individuare una strategia di rilancio del porto. Questa deve essere un'opportunità da cogliere non in termini di compensazione

"Le operazioni di trasbordo" a Gioia Tauro dei container con le armi provenienti dalla Siria, "avverranno in mare, da nave a nave, in un raggio di sicurezza che non coinvolge il territorio"ha detto il governatore della Calabria Scopelliti al termine dell'incontro a palazzo Chigi.

Intanto : L'Onu ha ritirato l'invito a Teheran a partecipare alla conferenza sulla Siria di Ginevra 2 perché "sotto pressione". Lo sostiene il ministro degli Esteri iraniano Mohammed Javad Zarif. "Ci dispiace che il segretario generale dell'Onu abbia ritirato l'invito sotto pressione", ha detto il capo della diplomazia iraniana citato dall'agenzia Isna.

Uno sbaglio ma non una catastrofe'': cosi' oggi il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov ha definito la decisione del segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon di ritirare l'invito all'Iran per partecipare alla conferenza di pace Ginevra-2. ''Ci rincresce, Teheran poteva avere un ruolo nella risoluzione della crisi siriana'', ha osservato Lavrov.

Il Segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha ritirato ieri sera l'invito all'Iran a partecipare alla conferenza di pace Ginevra 2. Lo ha annunciato il portavoce di Ban al Palazzo di Vetro. "Durante il brutale conflitto in corso in Siria, la popolazione ha sopportato orrende sofferenze e abusi", ha aggiunto il portavoce dell'Onu, Martin Nesirky, precisando che "il comunicato di Ginevra del 30 giugno 2012 rimane la base su cui la comunità internazionale discuterà alla conferenza di Montreaux per porre fine alla crisi". Nesirky ha precisato come durante i numerosi incontri e colloqui telefonici con i vertici della diplomazia iraniana, Ban ha ricevuto assicurazione che la Repubblica Islamica avrebbe sostenuto i principi della conferenza di pace, incluso il comunicato di Ginevra. Per questo e' rimasto "profondamente deluso dalla dichiarazione pubblica di Teheran, non coerente con tali assicurazioni", e ha deciso di "ritirare l'invito per la partecipazione della Repubblica Islamica ai colloqui di pace" che si terranno a Montreaux mercoledi'.

L'opposizione siriana in esilio ha espresso soddisfazione per la decisione dell'Onu di ritirare l'invito all'Iran a Ginevra 2, confermando allo stesso tempo che intende partecipare alla conferenza di pace. "La Coalizione dell' opposizione siriana saluta la decisione del segretario generale delle Nazioni Unite di ritirare l'invito indirizzato all'Iran, visto che quel Paese non ha risposto alle condizioni richieste per la conferenza" e quindi "conferma la sua partecipazione a Ginevra 2, che ha come obiettivo una transizione politica in Siria", si legge in un comunicato diffuso in serata dalla Coalizione, che raggruppo l'opposizione in esilio.
Tutti sanno che senza l'Iran le possibilità di una vera soluzione in Siria non è poi così grande''. Lo ha detto alla tv di Stato il viceministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghcì, a proposito di Ginevra 2. ''Una soluzione globale non potrà essere trovata se tutte le controparti influenti non saranno coinvolte nel processo''. ''Eravamo pronti a partecipare alla conferenza di Ginevra-2 e a giocare il nostro ruolo, ma non accettiamo condizioni preventive'' che impongano ''una soluzione con parametri definiti'', ha detto Araghcì riferendosi implicitamente alla richiesta accettazione del comunicato di Gienvra-1. ''Non parteciperemo alle discussioni e aspetteremo di vedere come possano pervenire unilateralmente a un accordo'', ha annunciato il viceministro
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