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Continuano gli sbarchi di migranti a Lampedusa

Continuano gli sbarchi di migranti a Lampedusa e le condizioni dentro l'hotspot non accennano a migliorare. È stato una settimana intensa quella appena trascorsa sull’Isola maggiore delle Pelagie chiamata a confrontarsi con continui approdi di stranieri. Barchini e gommoni non hanno lasciato tregua alla macchina dell'accoglienza che ha tenuto i motori accesi costantemente. Da sabato, con 12 approdi, sono arrivati 323 migranti, mentre ieri nove sbarchi hanno fatto contare l'arrivo di 216 persone.

i flussi migratori non lasciano in pace Lampedusa. Qui, all'una della notte scorsa fino alle 7 di questa mattina, sono arrivati diversi barchini con a bordo gruppi di 14 e 16 persone per un totale di 104 migranti. Alle Forze dell'ordine intervenute nei soccorsi, gli stranieri hanno dichiarato di provenire dal Mali, dalla Costa d'Avorio e dalla Tunisia. Stamani l'hotspot di contrada Imbriacola ha superato quota mille ospiti. Al lavoro la prefettura di Agrigento per trasferire altrove i migranti e alleggerire la struttura. Via in 283. Tra questi, 110 arriveranno in serata a Porto Empedocle con un traghetto di linea, mentre gli altri 173 sono stati trasferiti nella nave quarantena a Cala Pisana. Al momento nell’hotspot si contano 750 migranti a fronte di 250 posti disponibili. Una situazione che non vede alcuna via d'uscita dal momento che gli sbarchi continuano ininterrottamente vanificando tutte le operazioni per svuotare il centro di accoglienza.

C'è fermento sul fronte immigrazione tra sbarchi ad intermittenza a Lampedusa e Sea Watch che inizia un nuovo pressing per un porto sicuro dove far approdare circa 80 migranti. Si possono riassumere così le ultime ore della giornata per quel che concerne il fenomeno migratorio in Italia.. Nel primo pomeriggio di oggi,il velivolo di Sea Watch, Moonbird, ha individuato un barcone con 80 persone a bordo. A confermarlo su Twitter anche un post di Sea Watch che, a sua volta, ha rilasciato un post di Alarm Phone in cui si legge: “Stamattina presto, circa 80 persone hanno chiamato Alarm Phone. Sono in fuga dalla Libia e si trovano in pericolo. C'è vento forte e la barca è alla deriva nella Sar di Malta. Le autorità sono informate. Non lasciatele annegare!”. Nel condividere il post, l’Ong tedesca ha spiegato che sul posto si sta dirigendo il mercantile Chembulk Barcelona rincarando la dose: “Monitoriamo la situazione per assicurarci che le persone vengono soccorse e portate in un porto sicuro”

Intanto Il decreto missioni viene votato ogni anno per finanziare le operazioni internazionali in cui è coinvolta l'Italia. Nel calderone di questo documento c'è il sostegno alle autorità libiche per il contrasto all'immigrazione irregolare. Soldi messi in campo per finanziare l'addestramento della Guardia Costiera libica, chiamata a evitare un esodo massiccio di migranti verso le nostre coste.

L'intesa, mediata tra tutti i partiti della maggioranza, ha riguardato la possibilità di verificare nel 2022 se ci sono i margini per superare il finanziamento della missione in Libia. Un compromesso tirato all'ultimo minuto per i capelli. Perché soprattutto il Pd voleva assecondare le pressioni derivanti dal mondo delle Ong e delle associazioni.

trenta parlamentari hanno scritto una lettera in cui hanno annunciato il voto contrario al rifinanziamento della missione in Libia: “Non è sufficiente spostare la catena di comando e per questo oggi voteremo contro il rifinanziamento della missione bilaterale di supporto alla Guardia Costiera libica”, si legge nella missiva a firma tra gli altri anche di Pierluigi Bersani, Laura Boldrini, Matteo Orfini e Stefano Fassina.

Buona parte del Pd comunque è stata a favore del decreto. In linea con l'orientamento di gran parte della maggioranza: anche il M5S ha annunciato il voto favorevole, al pari ovviamente di Lega e Forza Italia. Alla fine la risoluzione sul decreto missioni della maggioranza è stato approvato. I sì sono stati 438. Hanno votato il via libera alle missioni anche i deputati di Fratelli d'Italia: "Avremmo preferito un voto unanime da parte di questa maggioranza - ha dichiarato il deputato Salvatore Deidda - che invece, con alcuni suoi esponenti, continua a oltraggiare i nostri militari appellandoli complici per quello che succede in Libia",

La maggioranza di stranieri che arrivano questo ultimo periodo,imbarcati su barchini e gommoni per giungere il nostro Paese sono tunisini e ivoriani. Ma anche la Guinea, il Bangladesh e l’Eritrea hanno fatto sentire la loro presenza. Contestualmente all’emergenza immigrazione l'Italia deve fare i conti anche con l'emergenza sanitaria. Il coronavirus è sempre più esteso, le sue varianti preoccupano e in Africa, territorio dal quale partono la maggioranza dei migranti, la campagna di vaccinazione è rimasta circoscritta solamente a pochissimi Paesi. Questa situazione si traduce nel rischio di dover accogliere potenziali stranieri affetti dal virus. 

fonti varie agenzie e il giornale

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