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Putin si propone come difensore dei Cristiani in Medio Oriente

Il presidente russo Vladimir Putin oggi è a Roma insieme a una folta compagine di ministri (undici in tutto), tra cui quello degli esteri, Serghiei Lavrov, e della difesa Serghiei Shoigu
L'incontro in Vaticano tra Putin e Papa Francesco segue la lettera che il Pontefice scrisse ai primi di settembre allo stesso Putin in quanto presidente del G20 di Pietroburgo: tramite lui Bergoglio, proprio alla vigilia della giornata di preghiera e digiuno proclamata per la pace in Siria, faceva appello ai grandi della terra a "trovare una soluzione che evitasse l’inutile massacro a cui stiamo assistendo". E il messaggio del Papa non è rimasto inascoltato, tanto che l’intervento armato voluto da Obama - grazie anche alle aperture di Assad sulla rinuncia all’arsenale chimico - è stato al momento bloccato. Non è la prima visita di Putin in Vaticano: il presidente russo fu ricevuto da Giovanni Paolo II nel 2000 e nel 2003, e da Benedetto XVI nel 2007
Putin si propone come difensore dei cristiani in Medio Oriente. Il Santo Padre, che alla vigilia del G20 a San Pietroburgo, lo scorso settembre, aveva scritto a Putin, riconosce il ruolo di Mosca sulla scena mondiale e il suo importante contributo per la soluzione dei conflitti. Nella sua visita in Italia capo del Cremlino porta con sé undici ministri: prevista la firma di sette accordi istituzionali e una ventina di accordi commerciali (l’Italia è il quinto partner commerciale della Federazione russa, il secondo in Europa dopo la Germania). Il vertice Italia-Russia si svolge in concomitanza con un Forum economico cui parteciperanno imprenditori e ad delle principali aziende dei due Paesi
In attesa dell'arrivo del presidente russo, Vladimir Putin, previsto nel pomeriggio intorno alle 16.30 con un volo speciale a Fiumicino, a Roma sono già arrivate le prime delegazioni che accompagnano il Capo del Cremlino. Il primo a raggiungere la capitale è stato nella tarda mattinata il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, giunto al Leonardo da Vinci a bordo di un Tupolev 204. Un altro aereo porterà poi poco dopo le 15 a Roma il ministro della Difesa, Anatoly Antonov. Per consentire gli spostamenti in città delle varie delegazioni russe, nei giorni scorsi un charter cargo operato con un Ilyushin 76 ha trasportato auto di rappresentanza con tecnici e autisti. Tutte le operazioni si stanno svolgendo in un&rsquoarea decentrata del Leonardo da Vinci controllata dalla Polizia.
L'agenda è fittissima e il tempo che trascorrerà a Roma prima del vertice italo-russo di Trieste è davvero poco, ma Vladimir Putin non poteva certo rinunciare a un rendez-vous con il vecchio amico Silvio Berlusconi. E così, dopo gli incontri con Papa Francesco e il presidente Giorgio Napolitano, il leader russo si recherà a Palazzo Grazioli nella settimana più difficile del Cavaliere. Che, a sole 48 ore dal voto del Senato sulla sua decadenza, potrà così trovare il conforto di un amico dal quale non è mai stato abbandonato.

A testimonianza di un reciproco aiuto - dalla politica internazionale alle vicende personali - che i due si sono sempre assicurati. E solo nel settembre scorso, parlando al forum del Club di Valdai e con Prodi che sedeva al suo fianco, Putin era tornato a difendere, a modo suo, Berlusconi. "E' sotto processo perché vive con le donne. Se fosse omosessuale nessuno lo avrebbe toccato con un dito", aveva detto il leader.

Già il 5 agosto, all'indomani del verdetto della Cassazione, erano rimbalzate voci di una visita-lampo di Putin all'amico in difficoltà. L'incontro non avvenne ma, in fondo, è stato solo rimandato. Il Cavaliere potrebbe trovare ben più di una spalla su cui sfogarsi. Putin, secondo i retroscena più estremi emersi su alcuni quotidiani nei giorni scorsi, potrebbe addirittura consegnare a Berlusconi un passaporto diplomatico russo per fornirgli una via di fuga dalle toghe. Fantapolitica? Può darsi, ma di certo la Costituzione russa dà al presidente questa prerogativa. E in gennaio lo stesso Putin accordò con un decreto all'attore francese Gerard Depardieu - in cerca di una nuova residenza per sfuggire alla tassa sui super ricchi di Hollande - la cittadinanza russa.

A Roma - martedì invece volerà a Trieste per il vertice intergovernativo italo-russo dove vedrà il premier Letta - Putin avrà altri importanti appuntamenti: l'udienza dal Papa nel pomeriggio e la cena al Quirinale con Napolitano, con in mezzo un altro "fuori programma", l'incontro privato con Romano Prodi in un albergo della capitale. Ma i riflettori saranno tutti puntati sulla serata a Palazzo Grazioli e su un'amicizia dall'aneddotica ricchissima. Basti pensare alla foto del 2003 con i due leader sorridenti e sotto due enormi colbacchi a cena, nella foresta di Zavidovo, a 21 gradi sotto zero. O al bilaterale del 2008 a Porto Rotondo quando il Cavaliere, per difendere il suo amico incalzato da una giornalista russa su una presunta relazione con una giovane deputata, mimò con le mani un mitra, indirizzandolo alla cronista.

 

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