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Patrimonio immateriale della cultura mondiale: entrano le perle in vetro, il corno da caccia e la sauna finlandese

È stata recentemente resa nota l’iscrizione per il 2020  nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità di due tradizioni italiane:  "L'arte delle perle di vetro"  elemento transnazionale  (comprendente anche la Francia) e  “L’arte musicale dei suonatori di corno da caccia”, elemento transnazionale  (comprendente anche Belgio, Francia, Lussemburgo). Per i suonatori di corno si tratta di un riconoscimento che “suona” piemontese. La candidatura, presentata da Italia, Francia, Germania, Belgio e Lussemburgo, era partita infatti nel 2014 dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi e ha avuto come anima l’Accademia di Sant’Uberto e il suo Equipaggio della Regia Venaria.Nata in Francia, la tradizione musicale del corno da caccia si espanse in Europa raggiungendo il Nord Italia. “Questo riconoscimento riguarda direttamente la nostra regione ha commentato l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Vittoria Poggio – e si aggiunge ai tanti riconoscimenti Unesco avuti dal Piemonte, architettonici, naturalistici, gastronomici, con la peculiarità di contribuire alla loro valorizzazione”. Per le perle di vetro, la candidatura era stata depositata da Italia e Francia, con l’Italia capofila, e proposta per la parte Italiana dalla Comunità dei perleri veneziani rappresentati dal Comitato per la Salvaguardia dell’Arte delle perle di Vetro Veneziane e per la parte francese dalla Comunità dei perlai francesi, rappresentati dall’Association des Perliers d’art de France. Per la città di Venezia si tratta della prima iscrizione di un elemento immateriale nella Lista UNESCO.

L’arte delle perle di vetro è strettamente legata alla ricchezza delle conoscenze e alla padronanza di una materia, il vetro, e di un elemento, il fuoco. Quest’arte riunisce saperi condivisi e tecniche incorporate, rinvia a procedimenti e a strumenti artigianali particolari e include diverse fasi di lavorazione. La candidatura si focalizza sul saper-fare, sulle implicazioni sociali e culturali di quest’arte e non solamente sull’oggetto creato.

L'UNESCO ha fino ad oggi riconosciuto come Patrimonio Immateriale 549 elementi in 127 paesi del mondo.

Un patrimonio culturale non è costituito solo da monumenti e collezioni di oggetti ma anche da tutte le tradizioni vive trasmesse dai nostri antenati:  espressioni orali, incluso il linguaggio, arti dello spettacolo, pratiche sociali, riti e feste, conoscenza e pratiche concernenti la natura e l’universo. artigianato tradizionale. Questo patrimonio culturale immateriale è fondamentale nel mantenimento della diversità culturale di fronte alla globalizzazione e la sua comprensione aiuta il dialogo interculturale e incoraggia il rispetto reciproco dei diversi modi di vivere. La sua importanza  non risiede nella manifestazione culturale in sé, bensì nella ricchezza di conoscenza e competenze che vengono trasmesse da una generazione all’altra.

 L‘UNESCO ha tra i suoi obiettivi prioritari l’attuazione di misure atte a favorire la trasmissione del patrimonio culturale immateriale fra le generazioni, e per questo nel 2003 ha adottato la Convenzione  per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, ratificata dall’Italia nel 2007, nella quale è prevista una serie di procedure per l’identificazione, la documentazione, la preservazione, la protezione, la promozione e la valorizzazione del bene culturale immateriale.

Ai sensi della Convenzione sono state istituite due liste di beni immateriali:

- La Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale immateriale (Representative List of the Intangible Cultural Heritage of Humanity), che contribuisce a dimostrare la diversità del patrimonio intangibile e ad aumentare la consapevolezza della sua importanza;

- La Lista del Patrimonio Immateriale che necessita di urgente tutela (List of Intangible Cultural Heritage in Need of Urgent Safeguarding), che ha lo scopo di mobilitare la cooperazione internazionale e fornire assistenza ai portatori di interessi per adottare misure adeguate.

Inoltre è previsto il Registro delle Buone pratiche di salvaguardia (Register of Best Safeguarding Practices), che contiene programmi, progetti e attività che meglio riflettono i principi e gli obiettivi della Convenzione.

 

Entra la sauna

Il 17 dicembre scorso anche la Finlandia ha ottenuto il suo primo riconoscimento dall’Unesco con l’iscrizione nella lista del citato patrimonio culturale immateriale della sauna finlandese, con la sua cultura, decisione presa da un comitato intergovernativo composto da rappresentanti di 24 Stati parti.

La cultura della sauna in Finlandia è forte e vivace. L'iscrizione alla lista dell'UNESCO significa che il Paese d’origine s’impegna a promuovere la tradizione vivente della sauna finlandese in molti modi. Oltre alla vitalità, viene salvaguardata la continuità della tradizione della sauna e l'importanza della cultura della sauna finlandese viene evidenziata come una caratteristica dei costumi e delle tradizioni finlandesi, nonché del benessere e della democrazia. Numerose associazioni di sauna finlandese e altre comunità che promuovono la cultura della sauna sono attive in tal senso.

“Il bagno nella sauna è parte integrante della vita quotidiana e delle feste, nonché del benessere e dello stile di vita dei finlandesi; tale usanza sottolinea l'uguaglianza e il rispetto reciproco tra le persone. Questo renderà la nostra cultura della sauna ancora più conosciuta in tutto il mondo. Tutti i bagnanti della sauna possono essere orgogliosi di questo”, ha dichiarato Annika Saarikko, Ministro della scienza e della cultura.

Il riscaldamento della sauna, le usanze e le tradizioni associate al bagno nella sauna, i canti, le credenze e le tradizioni narrative sulle saune fanno tutti parte di questo patrimonio vivente. Con quasi il 90% della popolazione finlandese che fa il bagno nella sauna una volta alla settimana, questa tradizione è fiorente. Ci sono circa 3,2 milioni di saune in Finlandia, quindi le cifre parlano da sole. Le famiglie tramandano la tradizione alle nuove generazioni, così come le numerose società e associazioni di saune finlandesi.

“La sauna è un'importante tradizione apprezzata dai finlandesi, che la tramanda da una generazione all'altra. L'iscrizione dell'UNESCO è un grande onore. Inoltre, aumenterà ulteriormente la cooperazione tra le comunità del settore, come le società e le associazioni di sauna” ha affermato Ritva Ohmeroluoma della Finnish Sauna Society.

 

La Finlandia ha ratificato la Convenzione dell'UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale nel 2013. L'Agenzia finlandese per il patrimonio è responsabile dell'attuazione della Convenzione in Finlandia.In base alla Convenzione, gli inventari del patrimonio culturale sono conservati sia a livello nazionale che internazionale.. Gli elenchi servono a dare visibilità al patrimonio vivente e incoraggiare la condivisione di buone pratiche tra i paesi.

In Finlandia, il patrimonio culturale immateriale è raccolto nel Wiki-Inventory for Living Heritage, dove è possibile fare candidature per l'Inventario nazionale del patrimonio vivente. Ci sono attualmente 175 elementi iscritti nel Wiki-Inventory e 64 elementi nell'inventario nazionale. La prossima candidatura nazionale della Finlandia per l'iscrizione è la tradizione del “fiddling folk Kaustinen” (violino folk che si suona a Kaustinen) mentre la Finlandia ha condiviso una candidatura multinazionale per l'iscrizione della tradizione nordica delle ‘barche a clinker’ (tecnica di costruzione di barche a fasciame sovrapposto) nella Lista del patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO. Una decisione è prevista per dicembre 2021 per entrambi questi elementi.

 

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