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Gli USA con l'Europa contro il terrorismo

"Gli Usa sono determinati ad appoggiare il Belgio e tutti gli altri Paesi Ue per affrontare la sfida" del terrorismo, e "continueremo a fornire assistenza necessaria alle indagini": così il segretario di stato Usa John Kerry in conferenza stampa con il premier belga Charles Michel."Non ci faremo intimidire" e "non ci fermeremo fino a quando non avremo eliminato" l'ideologia dell'Isis da questo mondo". "Sono fiducioso sul nostro successo e sulla possibilità di riportare la pace", ha aggiunto Kerry.
Le nuove operazioni antiterrorismo in corso ad opera delle forze speciali belghe a Schaerbeek, quartiere nord-orientale di Bruxelles, in cui un uomo è stato "neutralizzato" è legato ad un attentato che era stato programmato per ieri a Parigi e che la polizia ha sventato.
Lo riferiscono gli inquirenti. L’uomo arrestato che potrebbe essere a Schaerbeek a place Meiser è considerato dagli inquirenti "un pesce grosso" della rete jihadista di Isis in Europa. L'uomo fermato potrebbe essere Mohamed Abrini, uno dei super ricercati nell’ambito dell’inchiesta sugli attentati di Parigi e complice di Salah. "La polizia lo ha fermato ad una fermata di autobus ordinandogli di togliersi la giacca per verificare se sotto celasse un giubbetto esplosivo. Sono state avvertite diverse colpi d’arma da fuoco e non è chiaro, al momento, se il sospetto sia stato ferito".
I fratelli kamikaze Khalid e Ibrahim El Bakraoui avevano lavorato come addetti alle pulizie nell'aeroporto di Bruxelles che hanno preso di mira martedì scorso: lo scrive il tabloid britannico Daily Mail, che cita un loro zio. I due, quindi, conoscevano bene l'aeroporto e dovrebbero essere stati sottoposti ai controlli di sicurezza, scrive il giornale nella sua edizione online. "Hanno lavorato come addetti alle pulizie all'aeroporto e in un ristorante - ha detto lo zio - Alla fine non hanno finito il liceo. Hanno lavorato all'aeroporto nei mesi estivi". Ieri sera il procuratore belga ha detto che la polizia sta indagando su questo aspetto.

La Polizia belga ha appena 'neutralizzato' e arrestato un uomo durante l'operazione ancora in corso a Schaerbeek. Lo ha reso noto la tv Rtbf, aggiungendo che si sono sentite due detonazioni. L'operazione a Schaerbeek sarebbe legata a quella che condotta ieri a Parigi che ha consentito di prevenire un nuovo attentato.  L'uomo sarebbe stato ferito alle gambe dopo che avrebbe tentato di scappare opponendo resistenza alll'avvertimento degli agenti di fermarsi. La tv Rtbf cita testimonianze presenti non confermate ufficialmente. 
C'è un nuovo ricercato per gli attacchi terroristici di Parigi e Bruxelles, si tratta di Naim Al Hamed, siriano di Hama, di 28 anni. Il nome compare su una lista di cinque principali sospettati introvabili, che si presume siano stati coinvolti negli attentati del 13 novembre a Parigi e in quelli di martedì a Bruxelles. La notizia era stata pubblicata ieri dai media spagnoli e ripresa oggi dalla Dh. L'uomo viene descritto come "molto pericoloso e forse armato".
Sull'uomo arrestato nell'area di Giessen, in Assia, sarebbe un marocchino di 28 anni pende un divieto di ingresso nell'area Schengen per reati commessi in Italia e Germania. Lo riferisce la tv pubblica tedesca Ard. La polizia federale non ha voluto commentare l'ipotesi di un collegamento fra l'uomo e gli attentati di Bruxelles ma, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Dpa, si è limitata a confermare il fermo. Di un possibile legame con l'ambiente degli attentatori di Bruxelles ha invece scritto lo Spiegel, rivelando il ritrovamento di due sms sospetti sul suo telefonino.

Un poliziotto di Mechelen nord aveva l'indirizzo di Salah Abdeslam, uno dei responsabili degli attentati di Parigi, dal sette dicembre scorso ma non lo ha segnalato a Bruxelles per tre mesi: lo scrive oggi il quotidiano belga DH nella sua edizione online. Secondo quanto riferito, l'ufficiale di polizia aveva ottenuto le informazioni a Mechelen e aveva inserito l'indirizzo in un rapporto confidenziale destinato alla cellula antiterrorismo della polizia giudiziaria federale di Bruxelles: rue des Quatre Vents numero 79, a Molenbeek, dove Abdeslam é stato trovato venerd' scorso. Tuttavia, il rapporto non é stato trasmesso alla capitale ed é rimasto sotto chiave per tre mesi presso la polizia di Mechelen.
Intanto come riferisce l'agenzia ansa  : Il terrorista è sempre uno psicopatico? "Direi di no. Nel tracciare il profilo del terrorista e nell'esaminare i principali aspetti del fenomeno si può esprimere un ragionevole dubbio circa l'influenza e l'incisività di disturbi psicopatologici e della personalità nel determinare la scelta terroristica". E' quanto dice Alessandro Bilancia, un giovane di Potenza autore di una recentissima tesi di laurea in Medicina Legale dal titolo "Il terrorista: aspetti psicopatologici forensi e criminologici", relatore il prof. Antonello Crisci, con la quale ha conseguito alcuni giorni fa la laurea magistrale in Giurisprudenza all'Università di Salerno. "Ciò non vuol dire - spiega Bilancia, illustrando il suo studio - che non vi possano essere nelle fila delle organizzazioni soggetti instabili, la cui azione violenta è in parte o del tutto determinata da una condizione di infermità mentale. Ma l'analisi statistica, condotta con rigoroso metodo scientifico, porta ad escludere solo un'interferenza di natura psichiatrica nell'adesione al terrorismo e nell'azione violenta o suicidaria".

E' pur vero - aggiunge il neolaureato - che un recente rapporto dell'Europol specifica che il 20% dei foreign fighters ha ricevuto una diagnosi di patologie psichiatriche o disturbi della personalità, "ma non appare chiaro quale sia il genere di disturbo più comune, né appare provata la correlazione con la violenza o la vulnerabilità del soggetto rispetto alla radicalizzazione e al processo di coinvolgimento". Anche la psichiatria forense - spiega Bilancia - "non riconosce più come dato costante un legame fra genetica e comportamento aggressivo, ma gli studiosi propendono per l'analisi, caso per caso, dei fattori socio-culturali che, affiancandosi a quelli biologici rilevati dalle neuroscienze, possono determinare l'azione violenta, potendo essere questa, anche nello psicopatico, solo eventuale". Inoltre anche la teoria dei "quattro tipi di terrorista" dello psicologo Raymond H. Hamden - terrorista psicotico; religioso; politico; per vendetta (Retributional Terrorist) - evidenzia come "la psicopatia è trattata quale una delle varie cause del terrorismo.

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