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Elezioni: boom della Lega, vince l'astensionismo

E' un "risultato storico" quello della Lega in Emilia Romagna e "se fossi in Renzi mi preoccuperei perché le promesse iniziano ad avere le gambe molto corte". Così il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, intervenendo ad Agorà (Rai 3), sottolineando che il suo obiettivo è "il 51%". Poi ha aggiunto: "Quando 2 elettori su 3 scelgono di restare a casa è una sconfitta per tutti. Mi insegna che dobbiamo essere sempre più concreti e realistici". "Grande Lega Nord Padania, grande Matteo Salvini, il futuro della nuova politica passa da noi", scrive su twitter Roberto Maroni
Il mio impegno da questa mattina - ha proseguito Salvini - è tornare in Emilia-Romagna con i nostri nuovi consiglieri, dopo questo risultato storico, e parlare con il 60 percento degli emiliani e romagnoli rimasto a casa perché non convinto da nessuno". "La mia scommessa non era superare Forza Italia, ma dimostrare agli italiani, partendo dall'Emilia-Romagna, che l'alternativa a Renzi c'è. È l'alternativa dei contenuti. Il risultato di ieri è stupendo, ma è soltanto l'inizio. È un risultato che mi permette di girare l'Italia da Nord a Sud, perché voglio arrivare al 51 percento degli elettori", ha aggiunto.

"Da oggi - ha detto il segretario leghista - ci sentiamo parte di un progetto che non guarda solo al nord ma a tutta Italia". Secondo il segretario della Lega, ora va recuperato chi non vota: "E' una bella sfida, quando Renzi è pronto noi siamo pronti".

Un commento anche sul 'Patto del Nazareno'. "Queste cosiddette riforme - ha evidenziato - sono tragiche. Il patto del Nazareno visto dal centrodestra è una follia. Renzi è un pericolo pubblico per l'economia italiana. Io non lo sostengo neanche se si alza per pettinarsi, quindi non capisco perché Berlusconi insista nel sostenere riforme che stanno massacrando il Paese. I dati economici sono da dopoguerra. Non sostengo chi mi sta ammazzando".

"L'Idea di allearmi con Alfano - ha proseguito - non mi sfiora neanche lontanamente". "Non sono nemico di nessuno - ha aggiunto il segretario della Lega -, ma se vuoi costruire l'alternativa a Renzi non ci governi assieme". Ncd, ha concluso, "rappresenta il 2%", mentre "io voglio parlare ai 10 milioni elettori moderati che non vanno a votare".

"Grande Lega Nord Padania, grande Matteo Salvini, il futuro della nuova politica passa da noi": lo scrive su twitter Roberto Maroni a commento dei risultati elettorali della Lega.

Vittoria netta, bravissimi Bonaccini e Oliverio. Massimo rispetto per chi vuole chiacchierare. Noi nel frattempo cambiamo l'Italia". Così il
premier Matteo Renzi su Twitter.  "Il dato dell'astensione è molto alto e deve far riflettere tutti i partiti. Ma i risultati vanno molto bene al Pd, ci siamo ripresi quattro regioni del centrodestra", aggiunge il premier. Poi Renzi aggiunge: "La non grande affluenza è un elemento che deve preoccupare ma che è secondario. Checché se ne dica oggi non tutti hanno perso: chi ha contestato le riforme può valutare il suo risultato. Il mio interesse non è mettere le bandierine ma affrontare i problemi degli italiani".

"L'astensionismo non ha colpito il M5S". Così Beppe Grillo sul suo blog dove scrive: "In Emilia Romagna ha vinto l'astensionismo, il rigetto del cittadino per la politica. La puzza è troppa, in particolare quella piddina. Si può dire tranquillamente che con questo livello di astensionismo ha perso la democrazia".

A proposito dell boom della Lega in Emilia Romagna, Renzi commenta: "Se loro stanno arrivando, noi aspetteremo - prosegue -. Mentre il
centrodestra discute della propria situazione noi cambiamo l'Italia. Dopo 20 anni di fallimenti, anche della Lega, noi lavoriamo per il Paese e alle elezioni si vedrà chi è più forte". "Avevamo detto che non era un referendum sul governo, ora che il risultato è netto lo diciamo a maggior ragione. L'agenda del governo non muta ma stiamo consapevoli che se usciamo tutti insieme dalla cultura del piagnisteo l'Italia ha un ruolo".

Un "risultato drammatico" per Fi: ora "il minimo è azzerare tutte le nomine, per dare il via a una fase di vero rinnovamento". Così Raffaele Fitto, che dice "basta" a nomine e "gruppi autoreferenziali", ma soprattutto a "una linea politica incomprensibile, ambigua, che oscilla tra l'appiattimento assoluto verso il Governo e gli insulti".

A Fitto replica Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia. "E' anche lui un dirigente di questo partito, fa parte della direzione e del comitato di presidenza. In quell'organismo ci interrogheremo, ma non mi sembra il momento, da parte di chi è un autorevole dirigente del partito, di puntare il dito contro qualcuno".

L'Emilia Romagna e la Calabria sono due regioni che vanno al voto dopo la condanna e le dimissioni dei loro presidenti. Il forte astensionismo è quindi probabilmente dovuto ad una crisi di rigetto degli elettori e dei cittadini". Lo dice ad Uno Mattina il leader di Ncd Angelino Alfano.

"La gente non va a votare" come dimostra l'astensionismo alle elezioni regionali ma "gli scioperi stanno avendo un successo senza precedenti,
perché hanno capito che c'è un sindacato autonomo e indipendente che vuole cambiare le cose". Lo ha affermato Maurizio Landini, segretario
generale della Fiom-Cgil.

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