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Sabato, 01 Giugno 2024

Siria, Russia: aggirare Onu conseguenze catastrofiche

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''La comunita' internazionale deve rispondere'' al presunto attacco chimico in Siria. Ne e' convinto il premier britannico David Cameron, fa sapere un portavoce di Downing Street.

''Qualsiasi decisione deve essere presa rigorosamente in un ambito internazionale. Qualsiasi uso di armi chimiche e' completamente e assolutamente aberrante e la comunita' internazionale deve rispondere'', ha dichiarato il portavoce di David Cameron.

Gb, lavoriamo a piano risposta militare - Le forze armate britanniche stanno mettendo a punto un piano di emergenza nell'eventualita' di una risposta militare al presunto attacco chimico in Siria. Lo fa sapere Downing Street.

L'Italia non prenderebbe parte a soluzioni militari al di fuori di un mandato del Consiglio di sicurezza dell'Onu". Lo ha detto il ministro degli Esteri Emma Bonino alle Commissioni Esteri congiunte.

Per l'Italia un mandato del Consiglio di sicurezza dell'Onu è "l'unico quadro di riferimento giuridico" per un intervento militare contro la Siria, ha detto il ministro degli Esteri, spiegando il no dell'Italia a intervenire senza un via libera dei 15.

Una riunione a livello ministeriale dei Paesi "Amici della Siria" e dell'opposizione siriana si terrà il 4 settembre. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Emma Bonino, senza precisare il luogo dell'incontro.

Il Dipartimento di Stato Usa ha annunciato che sarà rinviato l'incontro previsto con la Russia domani, 28 agosto. La decisione è messa in relazione alla necessità di elaborare una risposta adeguata all'uso delle armi chimiche in Siria.

L'incontro rinviato era in programma per domani a L'Aia tra i diplomatici di Stati Uniti e Russia. Si puntava a discutere il progetto di una conferenza di pace per porre fine alla guerra civile in Siria. Un alto funzionario del Dipartimento di Stato Usa ha però annunciato il rinvio a causa delle ''consultazioni in corso per trovare una risposta appropriata dopo l'attacco con armi chimiche in Siria, il 21 agosto''. L'incontro più in dettaglio doveva essere tra Wendy Sherman, sottosegretario per gli affari politici al Dipartimento di Stato, l'ambasciatore degli Stati Uniti in Siria Robert Ford, e i ministri russi Gennady Gatilov e Mikhail Bogdanov. ''Lavoreremo con i nostri colleghi russi per riprogrammare l'incontro'', ha detto l'alto funzionario, aggiungendo che l'uso recente di sostanze chimiche nel paese dimostra la necessità di arrivare ad una soluzione politica definitiva e duratura per porre fine allo spargimento di sangue in Siria.

Mosca si rammarica per la decisione degli Usa di cancellare l'incontro bilaterale russo-americano per la discussione della convocazione della conferenza di pace sulla Siria: lo ha twittato il viceministro degli esteri Ghennadi Gatilov. L'incontro era previsto domani all'Aia ma Washington ha comunicato la decisione di rinviarlo.

Il dipartimento di Stato Usa, riferisce Itar-Tass, ha deciso di rinviare l'incontro perchè sono in corso consultazioni sulla risposta adeguata all'attacco con l'uso di armi chimiche. ''L'elaborazione dei parametri per la soluzione politica in Siria sarebbe molto utile proprio ora in cui su questo Paese incombe un'azione militare'', si legge nell'account twitter di Gatilov, che esprime rammarico per la cancellazione dell'incontro.

Gli ispettori dell'Onu sull'uso di armi chimiche non si sono potuti recare oggi in una localita' vicino a Damasco dove volevano accedere a causa di un mancato accordo tra diversi gruppi ribelli, ha affermato il ministro degli Esteri siriano Walid al Moallem.

Si potrebbe tenere domani una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla situazione in Siria. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Emma Bonino alle Commissioni congiunte, aggiungendo che esiste una proposta in tal senso "di cui attendiamo conferma".

La Nato discutera' del caso Siria giovedi, a Bruxelles. Lo ha riferito il ministro degli esteri Emma Bonino.

L'Iran, attraverso il portavoce del ministero degli Esteri, ha ribadito che un attacco alla Siria avrebbe ''gravi conseguenze'' in ''tutta la regione mediorientale''. Serve una ''soluzione politica'' alla crisi siriana e ha espresso la speranza di Teheran che i ''leader europei'' prendano ''sagge decisioni'' evitando l'attacco.

Il portavoce, Abbas Araqchi, ha precisato che le "gravi conseguenze" sarebbero provocate da "qualsiasi azione militare" contro la Siria e ha sottolineato che questo è il momento di essere cauti per evitare che la situazione vada "fuori controllo": uno sviluppo, ha detto il portavoce iraniano, "che speriamo non accada". Teheran comunque, ha annunciato Araqchi, farà "del suo meglio" per evitare un conflitto e "speriamo che tutti tornino indietro" alla ricerca di una "soluzione politica".

Per la Russia i tentativi di aggirare il Consiglio di Sicurezza Onu “creano per l’ennesima volta pretesti artificiali infondati per un intervento militare nella regione, gravidi di nuove sofferenze in Siria e conseguenze catastrofiche per Medio Oriente e Nord Africa Nord”. Lo dichiara oggi Alexander Lukashevich, portavoce del Ministero degli Esteri russo.

Riguardo alle prove ''inconfutabili'' sull'uso da parte del regime di Damasco di armi chimiche di cui gli Stati Uniti sarebbero in possesso secondo quanto dichiarato ieri dal segretario di Stato americano John Kerry, queste secondo Lukashevich ''non sono state tuttavia ancora presentate''. Ieri in una telefonata con il premier britannico David Cameron, il presidente russo Vladimir Putin aveva affermato che a suo avviso ''non ci sono ancora prove che l'attacco del 21 agosto sia stato opera delle forze di Assad''...intanto l Europa va in rosso con la situazione Siriana :
La fiducia delle imprese tedesche ai massimi degli ultimi sedici mesi, registrata oggi dall'indice Ifo, non evita alle borse europee una mattinata di passione sotto il peso dei timori per un aggravarsi della crisi siriana. Milano, sotto pressione anche per i rischi di una crisi di governo, cede l'1,5%, peggior listino europeo dietro quello di Madrid (-1,7%). Ma vanno male anche Francoforte (-1,4%) e Parigi (-1,3%) mentre Londra contiene le perdite allo 0,6%. Negativi i future su New York in attesa di conoscere i dati sulla fiducia dei consumatori a metà pomeriggio. Con lo spread btp-bund salito a 252 punti base nel giorno in cui sono riprese le aste dei titoli di stato italiani (collocati 4 miliardi di euro di Ctz e Btp indicizzati all'inflazione) sono ancora una volta le banche a pagare il prezzo più alto a Piazza Affari: Intesa Sanpaolo (-2,85%), Unicredit (-2,4%) e Mediobanca (-2,2%) sono i titoli peggiori di un listino che vede soffrire anche il settore energetico con A2A (-2,16%) ed Enel (-1,95%). Ancora debolezza per le società di Silvio Berlusconi, Mediaset (-0,76%) e Mediolanum (-1,90%). In controtendenza Mps (+1,54%) in attesa di vedere se la deputazione generale della Fondazione che si riunirà oggi sarà in grado di accordarsi sul nome del nuovo presidente.

Il tesoro ha venduto 2,98 miliardi di Ctz a 24 mesi (tre miliardi l'obiettivo massimo) con tasso in rialzo all'1,871% dall'1,857% del mese scorso. Venduto anche miliardo di Btp indicizzati all'inflazione dell'Eurozona, in linea con l'offerta massima, con tassi al 2,30% sul settembre 2018 e al 3,30% sul settembre 2026

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