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Giovedì, 31 Ottobre 2024

E’ stata ufficialmente presentata nel corso di una conferenza stampa la IV edizione di ZABUT International Animated Short-film Festival, che quest’anno si svolgerà dal 26 al 28 luglio per la prima volta nel Comune di Santa Teresa di Riva (Messina), nella suggestiva cornice del Parco Unità d’Italia della villa Crisafulli-Ragno.

Oltre agli organizzatori del Festival erano presenti anche il sindaco del comune jonico Danilo Lo Giudicee l’assessore alla Cultura Ernesto Sigillo.

Il primo cittadino ha voluto sottolineare non solo l’importanza di ospitare un evento di respiro internazionale, ma ha anche auspicato la continuità negli anni di questa manifestazione, segnale evidente di come lui e l’amministrazione di Santa Teresa credono in questo progetto e desiderano sostenerlo anche in futuro. 

E’ stato anche reso noto il programma del Festival: nelle prime due serate verranno proiettati, e votati dal pubblico, i cortometraggi selezionati per il concorso di quest’anno, che vedrà la partecipazione di 24 opere provenienti da 14 nazioni di tutto il mondo. Il “mappamondo” di Zabut si arricchisce di cinque nuovi stati per la prima volta in concorso: Libano, Israele, Croazia, Bulgaria e Taiwan.

Tra gli autori di quest’anno, gli organizzatori hanno voluto sottolineare la presenza dei due registi italiani: Lucia Bulgheroni, tra i premiati a Cannes 2019 dalla Cinefondation, e Donato Sansone, uno dei più importanti, innovativi e premiati autori dell’animazione sperimentale internazionale. 

I 24 brevi film del concorso affrontano con tecniche diverse, dalla stop-motion al 3D, dal disegno “tradizionale” nelle sue forme più varie a tecniche ibride e visionarie, una moltitudine di temi e narrazioni: lo sberleffo surreale, l’ironia fulminante, il racconto di formazione, l’apologo sulle libertà negate e la forza rivoluzionaria dell’arte, l’adolescenza con le sue crisi, l’handicap, la satira, le ossessioni del quotidiano, la musica. 

La terza serata, infine, sarà dedicata alle premiazioni, ai giurati ospiti, al teatro e alla musica dal vivo che accompagnerà la visione di corti d’animazione del cinema muto. Protagonisti saranno il sassofonista Carmelo Coglitore, il batterista Federico Saccà e l’attore e autore teatrale Tino Caspanello. Le serate saranno presentate dall’attrice Nella Tirante.

La Giuria internazionale quest’anno è composta da Andrijana Ruzic, storica e critica di cinema d’animazione, Nico Bonomoloregista e illustratore e Joshua Heldcartoonist e animatore. Proprio Held, sarà il protagonista dell’evento speciale “Opere animate” in programma sabato 27 luglio alle ore 18.00, dedicato al cinema d’animazione che incontra l’opera lirica. 

Nella serata finale del festival, in programma domenica 28 luglio, saranno consegnati il premio Zabut per il miglior corto (che si aggiudicherà 1000 euro), il premio alla migliore colonna sonora originale (400 euro) e il premio del pubblico.

Oltre i premi ufficiali del Festival, sarà consegnato anche un premio esterno da parte del Cinit-Cineforum Italiano al cortometraggio che “meglio rappresenta i valori della solidarietà e dell’inclusione”.

La conferenza stampa di oggi è stata anche l’occasione per presentare il manifesto ufficiale di Zabut, realizzato da Antonello Mantarro, è un omaggio “storico” al paese che ospita l’evento, S. Teresa di Riva, che deve il suo nome alla regina Maria Teresa d‘Austria. E’, inoltre, un omaggio “geografi­co” in quanto racconta la natura del paese stesso, paese di mare, dalle cui acque emerge una regina con una corona avente due torri come estremità, torri raffigurate anche nell’araldo comunale. E’, infi­ne, un omaggio al mondo surreale, dove dei capelli si trasformano in pellicola blu per sciogliersi fra le onde del mare e raccontare così, oltre al luogo fi­sico, anche il mondo fantastico che si trova al centro dei corti che partecipano al Festival.

Gli organizzatori di Zabut sono:

Cinzia Bongiorno, Nello Calabrò, Carmelo Casale, Caterina Limardo, Antonello Mantarro, Stefania Pasquale, Marta Rigano, Cristina Totaro.

E’ stata inaugurata la rassegnaKi Summer Fest 2019, con il primo evento Ki For Arts, una mostra collettiva con le opere di riciclo creativo di Linda Schipani, le sculture in fil di ferro di Giuseppe Raffaele, le opere di Gianfranco Sessa, i quadri di Alessandro Samiani, i quadri della pittrice anonima Rein Rebecca e l’installazione di fama internazionale Alex Caminiti, rappresentato da Simona Scibona della Galleria EMY, con ilsottofondo jazz del gruppo EM.KUS

Questa giornata inaugurale, che si è svolta nell’incantevole cornice dell’Hotel Villa Morgana- Ki Klub di Ganzirri,è stata anche l’occasione per presentare l’asta di beneficenza“La Vela”, che ha come protagonista una scultura realizzata dall’artista messinese Alex Caminiti per ROLEX “Midddle Sea Race 2018, il cui ricavato andrà in favore della Onlus “Amici dei bimbi in corsia”

Questa associazione si impegna in favore dei bambini ricoverati al Policlinico Gaetano Martino di Messina, realizzando attività ludico-ricreative e donare così un sorriso ai piccoli degenti.

L’asta di beneficienza è gestita e organizzata dalle aziende che sostengono l’iniziativa: Helen Doron, Incentro, Lo Re, Life Solution e Galleria Emy di Messina.

Le mostre di alto profilo artistico di Alex Caminiti, le note di critici di spicco, la sua diffusione capillare e spontanea, il ricercato sviluppo di nuovi percorsi artistici e la coraggiosa esplorazione di nuovi modelli, porta ad essere considerato uno dei nomi più rappresentativi dell’Arte siciliana nel mondo. 

Sarà un’estate ricca di appuntamenti alla scoperta di esperienze esclusive, un viaggio attraverso l’arte, la musica, il cibo, il benessere per uno scopo sociale

Ecco il programma completo della rassegna:

Giovedì 4 Luglio - Ki for Music
Musica, musica e ancora musica con le sonorità Dance Ska Reggie Pop dei VANO MOTORE, i Davide Coppo Jazz Trio con un contenitore di standards jazz tra i più amati di sempre e i Mustung n°5 che presenteranno il loro disco Rock Inedito.

Domenica 21 luglio - Ki For Cabaret
Una serata all’insegna delle risate con spettacolo made in Messina Vicolo Strittu Cabaret! Sul palco insieme a Denny Napoli, tutta la simpatia dei comici messinesi e una speciale sorpresa.

Martedì 6 Agosto - Ki For Fit-Wellness
Relax, alimentazione, benessere e scoperta di se stessi con attività e approfondimenti. Tra gli Ospiti relatori Maria Stella Cacciola Biologa Nustrizionista e Francesco BriguglioFormatore Attitudinale Comportamentale.

Mercoledì 14 Agosto - Ki For Night
Festeggieremo insieme la notte delle stelle nei suggestivi giardini del KiKlub! Una serata all’insegna della musica e del divertimento, con Dj Set e Aperitivi a bordo piscina.

                                                                                                                        

Alessandro, Marco, Giovanni, Vittorio e Domenico sono i cinque detenuti-attori, ma soprattutto papà, che hanno interpretato sette fiabe per i loro figli. 

 

Si è concluso così, nel teatro Piccolo Shakespeare del carcere di Gazzi, il progetto “Detenuti e genitorialità” che, promosso dall’Amministrazione penitenziaria con il Cepas Messina e il Rotary Club Stretto di Messina, ha permesso di donare ai bambini i cd con le favole lette dai genitori. 

 

«Un evento di grande significato perché è un incontro tra padri e figli», ha dichiarato la direttrice della casa circondariale, dott. Angela Sciavicco, che ha sottolineato il valore della collaborazione con le associazioni cittadine, come il Centro Prima Accoglienza Savio da sempre vicino ai detenuti, e il club-service che «ha donato anche un nuovo tappeto nell’area verde». 

 

«La direttrice ha sempre dimostrato massima apertura e accoglienza a queste iniziative. È una giornata importante, un’occasione per guardarci e ascoltarci», ha affermato don Umberto Romeo, presidente del Cepas Messina che, presente da trent’anni, ha prima coinvolto i detenuti della massima sicurezza e quest’anno quelli della media sicurezza in un progetto fondamentale per mettere in primo piano la genitorialità: «Vogliamo che la casa circondariale non sia vista come un luogo isolato ma che appartenga alla città». 

Un’iniziativa sostenuta con entusiasmo anche dal Rotary Club Stretto di Messina: «Abbiamo abbracciato con piacere questa idea e riteniamo - ha aggiunto il presidente Giuseppe Termini - che sia gradita e gradevole. Speriamo che bambini e genitori ne possano trarre gioia». 

 

Obiettivo sicuramente raggiunto per un progetto dal forte impatto emotivo, che ha avuto il merito di regalare ai bambini non solo i cd con le fiabe, ma anche la gioia di trascorrere un po’ di tempo con i loro padri: «La direttrice sostiene sempre le nostre pazze idee e i ragazzi hanno portato a termine questo laboratorio con la regia di Totò D’Urso», ha spiegato la vice presidente del Cepas, prof. Lalla Lombardi: «Il nostro intento non era creare genitori perfetti, ma rafforzare il rapporto tra papà e figli, che vivono una situazione di lontananza. Ora i bambini potranno sempre ascoltare la voce del loro papà che - ha ribadito - non sono attori ma hanno raccontato con il cuore». 

Quindi, spazio ai protagonisti della giornata, i papà che, sul palco e con il loro leggio, hanno regalato una simpatica quanto apprezzata recita, un momento per sentirsi davvero vicini, più di quanto la realtà quotidiana possa concedere. 

 

«Vedere i bambini che ascoltavano le fiabe lette dai loro papà è stato emozionante», ha commentato il comandante della Polizia Penitenziaria, dott. Antonella Machì, così come il magistrato di sorveglianza, dott. Federica Ferrara: «Dobbiamo tutelare l’interesse del minore a mantenere il rapporto genitoriale e l’aiuto delle associazioni è indispensabile. Sono iniziative fondamentali per garantire il rapporto minore-genitore e per avviare un percorso di reinserimento che passa anche attraverso la famiglia».

Creare ponti culturali per immaginare il futuro e andare oltre il concetto di periferia. È stata una giornata di studi ricca di idee e pensieri appassionati, quella dal titolo “Sguardi sulle periferie: Trasformazioni e prospettive”, organizzata mercoledì 20 marzo, al Teatro dei 3 Mestieri di Messina, dalle 9 alle 12.30. Il tutto per il progetto “Periferie Digitali”, promosso dalla Fondazione Ente dello Spettacolo con il contributo di Siae, e grazie al sostegno del ministero per i Beni e le Attività Culturali, nell’ambito del programma “S'illumina– Copia privata per i giovani, per la cultura (Ed. 2017), Bando 1 – Periferie Urbane”. 

Con il patrocinio dell'Università degli Studi di Messina e dell'Ordine degli Architetti di Messina, in collaborazione con Associazione Arknoah e Teatro dei 3 Mestieri, la giornata di studi multidisciplinari è stata rivolta a studenti, professionisti e addetti ai lavori per riflettere sull'evoluzione dei contesti urbani e sociali periferici e, in particolare, della zona Sud di Messina. L’iniziativa ha visto alternarsi Pier Paolo Zampieri, ricercatore in Sociologia dell'ambiente e del territorio (Università di Messina), l'architetto Gaetano Scarcella (Moduloquattro Architetti Associatidi Messina), Angela D'Arrigo, responsabile dell’Ufficio Bandi della Fondazione Ente dello Spettacolo, Angelo Di Mattia, co-fondatore del Teatro dei 3 Mestieri, e Francesco Torre, produttore cinematografico e direttore artistico del Festival “Il Cineclub dei Piccoli”. A moderare Marco Olivieri, giornalista e critico cinematografico.

Tra excursus storici e analisi del presente, il ricercatore Pier Paolo Zampieri ha evidenziato «la segregazione spaziale, sulla base di un’idea distorta di modernità e progresso, che ha colpito le zone messinesi di Giostra e Maregrosso: scelte che risalgono al periodo fascista». Il ricercatore ha poi rammentato l’esperienza di Giovanni Cammarata, capace di opporre al degrado periferico la sua casa ricca d’invenzioni artistiche, e le iniziative per tentare di salvaguardare il “castello” di Cammarata, che vanno dalla Street Art ai laboratori e alle visite guidate per gli studenti.

A seguire, l’architetto Gaetano Scarcella, che vanta un progetto presentato alla Biennale di Venezia nel 2006, ha rimarcato la necessità di «ridefinire il vuoto, con nuove strategie e progettazioni per le periferie. La crisi e il fallimento di un’idea centrica della città vanno affrontati con la costruzione di servizi, spazi pubblici, orti e zone di gioco e socialità per restituire bellezza alle periferie e ai quartieri».

Subito dopo la Project Manager Angela D’Arrigo ha spiegato la genesi del progetto “Periferie Digitali”: «Da Milano e Roma a Napoli e Messina, dal momento della partecipazione al bando a quello della realizzazione si è lavorato, come Fondazione Ente dello Spettacolo, per costruire qualcosa che tenesse conto delle specificità del territorio, nella massima libertà espressiva, con l’obiettivo di far crescere la cultura cinematografica. Qui è stato prezioso il supporto di alcuni partner locali: l’Associazione Arknoah, Il Cineclub dei Piccoli, primo festival cinematografico siciliano interamente dedicato ai bambini, le associazioni Teatro dei 3 Mestieri e SudTitles, il Cineforum Don Orione.Con la Fondazione, inoltre, che realizza la storica “Rivista del Cinematografo”, lavoreremo ora a un progetto sulla povertà educativa dei minori», ha concluso la Project Manager. 

Nel quadro della giornata di studi, è toccato poi ad Angelo Di Mattia, uno dei due fondatori del Teatro dei 3 Mestieri, in un dialogo con il giornalista Marco Olivieri, ricordare come è nato, nel 2016, questo nuovo spazio teatrale della zona Sud di Messina, riconvertendo una lavanderia industriale dismessa. Una sfida culturale vinta, considerando che oggi il Teatro è punto di riferimento per il quartiere con cartelloni aperti alla drammaturgia contemporanea e laboratori per bambini, capace di fare rete con esperienze analoghe in città e fuori e puntando sulla qualità.

Infine, Francesco Torre, produttore e direttore artistico del Festival “Il Cineclub dei Piccoli”, ha raccontato l'esperienza di lavoro con l'Associazione Arknoah nei quartieri periferici dell'Albergheria e di Bonagia a Palermo, dapprima con la realizzazione del cortometraggio pluripremiato “Chiara Zyz – Un fiore nel cuore di Palermo” (presentato in concorso alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e vincitore del Pazmany Film Festival di Budapest), diretto da Gaetano Di Lorenzo, e successivamente con il festival “Il Cineclub dei Piccoli”, che nel dicembre scorso ha animato il Cinema Colosseum e il Centro Santa Chiara con proiezioni, laboratori didattici e workshop.

L’appassionata tavola rotonda finale è servita a individuare criticità e punti di forza per poi lasciare spazio alla visione di un video realizzato dall’Associazione Arknoah in occasione del “Cineclub dei Piccoli”, diretto da Fabio Schifilliti, e di un filmato di presentazione del Teatro dei 3 mestieri.

 

 

 

Proseguono le attività del progetto “Periferie digitali” promosso dalla Fondazione Ente dello Spettacolo con il contributo di Siae nell’ambito del programma “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura” finalizzato a sostenere la creatività giovanile. 

Dal 15 al 20 marzo a Messina il Teatro dei 3 Mestieri è sede di una rassegna cinematografica e della giornata di studi “Sguardi sulle periferie”, iniziative che hanno come duplice obiettivo la divulgazione della cultura cinematografica come strumento di crescita sociale e culturale e l'utilizzo consapevole delle immagini e del linguaggio audio-video, soprattutto in contesti sociali in cui le persone più fragili sono emarginate e anche esposte ad atti di bullismo.

Il progetto, che ha già proposto attività a Milano, Roma, Napoli, approda adesso sullo Stretto grazie al supporto di alcuni partner locali: l’associazione Arknoah, “Il Cineclub dei Piccoli”, primo festival cinematografico siciliano interamente dedicato ai bambini, le associazioni “Teatro dei 3 Mestieri” e “SudTitles”, il Cineforum Don Orionee grazie al patrocinio dell’Università e dell’Ordine degli Architetti di Messina.

“Come Fondazione Ente dello Spettacolo teniamo molto al ruolo sociale del cinema, un linguaggio capace di arrivare a tutti e raccontare storie condivise – dichiara don Davide Milani, Presidente FEdS – per questo investiamo risorse in un programma di avvicinamento ai giovani che rappresentano il pubblico delle sale nei prossimi anni, ai quali dare gli strumenti per leggere un film, comprendere la costruzione sintattica della storia, i codici e le forme”. Milani ricorda poi come l’azione sui territori è strategica per un ente come la FEdS che cura progetti molto ampi, come la pubblicazione della Rivista del Cinematografo, il più antico mensile di cinema in Italia, e che vuole impegnarsi sempre più per la promozione della cultura cinematografica.

La rassegna, pensata come una festa cinematografica di quartiere per tutte le famiglie, prevede tre appuntamenti, tutti presso il Teatro dei 3 Mestieri e ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti: nella sera di venerdì 15 marzo la proiezione dei cortometraggi nazionali d'animazione recentemente presentati in concorso al festival “Il Cineclub dei Piccoli” di Palermo, con voto popolare per l'attribuzione del premio al corto maggiormente gradito dal pubblico in sala; nel pomeriggio di sabato 16 e domenica 17 la proiezione, dedicata ai più piccini, di due lungometraggi d'animazione europei, “Zanna Bianca” e “La Canzone del Mare”, con laboratorio teatrale al termine sui temi dei film. 

La giornata di studi, evento conclusivo dell'iniziativa, si svolgerà sempre al Teatro dei 3 Mestieri mercoledì 20 marzo, dalle 9.30 alle 12.30, con il patrocinio dell'Università degli Studi di Messina e dell'Ordine degli Architetti di Messina. Interverranno sul tema “Sguardi sulle periferie: Trasformazioni e prospettive” Pier Paolo Zampieri, Ricercatore in Sociologia dell'ambiente e del territorio, l'architetto Gaetano Scarcella, Angela D'Arrigo, Responsabile dell’ufficio bandi della Fondazione Ente dello Spettacolo, Angelo Di Mattia, Ufficio Stampa&Comunicazione Teatro dei 3 Mestieri e Francesco Torre, Produttore cinematografico e Direttore Artistico Festival “Il Cineclub dei Piccoli”. Modererà Marco Olivieri, giornalista e critico cinematografico. Si tratterà di una giornata di studi multidisciplinare rivolta a studenti, professionisti e addetti ai lavori per riflettere sull'evoluzione dei contesti urbani e sociali periferici, e in particolar modo della zona sud di Messina, contesto dell'intera rassegna “Periferie Digitali”.

A completamento del programma, sarà proiettato “Maschere di periferia”, il cortometraggio realizzato dai partecipanti al Workshop di Regia cinematografica a cura di Fabio Schifilliti, primo momento dell'iniziativa “Periferie Digitali” conclusosi nei giorni scorsi.

Periferie Digitali è realizzato grazie al sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e da SIAE nell’ambito dell’iniziativa 

S’ILLUMINA– Copia privata per i giovani, per la cultura” (Ed. 2017), Bando 1 – Periferie Urbane.

PROGRAMMA 

Venerdì 15 marzo

Ore 20.30

Concorso di cortometraggi d'animazione italiani (circa 50'), con voto popolare per l'attrizione del Premio al miglior corto.

Sabato 16 marzo 

Ore 16.30

Zanna Bianca (Croc Blanc, Francia 2018, 80’), di Alexandre Espigares. Voce narrante: Toni Servillo.

A seguire, laboratorio teatrale sui temi del film.

Domenica 17 marzo

Ore 16.30

La Canzone del Mare (Song of the Sea, Irlanda 2014, 93’), di Tomm Moore. Nomination Premio Oscar Miglior film d’animazione 2015. A seguire, laboratorio teatrale sui temi del film.

Mercoledì 20 marzo

Ore 9.30

Sguardi sulle periferie: trasformazioni e prospettive, giornata di studi multidisciplinare rivolta a studenti, professionisti e addetti ai lavori per riflettere sull'evoluzione dei contesti urbani e sociali periferici, con particolare riferimento alle nuove generazioni e all'affermarsi delle tecnologie digitali.

 

 

 

 

 

 

 

 

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