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Strage di Dacca, la comunità bengalese e la Consulta delle Culture di Palermo condannano l'attentato

"La comunità bengalese di Palermo ripudia ogni atto di violenza compiuta da criminali che si fanno chiamare islamici, ma che poco hanno a che vedere con l'Islam.
Siamo vicini e solidali con le famiglie di tutti gli italiani e delle altre vittime innocenti uccise nell'attentato di Dacca".

Lo hanno dichiarato Sumi Aktar e Alamin Md, consiglieri della Consulta delle Culture e rappresentanti del Bangladesh nell'organo del Comune di Palermo.

"Alcune persone vogliono trasmettere il messaggio che il Bangladesh è un paese fondamentalista islamico, ma noi condanniamo questa visione - proseguono i due consiglieri. Il Bangladesh è stato sempre un Paese laico, dove convivono pacificamente diverse religioni, le cui culture discendono molto dal sanscrito, un paese dove i due più grandi partiti democratici sono guidati da donne. Certamente non un paese di stampo fondamentalista. L'unica cosa che vogliono questi delinquenti è seminare terrore e rovinare l'immagine di un paese meraviglioso, mettendo paura in vista della grande festa del 'Eid al fitr'. Ma le comunità bengalesi di tutto il mondo rifiutano la cultura della paura e della violenza".

Per Adham Darawsha, presidente della Consulta, "da Palermo viene ancora una volta un messaggio di Pace, dialogo e rispetto reciproco, unici strumenti possibili per la convivenza e la contaminazione fra popoli e culture".

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