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Caso Marò, un altro rinvio

La Corte Suprema indiana ha chiesto di sbloccare l’impasse sul caso maro’ entro una settimana e non oltre: entro il 10 febbraio dunque il ministero dell’Interno di New Delhi dovrà decidere se invocare la legge anti-pirateria, che prevede la pena di morte, contro i due fucilieri del battaglione San Marco. All’udienza sul caso dei due marò accusati della morte di due pescatori indiani al largo delle coste del Kerala, il 15 febbraio 2012, era presente l’inviato italiano, Staffan de Mistura..
"Non si può continuare così: sono due anni che aspettiamo e non c'è più tempo per ulteriori rinvii. In questa settimana l'India metta le carte sul tavolo". Così il premier Enrico Letta risponde ad una domanda sui Marò, ribadendo che "per noi è un affare molto serio". "Quello che ha deciso oggi la Corte suprema indiana e' importante, una settimana e' importante per la parte indiana per mettere le carte sul tavolo: aspettiamo e speriamo sia quella finale": così Letta sottolineando che e' "impossibile che in due anni non si sia fatto nulla"...cosi..
E' stata rinviata a lunedi' prossimo 10 febbraio l'udienza in cui sara' esaminato il ricorso dell'Italia sulla vicenda dei maro'. Il presidente della Corte ha preso la decisione dopo aver ascoltato le ragioni del ricorso italiano.

Il giudice della Corte Suprema Bs Chauhan, rinviando oggi l'udienza a lunedi' prossimo, ha posto alla pubblica accusa un limite non estendibile di una settimana per presentare una soluzione sulle modalita' di incriminazione dei maro'. ''Vi concedo ancora una settimana - ha insistito - ma non sono disposto ad attendere oltre''.

''Abbiamo chiesto alla Corte che, di fronte all'indecisione della pubblica accusa, i maro' siano autorizzati a tornare in Italia''. Lo ha detto all'ansa l'inviato del governo Staffan De Mistura. ''E questa richiesta - ha insistito De Mistura- la ripeteremo con forma anche lunedi' prossimo indipendentemente dall'esito dell'udienza''.

"La Pubblica accusa non può più giocare con i tempi. Abbiamo ricordato tramite il nostro avvocato che ci sono stati 25 rinvii giudiziari senza un pezzo di carta", ha sottolineato De Mistura. "Prima l'unica linea rossa era il non utilizzo del Sua Act. Ora anche lo sono diventati anche i ritardi". Alla domanda su cosa farà se si dovesse rinunciare al Sua Act, sorridendo ha risposto "ve lo dirò lunedì", dopo aver precisato che sarà di nuovo nell'aula della Corte Suprema.

Prima dell'inizio dell'udienza De Mistura ha avuto un fitto colloquio con il Procuratore generale GE Vanvahati. L'inviato speciale del governo ha definito il colloquio "franco e schietto". Il rappresentante del governo aveva chiesto al giudice un rinvio dell'udienza da 2 a 3 settimane per permettere al governo di ufficializzare la propria posizione. "Ma noi sappiamo benissimo che sarebbero diventate 4 o 5 settimane o di piu'", ha detto De Mistura.

 

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