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Sabato, 01 Giugno 2024

Letta ricevuto dal Papa

E' durato circa 30 minuti il colloquio privato tra papa Francesco e il presidente del Consiglio Enrico Letta, ricevuto stamane dal Pontefice al Palazzo apostolico vaticano. La visita di Letta si è svolta in un clima estremamente cordiale, rilassato, con il Papa e il capo del governo italiano sempre molto sorridenti.

Il capo del governo italiano, che ha incontrato anche il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, era accompagnato nella visita da un seguito di una decina di persone, tra cui la moglie Gianna Fregonara, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi con la consorte, l'ambasciatore italiano presso la Santa Sede Francesco Maria Greco, anche lui con la moglie, il consigliere ecclesiastico dell'Ambasciata, mons. Marco Ceccarelli.

"E' stato particolarmente intenso: gli ho raccontato del mio viaggio in Terra Santa". Così, dopo l'incontro di circa 30 minuti con papa Francesco, il premier Enrico Letta ha risposto a una domanda del cardinale Tarcisio Bertone su com'era stato il colloquio.

Nel colloquio tra il Papa e il premier Enrico Letta si è parlato delle "principali prove" che l'Italia e l'Unione Europea "stanno sostenendo, in particolare, a proposito dell'adozione di misure che creino e tutelino l'occupazione, soprattutto giovanile". Lo riferisce una nota della sala stampa vaticana. Durante i "cordiali colloqui" del premier Letta prima con papa Francesco e quindi con il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, "ci si è soffermati sulla situazione sociale e sulle principali prove che i cittadini e le istituzioni dell'Italia e dell'Unione Europea stanno sostenendo, in particolare, a proposito dell'adozione di misure che creino e tutelino l'occupazione, soprattutto giovanile". Si è poi riconosciuto "il fattivo apporto che le famiglie italiane e le istituzioni della Chiesa continuano a fornire alla stabilità del Paese", riferisce ancora il comunicato della sala stampa. "Non si è mancato, inoltre - prosegue -, di considerare alcuni temi di politica internazionale, con una preoccupata attenzione all'evoluzione del contesto civile e istituzionale dei Paesi appartenenti all'area mediterranea e mediorientale". È stato infine ribadito, conclude la nota, "il
positivo convincimento delle Parti di proseguire nella reciproca Intanto....

E' andata bene; il governo va avanti e ho ribadito l'impegno ad un maggior coinvolgimento dei partiti della maggioranza anche nell'approfondimento tecnico dei singoli dossier. E' il commento che il premier Enrico Letta, al termine del vertice di maggioranza, ha affidato ai suoi collaboratori.

Durante l'incontro, riferiscono fonti di governo, il premier ha fatto una lunga introduzione di metodo per poi entrare nel merito dei provvedimenti. Sul primo aspetto ha ricordato che il governo si è fin da subito impegnato nel confronto con i partiti della maggioranza, riconoscendo tuttavia che sono possibili margini di miglioramento. Per questo si è impegnato a rendere il confronto più "fluido e sistematico". Ciò vuol dire avere una interlocuzione con i partiti di maggioranza e con i leader sulle decisioni politiche da attuare, mentre alla cosiddetta 'cabina di regia' sarà lasciato il compito di approfondire i singoli dossier, anche per gli aspetti più tecnici dei provvedimenti. Per quanto concerne i contenuti, il primo punto affrontato da Letta è stato il semestre italiano di presidenza dell'Ue, che partirà nella seconda metà del 2014, per il quale ha auspicato un pieno coinvolgimento di tutte le forze di maggioranza nella definizione degli obiettivi. Si è quindi affrontato il nodo delle scadenze della prossima settimana, a cominciare dalla ridefinizione complessiva del sistema di tassazione sulla casa. Si è poi discusso del dossier Iva e dalla necessità di facilitare l'iter di conversione dei decreti legge in Parlamento. Tema in cui, ha sottolineato Letta, il ruolo dei capigruppo è cruciale. Il premier,
anche alla luce del pronunciamento della Consulta, ha infine ribadito l'impegno dell'Esecutivo a presentare un ddl costituzionale per
l'abolizione delle province.

All'incontro, presieduto dal premier, hanno partecipato i capigruppo delle forze politiche che sostengono il governo. Per l'Esecutivo presenti il vicepremier Angelino Alfano, i ministri Fabrizio Saccomanni e Dario Franceschini, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi.

Il Governo ha confermato l'intenzione di sciogliere entro ferragosto il nodo dell'Imu e della riforma complessiva e per questo ha deciso che la prossima riunione della cabina di regia Governo-maggioranza si svolgerà il 18 luglio.

Il premier, anche alla luce del pronunciamento della Consulta, durante il vertice di maggioranza, ha confermato l'intenzione del governo di presentare un ddl costituzionale per l'abolizione delle Province, come annunciato in Parlamento. E' quanto riferiscono fonti di governo.

Durante il vertice di maggioranza il premier ha preso l'impegno ad accelerare in autunno il pagamento dei crediti che le imprese vantano nei confronti della Pubblica Amministrazione. E' quanto riferiscono fonti di governo.

Sono sette i provvedimenti che arriveranno a luglio alle Camere e per una approvazione rapida. Il Governo ha chiesto ai partiti di maggioranza di "farsi carico dei provvedimenti e di costruire un percorso per l'approvazione". Lo rende noto il presidente dei deputati del Misto e Vicepresidente di Centro Democratico, Pino Pisicchio.

Il premier ha invitato i partiti 'di governo' a cominciare a definire insieme gli obiettivi del semestre Ue, che partirà a metà 2014. Il semestre italiano è uno dei terreni indicati durante la riunione dal presidente del consiglio per rendere più sistematica la cabina di regia governo-maggioranza, anche su singoli dossier.

"Mi piacerebbe tanto" pagare tutti i debiti della Pa entro il 2013 "ma non so se si può fare, non é cattiva volontà ma c'é un problema tecnico, il governo ha rimosso l'ostacolo, ora tutte le varie fonti di spesa devono attivarsi per pagare, stiamo monitorando". Lo afferma il ministro dello sviluppo Flavio Zanonato intervenendo a Radio Anch'io.

"E' inaccettabile che il governo presenti un ddl costituzionale soltanto sulle Province": lo afferma il presidente dell'Unione delle Province d'Italia Antonio Saitta, a detta del quale "tutto ciò conferma che la politica non vuole riformarsi". E infatti aggiunge: "e il dimezzamento dei parlamentari quando si fara?".

"La riunione di oggi è stata molto positiva, c'é un buon rilancio del governo c'é un buon rilancio del programma di governo e soprattutto c'é questa idea di una road map che vada verso il completamento di 18 mesi di lavoro e che prevede quattro fasi e quattro obbiettivi", ha detto Letta. "Questi 18 mesi - ha aggiunto - sono convinto che faranno  ripartire l'economia italiana e consentiranno quella riforma della politica che l'obiettivo principale del mio governo".

"Il primo obiettivo" della road map decisa oggi durante il vertice di maggioranza "é quello più difficile" ed è la soluzione al problema dell'iva e dell'Imu: le "cose più complicate, perché avvengono con il bilancio 2013 che è ancora rigido e non gode della flessibilità" garantita dalla decisione annunciata ieri da Bruxelles, "e la copertura va tutta trovata dentro il bilancio: e ciò non è semplice..intanto...

L'Fmi ha tagliato dal -1,5% al -1,8% le stime sul Pil italiano del 2013. Ha alzato quelle per il 2014 dal +0,5% al +0,7%. "La ripresa è attesa a fine 2013, sostenuta dall'export e da una modesto miglioramento degli investimenti". ''Le prospettive di crescita restano deboli, la disoccupazione è a livelli alti in modo inaccettabile e la fiducia del mercato è ancora debole''. Sono state adottate "azioni decise dalla fine del 2011 per rafforzare i conti pubblici", ma "il lavoro non è ancora completato". "Un ribilanciamento del risanamento fiscale è assolutamente necessario per sostenere la crescita". E' necessario "modificare la composizione del risanamento attraverso tagli di spesa e minori tasse". Un efficace pagamento dei debiti P.A "può ridurre le difficoltà del credito delle aziende".
L'Fmi si schiera poi contro la cancellazione dell'Imu sulla prima casa. "La tassa sulla proprietà sulla prima casa dovrebbe essere mantenuta per ragioni di equità ed efficienza e la revisione dei valori catastali accelerata per assicurare l'equità''. ''La priorità deve essere data ad aumentare la bassa occupazione dell'Italia, soprattutto di giovani e donne''. Dimezzare il gap con il resto dell'Europa, spiega l'Article IV del Fmi, "potrebbe alzare il Pil di circa il 2,5% entro il 2018". E' necessario agire "per migliorare la bassa produttività e competitività dell'economia". Il Fondo riconosce "i progressi significativi nel consolidamento fiscale", di bilancio, dell'economia italiana. Lo ha detto il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni.

Ci sono 'prospettive per una ripresa economica più avanti nell'anno e nel 2014. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi, al termine
della riunione del board della Banca centrale europea a Francoforte, spiegando che a 'sostenere la ripresa dovrebbe essere la politica monetaria accomodante della Banca centrale, che resterà così fino a quando sarà necessario'. Draghi giudica positivi 'i passi fatti avanti nell'unione bancaria ma - ha aggiunto - devono essere attuati tempestivamente. La Banca Centrale Europea nella riunione di oggi ha lasciato intanto il tasso d'interesse di riferimento fermo allo 0,50%.
La decisione era attesa dal mercato. L'Eurotower ha lasciato invariati anche il tasso marginale all'1% e quello sui depositi a zero.

Piazza Affari al galoppo (Ftse Mib +3%) nell'ultima parte della seduta, superata solo da Londra (+3,13%) e Madrid (+3,27%). A spingere i listini le parole del presidente della Bce Mario Draghi, che ha indicato che manterrà una politica monetaria accomodante. Lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 280 punti base (274) dopo che il presidente della Bce Mario Draghi ha assicurato che l'uscita dalle misure di stimolo è lontana e che i tassi rimarranno bassi per un lungo periodo di tempo. Il rendimento del Btp è sceso al 4,34%. Il differenziale della Spagna cala poco sotto i 300 punti base (299) con il tasso dei Bonos al 4,59% e quello del Portogallo a 558 punti base con il tasso al 7,17%. L'euro scende sotto quota 1,29 dollari dopo il presidente della Bce Mario Draghi ha detto che manterrà ancora a lungo una politica monetaria accomodante e che il tasso di riferimento potrebbe calare ulteriormente. La moneta unica è scesa fino a 1,2883 dollari per poi assestarsi attorno a 1,2895 dollari.

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