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Dopo il successo della scorsa estate con i “Sapuri ri' na vota”, l’associazione culturale “Quelli che Granieri” si cimenta in una nuova sfida: far conoscere all’estero le peculiarità enogastronomiche di Granieri. Attraverso la ricerca delle più autentiche ricette delle pietanze locali come capunate, pane cunzatu, pasturieddi, ‘mpanate, cassateddi ‘ca ricotta, scacce, cuccìa, cutugnate, giuggiulena e tante altre pietanze dell’antica cucina locale, l’associazione “Quelli che Granieri”, partecipando venerdì 8 giugno alla manifestazione “La Sicilia nella stanza” - organizzata dall’associazione “Kerasos Sicilia canta e racconta” - porterà a Zurigo, presso il ristorante Santa Lucia di Wiedikon, le tradizioni culturali e gastronomiche dell'operosa frazione di Caltagirone.

“Il progetto è quello di far riscoprire, ai siciliani e non, parte del patrimonio della nostra bella regione - spiega Michele Siciliano, promotore dell’evento -. L’idea di organizzare <La Sicilia nella stanza> mi è venuta in mente pensando alle diverse associazioni siciliane presenti in Svizzera, per far sì che la gente possa per un giorno sentirsi un po’ più vicino alla Sicilia, simulando un piccolo mercato con prodotti tipici dell'Isola, giochi che usavano fare i nostri nonni, canzoni, etc”.   “Questa manifestazione rappresenta per noi una nuova sfida – spiega Concetta Metrico, presidente dell’associazione “Quelli che Granieri” -. Porteremo a Zurigo le nostre tradizioni culturali ed enogastronomiche, per valorizzare ancora una volta la nostra cultura locale e far conoscere anche le peculiarità dei nostri luoghi”.                                                                                               “Il nostro Comune possiede delle eccellenze agricole, concentrate soprattutto nel territorio di Granieri – dichiara il sindaco Nicola Bonanno – Per questo motivo apprezziamo questa iniziativa, che dimostra ancora una volta come la qualità espressa da Caltagirone sotto molteplici aspetti possa essere ben rappresentata all’estero“.

talità

 

E’ stato salutato dai volontari dell' Associazione di volontariato sociale Talità Kum come un “sogno che si realizza”, l’avvio della fase esecutiva del progetto dell'orto sociale urbano e di un area attrezzata per attività ludico-sportive, su un terreno incolto di proprietà comunale di circa 8 mila metri quadrati nella parte alta del parco Moncada, proprio di fronte il cosiddetto palazzo di cemento. La consegna è stata effettuata nella sede di Talità Kum dal sindaco Raffaele Stancanelli all’associazione “Famiglie-il Sentiero”, presieduta da Padre Valerio Di Trapani che nella qualità di responsabile della Caritas diocesana propose l’iniziativa deliberato dalla Giunta Stancanelli lo scorso 17 maggio, dopo una lunga e complessa istruttoria. Il progetto verrà finanziato alla Caritas diocesana nell'ambito dei fondi provenienti dall'8 per mille e con l'orto sociale urbano darà la possibilità di realizzare forme di agricoltura sociale per la coltivazione di prodotti, da immettere nell'ambito del commercio equosolidale, del biologico e dei cosiddetti “mercatini del contadino”. La realizzazione di un campetto di calcio e degli annessi servizi è invece destinato ai ragazzi della zona che finalmente potranno praticare attività sportive attraverso l'accompagnamento educativo dei volontari delle associazioni. “Sono felice e orgoglioso -ha detto il sindaco Stancanelli- perché oggi scriviamo un’altra pagina importante per il presente e il futuro di Librino di Catania. Quanto progressivamente si concretizza in questa parte importante della città è frutto di un intervento complessivo della nostra amministrazione per includere Librino e i cuoi cittadini nello sviluppo urbano dei servizi (finanziamenti Piano Città, Piano Integrato di sviluppo urbano, progetti di social housing, spina verde, linea di Brt, nuovo stadio, Pon sicurezza), avviati in questi anni e che ora vedono concretamente la luce”. Il sindaco è stato Stancanelli è stato accolto presso “Talità Kum” dal presidente dell’associazione Giuliana Pianino:”Dobbiamo dare atto al sindaco Stancanelli e all’assessore Pennisi -ha detto- di avere sempre operato nell’interesse esclusivo degli abitanti di questo quartiere, cogliendo le istanze provenienti dalla base di dare nuovi e migliori servizi a questa comunità”. Particolarmente sentita la testimonianza di Padre Valerio Di Trapani che da qualche mese ha lasciato la guida della Caritas:”Ricordo sempre la grande collaborazione con l’amministrazione comunale che ha proddoti frutti concreti -ha detto-. Un’intesa fondata sul servizio con cui negli anni scorsi abbiamo lavorato in modo straordinariamente efficace nell’interesse dei poveri e dei bisognosi, in una parola degli ultimi. Sono felice perché significa che quando c’è la buona volontà tutti gli ostacoli possono essere superati”. Dello stesso avviso anche Don Gino direttore della Caritas:”Qualche anno fa eravamo in pochi a credere che saremmo arrivati fino a questo punto. Spero –ha aggiunto- che si possa dare continuità a questo lavoro che mai prima era stato fatto”. Dal canto suo l’assessore Pennisi ha chiarito l’aspetto del coinvolgimento della base dei cittadini e delle associazioni in questo progetto”Abbiamo lavorato in un’ottica plurale e con la massima prudenza –ha detto il sindaco- evidenziando gli aspetti della concretezza a quelli degli annunci mediatici”.

Proprio mentre Governo e Parlamento si apprestano a varare la proroga per la gran parte dei Comuni italiani in ritardo per sganciare la riscossione tributaria da Equitalia (in Sicilia Serit Spa), con l’apprezzamento dei contribuenti che vogliono mettersi in regola, a Catania da oltre cinque mesi, si sperimenta la riscossione diretta coattiva dei tributi comunali del Comune, nei nuovi sportelli degli uffici finanziari di via Monsignor Domenico Orlando. Dal 2 Gennaio l’Amministrazione Stancanelli ha provveduto, tra le prime in Italia, a dare in concessione il servizio di riscossione delle entrate tributarie. Aggiudicatario della gara il raggruppamento temporaneo d’imprese Engineering Tributi S.p.a, in qualità di agente della Riscossione e che dal cinque mesi gestisce tutte le attività, prima affidate in via esclusiva alla Serit, per conto del Comune di Catania. Sono già un migliaio i cittadini che hanno trattato le proprie pratiche, direttamente o indirettamente, con la nuova agenzia che per volere del sindaco Stancanelli fonda sul rispetto delle necessità di ogni singolo contribuente l’attività di riscossione, coniugando la comprensione delle esigenze specifiche con l’inflessibilità nel corrispondere il pagamento del dovuto. Difatti, da un lato si cerca una definizione bonaria, incentivando il pagamento spontaneo, dall’altro si mostra concretamente come il mancato pagamento sia inutile e dannoso per i cittadini e il Comune. A differenza del passato in cui i cittadini si sentivano vessati, col nuovo sistema si supporta l’utente dando la possibilità di dilazionare il debito richiedendo, presso lo sportello aperto al pubblico, la maggiore rateazione di quanto dovuto e per singolo tributo. Il procedimento di concessione della rateazione è, comunque, soggetto alle direttive condivise con l’amministrazione Comunale e alla disciplina normativa vigente. Punto di forza del nuovo sistema è la flessibilità di dilazione del debito in considerazione dell’ammontare dovuto ma soprattutto delle specifiche condizioni economico-finanziarie del contribuente/utente che deve essere messo in condizione di attuare adeguati piano di rientro dal debito.

“La riscossione diretta -ha osservato il sindaco Raffaele Stancanelli- è l’ultimo anello del percorso di lotta all’evasione avviato quattro anni addietro e che ha già permesso di accertare circa 140 milioni di tributi non pagati. L'efficienza della riscossione delle Entrate proprie deve essere fondata su un rapporto di lealtà e collaborazione col cittadino e anche su questo campo la nostra Amministrazione è all’avanguardia -ha aggiunto il primo cittadino-. Sono convinto, infatti che prima ancora che un parametro di virtuosità, la riscossione è un obiettivo di equità sociale ed economica che completa il piano d'interventi per mantenere nel tempo gli equilibri di bilancio, elemento che a Catania non è stato mai preso nella giusta considerazione da chi ci ha amministrato nei decenni precedenti”.

Il nuovo servizio prevede l'utilizzo di sistemi di comunicazione con il contribuente facilmente comprensibili, attraverso una modulistica studiata in modo che siano evidenti le modalità di pagamento, le conseguenze per il mancato adempimento oltre a un'analisi incrociata delle banche dati disponibili per le singole situazioni di evasione ed elusione dei tributi. Per agevolare il contribuente è stato anche allestito un Call Center con il numero gratuito 800923905 per chi chiama da numeri fissi e un altro 199903540, a pagamento per chi chiama da utenze mobili, a cui numerosi utenti si rivolgono quotidianamente, per ricevere informazioni, assistenza e chiarimenti sulla propria posizione, modalità e le scadenze di pagamento.

Oltre al tradizionale sportello fisico, nel piano di esercizio dei nuovi servizi per l'utenza, sono previsti strumenti tecnologici innovativi per avvicinare il cittadino all'adempimento del proprio dovere contributivo. A breve, infatti, verrà realizzato anche uno sportello virtuale delle Entrate, attivo sia su web che su Smartphone, dove chiunque potrà verificare e controllare la propria posizione, essere messo al corrente dei propri obblighi contributivi e anche provvedere al pagamento in tutta sicurezza.

A rafforzare la grande attenzione per la qualità dei servizi offerti ai propri cittadini, la possibilità, per i disabili, di ottenere consulenza direttamente presso la propria abitazione: anziani, portatori di handicap che per obiettivi motivi non possono fisicamente recarsi presso lo sportello comunale, possono, previo appuntamento, verificare la posizione contributiva, derivante da un atto di natura coattiva senza doversi spostare da casa.

incontro pedara - 4 giugno 2013

 

Vertice ieri mattina al palazzo comunale, a Pedara, dove si è tenuto un incontro, tra l’assessore all’ecologia, Alfio Cristaudo ed il direttore tecnico di Simeto-Ambiente, Carmelo Caruso. Al centro del confronto l’ampliamento della raccolta differenziata con il porta a porta che raggiungerà anche la zona nord est del territorio cittadino, ultimo spicchio del paese non ancora servito dall’attività per migliorare il sistema rifiuti.

Presente anche l’associazione “Esplosione eventi”, da impegnare nel servizio di informazione; e Giuseppe La Piana, coordinatore della ditta Mosema, ditta responsabile, sul territorio del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Il programma d’intervento prevede un primo step informativo per l’utenza, con il via fissato per lunedì prossimo, 10 giugno. Sei i volontari impegnati nell’attività da svolgere casa per casa. L’obiettivo è far conoscere ai cittadini il calendario della differenziata, oltre a consegnare loro i sacchetti per la raccolta giornaliera.

Conclusa questa fase si passa al ritiro del rifiuto differenziato porta a porta, con il via a partire da lunedì 24 giugno.

Sempre l’associazione di volontariato, fino al prossimo 31 luglio, si occuperà del controllo del territorio, con l’obiettivo di ridurre le microdiscariche, oltre a verificare con particolare attenzione la raccolta di materiale da riciclare effettuata dagli utenti.

“Abbiamo l’esigenza di mantenere pulito il nostro territorio – evidenzia l’assessore Cristaudo -. Pedara ha buoni risultati nella raccolta differenziata ed abbiamo la necessità di crescere ulteriormente”.

Un impegno condiviso con Simeto-Ambiente, ideatore e supervisore del progetto “obiettivo 65%”, portato avanti nei 17 Comuni gestiti dalla società ATO CT3. “Cogliamo i frutti del nostro impegno – evidenzia il direttore tecnico, Carmelo Caruso -. Nei territori che gestiamo si stanno ottenendo risultati sorprendenti relativamente alla raccolta differenziata, l’ultimo risultato positivo a Misterbianco. Questo non può che renderci soddisfatti. Abbiamo permesso alle città di cambiare cultura, ai cittadini di modificare il rapporto con il sistema rifiuti. E’ un grande passo avanti di civiltà e rispetto dell’ambiente”.

 

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Si definisce un “muratore”, in quanto esperto di muratura. In effetti il prof. Antonio Borri oggi è riconosciuto tra i principali punti di riferimento a livello europeo in fatto di consolidamento strutturale, in particolare riguardo all’adeguamento sismico degli edifici storici a carattere monumentale.

Ad accoglierlo è stato l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Catania, in occasione di un incontro sul tema delle azioni di prevenzione da attuare sugli immobili storici e monumentali, che assume particolare importanza se visto nel quadro più ampio di iniziative e interventi realizzate dall’Ordine sul tema della prevenzione sismica. Ancora di più se si considera che Catania è tra le città italiane a maggior rischio sismico e che la parte più vulnerabile– in caso di terremoto - è proprio l’area del centro storico, dove la maggior parte degli edifici sono realizzati in muratura. Il prof. Borri ha sottolineato in apertura «l’urgenza di avviare azioni di prevenzione antisismica in città, attraverso strumenti di diagnosi e i successivi interventi di adeguamento, che potranno arginare e limitare gli effetti di eventi che con grande probabilità prima o poi accadranno. Dunque – ha continuato Borri - serve sollecitare chi può e deve fare qualcosa per rendere concrete queste azioni. Il supporto delle categorie competenti non manca, primo fra tutti quello degli ingegneri, come dimostrato dall’impegno costante che investono su una tematica così delicata e rilevante per la tutela della città e dei cittadini». Quando gli si chiede quale potrebbe essere concretamente una strada da intraprendere, Borri senza esitare risponde: «Acquisire da un professionista abilitato la certificazione di agibilità sismica rilasciata, a seguito di verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti ed in caso di esito negativo proporre interventi di adeguamento e/o miglioramento al Comune territorialmente competente».

Dello stesso avviso anche il presidente degli Ingegneri etnei Carmelo Maria Grasso: «Una corretta diagnosi porta ai giusti interventi – ha commentato – la messa in sicurezza degli edifici a rischio nel centro storico sarebbe oltre che un segnale di civiltà, anche un’occasione per il rilancio dell’economia, chiamando in causa il comparto edile e gli ingegneri. Sono tante le iniziative che abbiamo voluto dedicare a questo tema, di rilievo a tal proposito la preziosa collaborazione con la nostra Università e con il prof. Ivo Caliò, che ringrazio sempre per l’interesse delle sue iniziative e per la chiarezza espositiva, ma purtroppo gli appelli rivolti alla politica sono ad oggi invece rimasti orfani di risposta».

Presenti all’incontro anche il coordinatore Commissione Strutture e rischio sismico Luigi Bosco e il professore associato di Scienza delle Costruzioni dell’Università di Catania Ivo Caliò, che ha promosso l’incontro. In conclusione il dibattito, che è stato moderato dal segretario della Commissione Strutture, Filadelfo Tornabene.

Reduci dal grande riscontro ottenuto dal mese della prevenzione antisismica, lo scorso gennaio, il messaggio che Bosco ha voluto ribadire è che «un grande rischio può diventare una grande risorsa – ha affermato – investire sulla conoscenza e sulla diffusione della cultura della prevenzione è la strada giusta per raggiungere i traguardi prefissati».

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