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Il Piano sicurezza Sky Shields

Nel 2014 il piano di sicurezza «Sky Shield» stabilì che ogni velivolo dei vettori israeliani impiegato su destinazioni «sensibili» avrebbe dovuto installare un dispositivo anti-missile per prevenire eventuali attacchi ai voli durante le fasi di decollo e atterraggio. Il primo modello  scrive il Corriere della Sera — per effettuare i test e ottenere le certificazioni dell’ente nazionale dell’aviazione civile — è stato installato nel 2013 su un Boeing 707. Poi inserito nel primo velivolo commerciale, di El Al, un Boeing 737-800, lo stesso modello di quello ucraino abbattuto.

Dopo l’abbattimento del Boeing 737 ucraino in Iran molti guardano a Israele: El Al, Arkia e Israir hanno installato nelle loro flotte il dispositivo «C-Music»

Costa circa un milione di euro, pesa 160 chili ed è installato su la maggior parte degli aerei di tre compagnie israeliane il dispositivo in grado di «distrarre» i razzi allontanandoli dalla fusoliera ed evitando un’esplosione fatale. Nelle ore in cui l Iran ha ammesso di aver abbattuto con un missile terra-aria — ufficialmente per errore — il Boeing 737 della compagnia Ukraine Internazional Airlines (176 morti), più di qualcuno ha rivolto lo sguardo verso lo Stato ebraico cercando di capire come evitare un altro caso simile in contesti che all’improvviso diventano instabili.

La tecnologia, chiamata C-Music, viene venduta da Elbit Systems con sede alla periferia di Haifa. L’apparecchio — lungo 2,7 metri, largo 60 centimetri e alto mezzo metro — viene agganciato sotto alla fusoliera del velivolo e non passa inosservato. È dotato di una termocamera (in grado di osservare a 360 gradi) e di un puntatore laser. Quando da terra qualcuno lancia un missile — spiegano i documenti tecnici — la termocamera individua la traccia di calore dell’esplosivo e segnala al puntatore dove «sparare» il laser per disorientarlo, fargli deviare il tragitto e farlo esplodere a quella che viene giudicata una distanza di sicurezza. In contemporanea i piloti in cabina vengono avvertiti del pericolo.

Nel caso del volo PS752 Teheran-Kiev colpito tre minuti dopo il decollo un Boeing 737 dotato di questa tecnologia — secondo i produttori — scrive il corriere della sera avrebbe evitato il missile lanciato dall’esercito iraniano. In Israele, invece, C-Music non è da tempo una novità dopo quanto successo in particolare nel 2002. Il 28 novembre un gruppo terroristico lanciò due missili contro un Boeing 757 del vettore israeliano Arkia Airlines in partenza da Mombasa, Kenya. Il volo atterrò d’emergenza a Nairobi, poi proseguì regolarmente per Tel Aviv. Da quel momento il governo israeliano si convinse che l’aviazione civile stava diventando obiettivo sensibile

C-Music — sulla base del materiale fotografico aggiornato al dicembre 2019 disponibile sulle piattaforme specializzate — si trova su molti dei Boeing 737 e Boeing 777 di El Al, la compagnia di bandiera, ma non sui Boeing 787 Dreamliner. Lo stesso anche per il Boeing 757 e gli Embraer di Arkia Airlines (ma non sugli Airbus A321neo) e gli Airbus A320 di Israir (ma non sugli Atr 72). Il Corriere della Sera ha contattato Elbit Systems per avere ulteriori dettagli, ma senza ottenere una risposta al momento della pubblicazione dell’articolo. Un portavoce di El Al, invece, spiega che il vettore «non discute con la stampa di questo argomento».

 

 

 

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