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“Ha soddisfatto i criteri del colore, del disegno, del concetto e della profondità prospettiva”. Con questa motivazione i componenti la commissione del concorso “Street Art Magic Contest”, inserito a pieno titolo nella programmazione degli eventi del “MagiKro Festival” promosso dall’Amministrazione provinciale di Crotone, hanno assegnato il 1° premio a Davi Santos De Melo 30 anni brasiliano ma residente a Catanzaro. La commissione composta dall’assessore provinciale alla Cultura Giovanni Lentini, dal direttore artistico Walter Rolfo e da Federica Gerace artista e docente di storia dell’arte, ha assegnato il II° posto ad Aldo Campilongo 25 anni di Rossano. Al terzo posto si è classificato Vincenzo Rotundo 28 anni di Catanzaro. Il primo, il secondo ed il terzo classificato hanno vinto rispettivamente 100, 75 e 50 bombolette spray. Quarto post ex-aequo per gli altri 6 writers. Per tutta la giornata di domenica 4 agosto il lungomare Cristoforo Colombo di Crotone, con base logistica alla sede dell’Area Marina Protetta, è stata animata dagli artisti che hanno realizzato, su pannelli di 3 metri per 2, i loro lavori iniziando alle 11 e ultimandoli alle 20. I partecipanti hanno dovuto rappresentare la magia attraverso la loro arte. L’iniziativa è stata gradita ai tantissimi crotonesi, e non solo, che durante l’intero arco della giornata hanno affollato sia la spiaggia che il lungomare seguendo con attenzione l’evoluzione artistica. Tutti i 10 pannelli verranno ora utilizzati nella scenografia dei prossimi spettacoli ad iniziare dai 2 “Gran Galà della Magia” in programma per mercoledì 7 agosto alle 21.30 nel Giardino del Liceo Classico “Pitagora” di Crotone e giovedì 8, sempre alle 21.30, davanti il Castello di Le Castella. Da ricordare che il “MagiKro Festival”, cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il Por Calabria Fesr 2007-2013, è organizzato dalla Provincia di Crotone in partnership con i comuni di Cirò Marina, Isola di Capo Rizzuto, Melissa e Santa Severina, la Fondazione Odyssea, l’associazione Festival dell’Aurora, Civita Arte, Informa Giovani, e rientra nella programmazione regionale di “Calabria Terra di Festival”.

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In questi giorni per l'ennesima volta, l'ennesimo imprenditore ha subito l'ennesimo attentato incendiario.

L'imprenditore Crotonese, ha manifestato, comprensibilmente, l'intenzione di mollare.
Non ho letto nessuna espressione di particolare allarme o di generale cordoglio, non ho sentito parlare di grandi mobilitazioni né di altro, in questo come nei casi similari verificatisi prima di questo che cosa non si farebbe, pur di non pronunziare quella fatidica parola, “Ndrangheta”.

Nessuna espressione di solidarietà è venuta in questa ed in altre occasioni dal Consiglio Comunale di Crotone, peraltro, mi pare di capire, "in pausa estiva” e d’altronde, in tale civico consesso, mai, mi pare, in questi ultimi due anni, la parola Ndrangheta è stata pronunziata se non il giorno dell'installazione di una coloratissima targa sull'uscio della Casa Comunale.

In queste ultime settimane, in compenso, come Consiglio Comunale abbiamo espresso la nostra solidarietà ad un Comune lontano centinaia di chilometri causa l'uccisione del suo Sindaco, vittima del gesto di un folle.
Qualche settimana fa, nientedimeno, l'Amministrazione comunale ha organizzato un convegno per interrogarci sulla tragica fine di Emanuela Orlandi.

Che cosa non si farebbe pur di non pronunziare invano la parola mafia che fa rima con usura, estorsioni, pur di non chiederci; ma i nostri imprenditori lo pagano o non lo pagano il pizzo?

Se proprio dobbiamo, se proprio di questo siamo costretti a parlare, allora organizziamo una bella fiaccolata, e tutto ritorna a posto, ma, assolutamente, non facciamo domande.

Ciò detto invito tutti a non soffermarsi troppo su quanto state leggendo, continuiamo invece ad interrogarci su quanto costa un espresso alla buvette di Montecitorio, continuiamo a comportarci come se vivessimo a Lugano.
E sopratutto continuiamo a guardare con bonomia chi ci amministra.

In fondo, sino a quando avremo i soldi per comprare il pane conviene continuare a tirare avanti.

Fabrizio Meo

E’ partita in questi giorni l’ottava edizione del “Premio Ospitalità Italiana”, un'iniziativa promossa dall'ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche), in collaborazione con l’Unioncamere, che premia quelle imprese turistiche che con la loro qualità hanno reso vincente il modello dell'ospitalità italiana. Il valore aggiunto del premio sta nelle modalità dell'assegnazione del riconoscimento: sono infatti i clienti stessi a valutare e votare la qualità del servizio delle varie strutture turistiche. Al concorso possono partecipare le aziende ricettive e ristorative, che hanno ottenuto il Marchio di qualità “Ospitalità Italiana 2013” assegnato dalla Camera di Commercio di Crotone in collaborazione con l’Isnart, scaricando direttamente dal link http://www.premiospitalita.it/moi/ita/modulo_votazione.php il regolamento ed il materiale promozionale sia in lingua italiana che in inglese, utile alla pubblicità dello stesso.

Una volta stampato il materiale, le strutture potranno compilarlo con il proprio codice, invitando a votare i propri clienti, unicamente via internet sul sito www.premiospitalita.it, con un voto compreso tra 1 e 10. Si potrà votare fino al 28 febbraio 2014.

I clienti che avranno votato, parteciperanno all’estrazione di: n. 25 voucher hotel da € 200,00, n. 100 voucher ristorante da € 50,00. L’estrazione verrà effettuata entro l’1 giugno 2014.

Al termine del periodo di votazione le prime tre strutture turistiche classificate, per ciascuna categoria, parteciperanno alla serata di gala per l’assegnazione del “Premio Ospitalità Italiana – VIII edizione”.

“Per incentivare il turismo, il nostro principale obiettivo è la cura e la soddisfazione del cliente – questo il commento del Presidente Vincenzo Pepparelli – e le nostre imprese sono consapevoli che, solo continuando a puntare sulla qualità dei prodotti e dei servizi offerti attraverso un rapporto trasparente con il cliente e con l'attivazione di un processo di miglioramento continuo, si è in grado di raggiungere l’eccellenza anche su un terreno di confronto nazionale – Il Marchio di qualità – continua Pepparelli - rappresenta quindi, quella marcia in più per stimolare le presenze di turisti italiani e stranieri nella nostra provincia”.

Tutte le informazioni per la partecipazione sono anche reperibili sul sito camerale www.kr.camcom.gov.it

E' la quarta volta nel giro di tre mesi che ci troviamo a dover esprimere solidarietà ad una impresa associata ed a condannare questo tipo di episodi criminali. E' evidente che siamo di fronte ad una escalation della violenza criminale a danno dell'imprenditoria edile già stremata dal crollo del mercato immobiliare e dai ritardi dei pagamenti delle amministrazioni pubbliche. Sebbene le forze dell'ordine e gli Organi inquirenti stiano dimostrando un grande impegno nella lotta alla criminalità organizzata, probabilmente serve presidiare maggiormente il territorio e mettere in campo nuove e più concrete forme di collaborazione con la Società civile, utili a fare fronte comune contro il più grande dei mali dell'economia locale.

E' evidente che l'Ance, oltre ad esprimere pubblicamente la propria solidarietà, non perderà occasione per assicurare la propria vicinanza all'impresa Sestito che da tanti anni, oramai con grande sacrificio, svolge il proprio lavoro assicurando, tra l'altro, un salario a diversi lavoratori.

Capiamo il momento di difficoltà ma ci permettiamo di chiedere ancora una volta alla famiglia Sestito di non mollare.

A copacabana per il benvenuto al Papa

 

Rio de Janeiro - “Andate, per servire, senza paura”. Con questo invito di Papa Francesco si è conclusa, domenica scorsa, la XXVIII giornata mondiale della gioventù (gmg), svoltasi in Brasile, nella città di Rio de Janiero. Tra i tre milioni di giovani che hanno affollato la spiaggia di Copacabana, dove si sono svolti gli eventi principali di questa gmg, c’erano anche sette giovani crotonesi della Parrocchia Sacro Cuore, accompagnati da Don Luca Garbinetto e dal diacono Juan della Pia Società San Gaetano (PSSG), che proprio quest’anno festaggia 50 anni di presenza a Crotone. Ai giovani crotonesi, partiti dopo aver ricevuto la benedizione del vescovo Domenico Graziani, si sono aggiunti anche due ragazze di Africo (Reggio Calabria), due giovani di Firenze e quattro di Vicenza, insieme a Don Ruggero e Don Giampietro, tutti animati dal carisma missionario di Don Ottorino (fondatore della PSSG). I giovani “ottoriniani” hanno preso parte non solo a tutti gli eventi principali della gmg, ma anche alla settimana missionaria (che ha preceduto la gmg), iniziata con la visita al Santuario della Madonna Aparecida, patrona del Brasile. Ospiti prima delle famiglie brasiliane di Volta Redonda e poi di quelle di Belford Roxo (città entrambe nello Stato di Rio), hanno sperimentato la straordinaria accoglienza del popolo carioca e la sua grande fede. Nella città di Belford Roxo, in particolare, la settimana missionaria ha avuto come tema quello della pace: Belford Roxo, infatti, è una città di circa un milione di abitanti, che conta ogni mese circa 25 morti. I giovani italiani hanno condiviso la settimana missionaria con i giovani della parrocchia Nostra Signora di Fatima e con i giovani provenienti anche dall’Argentina, dal Guatemala e dal Paraguay. Insieme hanno partecipato alla marcia della pace, per le vie principali di Belford Roxo, conclusasi con la celebrazione eucaristica. Particolarmente toccante è stata pure la visita alla Igreja Nossa Senhora dos Mártires da Baixada, dove un’immagine della Madonna di Guadalupe ricorda lo sterminio di un’intera famiglia, avvenuto il 3 maggio 1988: furono violentate e uccise prima la madre, all’ottavo mese di gravidanza, tre sorelle e poi il padre, colpevole di essersi rifiutato di vendere droga nel suo bar. Sono state visitate, inoltre, le varie realtà parrocchiali, dai centri d’ascolto biblici al centro per anziani, dai centri d’accoglienza per bambini ai laboratori artigianali. E non sono mancati i momenti di scambi culturali, nei quali ciascun paese si è presentato con le proprie tradizioni, a ritmo di samba (è il caso dei Brasiliani) o a quello della tarantella (il caso dei Calabresi), mentre gli Argentini hanno contagiato tutti con il mate, la loro bevanda tipica, di cui anche il Papa ne va ghiotto, e i Guatemaltechi con i loro abiti colorati.

La settimana della gmg, invece, è stata caratterizzata dalla pioggia e dal freddo, secondo gli esperti i giorni della gmg sono stati i giorni più freddi del Brasile (dove è inverno) degli ultimi quarant’anni. Ma i 14 C° , la pioggia e l’interruzione della metro per un guasto tecnico non hanno scoraggiato i pellegrini che puntuali (o quasi) hanno raggiunto Copacabana, percorrendo circa 6 km a piedi, per partecipare alla Messa d’apertura, presieduta dall’arcivesco di Rio, Monsignor Orani João Tempesta: la fede è anche pazienza. Tra gli altri eventi della gmg c’è stata anche la partecipazione alla festa degli Italiani al Maracanàzinho, alla catechesi con Mons. Crociata, ma soprattutto l’evento più atteso è stato l’incontro con Papa Francesco. Le sue parole, semplici, toccano il cuore di ciascuno. Parla di Gesù come di un amico di cui bisogna fidarsi, al quale bisogna affidarsi perché «Lui non delude mai nessuno!». «Con la sua Croce - dice durante la Via crucis del venerdì - percorre le nostre strade e prende su di sé le nostre paure, i nostri problemi, le nostre sofferenze, anche le più profonde». Infine quell’invito di ritornare a casa senza avere paura di essere generosi con Cristo, di testimoniare il suo Vangelo. La vera missione, quindi, inizia tornando a casa. «Porto con me un mix di emozioni – dice Noemi - difficilmente spiegabili e cosí meravigliosamente percepibili. Una sola parola puó riassumere tutto: amore. Quell´amore disinteressato e fraterno che abbatte ogni barriera, che annulla ogni differenza, che unisce in Dio, rendendoci diversi ma uguali nel cuore. Quell´amore che io ho respirato in questi giorni indimenticabili». Ed aggiunge Ester: «l’infinito amore del Cristo del Corcovado é sceso dalla montagna ed é venuto in mezzo a noi: Dio era lí e mi abbracciava». Si ritorna a casa, dunque, con la consapevolezza di essere amati da Dio e di dover contagiare tutti di questo amore. E in ciascuno risuona quella bellissima espressione con cui i Brasiliani sono soliti salutare: “Vai com Deus”, che significa “vai con Dio”.

spiaggia di botafogo Pao azucar

 

 

Antonella Palermo

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